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  • Andranno negli ospedali gli 840mila guanti e le 120 mascherine sequestrate

    Andranno negli ospedali gli 840mila guanti e le 120 mascherine sequestrate

    Sono stati consegnati a Regione Lombardia e alla protezione civile, per essere distribuiti negli ospedali lombardi, gli 840 mila guanti monouso in lattice e le 120 mascherine del tipo Ffp2 con filtro, quelle migliori per proteggersi dal Coronavirus, sequestrati dalla guardia di finanza di Ponte Chiasso e dai tenici delle Agenzie delle Dogane nei giorni scorsi.

    Il carico, in transito dalla provincia di Como, era diretto in Svizzera, contravvenendo però le disposizioni che hanno vietato l’esportazione di dispositivi di protezione individuale.

    In una prima spedizione – partita il 5 marzo – sono stati controllati e recuperati 800 mila guanti monouso, mentre in un secondo intervento – datato 10 marzo – nelle mani della Finanza e dell’Agenzia delle Dogane sono rimasti altri 40 mila guanti e 120 mascherine.

    I controlli della Guardia di finanza di Ponte Chiasso hanno ricevuto ieri – in diretta nazionale – il ringraziamento della Protezione Civile.

  • Alitalia: ipotesi fondi e newco pubblica

    Alitalia: ipotesi fondi e newco pubblica

    (ANSA) – ROMA, 14 MAR – Nuove risorse per gestire l’emergenza Alitalia, aggravata dalle riduzioni dei voli a causa del Coronavirus, e creazione di una newco pubblica per prendere in affitto la parte aviation. Sono, secondo quanto apprende l’ANSA, le ipotesi al vaglio del governo per far fronte all’ulteriore emergenza dell’ex compagnia di bandiera. Possibile che le nuove misure siano introdotte con il decreto anti-Coronavirus che potrebbe essere varato nelle prossime ore.

  • Afghanistan rinvia liberazione talebani

    Afghanistan rinvia liberazione talebani

    (ANSA) – KABUL, 14 MAR – Il governo afghano ha rinviato il suo piano per liberare i prigionieri talebani, ha detto sabato un alto funzionario, mettendo così un’ipoteca su un già precario processo di pace tra gli insorti e il governo di Kabul. Il presidente Ashraf Ghani all’inizio della settimana aveva annunciato che le autorità avrebbero liberato 1.500 ribelli come “gesto di buona volontà” prima che iniziassero i negoziati. Sabato Javid Faisal, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, ha quindi dichiarato all’Afp che “la liberazione dei prigionieri è stata ritardata” per consentire più tempo per rivedere le loro identità. “Abbiamo ricevuto le liste dei prigionieri da rilasciare. Stiamo controllando e verificando le liste, ci vorrà del tempo. Vogliamo garanzie che non torneranno a combattere”, ha detto.

  • Adesso il governo ticinese è sotto accusa. Clamoroso mea culpa: «Abbiamo sbagliato»

    Adesso il governo ticinese è sotto accusa. Clamoroso mea culpa: «Abbiamo sbagliato»

    Processo al governo ticinese, che ha sottovalutato il problema della diffusione del Coronavirus.Drammatica conferenza stampa, ieri pomeriggio, del consiglio di Stato a Bellinzona. Con i ministri loro malgrado costretti a spiegare perché in Ticino si siano fatte scelte del tutto errate, a partire dalla mancata chiusura delle scuole, misura peraltro che l’Ordine dei medici del cantone invocava da giorni.«Inizialmente ci ridevano addosso», ha detto il medico cantonale Giorgio Merlani, riferendosi alle autorità sanitarie di Berna. Come dire, avremmo voluto fare diversamente, ma non abbiamo potuto.Colpa di altri, quindi. E in particolare di Daniel Koch, definito dal socialista Manuele Bertoli, titolare del dipartimento Istruzione, la «massima autorità svizzera in materia di malattie trasmissibili. Il dottor Koch ci ha chiesto di tenere aperte le scuole dell’obbligo come mezzo per ridurre le ospedalizzazioni. Gli specialisti ticinesi ci dicevano qualcosa di opposto. Di fronte a questa indicazione da parte della Confederazione, il governo sarebbe stato arrogante a prendere una decisione diversa. Noi ci siamo trovati come il paziente davanti a due medici: uno che dice di operare e uno no. E in questo caso a chi credi? Abbiamo dato fiducia a Koch».Un ragionamento che potrebbe anche starci, pure perché sicuramente assunto in buona fede. Ma che contraddice, o quantomeno si scontra, con le parole che lo stesso Bertoli ha usato ieri in un’intervista pubblicata in terza pagina dal Corriere del Ticino. A proposito delle scelte italiane, diverse da quelle svizzere e ticinesi, Bertoli – che fino a poche ore fa difendeva in tutti i modi l’apertura delle scuole, ha infatti detto: «La nostra non è stata una decisione campata in aria, ma ragionata e dettata da persone altamente qualificate e specializzate. È logico, dunque, che il consiglio di Stato abbia seguito le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità. Non abbiamo voluto certo fare come il governo di Giuseppe Conte in Italia, che ha deciso di prendere il provvedimento della chiusura totale di tutte le scuole contro il parere del comitato scientifico».Adesso, ha detto sempre Bertoli, «le condizioni sono cambiate. Ci stiamo gradualmente adattando alla situazione giorno per giorno. Siccome, in questo contesto, la chiusura delle scuole dell’obbligo può essere utile per combattere il contagio, abbiamo deciso di conseguenza».Una considerazione del tutto simile a quella del ministro svizzero della Sanità, Alain Berset, che ieri mattina ha detto: «Le misure sono adottate a seconda del momento. Ora la situazione è cambiata. E anche i Paesi limitrofi hanno rivisto la loro posizione».

  • Accordo per ammortizzatori a Fico

    Accordo per ammortizzatori a Fico

    (ANSA) – BOLOGNA, 14 MAR – E’ stato firmato l’accordo per l’accesso agli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori di ‘Fico-Eatalyworld’, il parco tematico dell’agroalimentare di Bologna, chiuso a causa dell’emergenza virus. La società accederà al Fis (Fondo d’integrazione salariale) e la retribuzione verrà corrisposta ai lavoratori secondo le normali scadenze mensili. Il tutto grazie all’anticipo dell’azienda che ha sottoscritto un accordo con Emilbanca per garantire l’erogazione dell’assegno ordinario per la durata dell’ammortizzatore sociale. L’accordo raggiunto estende l’anticipo dell’assegno anche a tutti i lavoratori presenti nel parco che attualmente sono più di 400.

  • A Pescara in treno da Roma per la Puglia

    A Pescara in treno da Roma per la Puglia

    (ANSA) – PESCARA, 14 MAR – Da Roma in Puglia, via Pescara, in treno. Proseguono i controlli nelle stazioni ferroviarie abruzzesi da parte degli agenti della Polfer e degli uomini della Protezione Civile, e alla Stazione di Pescara Centrale ieri sera, dal convoglio proveniente dalla Capitale, sono scesi una cinquantina di passeggeri – tanti rispetto alla norma del periodo – poi saliti su un treno diretto in Puglia. Nessuna problematica particolare si è registrata per i treni provenienti dal Nord. Nella più grande stazione ferroviaria abruzzese la situazione nelle ultime ore non ha poi registrato grossi problemi, con i controlli a campione sui viaggiatori, obbligati a esibire la dichiarazione sui motivi dello spostamento dopo l’entrata in vigore del DPCM.

  • 2.644 casi in E-R, 40 vittime in più

    2.644 casi in E-R, 40 vittime in più

    (ANSA) – BOLOGNA, 14 MAR – Salgono a 2.644 i casi di contagio in Emilia-Romagna, 381 in più di ieri pari a una crescita del 16%. Di questi, 1.055 sono in isolamento domiciliare a casa, mentre 152 persone sono ricoverate in terapia intensiva (24 in più). Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 40, portando il totale a 241 (22 uomini e 18 donne, tutti con patologie pregresse e un’età media sugli 80 anni). Le guarigioni, infine, sono state 54, tre in più.

  • Lezioni di scacchi per i più giovani. L’iniziativa on-line dell’Unicef

    Lezioni di scacchi per i più giovani. L’iniziativa on-line dell’Unicef

    Lezioni di scacchi online per i bambini. Una iniziativa, chiamata “Chess for Children”, portata avanti da Unicef Italia e che prosegue anche e soprattutto in questi giorni in cui le scuole sono chiusi e tutti devono rimanere a casa.A farsi carico di questo lavoro è Matteo Zoldan, istruttore nazionale e internazionale, a disposizione per lezioni gratuite di scacchi a bambini e ragazzi. La sua disponibilità è nei giorni feriali dalle 14 alle 15. Il contatto è mattezoldan attraverso Skype.

  • Le frontiere con la Svizzera restano aperte, nessuno stop ai frontalieri

    Le frontiere con la Svizzera restano aperte, nessuno stop ai frontalieri

    Le frontiere con la Svizzera restano aperte. Ma non per tutti. Il governo federale, con una nota ufficiale di pochi minuti fa, ha deciso che per limitare il contagio da Coronavirus possono entrare in Svizzera dall’Italia soltanto i cittadini confederati, le persone con un permesso di soggiorno e quelle che devono andare a lavorare (frontalieri in particolare).

    Garantito anche il traffico di transito e il trasporto delle merci.

    Potranno in ogni caso continuare a varcare il confine con l’Italia le persone in situazione di assoluta necessità.

  • Isis, come proteggersi dal coronavirus

    Isis, come proteggersi dal coronavirus

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – Anche l’Isis teme il coronavirus e in un articolo pubblicato sul suo settimanale, Al Naba, fornisce “le direttive religiose” per proteggersi dal contagio. Nel pezzo il virus non viene nominato direttamente, si parla in generale di epidemia, ma le indicazioni dello Stato islamico non discostano molto da quelle dell’Oms. Prima fra tutte “stare lontano dalle persone malate ed evitare viaggi nelle zone colpite dall’epidemia”. Poi coprirsi la bocca quando si tossisce o si sbadiglia e lavarsi le mani prima di mangiare e bere. Infine, “affidarsi ad Allah e cercare protezione in lui”.