Terza vittoria consecutiva della Pallacanestro Cantù. Al PalaDesio, nella prima giornata di ritorno della serie A di basket, i brianzoli hanno battuto la Dinamo Sassari per 102-96. Una affermazione giunta dopo un tempo supplementare, con la squadra di coach Sodini – costretto a rinunciare all’infortunato Burns – che ha avuto il merito di raggiungere e superare gli avversari quando invece il match pareva destinato ad essere vinto dai sardi. Una appassionante volata finale che ha premiato i brianzoli. Prossimo impegno della Red October, in trasferta a Cremona.
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Campo Coni chiuso, i tempi si allungano ancora: il cantiere durerà oltre un anno
Lavori al Campo Coni di Como
L’impatto sulla città non sarà forse lo stesso di un cantiere stradale, ma cosa dire agli atleti delle 12 società sportive che fino alla scorsa primavera hanno utilizzato l’unica pista d’atletica della città? Il cantiere del campo Coni continua a tenere banco. Da ieri sono ripresi i lavori e sono stati sfrattati tutti gli atleti che utilizzavano per gli allenamenti la zona attorno alle tribune. Così sarà per tutta la settimana.Per il pieno utilizzo del campo si dovrà attendere settembre. A nulla erano valse nei giorni scorsi le proteste del presidente della sezione di Como della Federatletica, Giampaolo Riva, o della numero uno della Comense, Patrizia Bollinetti.
Lavori al Campo Coni di Como
Difficile mantenere gli atleti ancora per molto in queste condizioni.L’appalto era stato aggiudicato nel marzo del 2017. Previste inizialmente 15 settimane di lavori, cento giorni. Le opere sono iniziate la scorsa estate, ma la durata dei lavori è già triplicata.L’intervento riguarda la pista di atletica, le pedane dei salti e dei lanci. Le strutture saranno poi da collaudare per ottenere l’omologazione e la certificazione per impianti di atletica leggera nella cosiddetta “classe B”.
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Campione d’Italia, stipendi da favola per chi lavora nella casa da gioco
Un fattorino percepisce fino a 60mila franchi lordi annui. Tra i 5mila e i 6mila franchi svizzeri al mese invece per un croupier, circa 60mila franchi all’anno per uno chasseur, fattorino, e 6mila franchi mensili, sempre lordi, per un cartier, l’addetto al controllo delle carte ai tavoli dopo l’uso. Ovviamente mance escluse, che seppur difficili da quantificare, si aggirano, ad oggi, attorno ai 500/600 franchi.Ma il fatturato più alto è di chi presta servizio nel comparto amministrativo. In tale contesto ci sono figure che raggiungono la cifra di sette, ottomila franchi al mese. Questa categoria di dipendenti, a differenza delle altre, non lavora nei weekend e nei festivi.Sono questi gli stipendi di alcune tipologie di dipendenti che lavorano al Casinò di Campione. Ma non è tutto oro quello che luccica perché, come spiega Giovanni Fagone della Cgil, «Campione d’Italia è territorio italiano però ha i costi svizzeri. Guadagnano quanto percepisce un frontaliere con delle eccezioni. Nel caso dei croupier guadagnano anche 110mila euro lordi all’anno. La busta paga dipende però dalle condizioni fiscali e dal fatto se si è residenti a Campione d’Italia, se si è iscritti all’Aire o se si è residenti in Svizzera».Gli addetti al reparto ristorazione viaggiano invece sui cinquanta, settantamila franchi lordi annui. «Occorre però sottolineare – spiega ancora il sindacalista della Cgil – che dal 2012 abbiamo fatto accordi quadro per tagliare il salario e contribuire a garantire la continuità sia della casa da gioco sia della struttura comunale».Ora il Casinò, piegato dalla crisi e soprattutto dal cambio sfavorevole tra euro e franco svizzero, lotta per continuare ad esistere.
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Campione d’Italia, il sindacato proclama lo stato di agitazione al Casinò
La casa da gioco di Campione d’Italia
Stato di agitazione al Casinò e assemblea di tutti i dipendenti convocata nel pomeriggio di domani.
I 156 licenziamenti annunciati nelle ore scorse dalla direzione della casa da gioco hanno messo in moto inesorabilmente la macchina della trattativa. Che si annuncia molto problematica.
«Alla luce del fermo rifiuto di congelamento della procedura di mobilità – hanno scritto in un lungo comunicato i rappresentanti dei lavoratori – oltre che per il continuo e incredibile ritardo nella consegna di dati utili alla discussione e, infine, per le mancate risposte sui tempi di pagamento della tredicesima», viene proclamato «lo stato di agitazione».
Primo passo verso «la messa in campo di tutte le azioni sindacali possibili, nessuna esclusa». Si torna quindi a parlare di scioperi e di blocco degli straordinari. Iniziative di cui si discuterà con ogni probabilità proprio nell’assemblea di domani pomeriggio.Resta il fatto che le posizioni di azienda e dipendenti sembrano del tutto inconciliabili. Una sorta di braccio di ferro.
Il sindacato è infatti tornato a ripetere la sua «ferma contrarietà a ogni ipotesi di licenziamento e di esternalizzazione» (riferimento, quest’ultimo, all’annunciata chiusura del ristorante), mentre il piano dei licenziamenti reso noto l’altroieri riporta, testualmente, che «il carattere strutturale degli esuberi dichiarati non consentono di ipotizzare soluzioni diverse dalla riduzione del personale».
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Campione d’Italia, ora tocca al Comune. Il sindaco: «I dipendenti del casinò hanno fatto la loro parte»
Il Casinò di Campione d’Italia
«I dipendenti del Casinò di Campione d’Italia hanno fatto la loro parte, ora tocca a quelli del Comune». Roberto Salmoiraghi, sindaco di Campione d’Italia, ha convocato ieri pomeriggio i lavoratori della casa da gioco, che nei giorni scorsi hanno approvato un accordo che prevede un taglio dell’orario di lavoro e dei salari.«Ho voluto ringraziarli ufficialmente a nome dell’amministrazione comunale, perché con il loro atto hanno dimostrato un grande attaccamento all’azienda e al paese e un grande senso di responsabilità» ha commentato il primo cittadino al termine dell’incontro al settimo piano della casa da gioco.L’accordo firmato tra sindacati e vertici del casinò ha permesso di scongiurare gli esuberi. L’incontro con i dipendenti del casinò è stata l’occasione per il sindaco dell’exclave per ribadire di voler procedere con un giro di vite anche nei confronti dei circa 100 dipendenti del municipio. «Non ci sono lavoratori di serie A e B, tutti sono uguali e ora anche quelli del Comune dovranno fare gli stessi sacrifici – dice Salmoiraghi – Dobbiamo tagliare le spese e contrarre i costi del personale». Martedì prossimo si riunirà la giunta e poi sarà la volta del consiglio comunale.«Tutte le ipotesi sono aperte, compresa quella degli esuberi – dice Salmoiraghi – Valuteremo quale strada intraprendere subito, sicuramente dobbiamo tagliare le spese». Sul futuro di Campione d’Italia incombono ancora lo spettro del fallimento del Casinò chiesto dalla Procura di Como. La Corte dei Conti pretende invece un preciso piano di rientro per Il Comune. Il 25 maggio prossimo, a Palazzo di giustizia sarà depositato il piano di risanamento dei vertici del Casinò e il Tribunale dovrebbe pronunciarsi entro il 6 giugno. I dipendenti del casinò con il loro sì all’accordo sindacale hanno accettato orari di lavoro e salari ridotti, prepensionamenti e ristorante affidato a un gestore esterno.Il risparmio, almeno sulla carta è stimato in 18 milioni di euro all’anno.
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Campione d’Italia, dopo il Casinò ora tocca al Comune
«I dipendenti del Casinò di Campione d’Italia hanno fatto la loro parte, ora tocca a quelli del Comune». Roberto Salmoiraghi, sindaco di Campione d’Italia, ha convocato ieri pomeriggio i lavoratori della casa da gioco, che nei giorni scorsi hanno approvato un accordo che prevede un taglio dell’orario di lavoro e dei salari.«Ho voluto ringraziarli ufficialmente a nome dell’amministrazione comunale, perché con il loro atto hanno dimostrato un grande attaccamento all’azienda e al paese e un grande senso di responsabilità», ha commentato il primo cittadino al termine dell’incontro al settimo piano della casa da gioco.L’accordo firmato tra sindacati e vertici del Casinò ha permesso di scongiurare gli esuberi.L’incontro con i dipendenti della casa da gioco è stata l’occasione per il sindaco dell’exclave per ribadire di voler procedere con un giro di vite anche nei confronti dei circa 100 dipendenti del municipio.«Non ci sono lavoratori di serie A e B, tutti sono uguali e ora anche quelli del Comune dovranno fare gli stessi sacrifici – dice Salmoiraghi – Dobbiamo tagliare le spese e contrarre i costi del personale».Martedì prossimo si riunirà la giunta e poi sarà la volta del consiglio comunale.«Tutte le ipotesi sono aperte, compresa quella degli esuberi – dice Salmoiraghi – Valuteremo quale strada intraprendere subito, sicuramente dobbiamo tagliare le spese».Sul futuro di Campione d’Italia incombono ancora lo spettro del fallimento del Casinò chiesto dalla Procura di Como. La Corte dei Conti pretende invece un preciso piano di rientro per il Comune. Il 25 maggio prossimo, a Palazzo di giustizia sarà depositato il piano di risanamento redatto dai vertici del Casinò e il Tribunale dovrebbe pronunciarsi entro il 6 giugno.I dipendenti del Casinò, con il loro sì all’accordo sindacale, hanno accettato orari di lavoro e salari ridotti, prepensionamenti e ristorante affidato a un gestore esterno. Il risparmio, almeno sulla carta è stimato in 18 milioni di euro all’anno.
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Campione d’Italia, dipendenti comunali contro il sindaco
Dipendenti del Comune di Campione d’Italia contro il sindaco, Roberto Salmoiraghi. Il primo cittadino dell’exclave ha chiesto «sacrifici» al personale del municipio, annunciando a breve un piano di tagli. «Da marzo siamo pronti a sottoscrivere un accordo per la riduzione dei costi del personale – attacca Vincenzo Falanga, Uil – Il sindaco, che chiede sacrifici al personale, non dice che i dipendenti comunali attendono ancora parte della tredicesima dello scorso anno e sono fermi a metà dello stipendio di febbraio».
Venerdì il personale del Comune di Campione si è riunito in assemblea. Il prossimo 31 maggio è in programma una seduta del consiglio comunale, convocata per l’approvazione del bilancio preventivo. I dipendenti saranno presenti con un presidio durante la riunione. «Gli stipendi mancati sono più che un sacrificio, il sindaco ha la memoria corta o dice solo quello che gli fa comodo – attacca Falanga – Ci sono persone che iniziano ad avere serie difficoltà. A questo si aggiunge il tema dei contributi non versati, un altro grave problema per gli operatori del Comune, e anche quello del salario accessorio non erogato quando dovrebbe essere obbligatorio per gli enti pubblici».
La data del 31 maggio segnerà uno spartiacque. «Il consiglio comunale deve approvare il bilancio preventivo per evitare il commissariamento – conclude Falanga – A quel punto dovrà per forza uscire allo scoperto con un piano delle riduzioni dei costi e capiremo cosa davvero vuole fare il sindaco».
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Camila Giorgi, numero 1 del tennis italiano, ospite in città
Giorni in riva al Lario per la bella tennista italiana Camila Giorgi, racchetta numero 1 della Penisola reduce da un ottimo inizio anno con la semifinale Wta raggiunta a Sydney e il secondo turno all’Australian Open. La marchigiana, che ha legami con il nostro territorio avendo trascorso da Under un periodo sui campi di San Fermo, ieri è stata invitata dai soci del Tennis Club Villa d’Este (il dottor Gabriele Carotti e l’avvocato Pierpaolo Livio) per un pomeriggio d’allenamento poi declinato a causa di un problema fisico. La Giorgi è comunque arrivata a Como, e dovrebbe rimanerci anche nelle prossime ore prima di ripartire per la prossima destinazione del circuito tennistico internazionale. L’occasione è stata propizia per scattare qualche foto con alcuni nostri giocatori, come i seconda categoria comaschi Federico Lucini e Giorgia Nespoli.
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Calcio, la riforma della serie C gela le speranze di ripescaggio del Como
Folgore-Como. La disperazione degli azzurri a fine gara
Il pareggio con la Folgore Caratese ottenuto in contemporanea alla sconfitta in casa del Gozzano potrebbe costare carissimo alComo. Il passaggio diretto alla Serie C, sfumato proprio all’ultima giornata tra lo stupore e l’incredulità dei tifosi e di tutto l’ambiente azzurro, era forse l’unico possibile. Alla luce della riforma annunciata ieri dal sub-commissario della Federcalcio,Alessandro “Billy” Costacurta, i play-off potrebbero infatti rivelarsi del tutto inutili. In un’intervista al magazine Undici, anticipata ieri su alcuni siti di informazione, Costacurta ha illustrato i dettagli della «rivoluzione» dei campionati minori prevista sin dalla prossima stagione agonistica. La Figc farà un bando rivolto ai club di Serie A i quali potranno chiedere di iscrivere «il loro secondo team al campionato di C». Le seconde squadre saranno composte soltanto «da calciatori under 21, con la possibilità di introdurre due fuori quota under 23». Queste seconde squadre, ha rivelato Costacurta, «occuperanno i posti delle società che non si iscriveranno al campionato di Serie C. Quest’anno non ci saranno quindi ripescaggi e i “buchi” saranno occupati dai club che aderiranno al bando». Le “cantere” dei team più forti «dovranno avere in rosa un numero minimo di giocatori convocabili per le Nazionali italiane e parteciperanno al campionato regolarmente – ha detto Costacurta – potendo essere promosse o retrocedere. Con un’unica limitazione: non potranno mai giocare nello stesso campionato della prima squadra».
Una rivoluzione, come detto. Che per il Como si traduce in una condanna senza appello. I dirigenti della società lariana sono subito insorti contro una simile prospettiva che inchioda la squadra alla Serie D almeno per un altro anno. «Una follia calcistica. Siamo pronti a impugnare la decisione, se verrà confermata», ha detto ieriRoberto Felleca, amministratore delegato del Como, ai microfoni di Etv. Al termine di una giornata convulsa, fatta di telefonate e contatti con avvocati e dirigenti di altre squadre, Felleca è andato su tutte le furie. Con le nuove regole annunciate dall’ex difensore del Milan, oggi dirigente di una Federcalcio tuttora commissariata, sparirebbero i ripescaggi e i play-off diventerebbero del tutto inutili. Probabilmente, non si farebbero nemmeno. Il Como rimarrebbe “congelato” sull’ultimo gradino dei campionati dilettanteschi.
«Lo ripeto, è una follia – ha ripetuto l’amministratore delegato della squadra di via Sinigaglia – Un’autentica assurdità. Per noi e per tutte le altre società che hanno investito soldi in un campionato che prevedeva una promozione diretta e un play-off per i ripescaggi. Se le regole venissero cambiate in corsa, noi saremmo i primi a impugnare la decisione, ma certamente non gli unici. Ho già parlato con avvocati e dirigenti di altri club, ci sono almeno una trentina di società pronte a dare battaglia e ci auguriamo vivamente che queste novità annunciate nell’intervista rilasciata da Costacurta alla rivista Undici vengano al più presto smentite».
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Calcinacci caduti dal ponte di via Varesina: lavori nella notte e senso unico alternato
Dalle 21 di questa sera e fino alle 6 di domani alle porte della città, in via Varesina, sono previsti i lavori di sistemazione del ponte del’autostrada A9 da dove ieri sono caduti calcinacci, che hanno colpito una vettura in transito. L’intervento comporterà l’istituzione del senso unico alternato. Le opere proseguiranno anche nella notte fra lunedì e martedì.
http://www.corrieredicomo.it/calcinacci-dal-cavalcavia-caos-tra-lazzago-e-montano-lucino/