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  • Basket paralimpico: playoff scudetto nel mirino di una Briantea imbattuta

    Basket paralimpico: playoff scudetto nel mirino di una Briantea imbattuta

    Ed ora tutti concentrati sui playoff per la conquista dello scudetto, con l’obiettivo di confermare i risultati della regular season. L’UnipolSai Briantea ha chiuso imbattuta nella prima parte di campionato. L’ultima vittoria lo scorso fine settimana: a Porto Torres i canturini si sono imposti per 95-56.Un risultato benaugurante, visto che in semifinale gli avversari saranno proprio i sardi della Key Estate Porto Torres.Confermate dunque le posizioni in classifica, con la UnipolSai imbattuta al comando (28 punti) e Porto Torres in quarta piazza a quota 14. Le due formazioni si incontreranno nuovamente la prossima settimana al palasport di Seveso (sabato 6 aprile alle 20.30) per il primo atto della serie di semifinale playoff, con la società canturina che sta già chiamando a raccolta i suoi appassionatissimi sostenitori. Dall’altra parte della griglia si scontreranno Santo Stefano Avis (seconda classificata) e Deco Amicacci Giulianova (terza).

  • Arriva a Como il saio di Padre Pio

    Arriva a Como il saio di Padre Pio

    Arriva a Como il saio indossato da padre Pio da Pietrelcina, quando il religioso francescano ricevette le stimmate. Un evento coinvolgerà la parrocchia di San Giuseppe in Valleggio da giovedì 4 a sabato 6 aprile. Il programma dettagliato della “Peregrinatio”, che prevede anche una messa celebrata dal vescovo di Como Oscar Cantoni alle 20.45 di giovedì, è consultabile sul sito www.sangiuseppecomo.it.

    L’abito del santo, che nel periodo dello scorso Natale era esposto nel campo di concentramento di Auschwitz, è condotto in questi giorni in un percorso itinerante attraverso vari conventi della Lombardia.

    Si tratta del saio che rivestiva San Pio il 20 settembre 1918, quando si verificò l’avvenimento delle stimmate nel Coro della vecchia chiesa del convento di San Giovanni Rotondo.

    Saranno possibili visite nella chiesa di San Giuseppe in Valleggio, che giovedì e venerdì rimarrà aperta fino alle 23. Venerdì alle 20.45 la messa sarà celebrata da padre Luciano Lotti, uno dei chierichetti presenti al momento della morte del santo di Pietrelcina. Suo padre, medico, fu inoltre tra i fondatori di Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale di San Giovanni Rotondo.

    La figura di Padre Pio sarà anche al centro della prossima puntata del talk show di approfondimento su temi di attualità “Nessun dorma” in onda venerdì in diretta dalle 21.15 su Espansione Tv e condotta dal giornalista Andrea Bambace. Sarà possibile intervenire in diretta telefonicamente, attraverso i social network oppure partecipare in studio, presso la sede di via Sant’Abbondio 4 a Como. Per fare ciò è necessario prenotarsi attraverso una mail all’indirizzo nessundorma@espansionetv.it oppure telefonando al numero 031-330061 dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 14:00.

  • A Como cresce il reddito, non il Ben Vivere. La dura lezione del Festival dell’Economia civile

    A Como cresce il reddito, non il Ben Vivere. La dura lezione del Festival dell’Economia civile

    L’Economia Civile e le classifiche del Ben Vivere, dove Como, che pur ha fatto registrare la migliore performance nazionale sull’aumento del reddito medio dal 2016 al 2017 (+2,8%), non riesce a svettare quando gli indicatori analizzati sono l’ambiente, il turismo, la cultura, ma soprattutto l’impegno civile e l’accoglienza.Il tema dell’economia “che serve” oltre il “Pil” e con “l’uomo al centro”, è stato ben sviscerato nella tre giorni del Primo Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze. Nel comitato scientifico dell’evento – che ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dei ministri Giovanni Tria e Sergio Costa, organizzato da Federcasse, Scuola dell’Economia Civile (Sec) e Nuova Economia per Tutti (NeXT), con il supporto di Confcooperative e delle Bcc toscane – anche il comasco Mauro Magatti, sociologo ed economista, docente alla Cattolica di Milano e firma del “Corriere della Sera”.«Già l’evento penso sia un fatto positivo – spiega Magatti – ha suscitato l’attenzione e l’interesse della politica e dei media. Se mi chiedete come mai, la ragione è legata al fatto che dentro all’approccio dell’economia civile vi è una risposta positiva alla transizione che sta attraversando l’economia italiana cercando un equilibrio tra il locale e il globale».«Uno degli argomenti centrali dell’economia civile è lo sviluppo di una crescita che abbia a che fare sempre con lo sviluppo delle persone e delle comunità. Questa è la forza e anche la debolezza dell’economia civile. Perché comunità può volere anche dire chiusura, ottusità o padronaggi».Il progetto lanciato dal Festival è destinato a proseguire. «C’è una Scuola dell’Economia Civile che funziona – aggiunge Magatti – Si sta cercando di costruire una rete che faccia emergere un po’ per volta un’idea di crescita e di sviluppo adeguato».Cita Bob Kennedy, invece, Mauro Frangi, presidente di Confcooperative Insubria, che ha partecipato ai lavori.«Kennedy diceva: “Il Pil misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta” – ricorda Frangi – non ci si deve così stupire nel leggere graduatorie come quella del Ben Vivere, anche su un territorio come il nostro. L’economia civile è una grande sfida, anche se troppo spesso, queste sfide vengono relegate in un angolo, come le buone pratiche. Si deve davvero rimettere al centro l’uomo, la sua capacità di scegliere, la tutela dell’ambiente, la capacità di relazione sociale, altrimenti non esiste sviluppo economico», aggiunge.Nella classifica del Ben Vivere, redatta dal quotidiano “Avvenire” con la Scuola di Economia civile e il supporto di Federcasse, Como non si trova mai nelle prime cinque posizioni, su ben dieci indicatori. Bolzano e Trento dominano la graduatoria generale, Lecco è terza nella classifica del lavoro e quarta in quella della sicurezza e legalità. La migliore posizione della Città di Volta è un 14° posto in demografia e famiglia, ovvero le forme di aiuto e assistenza fornita dal network familiare, amicale, dei vicini. Ma se si parla di accoglienza vera e propria, si scende al 77° posto. Il tema dell’accoglienza è più che mai al centro del dibattito pubblico e le politiche per la gestione e l’accoglienza dei migranti oggi stanno dividendo la società civile e i Paesi europei. L’obiettivo di questa graduatoria vuole richiamare l’attenzione su una tematica di cruciale importanza per un vivere civile. In Italia in tema di accoglienza il podio è occupato da Roma, Bologna e Isernia, seguite da Parma e da Prato.Ancora peggio la posizione del capoluogo lariano quando si parla di impegno civile. In questa graduatoria, Como è 101ª, su 107 capoluoghi provinciali. Comaschi, imprese e istituzioni non sembrano in grado di applicarsi in comportamenti rispettosi, azioni di cittadinanza attiva, scelte di consumo responsabile.«Il territorio deve essere in grado di produrre valore economico e valore sociale – dice Frangi – Si devono mettere insieme queste dimensioni. Non è solo la ricchezza pro-capite che dà la dimensione di una città o di un territorio. Si devono creare relazioni e creare inclusione sociale. Se Como non esce benissimo dalla classifica, si deve anche all’approccio ai problemi che ha ciascuno di noi. Si tratta di comprendere che il benessere non è solo il benessere materiale e che ci sono fattori differenti tipici dell’economia civile».Visione, quindi, capacità di generare un proprio capitale umano, di investire sui servizi, sulla salute e sull’ambiente. Tante sfide, ma accomunate da un’unica prerogativa, ovvero tenere l’uomo al centro. Sfide che il recente Festival di Firenze ha cercato di attualizzare presentando anche tanti esempi di “buone pratiche” che già esistono per tornare a guardare al domani con fiducia e speranza.

  • Prostituzione  in Canton Ticino, i dati della Polizia cantonale: tre donne su dieci sono italiane

    Prostituzione in Canton Ticino, i dati della Polizia cantonale: tre donne su dieci sono italiane

    Tre prostitute su dieci tra quelle che esercitano la professione in Canton Ticino, regolarmente autorizzate, sono italiane. E’ quanto emerge dal rapporto sulle attività del 2018 della Polizia cantonale. Oltre la metà delle donne arrivano invece dalla Romania. Secondo i numeri diffusi dalle autorità elvetiche, le persone che hanno dichiarato di svolgere l’attività lo scorso anno sono 295 e le prostitute che giornalmente prestano servizio in Ticino sono stimate in circa 320.Nel corso dei controlli di polizia, effettuati sia nei locali autorizzati sia negli appartamenti situati su tutto il territorio ticinese, è stata verificata la posizione di 278 persone, di cui 9 denunciate per esercizio illecito della prostituzione per aver omesso di segnalare la propria attività alla polizia o per aver praticato la prostituzione in posti non autorizzati e 12 per aver violato la legge sugli stranieri.

    “Le verifiche e i regolari contatti con le persone attive in questo ambiente – si legge nel rapporto diffuso dalla Polizia cantonale – hanno consentito di individuare alcune potenziali vittime di tratta d’esseri umani o di sfruttamento della prostituzione. In un caso dagli accertamenti è stato possibile avviare un’inchiesta penale nei confronti degli autori. In altre due circostanze la vittima non ha voluto procedere con la denuncia e pertanto, in collaborazione con gli enti cantonali e la Croce Rossa, è stata avviata la procedura per l’aiuto al rientro”.

    I locali autorizzati dalle autorità comunali ticinesi alla prostituzione sono saliti a 8. Il numero degli appartamenti attivi, a disposizione delle persone che si dedicano regolarmente a questa attività è stabile e stimabile in 95 unità. In Ticino sono aperti anche 10 saloni di massaggio erotico, dove lavorano circa 30 persone.

  • Politica, appuntamento alle 18 in piazza Verdi con il ministro dell’Interno Matteo Salvini

    Il segretario federale della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini tornerà a Como oggi, lunedì 1° aprile, alle 18 per tracciare il bilancio dell’attività di governo di questi primi nove mesi. Terrà un incontro pubblico in piazza Verdi per lanciare anche in provincia la campagna elettorale in vista delle amministrative e delle europee del 26 maggio.

    Ospite leghista stasera anche nella trasmissione “Il Dariosauro” condotta da Dario Campione in diretta dalle 21.20 su Espansione Tv, che dialogherà con l’eurodeputato del Carroccio Danilo Oscar Lancini. Il pubblico potrà intervenire in diretta chiamando lo 031.33.00.655 o inviare messaggi WhatsApp al numero 335.70.84.396.

  • Pararowing, la kermesse alla Canottieri Lario con 80 atleti. «Nessuna classifica. Hanno vinto tutti»

    Pararowing, la kermesse alla Canottieri Lario con 80 atleti. «Nessuna classifica. Hanno vinto tutti»

    «Non abbiamo compilato la classifica. Hanno vinto tutti». Con queste parole Leo Bernasconi, presidente della Canottieri Lario, sabato ha chiuso l’evento organizzato nella sede di viale Puecher: 80 atleti di canottaggio paralimpico si sono sfidati ai remoergometri, gli attrezzi usati per le gare di canottaggio indoor. Un evento che la Lario in passato aveva organizzato con i suoi atleti e con gli amici del Basket Como. Ma l’eco dell’evento è rimbalzato fuori dai confini comaschi, al punto che altri sodalizi hanno chiesto di partecipare a quella che alla fine è stata una grande festa. Con i ragazzi di Lario e Basket si sono confrontati quelli di Menaggio, Gavirate, Flora-Cremona, Bardolino e Mandello.

  • Mauro Icardi e la convocazione per il Genoa: il bomber nerazzurro attende news dal Lago di Como

    Mauro Icardi e la convocazione per il Genoa: il bomber nerazzurro attende news dal Lago di Como

    Ormai di lui si parla di più quando non gioca. Anche se lontano dal campo, Mauro Icardi rimane l’uomo del giorno. La mancata convocazione per la sfida di domenica scorsa tra sua Inter e la Lazio ha fatto scalpore. Ora l’attesa è per domani, quando alle 11.30 mister Luciano Spalletti riceverà i giornalisti ad Appiano Gentile per presentare la partita con il Genoa e farà sapere se il bomber sarà chiamato o meno per la gara in trasferta di mercoledì sera a Marassi tra i nerazzurri e il Genoa.

    Mentre c’è ancora una tempesta mediatica attorno al suo nome, su Instagram l’attaccante argentino ha pubblicato una foto targata Como; una immagine di relax con alle spalle il panorama del Lario, scattata nel suo buen retiro sulle rive del lago. In attesa dell’ardua sentenza…

  • Matteo Salvini a Como: «Nuova vita per Ticosa e Lungolago. Più sicurezza sui treni»

    Matteo Salvini a Como: «Nuova vita per Ticosa e Lungolago. Più sicurezza sui treni»

    Piazza Verdi gremita a Como per il comizio di Matteo Salvini, leader della Lega e ministro dell’Interno. Al suo fianco i parlamentari e gli aministratori del territorio lariano e il sindaco Mario Landriscina. Al di là delle questioni di Governo, Salvini nel suo discorso – che di fatto ha apero la campagna elettorale in vista delle elezioni europee- ha toccato temi anche comaschi. “C’è molto da fare – ha detto – ma questa amministrazione si sta dando da fare. Qualche anno fa c’erano bivacchi alla stazione, ora non più. Rimangono questioni aperte da risolvere, come la Ticosa e il lungolago. Servono più parcheggi, non troppo cari, per tutti: cittadini, turisti, le persone che in questa città lavorano. E tra le priorità c’è l’aumento della sicurezza sui convogli di Trenord. Le persone che viaggiano non devono avere paura”.

  • Mariano, camion carico di terra si ribalta su una rotonda. Illeso l’autista

    Mariano, camion carico di terra si ribalta su una rotonda. Illeso l’autista

    Incidente, senza gravi conseguenze per le persone, nel pomeriggio di oggi a Mariano Comense. Un camion che trasportava terra, per cause che ancora in fase di accertamento si è ribaltato all’altezza della rotonda di via Milano, al confine con Giussano.

    Il mezzo pesante, dopo essersi ribaltato su un fianco è finito proprio sulla rotatoria. Illeso il conducente. L’incidente ha avuto qualche ripercussione sulla viabilità. Sono intervenuti gli agenti della Polizia locale, oltre ai mezzi per la pulizia e messa in sicurezza della strada.

  • Lo schianto fra due treni a Inverigo: la verità dai video e dalle scatole nere. La Polfer ha depositato la relazione

    L’indagine della Procura di Como sull’incidente ferroviario di giovedì sera a Inverigo non ha ancora nomi iscritti sul registro degli indagati.Prima, il magistrato di turno, il pubblico ministero Daniela Moroni, vuole approfondire la relazione della Polfer che sarebbe stata depositata al palazzo di giustizia nella giornata di ieri. Le ricostruzioni effettuate dalla Ferroviaria, unite all’analisi della scatola nera dei due treni (che sono stati posti sotto sequestro) e alla visione delle telecamere presenti sul punto dell’incidente – che sono al vaglio della polizia scientifica – potranno poi far emergere eventuali elementi che faranno propendere per una strada piuttosto che per un’altra.Cautela massima, insomma. Nonostante l’immediata presa di posizione di Trenord, che già nella serata di giovedì aveva precisato, con una nota stampa, come fosse stato il macchinista del convoglio in partenza da Inverigo e diretto ad Asso ad aver «lasciato la stazione con il semaforo rosso». Ancora da decidere, ma anche questo passaggio importante attende una migliore definizione dell’accaduto agli occhi della Procura, la data in cui verranno ascoltati i macchinisti dei due treni coinvolti nell’impatto: convogli che – alla sera di giovedì – erano carichi di pendolari che tornavano a casa dopo una giornata di lavoro. Circa cinquanta i passeggeri che sono rimasti contusi. Sette invece i feriti trasportati in ospedale, sei dei quali in codice giallo. Tra questi anche il macchinista di uno dei treni. La persona in condizioni più serie dopo lo scontro è una 25enne di Melegnano, che ha subito un trauma addominale. Anche quest’ultima comunque, non grave, è stata dimessa.La Procura di Como ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo e lesioni colpose. L’impatto tra i due treni è stato frontale, nel punto in cui i binari – lasciata da stazione di Inverigo – da due diventano uno solo. Coinvolti un convoglio partito da Milano Cadorna e diretto ad Asso e uno che viaggiava in direzione opposta. Su uno dei due locomotori coinvolti nell’incidente, come confermato da Trenord, era presente anche un allievo della scuola macchinisti. «Alla guida – hanno tuttavia precisato dalla società milanese – risultava comunque il macchinista, che in ogni caso ha la piena responsabilità di quello che accade all’interno della cabina».