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  • Al Teatro Sociale un “Amleto” moderno

    Al Teatro Sociale un “Amleto” moderno

    © | Una scena tratta da “Un Principe”

    Sabato 13 gennaio alle 20.30, al Teatro Sociale di Como, sarà rappresentato “Un Principe”, ispirato a “Amleto”, capolavoro di William Shakespeare. Il dramma, con la regia di di Massimiliano Burini, sarà portato in scena dalla giovane compagnia Occhisulmondo con una lettura in chiave moderna e attualizzata. La rappresentazione non manca però di riferimenti all’originale vicenda shakespeariana, lasciandone intatti i passaggi fondamentali e approfondendoli. I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la biglietteria del Teatro e online suwww.teatrosocialecomo.it.

  • Ai blocchi di partenza “Milano Unica”

    Ai blocchi di partenza “Milano Unica”

    Sono 52 le aziende della provincia di Como che partecipano da domani a Milano Unica, la rassegna internazionale del settore tessile in calendario fino a giovedì prossimo nei padiglioni di Rho Fiera. L’inaugurazione è in programma questa mattina alle 10.

    In crescita il numero complessivo degli espositori: lo scorso anno erano 456, ora 475 (+4%). Un incremento ancora più consistente se si guarda agli espositori che giungono da altri Paesi europei: da 71 a 86 (+21%).

    Tra le molteplici aree specifiche allestite a Milano Unica, non mancherà quella dedicata al “vintage”, con un viaggio speciale nel patrimonio storico e culturale della moda d’epoca, con capi di abbigliamento, bijoux e accessori selezionati dalle aziende. Ci saranno inoltre le sezioni “Japan Observatory” e “Korean Observatory”, dedicate alle produzioni e allo stile dei due Paesi.

  • Affonda taxi boat: salvi il pilota e i turisti a bordo

    Affonda taxi boat: salvi il pilota e i turisti a bordo

    Un taxi boat di una compagnia privata è affondato ieri mattina a Lenno. Salvi il pilota e i tre passeggeri, turisti in vacanza sul Lario. L’imbarcazione era partita da Como in direzione Bellagio. Oltrepassata la punta del Balbianello, il pilota si sarebbe accorto di una falla nel motoscafo. È riuscito comunque a raggiungere il pontile di Lenno e sbarcare i passeggeri, tutti in salvo, prima che la barca affondasse.

  • Acque del lago al di sotto della media stagionale. Persi 70 centimetri in poco più di un mese

    Acque del lago al di sotto della media stagionale. Persi 70 centimetri in poco più di un mese

    Acque del Lario al di sotto della media stagionale di ben 70 centimetri. Il livello del lago di Como ha raggiunto oggi pomeriggio quota 28,3 centimetri sopra lo zero idrometrico, un dato più vicino al minimo storico registrato in questo periodo, pari a -30 centimetri, che alla media stagionale (99,8 centimetri). Le acque del lago sono in costante calo dal 1° giugno, quando il livello era a 96 centimetri sopra lo zero idrometrico. Nel giro di poco più di un mese il Lario è così sceso di una settantina di centimetri.

    La tendenza inoltre è al ribasso: il deflusso delle acque (190,9 metri cubi al secondo) è infatti superiore all’afflusso (137,9 metri cubi).

  • Accusati di essere “passatori”. Il giudice non convalida il fermo

    Accusati di essere “passatori”. Il giudice non convalida il fermo

    Tornano in libertà i due fratelli dell’Altolago, residenti a Dongo e Domaso, rispettivamente di 47 e 51 anni, accusati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo di essere coinvolti in un giro di traffico di migranti lungo la rotta definita “balcanica” che dal Kosovo porta alla Slovenia, poi a Milano, a Como e infine al Canton Ticino.

    Le ipotesi di reato a loro carico parlano di associazione per delinquere finalizzata appunto a questo traffico, motivo per cui nei giorni scorsi sono stati colpiti – assieme ad altre 15 persone – da un fermo di indiziati di reato su mandato della Dda di Palermo. Ma il giudice di Como, nell’interrogatorio di ieri mattina, non ha convalidato il fermo aprendo ai due fratelli le porte della cella del Bassone. Gli indagati si trovano ora ai “domiciliari”.

    Il magistrato, dunque, non avrebbe ritenuto sussistenti le accuse a carico dei due sospettati e tanto meno il rischio di una eventuale fuga all’estero.Possibile dunque che secondo il gip di Como i due fratelli – accusati dell’accoglienza di due clandestini dopo averli recuperati in stazione a Milano e consegnati poi per il passaggio in Svizzera – non fossero in realtà a conoscenza (o comunque non fossero consapevoli) del “gioco” che si stava svolgendo tra il Milanese, il Comasco e la provincia di Sondrio relativo al passaggio di stranieri irregolari dall’Italia alla Svizzera.

    Secondo l’indagine della Dda erano due le organizzazioni che agivano, una operativa in Sicilia, l’altra tra Como e la Valtellina. Per passare il confine venivano chiesti ai migranti 600 euro, mentre l’intero viaggio dal Kosovo a Como poteva venire a costare fino a 5mila euro.

  • Accattonaggio, linea dura del sindaco

    Accattonaggio, linea dura del sindaco

    Mario Landriscina (a sinistra) e Andrea Bambace

    A una manciata di giorni dal Natale, l’ordinanza provvisoria firmata dal sindaco, Mario Landriscina, portò Como alla ribalta dei media nazionali. Le polemiche, anche feroci, si scatenarono allorquando alcuni volontari, una domenica, vennero allontanati dalla polizia locale cittadina. Volevano distribuire generi alimentari sotto il chiostro dell’ex chiesa di San Francesco.Nonostante le polemiche, l’ordinanza non è mai stata ritirata. Come previsto dalla stesso sindaco di Como, si trattava però soltanto di un provvedimento tampone, in attesa del nuovo regolamento di polizia locale.Il nuovo documento è ora pronto. E contiene anche il divieto di accattonaggio molesto. Lo ha confermato lo stesso primo cittadino del capoluogo, Mario Landriscina, martedì sera in diretta su Espansione Tv. Il sindaco, nell’appuntamento settimanale davanti alle telecamere con il giornalista Andrea Bambace, ha spiegato alcune linee guida del nuovo regolamento di polizia locale e ne ha illustrato l’iter.

    «Il documento è pronto ed è sulla mia scrivania – ha detto Landriscina – In queste ore è stato distribuito anche a tutti gli assessori della giunta per una prima lettura».Quello in giunta è però soltanto uno dei passaggi formali. Sul tema, infatti, Landriscina vuole che siano pure il consiglio comunale e le tante anime della città a esprimersi. «L’analisi passerà anche dalle commissioni – ha aggiunto il sindaco – E da tutte le componenti del consiglio. Successivamente verrà condiviso con le associazioni di categoria e le realtà che si occupano di sostegno alle categorie socialmente in difficoltà».Il sindaco ha poi chiesto pazienza e comprensione ai cittadini comaschi.«Il regolamento punisce l’accattonaggio molesto – ha spiegato – ma non vieta di chiedere l’elemosina. Possiamo intervenire soltanto in presenza di minori, ad esempio, o per comportamenti antidecorosi o antisociali, ma non possiamo negare alle persone di chiedere solidarietà».Quindi, l’appello finale ai comaschi. «Ci devono aiutare denunciando i soggetti più molesti e fastidiosi – ha sottolineato il primo cittadino – ma non voglio che si creino false speranze. La legge è chiara».

  • A Cardina la mostra su “Micio” Piccardo

    A Cardina la mostra su “Micio” Piccardo

    Sabato 14 e domenica 15 luglio presso la sede dell’Associazione Cardina a Como in via Conconi 12, nei pomeriggi dalle 15 alle 20, viene proposta una esposizione fotografica in omaggio a Micio (Michele) Piccardo.

    Micio da giovane aveva iniziato a lavorare come fotografo imparando l’arte nello studio milanese di Aldo Ballo, un grande maestro per un apprendista, amico della famiglia Piccardo fin dai primi tempi della vita a Cardina. E aveva continuato col suo “Studio Piccardo” negli anni della contemporanea attività cinematografica dello “Studio di Monte Olimpino”, che lo vedeva coinvolto come direttore della fotografia dei film che venivano realizzati in quel piccolo laboratorio, ma di grande rilievo culturale, espressione di menti creative come quelle di suo padre Marcello e di Bruno Munari (“Michele intanto aveva impiantato uno studio da fotografo nel sottotetto praticabile e si allenava facendo fotografie di ricerca che ingrandiva e attaccava alle pareti” si legge in Marcello Piccardo “La collina del cinema” –  Nodo Libri –  Como. In quello stesso laboratorio verrà allestita l’esposizione dei prossimi giorni.

    Suo fratello Andrea, che ha curato l’organizzazione della mostra insieme a Federico Faverio della Associazione Cardina, si dice felice dell’opportunità di ritrovarsi in quei luoghi dove tutta la famiglia ha condiviso quegli anni formidabili, e ne anticipa i contenuti suddividendo le foto esposte tra quelle degli anni comaschi, molte di pubblicità realizzate per lo studio di comunicazione di Bill Arini e Gianni Musa (recuperate con difficoltà anche per la “genetica trascuratezza nel conservare”) e quelle più recenti degli ultimi anni nei quali, pensionato dalla sua attività di responsabile della produzione vitivinicola per aziende toscane, Micio aveva ripreso l’interesse e la passione fotografica, diventando anche “fotografo ufficiale” di Monteriggioni, documentando con sapienza tutte le manifestazioni storiche e culturali tipiche del borgo.

    In aggiunta poi alle fotografie che lo vedono come protagonista nel suo percorso di vita, dall’infanzia alla compiuta maturità. Un invito quindi rivolto a tutti i comaschi che lo abbiano conosciuto e a quelli che possano essere incuriositi dalla possibilità di conoscerlo attraverso le sue opere. Info su www.cardina.xyz.

  • Playoff,domani gara 3 fra Cantù e Milano. Brianzoli obbligati a vincere

    Playoff,domani gara 3 fra Cantù e Milano. Brianzoli obbligati a vincere

    Milano è in vantaggio per 2-0, ma Cantù non si arrende. Domani alle 20.30 al palasport di Desio la Pallacanestro Red October attende l’Armani per la terza gara della semifinale playoff. Le due disputate al Forum di Assago sono sempre state vinte nettamente dai padroni di casa. Ad attendere Marco Sodini e i suoi giocatori dovrebbero esserci almeno 5mila spettatori; il dato esatto lo si avrà comunque dopo la chiusura dei botteghini, che apriranno due ore prima del match.

    «In casa nostra vogliamo correre, dobbiamo giocare una partita diversa, di consistenza sui 40’. Ora l’obiettivo è una volta di più cercare di giocare una gara dopo l’altra per allungare la serie. Ho sempre detto che in questi playoff eravamo un po’ degli intrusi ma non per questo vuol dire che la nostra esperienza già finita. Noi non molliamo di una virgola: l’obiettivo grande è tornare a Milano, per riuscire a farlo dovremo giocare una buonissima gara 3. Sarà sufficiente? Non lo so, ma proveremo a farlo con l’indole che abbiamo sempre avuto, con l’aggressività e la qualità tecnica del secondo tempo di gara 2 al Forum».

  • Oltre 10mila viaggiatori nella giornata del trasporto ferroviario italo-svizzero

    Oltre 10mila viaggiatori nella giornata del trasporto ferroviario italo-svizzero

    Il treno “Tilo” alla stazione ferroviaria di Stabio (foto Antonio Nassa)

    Oltre 10mila passeggeri oggi in carrozza per un totale di circa 23mila viaggi alla scoperta delle nuove linee ferroviarie tra Lombardia e Svizzera e del collegamento tra Varese e Porto Ceresio.

    Ha avuto un lusinghiero successo la festa organizzata oggi da Trenord e Ticino Lombardia (Tilo) nelle stazioni animate da giochi e musiche.

    Migliaia le persone che hanno raggiunto il Lago di Lugano per una gita in battello a bordo dei convogli di ultima generazione sulle linee Varese-Mendrisio-Como, Varese-Mendrisio-Lugano-Bellinzona, Albate Camerlata-Como-Chiasso-Bellinzona e Milano-Varese-Porto Ceresio.

    «Oggi sperimentiamo che il treno non solo accorcia le distanze, ma allarga i confini: sono 6mila i viaggiatori che in ogni giorno feriale utilizzano i nuovi collegamenti ferroviari, a poco più di dieci giorni dall’attivazione– ha detto Cinzia Farisè, amministratore delegato di Trenord e presidente di Tilo –Risultati subito significativi che, aggiungendosi alle numerose presenze registrate in questa giornata, confermano come il treno sia la risposta adeguata alle esigenze di diverse tipologie di viaggiatori».

  • Documentario giapponese su Star Wars, location e abito sono comaschi

    Documentario giapponese su Star Wars, location e abito sono comaschi

    C’è una firma comasca nel documentario giapponese che ha riproposto in un documentario una delle scene più celebri girate proprio sul Lago di Como, ovvero il matrimonio a Villa del Balbianello, a Tremezzina, del capostipite della famigliaSkywalker,Anakincon la Senatrice della RepubblicaPadmèAmidala.Il film, girato nel 2002 da George Lucas, è“L’attacco dei Cloni”, un cult per gli appassionati della saga.

    La scorsa estate una facoltosa coppia svedese aveva voluto sposarsi al Balbianello riproponendo scena e costumi, con tanto di Stormtrooper, i soldati “cattivi” in carne ed ossa. Si era affidata all’Italian Wedding Company, un team di wedding planner internazionali.

    Matrimonio a Balbianello in stile Star Wars “Attacco dei Cloni” coppia svedese

    Una passione, quella delle rievocazioni in salsa Guerre Stellari non solo svedese, evidentemente, visto che nello stesso periodo anche una troupe giapponese ha girato addirittura un documentario sulla scena. Le riprese, con gli attori giapponesi protagonisti risalgono a luglio, ma il filmato è stato proposto nel Paese del Sol Levante proprio in questi giorni.Comasca la location, ma non solo. Il giovane stilista comasco Alessandro Tosetti, di 25 anni, ha firmato l’abito della senatrice Padmé Amidala, madre di Luke Skywalker e Leila Organa, ovvero nonna di Kylo Ren. “Tosetti è stato lo stilista scelto dalla produzione per le scene principali”, si legge in un comunicato diffuso dallo stilista.