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  • Concerto del 1° maggio, parcheggi vietati in città

    Concerto del 1° maggio, parcheggi vietati in città

    In occasione del concerto di martedì 1° maggio (ore 16 ai giardini a lago) dalle 12 alle 20 a Como sarà vietata la sosta con rimozione forzata di tutte le categorie di veicoli in viale Vittorio Veneto, angolo viale Puecher, negli ultimi otto stalli di sosta a pagamento nell’area antistante il Monumento ai Caduti, compresi quelli riservati alle moto.

  • Concerto con la Famiglia Sala  nella chiesa di San Donnino

    Concerto con la Famiglia Sala nella chiesa di San Donnino

    Oggi, sabato 22 dicembre alle ore 16 nella chiesa di San Donnino in via Diaz, Comocuore organizza un concerto di musiche natalizie con il Gruppo Vocale Famiglia Sala. L’ingresso è libero. Al termine del concerto è prevista una breve esibizione dello stesso gruppo allo Spazio Natta, dove è in corso di svolgimento la mostra “Caro Babbo Natale…”, organizzata sempre da Comocuore e che si concluderà lunedì 24 dicembre.

  • Concerto benefico nella Basilica di San Fedele

    Concerto benefico nella Basilica di San Fedele

    La onlus“Tra Capo e Collo”organizza il concerto benefico“Cammino musicale al Sacro Monte di Ossuccio”.

    L’appuntamento è persabato 5 maggioalle ore21nella Basilica di San Fedele a Como. Si esibirà il coro polifonico “Pieve d’Isola”, diretto da Guido Bernasconi. La voce recitante sarà quella di Angiola Baggi. A partire dalle 20.30 è prevista la proiezione di diapositive sul tema della serata.

    L’ingresso è a offerta libera. Il ricavato sarà destinato all’associazione comasca che si occupa dell’assistenza socio-sanitaria dei pazienti affetti da malattia oncologica del distretto testa-collo e dei loro familiari.

  • Concerto al buio con Picco al Sociale per fermare la cecità

    Concerto al buio con Picco al Sociale per fermare la cecità

    Arriva a Como la tournée del “Concerto al buio” di Cesare Picco promossa da Cbm Italia Onlus, ingresso libero con obbligo di prenotazione. L’appuntamento è al Teatro Sociale di Como in piazza Verdi (foto) martedì 27 novembre alle ore 20.30.  Il buio assoluto che non ti aspetti, capace di sconvolgere l’uso comune dei sensi. Un concerto straordinario, unico nel suo genere, che diventa un viaggio in quella parte di noi stessi con la quale non siamo abituati a confrontarci. Tutto questo è  “Blind Date – Concerto al buio”, format ideato nel 2009 dal pianista e compositore Cesare Picco che sta toccando i principali teatri italiani. Le poetiche improvvisazioni pianistiche di Cesare Picco ritornano dunque a mostrare l’altra faccia della musica, capace più di altre espressioni artistiche, di trasportare lo spettatore in una dimensione ignota. Il “Blind Date”, che sarà in programma tra ottobre e dicembre a Milano, Verona, Siena, Como, Asti, Trento e Genova, non è infatti solo un concerto, ma un’esperienza sensoriale di grande impatto emotivo, che scavalca i confini della musica e non si ferma alla sola melodia, per immergere il pubblico in una realtà sconosciuta ai più: il buio che non lascia spazi, spaventa e angoscia, impedendo di vivere in maniera libera e spensierata, come accade a tutti coloro che hanno il dono della vista. Il concerto inizia infatti in penombra; poco alla volta ogni fonte di luce si spegne, in sala si raggiunge l’oscurità più assoluta per circa mezz’ora, infine la luce riappare come segno di ritorno alla vita.

    Nell’alternanza luce-buio-luce, il Concerto ben interpreta il ritorno alla speranza che vivono le persone cieche aiutate ogni anno da Cbm nei Paesi del Sud del mondo. Milioni di persone che, grazie a una semplice operazione chirurgica o a un lavoro di prevenzione, tornano a vedere e a riabbracciare la vita e che saranno beneficiarie della nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Fermiamo la cecità. Insieme è possibile”.

  • Concerto al buio con Picco al Sociale

    Arriva a Como la tournée del “Concerto al buio” del pianista Cesare Picco promossa da Cbm Italia Onlus, ingresso libero con obbligo di prenotazione. L’appuntamento è al  Teatro Sociale di Como in piazza Verdi (nella foto, i palchi) martedì 27 novembre alle ore 20.30. Un concerto nell’oscurità che vuole sensibilizzare il pubblico sulla cecità vissuta dai più poveri nel mondo, per far aprire gli occhi sulle condizioni di vita dei più disagiati. Tutto questo è  “Blind Date – Concerto al buio”, format ideato nel 2009 da Picco che sta toccando i principali teatri italiani con le sue poetiche improvvisazioni pianistiche.

  • Con lo scooter contro un muro: grave ragazza di Capiago Intimiano

    Con lo scooter contro un muro: grave ragazza di Capiago Intimiano

    Una ragazza 21enne di Capiago Intimiano è stata trasportata in ospedale questa mattina in seguito alle gravi ferite riportate in seguito ad un incidente mentre era in sella al suo scooter.

    Lo schianto – in cui la giovane avrebbe fatto tutto da sola – è avvenuto a Senna Comasco, in via Trecallo. Intorno alle 8.45, la ragazza, per cause ora al vaglio della polizia locale, avrebbe perso il controllo del motorino andando ad impattare contro un muro di una vicina casa.

    Sul posto l’ambulanza del 118 partita dalla Croce Rossa di Cantù: la giovane è stata soccorsa e trasportata d’urgenza in codice rosso all’ospedale Sant’Anna di San Fermo.

  • Con l’Archeologica al parco di Tremona

    Con l’Archeologica al parco di Tremona

    Veduta aerea del parco

    Domani, sabato 12 maggio, alle 15 la Società Archeologica Comense propone una visita guidata del Parco Archeologico di Tremona Castello a cura del professor Alfio Martinelli che ha diretto l’importante scavo. Per raggiungere Tremona da Chiasso, via S. Gottardo, seguire la strada 2 fino all’ingresso del paese di Mendrisio, poi seguire le indicazioni per Tremona e Castello di Tremona. Alle ore 14,45 è fissato il ritrovo dei partecipanti a Tremona. Il sito archeologico è raggiungibile solo a piedi, in 10 minuti, percorrendo il sentiero che parte da Tremona (via al Castello). Si consigliano scarpe idonee.

    Tremona-Castello, una collina che domina tutto il territorio del Mendrisiotto e le aree di confine dell’Italia settentrionale, ha attratto l’attenzione dell’uomo sin dal Neolitico inferiore, circa 6500 anni fa. E da quel momento, la frequentazione si protrae senza soluzione di continuità attraverso l’Eneolitico o Età del rame, la prima Età del ferro (cultura di Gola secca, IX- IV secolo a.C. in particolare), la romanità (III-V secolo d.C.), il Medioevo e poi, anche se solo sporadicamente, fino alla seconda guerra mondiale, quando, sempre grazie alla posizione strategica, la collina ha visto la presenza dei militari a controllo della vicina frontiera. A partire dagli anni Novanta, gli scavi condotti dall’Associazione ricerche archeologiche del Mendrisiotto (ARAM), sotto la sorveglianza dell’Ufficio dei beni culturali, hanno riportato alla luce la struttura muraria di un insediamento fortificato sulla collina, insieme a numerosi reperti.

    Raccogliendo le intenzioni dell’ex comune di Tremona, la città di Mendrisio ha dato seguito e compimento al desiderio di valorizzare questo patrimonio e di creare un Parco archeologico nel territorio con annesso uno spazio espositivo. Grazie al lavoro congiunto di diversi partner (ARAM, Ufficio dei beni culturali, Patriziato di Tremona, Organizzazione turistica regionale Mendrisiotto e basso Ceresio, Società svizzera degli impresari costruttori sezione Ticino, Commissione del quartiere di Tremona, Fondazione Monte San Giorgio), il progetto di Parco archeologico muove i primi passi ispirandosi al modello di “museo all’aperto”. Una volta completato, il progetto comprenderà il sito degli scavi, il bosco e i terrazzamenti circostanti, l’Antiquarium, il percorso che raggiunge la collina, la rete pedestre e la rivalutazione delle Cave di marmo di Arzo.Il Parco archeologico s’inserisce nel contesto del sito UNESCO Monte San Giorgio, con i suoi giacimenti del Triassico medio e il Museo dei fossili di Meride. Lo studio minuzioso dei reperti e il loro confronto con le conoscenze scientifiche hanno permesso di ricostruire le fasi e le caratteristiche dell’insediamento di Tremona-Castello. Il Parco archeologico offre una ricostruzione dettagliata della storia e della vita quotidiana del villaggio rurale medievale attraverso un percorso animato da pannelli illustrativi in due lingue (italiano e inglese). I visitatori possono quindi apprendere l’importanza strategica dell’insediamento collinare di quell’epoca e scoprire come signori e contadini vivevano, costruivano le loro case e morivano, attraverso figure e aspetti avvincenti quali il fabbro e la sua officina, la donna e le sue attività, le abitazioni e l’alimentazione.

  • «Con il   Rezzato   una prova di maturità». La soddisfazione dell’allenatore del Como

    «Con il Rezzato una prova di maturità». La soddisfazione dell’allenatore del Como

    Un bel segnale al campionato e ad una avversaria diretta nella lotta per il vertice. È quello dato dal Como che, domenica, con la difesa completamente rimaneggiata, ha superato per 2-0 il Rezzato. La distanza dalla vetta rimane comunque inalterata, visto che il Mantova ha conquistato il match interno con il Pontisola (3-0): i virgiliani sono a +2.Nel prossimo turno azzurri ospiti del Darfo Boario, squadra che domenica ha vinto per 4-1 sul capo dell’Ambrosiana, mentre il Mantova farà visita al Seregno.«La prima considerazione rispetto alla gara di domenica – spiega mister Marco Banchini – è quanto sia importante l’approccio che chiedo, quello dell’impegno “a tutti i costi” nel cercare di vincere, nel difendere il nostro stadio, nel voler tornare in testa alla classifica. Sapevo che oltre a organizzazione e aggressività serviva qualità per spostare l’equilibrio in partite come queste».«La squadra si è fatta trovare pronta – aggiunge il tecnico – si è dimostrata più matura dal punto di vista mentale. A Seregno aveva un po’ troppa carica nervosa in quella che era una gara importante dopo aver saputo della sconfitta del Mantova a Sesto».Il mister, in ogni caso, non cerca alibi. «Questa non vuole essere una giustificazione – spiega ancora – anzi, abbiamo fatto “mea culpa”. Ma, al di là di questo, con il Rezzato abbiamo visto maturità e serenità dettate dalla consapevolezza nei propri mezzi. Abbiamo riportato in gara quello che facciamo in allenamento, e in queste situazioni la fiducia non può che aumentare».Ma c’è un altro elemento su cui l’allenatore della squadra lariana si sofferma. «Mi fa piacere che il metodo stia funzionando. Non è la prima volta, anzi è una costante, che, cambiando gli interpreti, i risultati siano sempre gli stessi, con flussi di gioco e verticalizzazioni. Ciò vuol dire che davvero gli automatismi che sto cercando di dare alla squadra durante la settimana si cominciano a vedere».«Sono grato ai ragazzi per aver interpretato le direttive che avevo dato rispetto alla gara con il Rezzato: sono state seguite nell’azione che ha portato al corner prima del gol dell’1-0 e in quella del 2-0 – conclude Banchini – Una vittoria che ci dà soddisfazione, ma ora è già tempo di pensare alla gara con il Darfo di domenica. Siamo a -2 dal Mantova e quindi abbiamo la possibilità di tornare in testa. Non dobbiamo farci sfuggire l’occasione, nel caso, e quindi non abbiamo alternative: servono i 3 punti».

  • Comuni “ricicloni”, sono 3 in provincia di Como. Albiolo, Rodero e Valmorea i virtuosi

    Comuni “ricicloni”, sono 3 in provincia di Como. Albiolo, Rodero e Valmorea i virtuosi

    Aumenta il numero di Comuni Ricicloni in Lombardia. Sono 299 – 3 quelli in provincia di Como – gli enti locali che quest’anno possono fregiarsi del titolo “Comuni Rifiuti Free” perché capaci di superare il 65% di raccolta differenziata e di ridurre sotto i 75kg per abitante il residuo secco indifferenziato, ovvero tutto ciò che non può essere allo stato attuale riciclato. È quanto emerge dal dossier “Comuni Ricicloni 2018” di Legambiente Lombardia, giunto alla XXV edizione e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio rifiuti sovraregionale di Arpa Lombardia. Nel comasco i comuni meritevoli sono Rodero, Albiolo e Valmorea. La presentazione dei dati si è svolta questa mattina a Milano durante la seconda edizione dell’Ecoforum Rifiuti. La percentuale regionale di raccolta differenziata è pari al 69,7% ma le differenze all’interno del territorio sono rilevanti. La provincia di Como, quart’ultima in regione, è a quota 66,5%. Tra i migliori Comuni rifiuti free sotto i 10mila abitanti si trovano – tra gli altri – Bianzano (Bg), Acquafredda (Bs), Martignana di Po (Cr) e appunto Rodero. Sempre in tema di raccolta differenziata Rodero e Argegno in un anno hanno aumentato di oltre il 15% la percentuale. «In questi venticinque anni fotografati dal nostro dossier Comuni Ricicloni la Lombardia è passata dall’emergenza rifiuti alle eccellenze di raccolta di alcune province – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Bisogna ringraziare non solo le amministrazioni ma anche i cittadini che hanno capito e permesso questo risultato. Ora deve iniziare una nuova fase: è urgente imprimere una svolta al sistema di recupero e riciclaggio dei materiali, per non vedere annullati anni di modelli virtuosi di raccolte differenziate, ed entrare a pieno titolo nell’era dell’Economia Circolare”». A commentare i risultati anche Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente di Regione Lombardia. «La raccolta differenziata dei rifiuti fa la differenza in Lombardia – dice l’assessore -Grazie a questa innovazione abbiamo ottenuto risultati concreti che fanno della Lombardia un esempio per tutto il Paese. In regione alle politiche delle “bacchette magiche” che certamente creano consenso, ma pochi risultati, si è preferita la politica della concretezza. Gli enti locali insieme hanno lavorato per proporre un nuovo paradigma che mettendo in rete le realtà territoriali, facesse del riciclo e del riuso il proprio punto di partenza che per una corretta gestione ha bisogno di tutte le fasi del processo: dalla raccolta, al recupero, all’opera di smaltimento della frazione decadente». Infine di rilievo anche un ultimo dato che riguarda la produzione totale dei rifiuti urbani in Regione Lombardia che nel 2016 – si tratta dell’ultima analisi a disposizione – è stata pari a 4.628.769tonnellate, in aumentodel+1,3%rispetto al 2015(4.571.434 tonnellate).

  • Compravendite immobiliari, la provincia di Como al 26° posto su scala nazionale

    Compravendite immobiliari, la provincia di Como al 26° posto su scala nazionale

    L’incremento è stato minimo, in un anno non ha neppure raggiunto l’1%, ma il numero di compravendite registrate nel corso del 2017 colloca la provincia di Como tra quelle più attive sul fronte immobiliare, al 26° posto su scala nazionale, con ben 102 passaggi di proprietà ogni 10mila abitanti.Al primo posto su scala nazionale figura la provincia di Savona con 159 compravendite (sempre ogni 10mila abitanti), seguita da Imperia con 144 immobili acquistati e da Milano, in terza posizione con 143 passaggi di proprietà. In generale, nella graduatoria stilata oggi dal “Sole 24 Ore” sulla base dei dati dell’Osservatorio mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate, relativi al 2017, a spingere verso l’alto le compravendite sono state soprattutto le aree urbane del Nord Italia e le province a vocazione turistica, in particolare in Liguria e Valle d’Aosta (nell’analisi dell’Omi mancano i dati relativi al Trentino Alto Adige, oltre che alle province di Trieste e Gorizia).Per quanto riguarda il Comasco, nello scorso anno sono state effettuate 5.683 compravendite, corrispondenti a 102 acquisti ogni 10mila abitanti, con una crescita dello 0,7% rispetto al 2016. Il dato comasco è pari a quello di un’altra provincia turistica della Lombardia, quella di Brescia, anch’essa al 26° posto con 102 passaggi di proprietà ogni 10mila abitanti. Brescia però ha registrato una crescita ben più sostanziosa nelle compravendite, salite dell’8,2% e pari a 12.880 in termini assoluti.Varese, con 106 compravendite e una crescita del 3,6% surclassa Como, mentre nel Lecchese sono passati di mano meno immobili (97 ogni 10mila abitanti) anche se l’incremento è stato più consistente (+4,6%).