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  • Como, camionista rapinato e sequestrato per una notte, è giallo

    Como, camionista rapinato e sequestrato per una notte, è giallo

    È drammatico l’episodio che un camionista di 47 anni ha denunciato ai carabinieri di Abbiategrasso (Milano).

    L’uomo, che trasportava generi alimentari su un camion di una ditta di Como, ha spiegato ai militari di essere stato rapinato e sequestrato da due uomini armati di pistola pochi chilometri fuori dal capoluogo lariano.

    I fatti sarebbero avvenuti attorno alle 21 di ieri, martedì, poco dopo le operazioni di carico del cibo per circa 30mila euro e l’inizio del viaggio verso Francia e Olanda.

    I due rapinatori l’avrebbero affiancato su un’auto. Avevano il viso coperto. Dopo aver bloccato il camionista con fascette da elettricista avrebbero guidato il Tir fino a un parcheggio, dove sarebbe stato spostato il carico su un altro mezzo. Infine avrebbero guidato e abbandonato camion vuoto e autista in un parcheggio di Albairate (Milano). Alle 4 di questa mattina il camionista si sarebbe poi liberato riuscendo a dare l’allarme ai carabinieri.

    I militari stanno analizzando i filmati delle telecamere lungo il tragitto verso il parcheggio di Albairate in cerca di conferme della denuncia. Il camionista in passato avrebbe infatti avuto qualche guaio con la giustizia.

  • Como: buca in via Magenta. Il Comune: “Problema risolto”

    Como: buca in via Magenta. Il Comune: “Problema risolto”

    La voragine che si è aperta questa mattina in via Magenta a Como

    Il problema in via Magenta è stato risolto e la strada è tornata percorribile, informa in una nota Palazzo Cernezzi. Da questa mattina la strada era stata chiusa per un buca nell’asfalto. “Lo scavo è stato chiuso provvisoriamente per consentire la riapertura già stasera – dice ancora il Comune –  domani mattina si procederà con una piccola asfaltatura senza necessità di chiudere la strada”.

  • Como: buca in via Magenta. Il Comune: “Problema risolto”

    Como: buca in via Magenta. Il Comune: “Problema risolto”

    La voragine che si è aperta questa mattina in via Magenta a Como

    Il problema in via Magenta è stato risolto e la strada è tornata percorribile, informa in una nota Palazzo Cernezzi. Da questa mattina la strada era stata chiusa per un buca nell’asfalto. “Lo scavo è stato chiuso provvisoriamente per consentire la riapertura già stasera – dice ancora il Comune –  domani mattina si procederà con una piccola asfaltatura senza necessità di chiudere la strada”.

  • Como, ancora smog fuori controllo. Polveri sottili in crescita

    Como, ancora smog fuori controllo. Polveri sottili in crescita

    Nel weekend le polveri sottili sono schizzate alle stelle. Ancora smog fuori controllo a Como. Il primo giorno di superamento registrato in città dalle centraline di viale Cattaneo è stato venerdì 14 dicembre, con una concentrazione di Pm10 pari a 52 microgrammi al metro cubo d’aria. La soglia di allarme è fissata a 50 microgrammi. L’assenza di vento e precipitazioni, le temperature rigide che portano ad alzare i riscaldamenti – unite all’inevitabile traffico prenatalizio – hanno fatto impennare i valori delle polveri sottili nel corso del weekend. Sabato 66 microgrammi al metro cubo, ieri 85 microgrammi.Anche il Pm2.5, materiale particolato più sottile che si insinua ancora più a fondo nelle vie respiratorie, segue un trend preoccupante: ieri segnava 73 microgrammi al metro cubo, quasi il triplo rispetto al valore limite (25 microgrammi). Questo è ciò che accade a Como città. A livello provinciale, invece, i valori medi di Pm10 sono fuori da due giorni (sabato e domenica), con il picco ieri di 75,3 microgrammi al metro cubo. Regione Lombardia inizia a considerare l’ipotesi di misure antismog di primo livello a partire dal quarto giorno di superamento della concentrazione media di polveri provinciale.

  • Como agganciato dal Mantova. Domenica prossima lo scontro di vertice

    Como agganciato dal Mantova. Domenica prossima lo scontro di vertice

    Uno scontro diretto tra le due squadre di vertice: è già grande l’attesa per la gara di domenica prossima allo stadio Martelli di Mantova fra i biancorossi virgiliani e il Como. Alla quinta giornata il Como ha pareggiato a Villa d’Almè (1-1), mentre il Mantova ha vinto sul campo dell’Ambrosiana per 2-1 e ha agganciato i lariani in cima. A 10 punti inseguono Rezzato  e Pro Sesto.

    I risultati del quinto turno: Ambrosiana-Mantova 1-2;  Caronnese-Rezzato 0-1;   Ciserano-Darfo Boario 1-1; Olginatese-Legnago 1-1; Scanzorosciate-Pontisola 0-0; Sondrio-Seregno 2-0;  Villa d’Almè-Como 1-1;  Villafranca Veronese-Caravaggio 2-2; Virtus Bergamo-Pro Sesto 1-2

    Classifica: Como e Mantova 13, Pro Sesto e Rezzato 10, Virtus Bergamo 9, Villa d’Almè, Caronnese e Sondrio 8, Caravaggio e Seregno 6, Ciserano e  Pontisola 5, Ambrosiana, Darfo Boario e  Scanzorosciate 4, Villafranca Veronese 3, Legnago 2, Olginatese 1

    La prossima giornata (21 ottobre): Caravaggio-Virtus Bergamo;  Darfo Boario-Caronnese;  Legnago-Ciserano; Mantova-Como; Pontisola-Villa d’Almè; Pro Sesto-Olginatese; Rezzato-Ambrosiana; Seregno-Scanzorosciate; Villafranca Veronese-Sondrio

  • Il Como 1907 ha scelto il suo allenatore: in arrivo Antonio Andreucci, ex Triestina

    Il Como 1907 ha scelto il suo allenatore: in arrivo Antonio Andreucci, ex Triestina

    Una intervista di Antonio Andreucci

    Lucchese, 52 anni, nell’ultima stagione alla Triestina, che ha guidato alla vittoria nei playoff in serie D. E’ questa la scheda di Antonio Andreucci, l’uomo scelto dalla nuova dirigenza del Como 1907 per guidare la squadra azzurra nel prossimo campionato. La notizia è stata ufficializzata dal club lariano.

    Nella sua carriera Andreucci ha allenato anche Real Vicenza e Campodarsego (che aveva portato a una storica promozione in serie D). Come ha detto in interviste del passato, le sue squadre devono “puntare sull’aggressività”. Il suo modulo preferito? Il 4-3-3.

    Massimo Moscardi

  • Como 1907, in discussione  tutte le cariche. Non sono esclusi ribaltoni

    Como 1907, in discussione tutte le cariche. Non sono esclusi ribaltoni

    Le cariche del Como potrebbero cambiare, con una ridistribuzione dei ruoli di presidente onorario, presidente, vicepresidente, amministratore delegato e l’introduzione della figura di direttore generale.In una estate di cambiamenti per il Como 1907, con la speranza di ripescaggio in serie C, non è da escludere l’ipotesi di cambiamenti dell’organigramma. Variazioni di ruoli e nomi, non di sostanza, con gli attuali proprietari, Massimo Nicastro e Roberto Felleca, sempre in prima linea.Ma l’idea è comunque di aprire a nuove figure in grado di dare una mano, sotto il profilo economico e di immagine al club lariano. Come ha fatto la scorsa stagione Stefano Verga, vicepresidente e sponsor nell’ultimo campionato. Non è detto, quindi, che il presidente Massimo Nicastro possa mantenere di nuovo il ruolo, mentre Roberto Felleca potrebbe diventare direttore generale.Una situazione in evoluzione mentre, sul fronte societario, in queste ore uno dei temi di maggiore attualità, quello della partnership del settore giovanile, potrebbe giungere ad una soluzione. Di fatto i dirigenti azzurri e la società svizzera Freedom Company International si sono scambiati la bozza di accordo, ora in fase di studio fra le due parti. Nella dirigenza del club lariano c’è ottimismo su una possibile fumata bianca per sottoscrivere la collaborazione.Ma non solo. Dopo settimane in cui non sono mancate polemiche e stilettate, alla fine lo sponsor Fox Town si è riproposto per una collaborazione con il classico «possiamo riparlarne?». La risposta è stata positiva anche se in questa fase, a livello di intesa, Freedom Company continua ad essere in pole position.Massimo Moscardi

  • Como 1907, giorni decisivi per vivaio, nuovi soci, stadio e organigramma

    Como 1907, giorni decisivi per vivaio, nuovi soci, stadio e organigramma

    I giorni che stanno per arrivare hanno grande valenza per le sorti del Como 1907 e della prossima stagione.Per il presidente Massimo Nicastro – rientrato da Miami – e l’amministratore delegato Roberto Felleca, l’agenda è intensa considerando, fra l’altro, che il 30 giugno è il termine per l’iscrizione alla prossima stagione di serie C. Nel weekend, quindi, si potrà avere un quadro chiaro in vista dei ripescaggi.Ma prima di arrivare a domenica, Nicastro e Felleca hanno in calendario una serie di incontri, tutti di alta valenza.Domani alle 11, per iniziare, una rappresentanza del club (probabilmente Nicastro e Corda) ha appuntamento a Palazzo Cernezzi. Da discutere la proposta del club rispetto al piano di rientro dei soldi dovuti a Palazzo Cernezzi.Ma non solo. Dopo questa riunione sono in programma quelle che riguardano il settore giovanile, una questione che Nicastro e Felleca vogliono chiudere in questi giorni. Accordo raggiunto per la Juniores e la Berretti per la società Mb & Co. Management. Rimangono da verificare le intenzioni degli svizzeri di Freedom Company International per le altre categorie, anche se il forte interesse manifestato in precedenza sembra essersi raffreddato.Non solo. Domani alle 19 ci sarà un faccia a faccia, dopo tante polemiche, tra l’amministratore delegato Roberto Felleca e Marco Hefti di Fox Town, uno dei motori del vivaio azzurro della scorsa stagione. Al di là di quello che sembra un annunciato divorzio, le parti hanno in programma questo incontro, che potrebbe anche invece portare novità positive sul rapporto di collaborazione.Ma non è finita. Giovedì, o al più tardi venerdì, ancora Nicastro e Felleca si troveranno con un potenziale socio che potrebbe affiancarli con una quota importante nel club. Non a caso il presidente è rientrato da Miami per questa riunione che era stata fissata e annunciata da tempo.Tutto, poi, andrà a confluire nella data del 30 giugno che, oltre ad essere quella della scadenza dei termini per l’iscrizione alla serie C, è quella in cui la dirigenza azzurra ha annunciato un reset delle cariche. Di fatto dal giorno dopo si inizierà a parlare della definizione dei ruoli, con l’introduzione della figura del direttore generale, che peraltro potrebbe essere affidata ad un attuale dirigente.Di fatto ogni ruolo (presidente onorario, presidente, vice presidente e amministratore delegato) sarà azzerato e si andrà verso un ridisegno totale, con il possibile ingresso di nuove figure e l’uscita di altre.Una settimana tutta da vivere, dunque, per chi segue le sorti del club e si chiede legittimamente come sarà il futuro del glorioso Como 1907.Massimo Moscardi

  • Como 1907 al varo: la presentazione ufficiale

    Como 1907 al varo: la presentazione ufficiale

    Una telefonata non cambia sempre la vita. Ma sicuramente può far piacere. E quando il patron della Roma, James Pallotta, ha digitato sul suo cellulare il numero di Massimo Nicastro, quest’ultimo ha gradito molto gli auguri e i complimenti. «Se hai bisogno di una mano, io sono qui», avrebbe detto Pallotta al neopresidente del Como. Una promessa di aiuto che è sicuramente un gesto di cortesia, ma che potrebbe diventare – perché no? – la premessa di un’intesa tecnico-sportiva tra società di categorie diverse. D’altronde, Como e Roma, in questo momento, sono accomunate da un elemento del tutto anomalo: la residenza dei rispettivi numeri uno: Miami, Florida.Ieri Nicastro si è imbarcato su un aereo. È atteso oggi a Como per tutti i passaggi necessari a ridare vita e speranza alla storia delle maglie azzurre lariane.In uno studio notarile di Erba il primo atto: la nascita della A.S. Como 1907. Subito dopo, entro domani, la richiesta di affiliazione alla Federcalcio. Quindi la conferenza stampa in città e, giovedì, la richiesta di iscrizione al campionato di serie D (un giorno prima della scadenza, fissata per il 28 luglio), con il placet del sindaco Mario Landriscina, così come richiesto dalla procedura del cosiddetto Lodo Petrucci.Anche il simbolo è ormai pronto: verrà scelto tra nove bozzetti, e attualmente il più gettonato è quello indicato nella foto. Elegante, semplice, con un richiamo al lago e lo scudo rosso con la croce bianca, simbolo della città.In attesa di ascoltare dalla voce dei diretti protagonisti i motivi alla base di questa operazione e conoscerne progetti e piani industriali, alcune indiscrezioni permettono di capire in che modo si sia arrivati alla costituzione della nuova A.S. Como 1907 e alla formazione della compagine sociale. Massimo Nicastro, dicono i bene informati, era da tempo interessato a entrare nel mondo del calcio e aveva rivolto uno sguardo sia verso una squadra di B – la Ternana – sia verso una di Lega Pro – il Livorno.Sembra che sia stato un suo amico, l’ex allenatore azzurro Ninni Corda, a convincerlo a prendere la strada di Como. Lo stesso Corda che adesso potrebbe diventare supervisore dell’area tecnica del nuovo Como.Sulla panchina azzurra dovrebbe sedere però un altro ex, Andrea Ardito, con il quale deve tuttora essere trovato l’accordo economico. L’avvio della A.S. Como 1907 non potrà essere troppo dispendioso, ragione per cui la speranza è che le richieste dell’allenatore non siano eccessive. Vice di Ardito dovrebbe essere, con ogni probabilità, Roberto Cau, anch’egli con un passato di calciatore sul Lario una decina di anni fa, quando in panchina sedeva proprio Ninni Corda.Da. C.

  • Como, 10 milioni nel cassetto. Il “tesoro” c’è, mancano i progetti

    Como, 10 milioni nel cassetto. Il “tesoro” c’è, mancano i progetti

    Dieci milioni. Se non è un tesoro, poco ci manca.Dieci milioni di euro pronti da spendere. Ma destinati, al momento, a rimanere nei cassetti del Comune di Como. Dieci milioni che la giunta di Palazzo Cernezzi sarebbe intenzionata a investire in due o al massimo tre grandi progetti, senza cioè disperderli nei mille rivoli dentro i quali talvolta annegano i fondi a disposizione degli enti locali.Questa  sera, nella sessione di bilancio – l’ultima, per legge, nella quale sia possibile votare una variazione al preventivo 2018 – l’assessore Adriano Caldara presenterà al consiglio comunale del capoluogo una situazione finanziaria a due facce: solida dal punto di vista dei conti ma con non poche ombre sul terreno della programmazione. Le ultime variazioni di bilancio riguarderanno una terza tranche di restituzione di fondi destinati alle paratie – 1,6 milioni di euro, dopo i quali il Comune avrà ridato alla Regione 6,6 milioni – e lo stanziamento di 900mila euro su alcune manutenzioni straordinarie, asfalti soprattutto. In cassa, a disposizione e pronti per essere utilizzati, rimangono come detto altri 10 milioni. Sui quali si aprirà molto probabilmente il dibattito politico.Le opposizioni contestano infatti l’assenza di idee del governo di centrodestra e la sostanziale incapacità di progettare opere pubbliche per la città. Secondo Alessandro Rapinese, che sullo stesso tema aveva già attaccato duramente anche la precedente giunta di centrosinistra, si tratta di «uno scandalo. Ogni volta chi amministra si nasconde dietro al fatto che non ci sono soldi. Stavolta i soldi ci sono: mancano invece loro, i governanti, che non hanno più argomenti a disposizione per giustificare la propria incompetenza».Rapinese elenca in modo sommario «le cose che si potrebbero fare subito: eliminazione delle barriere architettoniche, quelle da togliere sono molte; manutenzione delle scuole, rifacimenti degli impianti sportivi. E tanto altro. Purtroppo, chi dovrebbe muoversi per tempo non lo fa. Sono come quelli che perdono 4-0 e pensano di recuperare al 90’».A Rapinese replica indirettamente l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella. «In primo luogo – dice – c’è un piano delle opere che va rispettato. Per stanziare i fondi a disposizione serve una progettazione preliminare e con il nuovo dirigente del settore lavori pubblici stiamo facendo il punto delle necessità».Bella conferma che il Comune vorrebbe individuare a breve «alcuni grossi interventi su cui investire cifre importanti» e abbandonare la strada dei micro-cantieri. Per fare questo, ovviamente, servirà più tempo. «In ogni caso – dice l’assessore – stiamo lavorando a un progetto di manutenzione delle scuole di Rebbio per 1 milione di euro e pensiamo anche di utilizzare al meglio gli accordi quadro con le imprese convenzionate».«I numeri dell’avanzo sono sicuramente elevati – ammette comunque Caldara – non nego che quest’anno si sarebbe potuto fare di più. Tuttavia, il governo ha inserito nella legge di Bilancio una norma che conferma lo svincolo dell’avanzo dal patto di stabilità. Con una buona programmazione nel 2019 potremmo fare molto».Il caso palazzettoUno dei punti deboli di questa programmazione è stato il palazzetto di Muggiò, per il quale il Comune ha ricevuto 6,9 milioni dalla Regione.Entro il 31 dicembre prossimo il capoluogo avrebbe dovuto spendere il primo milione per il progetto, ma tutto è fermo. C’è il rischio concreto di perdere questa tranche di finanziamento. Il ritardo è evidente e il capoluogo ha ormai un solo obiettivo: dare avvio entro fine anno quantomeno al bando per la manifestazione di interesse da parte dei progettisti. Il primissimo passo che potrebbe scongiurare forse la perdita di parte del contributo.