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  • Albero sulla strada a Val Rezzo. L’intervento della Protezione civile evita l’isolamento della Val Cavargna

    Albero sulla strada a Val Rezzo. L’intervento della Protezione civile evita l’isolamento della Val Cavargna

    Il pronto intervento dei volontari della Protezione civile della Val Rezzo ha evitato l’isolamento della Val Cavargna.  Come è noto, la strada che collega tutti i paesi da ieri della zona è bloccata tra Carlazzo e Cusino. L’unica via percorribile per gli spostamenti è il tratto che passa da Val Rezzo. Ma stamattina verso  le 4.30 è caduto un albero sulla Provinciale proprio  sotto l’abitato. Prontamente la squadra della Protezione Civile della paese (in allerta già dalle ore 23 di domenica e di cui faceva parte anche il sindaco Ivan Puddu) ha riaperto la carreggiata che poi con il supporto dei vigili del fuoco è stata liberata completamente.   Si è sfiorata una situazione di vero caos da li a poco tempo sarebbero infatti arrivati i lavoratori frontalieri provenienti dai quattro paesi della Val Cavargna già obbligati a far il giro della Passo della Cava.In giornate con l’allerta rosso della Protezione civile per possibili rischi idrogeologici, e con la strada chiusa a sul tratto Carlazzo-Cusino, la Pro Loco turistica di San Bartolomeo  sta ospitando in un  bed and breakfast del paese  un equipaggio con ambulanza della Croce Azzurra di Porlezza per assicurare il tempestivo pronto intervento agli abitanti della Valle anche in questo momento di disagio logistico.

    A Como, invece, i vigili del fuoco sono intervenuti per un grosso albero caduto in via Asiago a Tavernola e per un altro albero pericolante a Maslianico. Durante la mattinata sono stati effettuati dieci interventi per piante cadute e altri danni dovuti al maltempo.

  • Alberi pericolanti, chiude la Regina Vecchia a Moltrasio

    Alberi pericolanti, chiude la Regina Vecchia a Moltrasio

    Se da una parte non si placa l’ondata di Maltempo che da più di una settimana sta spazzando il territorio lariano, dall’altra, proprio la bufera dell’ultimo weekend di ottobre presenta il suo conto.

    La Regina vecchia verrà chiusa completamente al traffico all’altezza di Moltrasio dalle 9 alle 17 domani, giovedì e venerdì per la rimozione di alcune piante pericolanti a causa del forte vento ha soffiato nella zona.

    Nel centro abitato di Moltrasio, il vento ha sradicato alcuni alberi, mentre altri sono pericolanti, sempre per i danni causati dal vento forte. Per consentire l’intervento in sicurezza, l’amministrazione provinciale ha disposto lo stop del traffico e la chiusura totale della strada per tutta la durata dell’intervento.

    Salvo imprevisti, il lavoro, affidato a una ditta specializzata dovrebbe iniziare domani e concludersi entro la sera del 9 novembre. Sarà necessario posizionare un’autogru e per evitare pericoli è quindi indispensabile impedire il passaggio di persone e mezzi nell’area interessata dai lavori. L’intervento si svolgerà solo di giorno e durante la notte quindi la strada dovrebbe essere percorribile. Nel fine settimana la situazione dovrebbe tornare alla normalità.

  • Alberi mangiasmog, la top ten a Villa D’Este

    Alberi mangiasmog, la top ten a Villa D’Este

    Se vivete nei pressi di un Acero riccio (Acer platanoides), che arriva a toccare i venti metri di altezza, siete in ottima compagnia: in vent’anni la pianta elimina dall’aria grazie alla fotosintesi clorofilliana qualcosa come 3,8 tonnellate di perfida C02. E avrete garanzia di performance parimenti virtuose (3,1) da una betulla verrucosa (Betula pendula), e da un Cerro (Quercus cerris), ma non potrete lamentarvi nemmeno se siete dirimpettai di un Ginkgo Biloba (2,8) o di un Tiglio nostrano (Tilia Plathyphyllos) e nemmeno di un Olmo comune (Ulmus minor) che ne di tonnellate ne aspirano 2,8 in vent’anni.

    Piante mangiasmog: il fenomeno è scientificamente noto ma la top ten delle piante più ghiotte di inquinamento ha fatto notizia in tutta Italia ieri, partendo da una platea comasca, il Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si tiene a Cernobbio, nel contesto dotato di splendido parco secolare di Villa d’Este.Dove ha fatto scalpore uno studio di Coldiretti sulle piante più adatte a battere l’inquinamento, che elabora dati del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

  • Alberi di Natale dai boschi distrutti dal maltempo

    Alberi di Natale dai boschi distrutti dal maltempo

    Alberi di Natale dai boschi martoriati dal maltempo. Coldiretti Como Lecco ripete l’iniziativa domani all’AgriMercato di Cantù dove si potranno acquistare le punte d’abete provenienti dall’Altopiano di Asiago e recuperate da Coldiretti, Federforeste e Pefc, proposte a un prezzo equo di 15 euro: le dimensioni sono variabili da 1,5 a 2 metri. “Un’iniziativa solidale, ma non solo: è anche l’occasioneper far conoscere l’importanza di scegliere per Natale l’albero vero Made inItaly, che concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente, adifferenza di quelli di plastica che nascono dal petrolio e inquinano” dice Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti.

    I banchi dei produttori di Campagna Amica troveranno spazio al parco Martiri delle Foibe, per lasciar spazio alla pista di pattinaggio su ghiaccio nella consueta sede di piazza Garibaldi): nella stessa sede sarà possibile sostenere la raccolta firme di Coldiretti a sostegno del cibo a chilopmetro zero. Prima di fine anno ci saranno altri due appuntamenti con il Mercato di Campagna Amica di Cantù, il 24 e il 31 dicembre (eccezionalmente di martedì, stesso orario dalle 8 alle 12.30).

  • Alberi di Natale, Como seconda in Lombardia

    Alberi di Natale, Como seconda in Lombardia

    Seconda solo a Milano, Como è la provincia-leader in Lombardia per numero di imprese specializzate nella fornitura di abeti natalizi: 10, contro le 18 della città metropolitana (il totale per l’intera Lombardia è di 53).

    Gli “alberi naturali” di Natale quest’anno,secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, troveranno spazio nelle case della stragrande maggioranza delle famiglie nelle due province lariane, per una spesa media di 33 euro. Importante, in questo senso, scegliere l’albero vero Made in Italy che concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente, a differenza di quelli di plastica che nascono dal petrolio e inquinano l’ambiente.

    “Nelle nostre campagne, poi, nascono le
    eccellenze agroalimentari che troveranno posto sulle tavole delle feste o per
    regali da fare ad amici e parenti con prodotti che vanno dagli immancabili
    cotechini, cesti e strenne natalizie che in queste settimane trovano ampio
    spazio negli AgriMercati che si svolgono sul territorio delle due province”,come sottolineanoFortunato
    Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco eFrancesca Biffi,
    presidente dell’Associazione AgriMercato di Campagna Amica.

    “Il comparto agricolo lariano è
    protagonista anche nel periodo delle festività natalizie”prosegue Trezzi.“In
    primo piano le imprese agroalimentari, con i loro prodotti  che divengono
    protagonisti sulle tavole natalizie, ma anche nella scelta del regalo
    gastronomico, autentico trend degli ultimi anni: e anche nel 2018, la scelta di
    una bottiglia di vino, una forma di formaggio o una bottiglia d’olio è, insieme
    al tradizionale “cesto” natalizio, nella top-ten delle preferenze dei nostri
    consumatori”.

    Ma non solo: per ornare tavola e casa, sono ben
    939 le attività lombarde che coltivano fiori e piante all’aria aperta, di cui
    oltre cento si concentrano nel centro-nord Lombardia, Como, Varese, Milano,
    Brescia e Bergamo.

    Intanto domani (sabato 15), presso l’AgriMercato di Mariano Comense (parcheggio di Porta Spinola, ore 8/12.30) è confermato l’arrivo degli abeti di Natale provenienti dai boschi devastati dal maltempo che ha colpito il Nord-est a fine ottobre. In particolare, ci saranno le punte d’abete provenienti dall’Altopiano di Asiago e recuperate da Coldiretti, Federforeste e Pefc, che i cittadini potranno acquistare a un prezzo equo di 15 euro: le dimensioni sono variabili da 1,5 a 2 metri.

    “Sono ideali per
    realizzare il proprio e vero “albero di Natale” a casa”conclude Biffi“E
    sarà un “albero di Natale della solidarietà, con un gesto concreto e importante
    per aiutare la ripresa dei territori feriti e regalare una seconda vita alle
    piante colpite”.

  • Albavilla, oggi l’ultimo saluto a Mattia Mingarelli, scomparso a Chiesa Valmalenco

    Albavilla, oggi l’ultimo saluto a Mattia Mingarelli, scomparso a Chiesa Valmalenco

    “La scomparsa di Mattia ha scosso tutta la comunità. Il ragazzo era molto conosciuto. Ed era giovane, molto giovane”.Giuliana Castelnuovo, sindaco di Albavilla, spiega come il paese del Triangolo Lariano stia seguendo, passo dopo passo, le notizie stampa sulle indagini che permetteranno di ricostruire dinamica e cause della morte di Mattia Mingarelli.“Tutto ciò che sappiamo – continua il sindaco – lo apprendiamo dalla stampa. Tutto il paese ne parla, perché Mattia era molto conosciuto e ha lasciato un bellissimo ricordo nella memoria di tutti. Un bravo ragazzo, di un’ottima famiglia”.Famiglia attorno alla quale oggi, alle 16, nel santuario della Madonna di Loreto, ad Albavilla, dove sono stati programmati i funerali, si stringeranno amici, parenti e conoscenti di Mattia Mingarelli.Daranno tutti l’ultimo saluto al giovane morto tra le montagne della Valmalenco, in attesa che le indagini arrivino a una ricostruzione precisa di quanto accaduto e possano quindi stabilire le cause della morte.Mingarelli era andato in Valmalenco il 7 dicembre, per trascorrere in montagna il weekend dell’Immacolata.E’ stato ritrovato senza vita tra i boschi, sotto un pilone della seggiovia, il 24 dicembre.

  • Albate, si stacca intonaco dal soffitto, professoressa in ospedale e scuola chiusa

    Albate, si stacca intonaco dal soffitto, professoressa in ospedale e scuola chiusa

    Ancora problemi per l’edilizia scolastica di Como, edifici datati e dove negli anni si è trascurata la manutenzione.

    L’ultimo grave episodio si è registrato questa mattina ad Albate, nella scuola media statale “Marconi” di piazza IV Novembre. Una parte dell’intonaco del soffitto si è distaccata all’interno di un’aula dove era in corso una lezione di lingua con una classe prima.

    La docente è stata sfiorata da alcuni detriti. Non avrebbe subito lesioni serie, ma, ancora sotto shock, è stata comunque accompagnata al pronto soccorso per accertamenti. Nessuno degli alunni è rimasto invece coinvolto.

    Immediata la richiesta di intervento da parte della preside della scuola, Valeria Cornelio, che ha chiesto al Comune un sopralluogo per verificare l’agibilità di un intero piano, il secondo, chiuso per precauzione subito dopo il crollo.

    Oggi e domani rimarrà chiusa tutta la scuola per effettuare le necessarie verifiche tecniche.

    Chiusura e verifiche riguardano anche l’altra ala dell’edificio, che ospita la suola elementare “Birago”.  La notizia della chiusura è stata data nel pomeriggio dalla dirigente scolastica mentre era in corso la festa alla presenza dei genitori con il tradizionale appuntamento con i canti di Natale dei bambini delle elementari.

    Secondo una verifica di Palazzo Cernezzi si tratterebbe di “un fenomeno di sfondellamento, vale a dire il distacco del fondo delle pignatte del soffitto”.

  • Al voto in 13 comuni del Comasco, i risultati. Tre paesi senza quorum

    Al voto in 13 comuni del Comasco, i risultati. Tre paesi senza quorum

    Elettori al voto in tredici comuni della Provincia di Como per eleggere i nuovi sindaci.

    A Cernobbio  vince la new entry: Matteo Monti con il 37,76% è il nuovo sindaco del paese. Il sindaco uscente Paolo Furgoni si ferma al 28,87% con 925 preferenze mentre non va oltre il 20,38% l’ex primo cittadino Simona Saladini.I cittadini di Bulgarograsso hanno scelto Fabio Chindamo che batte lo sfidante Giuseppe Clerici con il 61,51%. Si conferma sindaco di Laglio Roberto Pozzi con il 92,77%. Luigi Monza di nuovo sindaco di Mozzate con il 48,62%, a Lambrugo e Lurago vengono riconfermati Giuseppe Costanzo al 73,48% e Federico Bassani con il 66,27%. A Montemezzo resta in sella Gian Luigi Spreafico con il 67,64% e a San Siro Claudio Raveglia con il 93,47%. Piera Antonella Mazza con il 59,37% è il sindaco di Carlazzo.

    Infine nel nuovo comune, Centro Valle Intelvi, nato ufficialmente il primo gennaio 2018 dalla fusione dei Comuni di Casasco, Castiglione e San Fedele, il sindaco è Mario Pozzi con il 73,66%.

    Clamorosa la situazione dei tre paesi della provincia di Como nei quali c’era un unico candidato sindaco: Carugo, Cassina Rizzardi e Sorico. Perché le elezioni fossero valide era necessario che si recasse alle urne la metà più uno degli aventi diritto. Il quorum non è stato però raggiunto e i comuni saranno dunque commissariati.

  • Al voto in 13 comuni del Comasco, i risultati. Tre paesi senza quorum

    Al voto in 13 comuni del Comasco, i risultati. Tre paesi senza quorum

    Elettori al voto in tredici comuni della Provincia di Como per eleggere i nuovi sindaci.

    A Cernobbio  vince la new entry: Matteo Monti con il 37,76% è il nuovo sindaco del paese. Il sindaco uscente Paolo Furgoni si ferma al 28,87% con 925 preferenze mentre non va oltre il 20,38% l’ex primo cittadino Simona Saladini.I cittadini di Bulgarograsso hanno scelto Fabio Chindamo che batte lo sfidante Giuseppe Clerici con il 61,51%. Si conferma sindaco di Laglio Roberto Pozzi con il 92,77%. Luigi Monza di nuovo sindaco di Mozzate con il 48,62%, a Lambrugo e Lurago vengono riconfermati Giuseppe Costanzo al 73,48% e Federico Bassani con il 66,27%. A Montemezzo resta in sella Gian Luigi Spreafico con il 67,64% e a San Siro Claudio Raveglia con il 93,47%. Piera Antonella Mazza con il 59,37% è il sindaco di Carlazzo.

    Infine nel nuovo comune, Centro Valle Intelvi, nato ufficialmente il primo gennaio 2018 dalla fusione dei Comuni di Casasco, Castiglione e San Fedele, il sindaco è Mario Pozzi con il 73,66%.

    Clamorosa la situazione dei tre paesi della provincia di Como nei quali c’era un unico candidato sindaco: Carugo, Cassina Rizzardi e Sorico. Perché le elezioni fossero valide era necessario che si recasse alle urne la metà più uno degli aventi diritto. Il quorum non è stato però raggiunto e i comuni saranno dunque commissariati.

  • Al volante senza patente e assicurazione: 45enne fermata in viale Lecco

    Al volante senza patente e assicurazione: 45enne fermata in viale Lecco

    Alla guida dell’auto senza patente e senza polizza assicurativa. È stata scoperta e fermata in centro a Como, in viale Lecco, dalla polizia locale. L’identificata è una 45enne di etnia sinti residente a Verona. L’accertamento è stato fatto con l’apposito sistema di rilevazione che consente di verificare in tempo reale la copertura assicurativa di un veicolo. È quindi emerso che il mezzo era privo di polizza e la donna alla guida sprovvista di patente di guida, poiché revocata nell’agosto del 2017. La conducente è anche recidiva poiché già sorpresa nel mese di settembre 2018 alla guida dell’auto nonostante la revoca della patente.