(ANSA) – ROMA, 29 APR – “Ieri sera alle ore 21.15 è atterrato all’Aeroporto di Fiumicino il volo proveniente dall’India con a bordo 213 passeggeri e 10 componenti dell’equipaggio. Alle ore 22 sono iniziate le operazioni delle USCAR che sono andate avanti fino a tarda notte. In 23 sono risultati positivi ai tamponi (percentuale positivi a bordo 9%). Sono risultati positivi anche due componenti dell’equipaggio”. Lo comunica l’assessore della Regione Lazio Alessio D’Amato. “Siamo ora in attesa dei risultati del sequenziamento per la ricerca delle varianti da parte dell’Istituto Spallanzani. Tutte le persone risultate positive e i contatti stretti dei positivi sono stati inviati in un Covid Hotel per l’isolamento. Voglio ringraziare i nostri operatori, le USCAR guidate da Pierluigi Bartoletti e Stefano Marongiu, ADR, la Protezione civile e le Forze dell’ordine per il grande lavoro svolto”, conclude D’Amato. (ANSA).
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Covid: Ambasciata Usa, lasciate l’India il prima possibile
(ANSA) – ROMA, 29 APR – Gli Stati Uniti hanno consigliato ai propri cittadini che si trovano in India di andarsene non appena sarà possibile farlo in sicurezza dopo l’ennesimo record di casi di coronavirus nel continente. Una nota sul sito dell’ambasciata degli Stati Uniti a New Delhi avverte che “l’accesso a tutti i tipi di cure mediche è sempre più seriamente limitato in India a causa dell’aumento dei casi di Covid-19” sottolineando che i decessi sono aumentati notevolmente. “I cittadini statunitensi che desiderano lasciare l’India dovrebbero approfittare delle opzioni di trasporto commerciale disponibili ora”, si legge ancora sul sito. (ANSA).
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Corsi estivi, occasione da non perdere
di Adria Bartolich
Come ho già avuto modo di dire, storicamente l’introduzione massificata di nuove tecnologie funziona da straordinario amplificatore delle condizioni esistenti. Sia in senso negativo che in quello positivo. Così è stato anche per l’uso dell’informatica in settori delicati come la scuola.
Durante il primo lockdown, a parte un iniziale momento di smarrimento, spesso le scuole e gli insegnanti non erano attrezzati ad affrontare le lezioni con l’uso esclusivo del computer. Anche i ragazzi, meno informatizzati di quanto si creda, per i quali l’uso dei devices si limitava all’apertura dei siti e ai social, hanno dovuto alfabetizzarsi, così come i genitori per seguirli un minimo nella loro vita scolastica.
Certo, i livelli di partenza sono stati molto diversi tra i soggetti. Dopo una fase iniziale di totale confusione, nel corso della quale si è dovuto supportare le famiglie e i ragazzi affinché fosse garantita la loro connessione, la didattica a distanza (Dad) si è consolidata.
Le scuole e gli insegnanti hanno dovuto reinventarsi, così come gli alunni, a volte con risultati persino sorprendenti. Qualcuno si è limitato a fare lezioni on line, altri si sono inventati un nuovo modo di fare scuola, più moderno, ricco e interdisciplinare.
Nemmeno la scuola in presenza sarà più la stessa. Indietro non si torna. Certo, la Dad ha messo in evidenza tutti i pregi e i difetti del nostro sistema scolastico e sociale. Dall’arretratezza nell’uso delle nuove tecnologie alle differenze soggettive e sociali nell’accesso ai nuovi strumenti, ma anche a quelli più tradizionali. La Dad non ha raggiunto tutti, né nelle scuole, né nelle aree del Paese.
Immagino che tutta una serie di rilevazioni che le scuole sono state tenute ad effettuare avessero come scopo proprio l’accertamento delle condizioni e dei risultati di questi quasi due anni di didattica a distanza, mista e in presenza, per i ragazzi con disturbi dell’apprendimento o diversamente abili.
Il ministero dell’Istruzione ha, perciò, deciso l’allungamento dell’anno scolastico. Intendiamoci, per molte scuole non saranno tempi di recupero, perché le lezioni si sono svolte regolarmente seppure con forme diverse, ma semplicemente un prolungamento delle attività. Per altre potrebbe essere l’occasione, invece, per riprendere un rapporto con i ragazzi, risultato deficitario nel corso dell’anno.
L’apertura delle scuole in estate può rappresentare per molti ragazzi un’occasione da non perdere.
Occorre però capire i limiti nei quali l’operazione si svolgerà.
I corsi nei mesi estivi non sostituiranno in alcun modo l’attività didattica bensì saranno un modo per consentire ai ragazzi di approfondire alcuni interessi e soprattutto ritornare ad avere una vita sociale in sicurezza.
L’adesione ai progetti sarà su base volontaria. Temo perciò che nelle scuole dove si è arrancato già nella didattica ordinaria, si arrancherà anche nelle attività previste nei mesi estivi.
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Confindustria, introvabili 318mila diplomati da assumere
(ANSA) – ROMA, 29 APR – Per le imprese sono “introvabili 318mila diplomati pari al 28% degli ingressi previsti” al lavoro (sulla base di dati 2020). Emerge da una infografica diffusa dal Centro studi di Confindustria sulle “professionalità che servono al sistema produttivo”. Le “difficoltà di reperire diplomati segnalate dalle imprese” sono per il 48% legate alla carenza di competenze e per il 43% alla carenza di offerta. La carenza di competenze come difficoltà delle imprese ad assumere è più alta nel settore ‘turismo, enogastronomia e ospitalità’ (56,4%), poi anche per ‘elettronica e elettrotecnica’ (54,5%), ‘amministrazione, finanza, marketing’ (52,3%), ‘grafica e comunicazione’ (48,6%), ‘chimico, materiali e biotecnologie’ (43,7%). “Il sistema produttivo assume i diplomati di tipo professionalizzante”, la cui disponibilità “ha accompagnato il processo di industrializzazione della nostra economia dalla fase di ricostruzione del dopoguerra fino al miracolo economico ed al conseguente processo di convergenza dell’Italia rispetto alle principali economi avanzate”; è il tema dell’approfondimento del CsC che evidenzia: “La quota dei diplomati di tipo professionalizzante sul totale dei diplomati era il 60% negli Cinquanta ed ha toccato il punto massimo assoluto (77,5%) durante il boom economico degli anni Settanta”; quanto ad oggi, invece, dal grafico degli economisti di via dell’Astronomia si vede che la quota è ai minimi, appena sopra il 50%. (ANSA).
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Classica nel Mendrisiotto
La 43esima stagione concertistica dell’Associazione Musica nel Mendrisiotto propone, in presenza di pubblico, domenica 9 maggio alle 10.30, nella propria sede di Mendrisio, un recital pianistico a 4 mani con il duo composto da Aurelio e Paolo Pollice.
“Quattro mani all’opera!” è l’eloquente titolo della matinée, che porterà il pubblico a rivivere atmosfere che si respiravano nei salotti del XIX secolo.
L’800 è il secolo dell’affermazione della borghesia: una classe fluida, aperta, protagonista della Rivoluzione francese e del Romanticismo. Il ceto sociale emergente trova nella musica uno strumento per affermare il proprio prestigio. Oltre al concerto pubblico, si rafforza l’abitudine di suonare in casa per diletto o per fini educativi. Illocus amoenusera, infatti, il salotto, e lo strumento principe per divulgare musica nuova è il pianoforte. Tutta la letteratura musicale, persino quella sinfonica e operistica, attraverso l’uso della trascrizione arrivava nelle case. Il Teatro e l’Opera incidono sul costume, sulla politica e sull’identità nazionale e individuale della società ottocentesca. Presentare quindi le musiche dell’Opera nei caffé, nei salotti è d’obbligo per il secolo del Romanticismo. Senza contare che dietro questa diffusione vi sono anche gli interessi economici della grande famiglia Ricordi, sponsor e mecenate di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini.
In programma dunque alcune delle pagine più celebri e amate del repertorio operistico, trascritte per due pianisti al pianoforte, di Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.
La riservazione è obbligatoria (posti limitati!), tramite mail a musicamendrisiotto@ticino.com oppure tramite sms o telefonando allo +41 76 72 45 438. È necessario indicare il nome, il numero di persone e il recapito telefonico. Sono garantite le distanze nel rispetto del piano di protezione Covid-19. Offerta libera.
Maggiori informazioni:
Musica nel Mendrisiotto – Tel 091 646 66 50 / 076 679 15 25 – musicamendrisiotto@ticino.com –www.musicanelmendrisiotto.com
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Asilo di Lora ai privati, la delibera del Comune finisce all’Anac
La delibera sulla “gestione indiretta” dell’asilo di Lora, che di fatto ne apre la possibilità di gestione da parte dei privati, finisce anche sul tavolo dell’Anticorruzione. Non si placano insomma le polemiche sulla scelta fatta dall’assessore alle Politiche educative, Alessandra Bonduri, di una collaborazione tra il pubblico e il privato per continuare a garantire il servizio al quartiere.Dopo la discussione in consiglio comunale e la votazione, che ha visto passare la delibera con 18 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti, ora il mancato accoglimento degli emendamenti proposti dalla minoranza è finito anche sul tavolo dell’Anac. La richiesta di parere di legittimità riguardo la bocciatura di un emendamento è stata inviata via Pec dalla consigliera comunale del gruppo misto, Pierangela Torresani.Torresani aveva chiesto nel suo emendamento di inserire nella delibera la clausola che chi parteciperà al bando per la gestione del servizio dovrà essere vincolato ad applicare i contratti nazionali di lavoro previsti per gli enti pubblici. Emendamento bocciato però con parere tecnico “non favorevole” dalla dirigente comunale Marina Ceresa. «Si voleva contrastare l’assegnazione al ribasso di un servizio così importante – spiega Torresani – L’emendamento permette di dare al gestore un indirizzo contrattuale per il personale a garanzia e tutela delle professionalità e in risposta alla richiesta di flessibilità operativa dello stesso».«Non sono contraria alla gestione indiretta – aggiunge la consigliera del Gruppo misto – che considero uno stimolo e una sana concorrenza, sicuramente non dovuta alla mancanza di politiche tese allo sviluppo formativo. A politiche del lavoro inefficaci e da una miope offerta pubblica causata dal blocco delle assunzioni passate e oggi dalla vacanza amministrativa che implica il rallentamento di azioni, di processo e attivazione di concorsi. È però anche un dovere della politica definire e indirizzare dei contratti rispettosi della professionalità e della flessibilità richiesta».
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Alitalia: ricorso Ryanair a Corte Ue contro ristori Covid
(ANSA) – ROMA, 29 APR – Ryanair ha depositato un ricorso presso la Corte di giustizia Ue contro l’approvazione di un finanziamento diretto di circa 200 milioni di euro da parte del governo italiano ad Alitalia per compensarla dei danni legati al Covid. Lo apprende l’ANSA da fonti vicine alla compagnia irlandese. Ryanair sostiene si tratti di un abuso di potere da parte della Commissione Ue autorizzare un nuovo aiuto ad Alitalia mentre la compagnia è già oggetto di un’indagine su possibili aiuti di stato per due prestiti ponte di complessivi 1,3 miliardi. (ANSA).
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Aleotti blocca la delibera sulla Tari
Approvazione delle tariffe Tari anno 2021, la delibera ferma i lavori del consiglio comunale. Il motivo: la mancanza di un riferimento nelle premesse del documento e il fatto che non contempli il decreto legislativo 116 del 2020, che ridisegna le regole sui rifiuti in attuazione delle direttive europee. A sollevare la questione è stato il consigliere del Movimento 5 Stelle, Fabio Aleotti: «La delibera a mio parere è incompleta e per questo non possiamo votarla – ha spiegato Aleotti durante l’ultima seduta – Il documento dovrebbe contenere le modifiche del decreto legislativo del 2020, una delle quali, tra le più sostanziali, riguarda il fatto che il cliente commerciale può staccarsi dal servizio pubblico per passare al privato. Ho posto un dubbio di legittimità al segretario generale e la seduta è stata sospesa in attesa di chiarimenti».Infine Aleotti spiega: «A dicembre nel Decreto Rilancio è stata inserita la possibilità per i comuni di posticipare al 30 giugno l’approvazione delle tariffe Tari. Vista la proponga votiamo un documento completo che contenga anche il riferimento al decreto». Si tratta di un documento importante per i comaschi, dato che per il 2021, si troveranno a pagare mediamente il 15% in più.Un aumento pesante, soprattutto in un momento in cui, tra cassa integrazione e crisi economica innescata dalla pandemia, le famiglie non hanno grandi disponibilità economiche.
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Addio a Milva, scomparsa a 81 anni. Amava il Lario e Blevio
Addio a uno dei più grandi personaggi dello spettacolo italiano. All’età di 81 anni è morta ieri, nella sua casa di Milano, Milva. Da sempre Maria Ilva Biolcati – in arte Milva – è stata legata a Como e al suo lago. Il suo rifugio era infatti a Blevio, a Villa Cademartori.Cantante e attrice, Milva, originaria di Goro, è stata una artista apprezzata non solo in Italia, ma in tutto il mondo.Ha ricevuto infatti le più importanti onorificenze di Francia, Germania e Italia. Tra le sua qualità, lo spaziare da un genere musicale all’altro, da canzoni più impegnate, a quelle più leggere. Una decina di anni fa il suo addio alle scene.
Numerose le sue partecipazioni al Festival di Sanremo. L’ultima nel 2007 con la canzone “The show must go on”, scritta da Giorgio Faletti.La prima era stata nel 1961, quando aveva cantato con Gino Latilla “Il mare nel cassetto”, piazzandosi al terzo posto. Proprio a Sanremo nel 2018 le era stato attribuito il premio alla carriera, ritirato dalla figlia Martina Corgnati.
Blevio la piange e la ricorda anche per l’aiuto che la cantante ha dato al restauro dell’organo storico Prestinari nella suggestiva chiesa a lago intitolata ai santi Gordiano ed Epimaco. Sul sito dell’associazione Prestinari 1821, che tutela e promuove la conoscenza dello storico strumento che ha duecento anni e che ha appena eletto come presidente Evelina Borgesi, c’è la cronistoria dello storico concerto che la cantante tenne al Casinò di Campione d’Italia il 14 gennaio 1989 e il cui cachet fu devoluto appunto al restauro del prezioso strumento musicale lariano.
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Abbondini d’Oro: in corso la cerimonia a Villa Olmo
Onoreficenza assegnata a Bruna Lai Masciadri e all’associazione OSHa-Asp
Questa mattina dalle 11 a Villa Olmo è in corso la cerimonia di consegna dell’Abbondino d’Oro, la benemerenza civica che viene assegnata dall’amministrazione comunale per premiare le persone e gli enti che con opere concrete abbiano giovato a Como, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone con disinteressata dedizione le singole istituzioni.
Per l’anno 2014 l’Abbondino è stato attribuito a Bruna Lai Masciadri, anima e fondatrice del Museo della Seta di Como e all’associazione Osha-Asp, per l’impegno nell’ambito dell’orientamento sportivo a favore dei soggetti disabili e per l’intensa attività di sensibilizzazione culturale sul tema. La consegna sarà seguita da un’esecuzione musicale a cura del Conservatorio Giuseppe Verdi con il soprano Selena Bellomi, la mezzosoprano Giada Gallone e al pianoforte il maestro Antonio Scaioli.Nella (foto Fkd) le immagini dei premiati, in primo piano Bruna Lai Masciadri e Mariangela Volpati presidente dell’Osha-Asp.