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  • Il Parlamento europeo revoca l’immunità a Puigdemont

    (ANSA) – BRUXELLES, 09 MAR – Il Parlamento europeo ha revocato l’immunità ai tre eurodeputati catalani: Carles Puigdemont, Clara Ponsati e Toni Comin. Per Puigdemont i sì sono stati 400, 248 i no e 45 gli astenuti. Nei confronti di Ponsati 404 sì, 247 no e 42 astenuti ed infine per Comin 404 sì, 247 no, e 42 astenuti. La revoca dell’immunità apre la strada ad un nuovo esame da parte della giustizia belga delle richieste di estradizione emesse dalla Spagna contro Puigdemont e Comin che vivono in Belgio. Ponsati invece vive in Scozia, paese che ha sospeso tale esame, in attesa della decisione degli eurodeputati. (ANSA).

  • Il Papa incontra leader sciita Al-Sistani

    (ANSA) – NASSIRIYA, 06 MAR – Papa Francesco ha incontrato la massima autorità religiosa degli sciiti dell’Iraq, il Grande Ayatollah Al-Sistani. L’incontro, di carattere privato, si è tenuto nella casa del leader religioso, nella città santa di Najaf, al Sud dell’Iraq. Si tratta di uno dei principali appuntamenti del viaggio di Papa Francesco in Iraq. Nell’incontro interreligioso che si è successivamente tenuto sulla Piana di Ur (Nassiriya), il Papa ha chiesto a tutti i leder religiosi di prendere le distanze dai fondamentalisti e dal terrorismo. “Dio è misericordioso” e “l’offesa più blasfema è profanare il suo nome odiando il fratello. Ostilità, estremismo e violenza non nascono da un animo religioso: sono tradimenti della religione. E noi credenti non possiamo tacere quando il terrorismo abusa della religione” Per Papa Francesco “sta a noi – ha detto rivolgendosi a tutti i leader religiosi, cristiani, musulmani, ebrei, yazidi – dissolvere con chiarezza i fraintendimenti. Non permettiamo che la luce del Cielo sia coperta dalle nuvole dell’odio! Sopra questo Paese si sono addensate le nubi oscure del terrorismo, della guerra e della violenza”. (ANSA).

  • Il mattone tiene nonostante la crisi pandemica

    Il mattone tiene nonostante la crisi pandemica

    Un settore provato dalla crisi, ma che resiste. È il mercato del mattone sul Lario fotografato dal “Borsino immobiliare” presentato dalla Fimaa, l’associazione dei mediatori immobiliari del Lario.«La pandemia non ci ha fermati – ha detto Mirko Bargolini, presidente – I clienti sono più consapevoli di ciò che vogliono. A causa del virus si vivono gli spazi domestici di più e tutti insieme in famiglia e questo fa e farà cambiare i criteri di scelta, Ne dovremo discutere a fondo con progettisti e costruttori».Ma come è andato e va il mercato sul Lario? Nel primo semestre del 2020 è sceso del 20% ed è risalito per la seconda metà dell’anno fino al -7%. Ora le richieste di mutuo nei primi due mesi del 2021 sono in crescita. Buon segno ma è presto per cantare vittoria. Le zone più penalizzate, anche per l’assenza di potenziali compratori stranieri, sono il lago, specie l’Alto Lario, e Campione, in crisi dopo il default del Casinò. Tra i meno penalizzati l’Olgiatese, anche per la presenza di molti frontalieri che evidentemente hanno una buona capacità di spesa. Nell’Olgiatese stanno avendo ad esempio un boom le case degli anni Sessanta e Settanta che hanno le agevolazioni al 110% per le ristrutturazioni. Dopo anni di scarsa richiesta sembrano più favorite sul mercato le case di nuova costruzione. mentre l’usato dimostra una lieve flessione dei prezzi. La fotografia del mercato sarà al centro dello speciale della Fimaa sul “Borsino” in onda lunedì alle 20 su Espansione Tv.Una mano notevole è stata data dal sistema bancario che non ha mai fatto venire meno il sostegno al mercato con i mutui erogati, in larga parte per acquisto di prima casa (86,7% con un taglio medio di 130mila euro e un’età media di chi stipula di 39,9 anni). Il sito della Fimaa trovacasacomo.it ha 300 ingressi al giorno e oltre 2000 annunci. Il mercato è più selettivo di prima, ora si cercano più spazi con giardino e case a misura di telelavoro. A Como si sono rilevati incrementi in zone semicentrali, specie per immobili nuovi, mentre in città murata si va con ampia forbice dai 2mila ai 6mila euro al metro quadro. Le sofferenze maggiori, specchi fedeli della crisi, si hanno per gli immobili turistici e commerciali.

  • Il dissesto del Casinò di Campione d’Italia: la Spa si accorda per una pena pecuniaria

    Il dissesto del Casinò di Campione d’Italia: la Spa si accorda per una pena pecuniaria

    Prima decisione nell’ambito dell’indagine della Procura di Como sulle operazioni che portarono al dissesto del Casino di Campione d’Italia e a fatti che – come è noto – sono ancora aperti e in discussione.Da una parte, di fronte al Tribunale civile di Como, pende la seconda istanza di fallimento presentata dalla Procura lariana, dall’altra c’è anche la vicenda penale che riguarda 17 indagati finiti di fronte al giudice dell’udienza preliminare.In questo secondo filone, ritenuta responsabile di «illeciti amministrativi dipendenti da reato» che fanno capo agli enti, era finita con l’essere coinvolta anche la Casinò di Campione Spa. La società, nelle scorse ore, è stata la prima a definire la propria situazione.La Spa ha raggiunto un accordo con l’accusa, presentando una domanda di applicazione della pena che è stata indicata nella misura finale pecuniaria di 12.360 euro. Accordo ratificato dal giudice.

    L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola oggi, mercoledì 10 marzo

  • Il Bayern blinda Musiala, contratto fino al 2026

    (ANSA) – ROMA, 05 MAR – Le ultime prestazioni, fra Bundesliga e Champions (è andato in gol all’Olimpico contro la Lazio, nell’andata degli ottavi), hanno convinto i dirigenti del Bayern Monaco a ‘blindare’ Jamal Musiala, trequartista classe 2003, cresciuto nelle giovanili del Chelsea, che di recente ha scelto di giocare con la Nazionale tedesca (pur avendo il passaporto inglese e tedesco, il talentino è nato a Stoccarda). Musiala, come rivela l’account ufficiale su Twitter del club tedesco più titolato, ha firmato il suo primo contratto da professionista, legandosi al Bayern fino al 2026. “Sono davvero felice per il mio primo contratto da prof.” le prime parole del giocatore, rilanciate dal sito del club. (ANSA).

  • Hong Kong: Cina, legittimo intervento su legge elettorale

    (ANSA) – PECHINO, 07 MAR – Il miglioramento del sistema elettorale di Hong Kong punta “a rafforzare il modello ‘un Paese, due sistemi’ e a mantenere la stabilità”. Parlando in una conferenza stampa a margine dei lavori annuali parlamentari, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato che non è possibile essere “una parte della Cina e non essere patriottici verso la madrepatria”. Per questo, il consolidamento “del principio dei ‘patrioti che amministrano Hong Kong’ è costituzionale, legittimo, corretto e ragionevole”, ha aggiunto Wang, per il quale saranno tutelati i residenti e gli investimenti stranieri. (ANSA).

  • Henkel, tutte le strade portano a Düsseldorf

    Henkel, tutte le strade adesso puntano verso Dusseldorf. La sorte dei 160 dipendenti, tra assunti e quanti lavorano nelle aziende dell’indotto, è strettamente legata alle scelte della direzione della multinazionale tedesca. Nonostante la Henkel abbia ribadito di recente la volontà di chiudere entro giugno, adesso tutti i tentativi sono indirizzati verso la casa madre.Ecco allora che «la lettera da inviare al consolato italiano a Colonia, disposto a fungere da tramite per inoltrarla personalmente alla multinazionale, è pronta. Manca solo il via libera del presidente Attilio Fontana e potrà essere recapitata – spiega il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Raffaele Erba – Da quel momento, se ci sarà risposta affermativa alla richiesta di incontro, si dovrà stabilire rapidamente la data di convocazione dell’apposita Commissione regionale. Ora è necessario imporre un’accelerazione visto l’approssimarsi del mese di giugno».Intanto le assemblee dei lavoratori e delle aziende connesse dell’indotto oggi «sono nuovamente state convocate – spiega Serena Gargiulo della Uil – Sarà importante capire ancor più nel dettaglio la situazione. In aggiunta i lavoratori stanno valutando di creare, a partire da lunedì, un presidio permanente all’esterno dell’azienda dove alternarsi in base ai rispettivi turni, così da tenere sempre alta l’attenzione su quanto sta accadendo ma non dover per forza ricorrere sempre solo a scioperi».Nel frattempo un’altra strada passa attraverso il sindacato europeo IndustriAll, creato ormai da molti anni per organizzare e rafforzare il potere collettivo dei lavoratori in Europa, per difendere i loro diritti e promuovere i loro obiettivi comuni rispetto alle aziende e agli Stati. «Ci siamo rivolti a questa organizzazione e domani (oggi,ndr) i rappresentanti del comparto chimico faranno da portavoce della crisi in atto con i vertici della Henkel», dice Sandro Estelli, segretario generale Filctem Cgil Como. Infine ieri, in un nuovo comunicato congiunto, le tre sigle sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ribadiscono come «non si possa impoverire un territorio come il nostro, non si possono lasciare famiglie senza lavoro», si legge nella nota.

  • Harry, timori razzisti su Archie non da regina o Filippo

    (ANSA) – LONDRA, 08 MAR – Non è da imputare alla regina Elisabetta, 94 anni, né al 99enne principe consorte Filippo, il commento di tenore apparentemente razzista che un membro della famiglia reale britannica fece a suo tempo a Harry, sul timore che suo figlio potesse avere una pelle troppo scura, prima che sua moglie Meghan – ex attrice di origini materne afroamericane – desse alla luce il piccolo Archie. Lo ha precisato lo stesso duca di Sussex in un brano dell’intervista a Oprah Winfrey non andato ieri sera in onda per mancanza di spazio, ma recuperato oggi con altre clip dalla Cbs in un talk show del mattino. Il razzismo contro Meghan è stato “in larga parte” alla base della decisione dei duchi di Sussex di lasciare il Regno Unito e la famiglia reale, ha detto ancora il principe ricordando le parole di un imprenditore che lo invitava a non reagire, poiché altrimenti “i media avrebbero distrutto la nostra vita” e poiché a suo dire il Regno restava un Paese “molto intollerante”. Ma per Harry “il Regno Unito non è intollerante, è la stampa ad esserlo, nello specifico i tabloid. Purtroppo se le fonti d’informazione sono corrotte o razziste, questo condiziona il resto della società”. (ANSA).

  • Harry e Meghan: via da casa reale per mancanza di comprensione

    (ANSA) – ROMA, 08 MAR – E’ andata in onda l’attesa e temuta intervista a Meghan e Harry. “Abbiamo fatto il possibile” per restare nella casa reale e “ce ne siamo andati per carenza di sostegno e comprensione”, afferma il figlio di Diana: “Mi hanno tagliato fuori finanziariamente” ma ora non sono più in trappola, mentre “mio padre e mio fratello” sì. “Ebbi pensieri suicidi e chiesi aiuto inutilmente”, accusa la duchessa di Sussex affermando che i reali “temevano per il colore della pelle” del figlio. E La prossima sarà una femminuccia, annunciano. (ANSA).

  • Harry e Meghan da Oprah, reali celebrano medici Covid

    (ANSA-AFP) – LONDRA, 06 MAR – La famiglia reale britannica domani apparirà in pubblico al gran completo per onorare gli sforzi degli operatori sanitari nella lotta contro la pandemia: un fronte unico, a poche ore dall’attesissima intervista di Oprah Winfrey a Harry e Meghan, che promette di appesantire ulteriormente i rapporti tra i Windsor e la coppia ‘ribelle’. La regina Elisabetta, il principe Carlo, il figlio maggiore William e le loro mogli, Camilla e Kate, parteciperanno ad un evento celebrativo del Commonwealth. Mancherà solo il principe consorte Filippo, ancora convalescente. Carlo, l’erede al trono, loderà la “straordinaria determinazione, coraggio e creatività” mostrata dal popolo del Commonwealth – l’organismo intergovernativo degli Stati appartenuti all’impero britannico – durante la lotta al Covid. William e Kate parleranno con la dottoressa e attivista sudafricana Zolelwa Sifumba dei diritti degli operatori sanitari. I messaggi saranno trasmessi dall’Abbazia di Westminster. Dove lo scorso anno, nella stessa occasione, Meghan e Harry avevano fatto la loro ultima apparizione prima di rinunciare allo status di reali e trasferirsi negli Stati Uniti, in una clamorosa rottura con la famiglia. (ANSA-AFP).