Rapinatore travestito da portalettere assalta l’ufficio postale di Cermenate

I dipendenti dello sportello, quattro, sono stati legati con alcune fascette autobloccantiHa agito con un complice armato di pistola: il bottino è di 60mila euroSi è travestito da postino, uno stratagemma già visto in un altro recente colpo a Montano Lucino.Così camuffato, è entrato senza destare sospetti nell’ufficio postale di via Matteotti a Cermenate, dove stavano lavorando quattro impiegati e dove, per fortuna, in quel momento non c’erano clienti.A questo punto, aiutato da un complice che ha estratto una pistola – probabilmente un arma giocattolo – ha minacciato i presenti rivelando la sua vera identità: quella di rapinatore. L’assalto all’ufficio della Bassa comasca è andato in scenaieri mattina intorno alle 9.I dipendenti sono stati legati dai due malviventi, che per immobilizzarli hanno utilizzato le fascette di plastica autobloccanti.A questo punto, indisturbati, i rapinatori si sono intascati 60 mila euro e sono scappati facendo perdere le proprie tracce.Difficile capire la via di fuga e il mezzo utilizzato per allontanarsi, in quanto l’allarme è stato lanciato con un po’ di ritardo proprio in seguito all’impossibilità a muoversi dei dipendenti.Sul posto, immediatamente dopo la segnalazione dell’accaduto, sono arrivati i carabinieri della stazione di Cermenate che stanno investigando sull’accaduto con i colleghi del nucleo operativo della compagnia di Cantù.Un particolare è immediatamente saltato all’occhio agli inquirenti.Soltanto pochi giorni fa, il 1° ottobre, in provincia di Como un altro finto postino si era poi rivelato un rapinatore. E anche in quell’occasione, l’uomo era accompagnato nel colpo da un complice armato di pistola, in quell’occasione travestito a sua volta da poliziotto.L’assalto era andato in scena allo sportello Intesa Sanpaolo nel centro commerciale Bennet “La Porta d’Europa” a Montano Lucino.I due uomini mascherati, svaligiarono l’istituto di credito all’ora di chiusura scappando con circa 125mila euro in contanti.I carabinieri di Cantù, al momento, sembrerebbero tuttavia escludere l’ipotesi che possa essere la stessa banda in azione sia a Montano sia a Cermenate, e questo dopo aver visionato le immagini del circuito di sorveglianza della banca e della posta.I due postini rapinatori, insomma, non sarebbero compatibili.Rimane tuttavia la curiosità di un modo di agire pressoché identico, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro e utilizzando lo stesso ingannevole travestimento.
Mauro Peverelli