Realizzò i manichini per l’Expo di Shanghai. Annuncia 76 esuberi

La Almax di Mariano ComenseLa notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno su dipendenti e parti sociali. La Almax, azienda di Mariano Comense specializzata nella produzione di manichini e accessori per vetrina, ha deciso di tagliare 76 dei 102 dipendenti. E pensare che pochi anni fa era stata selezionata dal Ministero degli Esteri e dalla Triennale di Milano come partner tecnico di Italia Expo Shanghai 2010. Aveva fornito manichini per l’esposizione di capi di alta moda nel padiglione italiano.Non piùtardi di due giorni fa i vertici aziendali erano stati portati a parlare proprio dell’effetto Expo in un convegno milanese. Venerdì invece la notifica della messa in mobilità di oltre il 70% degli addetti, un taglio orizzontale in tutti i settori. Oggi è previsto uno sciopero di otto ore con un presidio dalle 10 alle 12. Il sindacato ha convocato i vertici aziendali per mercoledì prossimo. «Quest’anno era stata utilizzata un po’ di cassa integrazione – spiega Luigi Bartesaghi della Femca Cisl – ma in maniera limitata. A noi risulta che proprio negli ultimi giorni ci fossero addetti impegnati con ore di straordinario, si tratta di una situazione difficile da spiegare. Nessuno nega la crisi – aggiunge Bartaseghi – ma c’è modo e modo di affrontarla. La mobilità è soltanto l’ultimo atto di un percorso, di solito».La Almax di Mariano ha lavorato in tutto il mondo e i suoi manichini così reali e particolari si trovano negli showroom delle vie del lusso, da Milano a New York. Eppure la crisi è arrivata anche nell’azienda di Mariano. Improvvisa e devastante.“Alla Almax ci sono intere famiglie e questa decisione di tagliare è un dramma sociale per tutti – prosegue Bartesaghi – Nessuna organizzazione territoriale era stata contattata preventivamente. Ora la trattativa diventa complicata».

Paolo Annoni