Scuola, salutiamo la materia più amata da tutti gli alunni: non la studia più nessuno | Ignoranza dilagante

Genitori infuriati: questa materia non viene più insegnata nelle scuole - corrieredicomo.it (freepik)
Genitori infuriati con gli istituti scolastici: questa materia verrà per sempre cancellata. Studenti sempre meno interessati.
Un tempo pilastro dell’istruzione, oggi questa materia è ridotta a poche ore o è scomparsa del tutto dai programmi.
Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare della lenta ma inarrestabile scomparsa di una delle materie più importanti per gli studenti. Oggi viene considerata una disciplina secondaria o, addirittura, marginale.
La preoccupazione dei genitori cresce sempre di più, gli insegnanti alzano la voce, ma non vi è alcun accenno al cambiamento. Chi crede che si tratti di episodi isolati, può fare una prova: chiedere ai propri figli, qualcosa sull’Italia.
Laghi, fiumi e montagne mettono in crisi molti ragazzi, tuttavia, anche chiedendo di individuare i capoluoghi di Regione, il risultato è spesso imbarazzante. Un silenzio colmo di incertezze, che svela un vuoto sempre più diffuso.
Questa materia sta scomparendo: colpa dei programmi e delle riforme
La materia che sta sparendo dalle scuole italiane è la geografia. Chiedendo agli alunni in quale regione si trovino città come Parma, Lecce o Trieste, o dove scorrano fiumi come il Po o l’Arno, le risposte risultano quasi sempre sbagliate. La ragione è semplice: la geografia è uscita da tempo dai programmi, ridotta all’osso, sia nella scuola primaria che secondaria.
Alle superiori, invece, la situazione sembra essere persino peggiore. Dopo la riforma Gelmini, nei professionali si dedicano appena due ore settimanali, nei tecnici industriali e nautici, una sola ora per un solo anno, mentre nei tecnici commerciali e turistici si arriva a tre ore. Il risultato è ben chiaro: la geografia è diventata una materia marginale. Tutto ciò, non per volontà dei docenti, ma per effetto di un sistema ministeriale che l’ha esclusa progressivamente.
Libri inadeguati e carte geografiche vecchie: l’appello degli insegnanti
A rendere la situazione ancora più grave, sono i libri di testo, sempre più semplificati, poveri di informazioni e spesso pieni di imprecisioni. A questo si aggiungono anche le scuole con le loro dotazioni: carte geografiche vecchie, scolorite. Non c’è dunque da stupirsi se i ragazzi conoscono sempre meno la geografia. “Vorremmo che il ministro ci ascoltasse”, dichiara Riccardo Canesi, docente e portavoce di SOS Geografia. “Chiediamo attenzione da parte dei decisori politici, la geografia ti dà gli occhi per leggere e interpretare il mondo, serve a capire le relazioni che ci sono tra problemi come i cambiamenti climatici e le migrazioni”, conclude.
Proprio per sensibilizzare su questo tema, SOS Geografia e l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, hanno organizzato per il quinto anno consecutivo i Campionati Italiani della Geografia, coinvolgendo studenti da tutta Italia in prove, quiz e giochi. Un modo per celebrare una materia che resiste nonostante tutto. Tuttavia, la risposta delle istituzioni, ancora una volta, tarda ad arrivare.