UFFICIALE: è morta l’Iva | Da oggi non dobbiamo più pagarla su questi prodotti: è una svolta epocale

Scontrino IVA-Fonte Instagram-Corrieredicomo.it
Una decisione sorprendente cambia le regole del consumo: addio all’iva che da sempre pesa sui cittadini. Scopri i dettagli.
È davvero possibile immaginare un mondo senza tasse sui beni di uso quotidiano? Un annuncio recente sembra trasformare questa fantasia in realtà.
Da oggi si parla di una svolta che riguarda proprio l’imposta più odiata dai consumatori. Ormai è ufficiale, iva morta ed eliminata da molti prodotti che acquisti spesso.
Un cambiamento che non riguarda tutto, ma è un passo avanti che nessuno si aspettava.
Ecco dove non troverai più l’iva sommata al costo base, controlla i prossimi scontrini e verifica personalmente.
Una tassa che sembrava immortale
Per anni l’Iva è stata considerata un balzello inevitabile, una tassa invisibile che si nasconde nel prezzo finale di quasi ogni bene acquistato. Nessuno può sfuggirle: che si tratti di alimenti, abbigliamento o servizi, l’imposta accompagna ogni spesa quotidiana. Non è progressiva, non tiene conto dei redditi e grava indistintamente su tutti i portafogli. Per questo motivo è stata spesso vista come una tassa “ingiusta”, capace di incidere allo stesso modo sia sui redditi più bassi che su quelli più alti.
Molti governi hanno provato a ridurne l’impatto con aliquote ridotte per alcuni settori o promuovendo sgravi su beni di prima necessità, ma mai nessuno aveva osato eliminarla del tutto. Ora, però, uno Stato europeo ha deciso di fare un passo che fino a poco tempo fa sembrava impensabile: cancellare l’Iva da alcuni prodotti di largo consumo. Una scelta che potrebbe segnare l’inizio di un nuovo modello economico.

La decisione della Danimarca: addio Iva su caffè, cioccolato e libri
La svolta arriva dalla Danimarca, che ha scelto di eliminare l’Iva su caffè, cioccolato e libri. Una scelta maturata per rispondere all’aumento dei prezzi che, secondo le statistiche danesi, ha visto rincari record: +25,3% per il cioccolato e +35,5% per il caffè. L’obiettivo dichiarato dal governo è quello di alleggerire le spese delle famiglie, offrendo un risparmio immediato su prodotti che fanno parte della vita quotidiana.
Per il caffè, l’eliminazione dell’imposta significa circa 0,66 euro in meno a pacchetto, mentre per il cioccolato resta comunque la tassa speciale sul cacao, ma con un taglio netto dell’Iva che alleggerisce il costo finale. Non solo: già in passato la Danimarca aveva abolito l’Iva sui libri, che fino ad allora pagavano l’aliquota più alta al mondo, pari al 25%. L’intervento è stato motivato anche dal desiderio di rilanciare la lettura e sostenere la cultura. Il costo per le casse pubbliche non è irrilevante: circa 321 milioni di euro di mancato gettito per i prodotti alimentari e 44 milioni di euro per i libri. Ma il governo ha voluto dare un segnale forte, scegliendo di sostenere direttamente i cittadini. Una misura che, oltre a incidere sul portafoglio delle famiglie, apre un dibattito internazionale: l’Iva, da sempre considerata intoccabile, potrebbe davvero avere i giorni contati?