Gli uomini delle volanti della Questura di Como hanno identificato e denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica, un ragazzo di 23 anni residente nel comune di Como, accusato di aver aggredito e picchiato selvaggiamente la ex fidanzata cui pare avesse chiesto un incontro chiarificatore. L’aggressione, cui avrebbe assistito una donna 50enne intervenuta in soccorso della vittima, è andata in scena giovedì mezz’ora prima della mezzanotte in piazzale Gerbetto a Como. La ragazza, soccorsa dal 118 con il volto tumefatto e gonfio per le botte prese anche quando era a terra, è stata trasportata al Sant’Anna di San Fermo della Battaglia dove è stata medicata e dimessa. La prognosi è elevata: quindici giorni.Gli agenti delle volanti, chiamati dalla stessa donna che ha prestato il primo soccorso alla vittima (la ragazza colpita ha appena 19 anni) hanno immediatamente iniziato le indagini per cercare di risalire a chi fosse l’autore del gesto. È emerso che l’incontro tra la giovane e il suo aggressore non era stato affatto casuale, ma chiesto dal 23enne per chiarirsi con quella che era stata la sua ragazza. Gli agenti di polizia si sono quindi messi alla ricerca dell’aggressore che è stato poi identificato e denunciato a piede libero.La segnalazione è stata girata alla Procura della Repubblica che ora valuterà le eventuali ipotesi di reato racchiuse in quello che viene ormai definito “codice rosso”, ovvero una legge e una procedura che tutelano donne e soggetti deboli che subiscono violenze, atti persecutori e maltrattamenti. La vittima dell’aggressione di piazzale Gerbetto – che non abita a Como – si è già presentata negli uffici di viale Roosevelt per sporgere denuncia.Come detto l’aggressore, che avrebbe agito con inaccettabile violenza, avrebbe smesso di colpire la ex (quando era già a terra) solo in seguito all’intervento di un’altra donna 50enne, residente in zona, che aveva assistito a quanto stava avvenendo tra i due ex.
Autore: Redazione
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Aci Sport Rally Cup Italia: lariani alla finale tricolore a Modena
Sono in totale 243 gli iscritti al Rally Città di Modena, che si disputa oggi e domani. La gara è valida quale finale nazionale Aci Sport Rally Cup Italia, proprio la titolarità che ha avuto il Trofeo Aci Como-Etv nel 2019 e nel 2020, prima di tornare, nel 2021 nel Tricolore Wrc.In Emilia è folta la delegazione di piloti ed esponenti di scuderie lariane (ElleEsse, Bluthunder e Val Senagra Corse) che hanno ottenuto il pass per disputare l’atto decisivo. C’è chi può guardare alla classifica assoluta, come Andrea Spataro, su Skoda Fabia (nella foto), quinto lo scorso weekend nella gara lariana. Puntano al trofeo di classe Pietro Porro (Toyota Yaris, in R5), il ticinese Kim Daldini (Renault Clio, in R3), Tommaso Henssler Paleari (Yaris, in R1 4×4), Mattia Soldati (Clio, in N3), Alessandro Muzio (Mitsubishi Colt, in Rsd). Emanuele Pesenti è iscritto con una Renault Twingo, ma ha comunicato il suo forfait.
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Covid, in Lombardia 570 nuovi positivi
A fronte di 129.733 tamponi effettuati, sono 570 i positivi registrati oggi in Lombardia con un tasso dello 0,4%. Diminuiscono i ricoverati nelle terapie intensive (-3) e nei reparti (-12) dove ci sono, rispettivamente, 45 e 300 pazienti. Sono stati 3 i decessi per un totale di 34.148 vittime dall’inizio della pandemia.In Canton Ticino, secondo il bollettino delle ultime 72 ore, sono 25 i nuovi casi di positività con 8 pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari e 2 sottoposti a cure intensive.
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Como più concreto che bello: vittoria contro il Pordenone
Non senza qualche sofferenza il Como ha avuto la meglio contro il Pordenone allo stadio Sinigaglia: 1-0 il finale di una partita in cui la squadra mister Giacomo Gattuso è stata mano brillante che in altre occasioni, anche per merito di un avversario mai domo.
Il fanalino di coda Pordenone con grinta ha provato fino all’ultimo a conquistare almeno un pareggio. Gli azzurri – sotto gli occhi degli esponenti della proprietà indonesiana – hanno risposto con concretezza, senza troppi fronzoli e alla fine sono usciti dal campo con i tre punti. Per il Como è il quinto risultato utile consecutivo (due pareggi e tre successi).
Decisiva la rete di Antonino La Gumina al 7′ del primo tempo (nella foto di Roberto Colombo l’esultanza dopo il gol). L’attaccante azzurro ha sfruttato al meglio, con un colpo di testa, una pesante indecisione del portiere ospite, Samuele Perisan, decisamente in serata no.
Il Como lunedì prossimo è atteso dalla trasferta con la Ternana, squadra che ha gli stessi punti dei lariani. La classifica della B è molto compatta e vi sono ben dieci squadre nel giro di due punti. La squadra di Gattuso è a 13 punti, alla pari, oltre che con i rossoverdi umbri, con Spal, Parma e Cittadella.
I risultati del decimo turno:Cosenza-Ternana 3-1, Lanerossi Vicenza-Monza 1-1, Alessandria-Frosinone 1-1, Ascoli-Spal 0-1, Brescia-Lecce 1-1, Cittadella-Parma 1-2, Como-Pordenone 1-0, Cremonese-Pisa 1-1, Crotone-Benevento 0-2, Perugia-Reggina 0-2
La classifica:Pisa 21 punti, Benevento e Reggina 19, Brescia 18, Lecce e Cremonese 17, Frosinone 15, Perugia, Ascoli, Monza e Cosenza 14, Como, Spal, Ternana, Cittadella e Parma 13, Alessandria 8, Crotone 7, Lanerossi Vicenza 4, Pordenone 2
Prossimo turno, lunedì 1° novembre:Benevento-Brescia (ore 12.30), Frosinone-Crotone, Lecce-Cosenza, Monza-Alessandria, Reggina-Cittadella, Spal-Perugia, Ternana-Como (ore 15), Parma-Vicenza, Pisa-Ascoli, Pordenone-Cremonese (ore 18)
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Como Nuoto-Arese: nuovo gemellaggio
L’annuncio è arrivato dal presidente della Como Nuoto Mario Bulgheroni (nella foto). La società di viale Geno sottoscriverà un gemellaggio con l’Arese Nuoto Ssd. La firma è prevista per domani alle 19 nella sede sulle rive del Lario.Intanto la formazione femminile di pallanuoto del club cittadino ha esordito nel campionato di serie A: nella “prima” le ragazze di coach Stefano “Tete” Pozzi sono state battute a Trieste per 16-13.
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Caccia al tesoro in città per Halloween
Sabato 30 ottobre i più piccoli potranno festeggiare Halloween con una caccia al tesoro tra i luoghi e i monumenti della città murata, organizzata dal Comune di Como nell’ambito del ciclo di visite guidate “Ricaricati a Como tra natura e arte” con l’associazione C-Lake Today.Il ritrovo sarà alle ore 14,30 al Broletto, l’assessore al Turismo e alla Cultura Livia Cioffi accoglierà i partecipanti e darà inizio al gioco. La partecipazione è gratuita e su prenotazione (scrivendo ainfo@comolaketoday.comentro le ore 20.00 di venerdì; per info: 349 5115630). E’ possibile iscriversi a gruppi già formati di massimo quattro bambini dai 6 agli 11 anni accompagnati dagli adulti. Si accetteranno fino a dieci gruppi.
I partecipanti, se vorranno in maschera, insieme ai loro accompagnatori adulti riceveranno delle mappe e degli indizi: dovranno scovare dove si trovano i personaggi misteriosi. Le due zone in cui si svolgerà la caccia al tesoro saranno piazza Duomo e piazza San Fedele. Durante il gioco sono previste visita guidate pensate per i bambini seguendo gli indizi, e al termine tutti i bambini riceveranno un regalo
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Don Roberto Malgesini, ipotesi beatificazione. La Diocesi ha chiesto i suoi abiti e oggetti
Un santo. L’espressione è risuonata decine di volte durante le udienze del processo per l’omicidio di don Roberto Malgesini, che si è concluso giovedì con la sentenza della Corte d’Assise di Como e la condanna all’ergastolo di Ridha Mahmoudi, tunisino di 54 anni accusato di omicidio volontario premeditato.Un santo. Lo hanno ripetuto, chiamati a testimoniare, i volontari che lavoravano con don Roberto, dagli operatori della Caritas alla religiosa che gestisce la mensa dei poveri a chi distribuiva con lui le colazioni.Lo hanno sottolineato gli immigrati e le persone in difficoltà che il sacerdote aveva accolto e che aiutava quotidianamente. Lo hanno ribadito i consulenti ai quali il “prete degli ultimi” si rivolgeva per chiedere una visita, un consulto legale o per una pratica burocratica per chi aveva più bisogno, compreso proprio lo stesso Ridha Mahmoudi.Lo hanno spiegato gli avvocati, il legale che rappresenta la famiglia, Maurizio Passerini, ma anche Sonia Bova, difensore dell’imputato.E durante l’ultima udienza del processo, quella della sentenza, è emerso chiaramente che “santo” potrebbe essere qualcosa di più di una parola usata spontaneamente e senza esitare da chiunque abbia conosciuto don Roberto Malgesini.Per avviare un processo di beatificazione, come previsto dal diritto canonico, devono essere trascorsi almeno cinque anni dalla morte di una persona. Ma è apparso chiaro che, in prospettiva, la Chiesa stia già facendo un ragionamento in questa direzione. Il primo passo, in vista di un’ipotesi di questo tipo, è stata la richiesta della Diocesi di Como alla Corte d’Assise di poter avere, “per motivi religiosi”, gli abiti indossati da don Roberto il giorno in cui è stato ucciso, la croce Tau che il sacerdote portava sempre al collo, la mascherina, le chiavi, il telefono, oltre ai vestiti dell’omicida.La croce è stata chiesta anche dalla mamma della vittima e questa domanda è stata accolta subito, con la restituzione immediata prevista nella sentenza.La Corte ha deciso poi di consegnare anche gli abiti e gli oggetti personali ai familiari di don Roberto, che potranno poi quindi valutare con la Diocesi come conservare questi materiali in vista di eventuali scelte future.Intanto, gli atti del processo di primo grado hanno consegnato il ritratto di un santo simboleggiato da quel sorriso che neppure la morte ha spento. Le uniche parole fuori dal coro sono state quelle del tunisino condannato all’ergastolo. «Non chiedo scusa, era un peccatore», ha detto in aula Mahmoudi.La risposta è arrivata dai familiari di don Roberto attraverso la voce dell’avvocato Maurizio Passerini. «Non si preoccupi di chiedere scusa o di vergognarsi dei suoi sproloqui. Non c’è n’è bisogno. È già stato perdonato dalla sua vittima».
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Atto vandalico alla sede della Lega provinciale
Atto vandalico alla sede della Lega Provinciale, che da un anno, dal 1° novembre del 2020, si trova in città in via Dottesio. La vetrata esterna (nella foto) è stata danneggiata. Sul posto la polizia scientifica per una valutazione su quanto avvenuto e per capire che cosa sia stato utilizzato. «Un altro attacco vigliacco e anonimo da chi utilizza l’aggressione e la violenza contro la democrazia e lo scambio civile e pacifico di idee – ha detto Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda – Tra qualche mese si voterà per il Comune di Como, auspichiamo che non sia questo il clima politico che vivremo in campagna elettorale».
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Asnago e Vender a Cantù
Si è conclusa ieri al Novocomum di Giuseppe Terragni, sede dell’Ordine degli Architetti, la mostra che ha celebrato due maestri dell’architettura milanese e comasca come Mario Asnago e Claudio Vender, tra progetti, disegni, contributi inediti, arredi e dipinti. Ora la mostra si trasferisce in parte a Cantù. Infatti i curatori Stefano Larotonda e Niccolò Nessi hanno aperto una collaborazione con il Festival del Legno di Cantù che ospiterà a Villa Calvi in via Roma 8 un’installazione video con le interviste a studiosi dell’opera di Mario Asnago e Claudio Vender già presenti in mostra a Como.Visite sabato 13 e domenica 14 novembre (e anche il 20 e il 21) dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 e dal 16 al 19 novembre dalle 15 alle 19.
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Artigiani, sul Lario c’è voglia di ripartenza
Artigianato, sul Lario c’è voglia di ripartenza. Lo ribadirà con forza la quarantottesima edizione della mostra territoriale a Lariofiere che parte oggi. E lo ribadisce il presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco, Marco Galimberti, commentando i dati diffusi in occasione dell’evento brianzolo. È un settore essenziale per il tessuto economico lariano, in cui opera oltre un terzo del totale delle nostre imprese. Lecco e Como sono rispettivamente al 2° e al 4° posto nazionale per quota di aziende artigiane sul totale, in compagnia di Reggio Emilia e Verbania (prima e terza in Italia). Il settore occupa quasi un quarto del totale degli addetti: «Oltre 54.000 lavoratori che operano quotidianamente con passione, competenza, creatività e con un saper fare che è parte integrante del nostro “genius loci”», dice Galimberti.Costruzioni, servizi, meccanica sono i sotto settori più rappresentati, «ma – dice il presidente – l’insieme delle specializzazioni delle imprese artigiane lariane è molto ampio e include i “fiori all’occhiello” del nostro sistema produttivo, dal legno-arredo al tessile, al turismo.In mezzo a molti dati negativi del comparto, che l’analisi non manca di evidenziare, ci sono segni di speranza. «Si è invertito il saldo della nati-mortalità di imprese artigiane in atto negli ultimi anni: nella prima metà del 2021 il saldo è tornato positivo per 57 unità (+0,2%) segno che la pandemia non ha spento lo spirito imprenditoriale nel Dna lariano – dice Galimberti – Con questi numeri, e soprattutto con l’orgoglio della propria storia fatta di tradizione e innovazione, flessibilità e attenzione al cliente, l’artigianato lariano si mette in mostra nella cornice di Lariofiere, consapevole di avere ancora molto da raccontare e da realizzare».L’analisiLe imprese artigiane dell’area lariana, a fine giugno 2021, sono 23.817 e rappresentano il 36,1% del totale. Como ha 15.315 realtà imprenditoriali, 35,7% del totale, come detto quarta nella classifica nazionale.Per quanto riguarda l’area lariana, a fine marzo 2021, gli addetti delle imprese artigiane sono oltre 54mila su un totale di circa 240mila: il peso del settore risulta pertanto pari al 22,6%. A Como occupano poco più di 34mila persone (il 22,3% degli addetti complessivi). Como è la 3a provincia in Lombardia e la 33a in Italia per peso percentuale degli artigiani. Che sul Lario operano per il 39% nelle “costruzioni” (circa 9.300 unità); il 14,3% negli “altri servizi” (quasi 3.400 aziende); il 10,6% nel “metalmeccanico” (oltre 2.500) e il 9,6% nei “servizi alla persona” (quasi 2.300).E veniamo alle dolenti note. Negli ultimi 5 anni e mezzo l’area lariana secondo i dati riferiti dalla Camera di Commercio di Como e Lecco ha visto diminuire di circa 1.100 unità il numero delle proprie aziende artigiane, e il peso rispetto al totale è sceso dal 37,4% al 36,1%. Como ha registrato un calo di 614 unità attive (-3,9%) e la quota è passata dal 37,3% al 35,7%.Tra inizio 2016 e fine marzo 2021 l’area lariana ha visto calare gli addetti delle imprese artigiane di oltre 5.000 unità (-8,6%; la quota è scesa dal 25,4% al 22,6%. Per Como i lavoratori sono diminuiti di oltre 3.300 unità (-8,9%) e la quota è passata dal 25,3% al 22,3%. Rispetto a fine 2020 l’area lariana ha visto calare gli addetti delle aziende artigiane di oltre 600 unità (-1,1%; la quota passa dal 22,4% al 22,6%). A Como i lavoratori sono diminuiti di 427 unità (-1,2%; la quota passa dal 22% al 22,3%).Ma c’è, come ha riferito il presidente Galimberti, uno spiraglio di speranza: rispetto a fine 2020 il numero delle aziende artigiane dell’area lariana è cresciuto di 57 unità (+0,2%; la quota è scesa dal 36,3% al 36,1%). A Como l’aumento è stato di 51 unità attualmente attive (+0,3%), ma la quota è diminuita leggermente, dal 36% al 35,7%. A Como registrano un lieve incremento le imprese del “commercio” (+8: +0,9%) e rispetto alla fine dello scorso anno, nel manifatturiero lariano, solo “costruzioni” e “alimentari e bevande” registrano crescite del numero delle aziende artigiane (rispettivamente +90 e +10 unità: +1% e +2,8%).