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  • Covid, operativi i letti allestiti nel vecchio Sant’Anna

    Covid, operativi i letti allestiti nel vecchio Sant’Anna

    Dall’inizio della pandemia, sul territorio, da più parti, era sembrata una soluzione ovvia. Parliamo dell’utilizzo di uno o più padiglioni in disuso dell’ex ospedale Sant’Anna di via Napoleona per ospitare pazienti Covid “a bassa soglia”. Il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo ne aveva fatto una vera e propria battaglia politica. La prima ondata della pandemia si era chiusa però solo con l’individuazione degli spazi e un minimo allestimento. Nel pieno della seconda ondata, trovate risorse e personale, anche il vecchio ospedale è diventato da ieri un polmone per alleggerire la pressione dei reparti dai pazienti Covid. In via Napoleona vengono ospitati i contagiati in dimissione dai reparti per acuti, che necessitano ancora di assistenza, ma possono lasciare disponibili posti letto per i nuovi ingressi in pronto soccorso. Lunedì è stata così aperta nell’area di via Napoleona «una “degenza di comunità” con 20 posti letto – spiegano dall’Asst Lariana – Il reparto si trova al primo piano dell’edificio che ospitava la Radioterapia e vi sono già ricoverati sei pazienti, arrivati in parte dalla degenza di Mariano Comense, che ha visto la trasformazione di letti in sub acuti e un innalzamento della complessità di cura, e in parte dall’ospedale Sant’Anna».«Questo reparto ha la caratteristica di una “degenza di comunità”, snodo tra ospedale e territorio – osservano il direttore generale Fabio Banfi e il direttore socio sanitario Raffaella Ferrari – È una soluzione di accoglienza, a bassa intensità, per tutti quei pazienti che risultano ancora positivi al tampone, ma che per diversi motivi non possono essere rinviati al loro domicilio».All’ingresso in reparto, il paziente sarà informato che per il periodo di isolamento dovrà rimanere all’interno della camera assegnata e che non è prevista possibilità di uscita prima del termine dell’isolamento stesso. Il paziente verrà sottoposto a tampone rinofaringeo una volta la settimana fino all’esito negativo del test.

  • Covid: ministro Gb, Johnson sta bene, 600.000 test nel 2021

    (ANSA) – LONDRA, 16 NOV – Boris Johnson sta “assolutamente bene” e il suo isolamento in casa è solo una misura di cautela prevista dalle linee guida britanniche. Lo ha detto il suo ministro della Sanità, Matt Hancock, a Times Radio, dopo che il premier ha ricevuto ieri sera la raccomandazione di adottare questa precauzione in quanto il sistema nazionale di test e tracciamento aveva segnalato il contagio da Covid di un deputato Lee Anderson: incontrato da Johnson giovedì con alcuni altri parlamentari della maggioranza Tory e risultato poi positivo al Covid sabato. Hancock, che come il premier fu colpito dal coronavirus in primavera, ha precisato che Johnson può lavorare normalmente dalla sua residenza a Downing Street e avere video-incontri. Mentre ha glissato sul possibile mancato distanziamento di 2 metri fra BoJo e il deputato Anderson mostrato da alcune immagini. Per l’esecutivo britannico la settimana che si apre prevede impegni cruciali: dal negoziato con l’Ue sul dopo Brexit, al reset dello staff e dell’azione di governo atteso sulla scia dell’uscita di scena dell’ormai ex eminenza grigia di Downing Street, Dominic Cummings. Oggi stesso Hancock ha inoltre confermato l’annuncio del programma destinato a portare i test Covid nel Regno Unito dall’attuale record europeo di 300.000 giornalieri circa addirittura a 600.000 all’inizio del 2021: nella consapevolezza che l’infezione è destinata a circolare anche l’anno prossimo malgrado il progressi sul fronte dei vaccini. (ANSA).

  • Covid: Lopalco, rallentare contagi o blocco ospedali Puglia

    (ANSA) – BARI, 12 NOV – “Il Covid blocca il sistema sanitario: oggi abbiamo oltre 1200 persone ricoverate e 140 in terapia intensiva. Se non blocchiamo il contagio e raddoppiano i numeri avremo 300 persone in terapia intensiva, significa che per poter gestire i pazienti Covid dovremo bloccare le sale operatorie”. Lo ha detto il professore Pierluigi Lopalco, assessore in pectore alla Sanità della Regione Puglia, sottolineando che “c’è un limite dato dal numero di anestesisti, che non ce ne sono” e “in 6 mesi non se ne formano”. Al “di fuori di quel limite dobbiamo bloccare l’attività ospedaliera”, ha ribadito. (ANSA).

  • Covid: Lazio; Immobile non si allena e lascia ritiro

    (ANSA) – ROMA, 07 NOV – Ciro Immobile ha lasciato il ritiro di Formello prima di iniziare la seduta di rifinitura in vista del match di domani tra la Lazio e la Juventus. Salvo colpi di scena, l’attaccante partenopeo non prenderà parte alla sfida. Con lui hanno lasciato il ritiro dei biancocelesti anche Lucas Leiva e Thomas Strakosha. Tutti e tre sono al centro del caso di ‘falsa positività’ riscontrata ieri dai tamponi rapidi del Campus Biomedico di Roma. (ANSA).

  • Covid: Lagarde, con vaccino vediamo ‘altra sponda del fiume’

    (ANSA) – ROMA, 16 NOV – “Dobbiamo far si che i cambiamenti della crisi non diventino delle cicatrici”. Lo ha detto la Presidente della Bce, Christine Lagarde, all’apertura del Summit: ‘Pionieri del Cambiamento’ del World Economic Forum, sottolineando che finalmente “all’orizzonte c’è un vaccino che sarà distribuito nel 2021” per cui “speriamo che sia una crisi che non duri, stiamo vedendo l’altra sponda del fiume” ha aggiunto, ma spiegando che “il settore dei servizi sarà più duramente colpito del settore industriale”. “Eravamo su una sponda di un fiume caratterizzato da incertezza e grandi difficoltà da un punto di vista sanitario ed economico, non potevamo nemmeno vedere l’altra sponda, ma grazia al grande lavoro fatto da alcune compagnie in Germania, negli Usa e in altre parti del mondo ora possiamo vedere l’altra sponda del fiume perché sappiamo che il vaccino è all’orizzonte”, ha illustrato Lagarde, secondo cui “il Recovery Fund dimostra che l’Europa è tornata”. Infatti “l’Europa si sta muovendo insieme” e “la strada è stata tracciata” ma “c’è ancora molto lavoro da fare”, ha detto. La numero uno della Bce ha anche sottolineato che “è’ inutile provare a sconfiggere la pandemia da soli a casa o provare ad affrontare da soli i cambiamenti climatici, queste questioni sono globali e devono essere affrontate a livello multilaterale”. (ANSA).

  • Covid: Johnson si appresta a confermare fine lockdown

    (ANSA) – LONDRA, 22 NOV – Il primo ministro britannico Boris Johnson si appresta a confermare che il lockdown per frenare la diffusione del coronavirus in tutta l’Inghilterra si concluderà il 2 dicembre. Lo ha reso noto il suo ufficio. Il blocco sarà seguito da un ritorno a una serie di restrizioni regionali a tre livelli come parte del “Piano invernale COVID” del governo. L’annuncio ufficiale dovrebbe essere fatto lunedì. Un portavoce di Downing Street ha dichiarato che le attuali restrizioni hanno “contribuito a riportare il virus sotto controllo” e “alleggerito le pressioni sul NHS (National Health Service)”. Tuttavia, il governo ha anche avvertito che senza restrizioni regionali il virus causerebbe il caos prima che i piani per la distribuzione del vaccino e i test di massa abbiano il tempo di fare effetto. (ANSA).

  • Covid in Lombardia, positività nel 20% dei tamponi. A Como 795 nuovi casi

    Il 20% dei tamponi positivi in Lombardia. Il dato è stato diffuso dalla Regione Lombardia con i numeri del contagio. In provincia di Como i nuovi casi di Covid segnalati sono 795.

    I tamponi effettuati in Lombardia nelle ultima 24 ore sono stati 38.100, i nuovi positivi 7.633. Il rapporto è pari al 20%. I guariti e dimessi sono 11.935.

    I dati di oggi:

    Tamponi effettuati: 38.100, totale complessivo: 3.644.914I nuovi casi positivi: 7.633 (di cui 363 “debolmente positivi”e 93 a seguito di test sierologico)I guariti/dimessi totale complessivo: 169.056 (+11.935), di cui 7.030 dimessi e 162.026 guaritiIn terapia intensiva: 903 (+9)I ricoverati non in terapia intensiva: 8.323 (+172)I decessi, totale complessivo: 19.850 (+182)

    I nuovi casi per provincia:

    Milano: 2.565, di cui 675 a Milano città;Bergamo: 257;Brescia: 351;Como: 795;Cremona: 188;Lecco: 132;Lodi: 134;Mantova: 239;Monza e Brianza: 677;Pavia: 395;Sondrio: 37;Varese: 1.683

  • Covid: in Lombardia 5094 nuovi casi e 165 vittime

    (ANSA) – MILANO, 22 NOV – Sono 5.094 i nuovi positivi in Lombardia, riscontrati da 29.800 tamponi, con un rapporto del 17% tra tamponi fatti e nuovi casi scoperti. Sono 13 i nuovi ingressi in terapia intensiva, 77 negli altri reparti e 165 le vittime, per un totale di 20.524 decessi da inizio pandemia. Le persone guarite o dimesse sono invece 3.208. Il numero maggiore di nuovi casi a Milano: 2.208 di cui 825 in città. Pochi di più, 843, in provincia di Monza e Brianza, mentre crollano i casi a Varese, 326, a fronte dei quasi 2000 di ieri, quando però erano stati fatti oltre 44mila tamponi. (ANSA).

  • Covid Hospital Padova,chiave elettronica apre una sola volta

    (ANSA) – PADOVA, 14 NOV – Zero contatti con il personale della struttura, kit di igienizzazione sempre in stanza, chiave elettronica ‘anti-fuga’, programmata per poter entrare una sola volta. Sono le caratteristiche di uno dei primi Covid Hotel in Veneto, a Padova; è l’ostello ‘Casa a Colori’, nel quartiere Crocifisso. Vi soggiornano attualmente 6 persone in isolamento fiduciario. Il costo di una stanza singola è di 595 per 10 giorni, tutto compreso. La struttura è in funzione come hotel per la quarantena da giugno. Finora ha ospitato complessivamente una cinquantina di persone. “Non siamo stati noi ad attivarci – spiega il direttore Diego Folle – sono stati il Comune di Padova e l’Usl durante la prima ondata dell’epidemia a chiedere se avremmo potuto attrezzarci come Covid Hotel”. L’ostello dispone di 54 stanze, non tutte per il Covid. In un’altra ala separata l’albergo continua a ospitare a turisti e viaggiatori, e offre accoglienza sociale a persone in difficoltà, nuclei familiari, madri con figli uscite da casa, soggetti fragili. Gli ospiti Covid vivono il soggiorno in modo indipendente. La tessera magnetica della stanza è programmata per un solo ingresso: chi esce non potrebbe in sostanza più rientrare. (ANSA).

  • Covid: Giappone, aumentano suicidi tra lavoratori precari

    (ANSA) – TOKYO, 22 NOV – Aumenta a livelli preoccupanti il numero dei suicidi in Giappone tra le persone in età lavorativa, un fattore che gli esperti associano alla situazione di incertezza causata dalla pandemia del coronavirus. In base ai dati del ministero della Salute nipponico nel solo mese di settembre si sono tolti la vita 705 uomini con un’età compresa tra i 20 e i 50 anni, l’8’6% in più rispetto al periodo di riferimento dell’anno scorso. Il trend segue quello di agosto, con 706 casi segnalati, pari a un incremento del 6,6%. Allarmanti anche i dati che riguardano le donne, con 640 suicidi in settembre, e una crescita costante da quattro mesi a questa parte. Secondo l’associazione Npo Lifelink con sede a Tokyo, molti individui hanno vissuto una fase di difficoltà a livello professionale durante la pandemia, in particolare i lavoratori autonomi e chi non ha un impiego fisso, e non ricevendo un adeguato sostegno psicologico fanno fatica a rivolgersi alle istituzioni governative. (ANSA).