Categoria: Territorio

  • Buca in galleria sulla A9: tre chilometri di coda in autostrada

    Buca in galleria sulla A9: tre chilometri di coda in autostrada

    Allagamenti sulla carreggiata e problemi all’asfalto sull’autostrada A9, tra l’uscita di Como Centro e la Svizzera, con inevitabili, pesanti conseguenze per il traffico questo pomeriggio per via dell’ondata di maltempo. La situazione di maggiore pericolo si è verificata sotto la galleria Quarcino, in direzione Nord. A causa di una grossa buca sulla corsia di destra, il transito è stato possibile solo sul lato del sorpasso. Una buca profonda, che ha messo immediatamente in allerta i tecnici di Autostrade. Gli operai si sono messi al lavoro per ripristinare la pavimentazione. L’intervento ha consentito di evitare la chiusura totale al traffico. La riduzione di carreggiata su un’unica corsia ha ad ogni modo creato una coda di oltre 3 chilometri. Sono stati segnalati, sempre nel pomeriggio, problemi nel tratto tra Como Monte Olimpino e Como Lago anche per allagamenti causati dalla forte pioggia.

  • Aggredisce i poliziotti per una sigaretta: «Finisce come a Trieste». Arrestato 23enne a Como

    Aggredisce i poliziotti per una sigaretta: «Finisce come a Trieste». Arrestato 23enne a Como

    Ha chiesto una sigaretta ai poliziotti che si trovavano in via Florio da Bontà, in pieno centro di Como e a due passi da piazza Cavour. Al «no» degli agenti, ha reagito in modo violento, aggredendoli con calci e pugni.

    Episodio movimentato nella serata di giovedì intorno alle 19.40. Un ragazzo, italiano residente in città (23 anni) è stato prima invitato a calmarsi, poi, dopo l’aggressione, arrestato e portato in Questura.

    Qui, non pago, avrebbe reiterato il tentativo di aggressione gridando la frase «finisce come a Trieste». Gli agenti hanno segnalato l’accaduto al pubblico ministero di turno in Procura,Antonio Nalesso.

    Due poliziotti sono stati costretti a farsi medicare al pronto soccorso con prognosi di 5 giorni a testa. Le accuse formulate parlano di danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni.

    Ieri il ragazzo, difeso dall’avvocato Davide Brambilla, è comparso in tribunale per essere processato per direttissima: ha patteggiato 12 mesi e 20 giorni ed è poi stato rimesso in libertà.

  • Anci Lombardia, Mauro Guerra presidente

    Anci Lombardia, Mauro Guerra presidente

    Il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra è il nuovo presidente dell’Associazione dei Comuni Lombardi. È stato eletto oggi dall’assemblea dell’Anci regionale riunita all’auditorium del Pirellone intitolato a Giorgio Gaber. Guerra succede al sindaco di Lecco, Virginio Brivio. «Ringrazio i Comuni lombardi per avermi affidato questo importante incarico, abbiamo un grande lavoro da portare avanti per vincere la sfida dell’autonomia degli enti locali e quella dell’autonomia differenziata della regione per la quale dobbiamo avere un ruolo centrale», ha detto il neopresidente dell’Anci Lombardia dopo l’elezione.

  • Blevio, invalido “bloccato” nel box chiede aiuto al Presidente della Repubblica

    Blevio, invalido “bloccato” nel box chiede aiuto al Presidente della Repubblica

    La storia di Mario, invalido al 40% e in difficoltà nell’uscire dal box, per le vetture parcheggiate a ridosso del suo posto auto, finisce al Quirinale. E dal Segretariato generale della presidenza della Repubblica nei giorni scorsi è arrivata una risposta alla richiesta di aiuto indirizzata al Presidente Sergio Mattarella. Da Roma infatti la segnalazione del problema è stata inoltrata al sindaco di Blevio, paese in cui l’uomo risiede e che più volte ha chiesto un intervento al primo cittadino. Ma ecco la vicenda che si ripete da anni a Blevio in via Capovico, una stradina, come è normale che sia nei paesini sul lago, molto stretta e tortuosa. Proprio qui, parcheggiate a ridosso del muro, in tanti, alla ricerca di un parcheggio, lasciano le auto. Non considerando come diventi pressochè impossibile per chi ha il box sull’altro lato della strada, visto lo spazio ridotto al minimo, riuscire a entrare nel garage, se non a costo di estenuanti manovre. E uno dei box è di proprietà del signor Mario, invalido al 40% per problemi fisici legati alla colonna vertebrale, che ormai da oltre due anni cerca di ottenere un intervento per non dover soffrire quotidianamente per entrare nel parcheggio. E il signor Mario sta tentando ogni strada. Ha più volte segnalato la situazione al sindaco, ha poi avuto un incontro con il capo di gabinetto della Prefettura e ha scritto alla Regione Lombardia. Al momento senza risultati. «Mi rivolgo nuovamente a Lei, Signor Presidente (una prima lettera venne spedita nel luglio del 2017) affinché sia rimossa ogni condizione ostativa per un portatore di handicap nel poter fruire senza disagio della possibilità di utilizzare il proprio veicolo uscendo dal proprio box. Attualmente devo compiere innumerevoli manovre che mi comportano forti dolori», si legge nella lettera spedita il 18 settembre alla quale è seguita la risposta il 7 ottobre da Roma con l’invio della segnalazione direttamente in comune a Blevio. E il sindaco ritorna sull’argomento a lui noto ribadendo come nella zona dove si trova anche il box in oggetto si stia cercando di realizzare un piano edilizio privato che prevederebbe anche la creazione di una quindicina di posti auto. «La prossima settimana avremo un ulteriore incontro sempre per questo motivo – spiega il sindaco Alberto Trabucchi – Purtroppo c’è carenza di parcheggi e soprattutto nelle piccole frazioni si è a caccia di posti ed è difficile cancellare così dei parcheggi».

  • Erba, Radio Maria riaccende le polemiche: pubblicata la carta d’identità di Gesù

    Erba, Radio Maria riaccende le polemiche: pubblicata la carta d’identità di Gesù

    Radio Maria, l’emittente religiosa con sede a Erba, ancora una volta fa discutere e scatena un dibattito che coinvolge migliaia di persone.

    Ad accendere i riflettori sull’emittente, questa volta è la carta d’identità di Gesù, pubblicata sulla paginaFacebookdella radio. Un “documento” postato senza altre indicazioni o commenti sul significato dell’iniziativa.

    Il documento d’identità è completo in ogni parte, compresa la fotografia, l’impronta digitale, l’immagine della Sindone e la firma del sindaco, San Pietro.

    I dati principali comprendono il cognome “Il Nazareno”, il nome “Gesù”, la data di nascita “25 dicembre” e la residenza, indicata come “Regno dei Cieli, via del Paradiso”. Ma non solo: vi sono indicate anche le caratteristiche degli occhi “pieni di luce” e dei capelli, definiti “divini”, oltre alla statura, segnata come “alta”.

    La carta d’identità di Gesù è stata condivisa migliaia di volte e i commenti non si contano. Gli utenti dei social si dividono tra arrabbiati e polemici, ironici o favorevoli all’iniziativa.

    Tra faccine di ogni tipo, cuori e mani giunte in preghiera, c’è per esempio chi scrive «Io la trovo una cosa bellissima, è la carta d’identità di Cristo, il verbo che si è fatto carne» e chi invece bolla l’iniziativa come «fanatismo» oppure la critica seppure dal fronte opposto: «Non si scherza con una cosa divina, Gesù è vita».In molti casi prevale l’ironia, con frasi del tipo «Meglio quella elettronica» oppure «È valida per l’espatrio?».

    Radio Maria, indubbiamente, ancora una volta è riuscita nell’obiettivo di accendere un dibattito e far parlare migliaia di persone, evidentemente anche chi abitualmente non è tra il pubblico più assiduo dell’emittente.

  • Al via il restyling della galleria di Cernobbio: resterà chiusa per 120 notti

    Al via il restyling della galleria di Cernobbio: resterà chiusa per 120 notti

    Quattro mesi di chiusura notturna per la galleria di Cernobbio, avviata verso un totale restyling. Mercoledì scorso, i sindaci del primo bacino del Lario hanno ricevuto la comunicazione ufficiale dell’Anas sui lavori di ripulitura e riverniciatura del tunnel. Lavori che dovrebbero durare almeno 120 giorni. La data d’inizio del cantiere non è stata ancora fissata, ma non dovrebbe comunque tardare. Si parla della fine di questo mese. In ogni caso, la galleria di Cernobbio rimarrà chiusa tutte le sere, dalle 21 sino alle 5.30 del mattino successivo, con la sola eccezione del sabato. Non è la prima volta che la galleria viene interessata da lavori di riqualificazione. Non più tardi di qualche anno fa l’Anas dispose una lunga chiusura serale per sistemare tutte le infiltrazioni d’acqua che rendevano pericoloso il transito, soprattutto nei giorni di forte pioggia.

  • Come prevenire le truffe agli anziani: venerdì mattina  l’incontro alla Biblioteca Borsellino

    Come prevenire le truffe agli anziani: venerdì mattina l’incontro alla Biblioteca Borsellino

    “Occhio a chi entra – Truffe agli anziani”: incontro domani, venerdì 11 ottobre, dalle 9.30 alle 12.30 nell’auditorium della Biblioteca Paolo Borsellino di Como. L’iniziativa è promossa dal Centro studi sociali contro le mafie Progetto San Francesco, Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) dei Laghi e Fnp (Federazione Nazionale Pensionati) Cisl dei Laghi. L’iniziativa, a ingresso libero, ha il patrocinio di Palazzo Cernezzi. Intervengono, tra gli altri, il questore di Como, Giuseppe De Angelis, Sergio Papulino e Roberto Bolla della Questura cittadina, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Como, Elena Negretti, il presidente del Progetto San Francesco, Benedetto Madonia e Giovanni Pedrinelli, segretario generale della Cisl dei Laghi.

  • Cinghiali, gli abbattimenti salgono a 1.300, dal 2 novembre la caccia collettiva

    Cinghiali, gli abbattimenti salgono a 1.300, dal 2 novembre la caccia collettiva

    Oltre 1.300 cinghiali abbattuti dall’inizio dell’anno in provincia di Como, il dato più elevato della Lombardia, dove complessivamente i numeri degli ungulati eliminati sono aumentati in modo esponenziale, passando dai 1.800 dello scorso anno a un totale di 3.165.La presenza dei cinghiali da tempo sul Lario ha assunto i caratteri di un’emergenza, con danni ingenti denunciati da agricoltori e allevatori ma anche con la segnalazione di ungulati che si sono spinti fino ai centri abitati, compreso il capoluogo.«Grazie alla caccia di selezione e alle azioni messe in campo dalla Regione Lombardia gli abbattimenti di cinghiali sono quasi raddoppiati», ha detto l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi in aula, rispondendo in Commissione a un’interrogazione presentata dal consigliere comasco del Pd Angelo Orsenigo e sottoscritta da numerosi esponenti Dem.«Noi crediamo convintamente nel ruolo del cacciatore come operatore di tutela dell’ecosistema – ha detto Rolfi – I cinghiali, se in sovrannumero, sono un problema per l’agricoltura e per la sicurezza delle persone. Come Regione Lombardia stiamo dando delle risposte. Oltre alla caccia è necessario implementare l’azione di contenimento, la cui competenza è per legge nazionale della polizia provinciale».«Su questo tema non tutte le polizie provinciali collaborano e come già ribadito anche in alcune occasioni nel prossimo futuro segnaleremo alle prefetture competenti i casi di inadempienza di fronte a situazioni di presenza di cinghiali in ambito urbano, dove la caccia non può essere esercitata ed è necessario l’intervento della polizia competente», ha aggiunto Rolfi.Nel dettaglio, dall’inizio dell’anno in provincia di Como sono stati abbattuti 137 capi nell’ambito delle attività di controllo e 1.200 come caccia di selezione. Dal 2 novembre si aprirà anche la caccia collettiva.

  • Campione d’Italia, almeno un mese per la decisione del Tar sui licenziamenti in comune

    Campione d’Italia, almeno un mese per la decisione del Tar sui licenziamenti in comune

    Campione d’Italia, nessuna pronuncia del Tar sul ricorso presentato contro il licenziamento dei dipendenti del municipio. L’udienza davanti al tribunale amministrativo di Roma si è regolarmente svolta come da calendario, ma adesso per sapere il contenuto della decisione si dovrà attendere. «E potranno passare anche un paio di mesi», ha detto il commissario prefettizio Giorgio Zanzi che regge il Comune ormai da oltre un anno. Anche i sindacati confermano la tempistica. «Oggi si è svolta l’udienza. C’è stato spazio per circa 20 minuti di dibattimento necessari per riassumere gli aspetti procedurali del ricorso e del procedimento in atto ma non è ovviamente arrivata nessuna pronuncia che potrà essere resa nota anche tra un mese», spiega Vincenzo Falanga (Uil).Quindi bisognerà attendere ancora per capire quale sarà la sorte dei dipendenti comunali.Va intanto ricordato che lo scorso 4 ottobre il commissario Zanzi ha deciso di procedere con altri 29 licenziamenti che si aggiungono agli altri 31 decisi lo scorso 25 settembre. In questo modo, il municipio dell’enclave si avvicina alla quota di 17 dipendenti – 13 a tempo pieno e 4 a tempo parziale – fissata dal ministero come limite massimo dopo la dichiarazione di dissesto dell’enclave. I 29 licenziamenti saranno effettivi dal prossimo 14 ottobre. E la riunione del Tar di ieri doveva servire per deliberare sui vari ricorsi presentati dal sindacato proprio contro l’ipotesi complessiva di riduzione del personale del Comune di Campione. Una sentenza sfavorevole al municipio rimetterebbe in discussione tutte le decisioni sin qui prese dal commissario. Ma bisognerà dunque attendere di sapere la decisione. «Non potevo, sapendo che oggi non sarebbe arrivata alcuna decisione, rimanere fermo. Io dovevo procedere con tutti gli atti necessari. Poi ovviamente si vedrà quando avremo conoscenza della decisione», ha commentato il commissario prefettizio Giorgio Zanzi.

  • Carate Urio, petizione per tutelare la sicurezza dei pedoni

    Carate Urio, petizione per tutelare la sicurezza dei pedoni

    «Su questa strada, sia nella parte vecchia che in quella ora maggiormente utilizzata, periodicamente si verificano degli incidenti. Considerando che vengono attraversati dei centri abitati vogliamo fare qualcosa per la sicurezza». Le parole sono di Anna Maria Manenti, promotrice di una petizione. Tutto parte dalla considerazione evidente dell’alto numero di incidenti sulla Statale Regina e sulla provinciale Vecchia Regina. Per questo alcuni residenti di Carate Urio hanno deciso di avviare una petizione di sensibilizzazione, con l’intento di raccogliere quante più firme possibile per poi tornare a rivolgersi alle istituzioni. Servono – spiegano i promotori dell’iniziativa – interventi di moderazione del traffico a protezione dei pedoni che camminano lungo la strada per raggiungere, ad esempio, le fermate dell’autobus o per fare commissioni.«I punti da controllare con maggior attenzione sono diversi. Il territorio si sviluppa per pochi chilometri ma bisognerebbe porre magari maggiore attenzione all’uscita dell’ufficio postale, in prossimità dei bar, della farmacia e delle fermate dei bus. Insomma in tutti quei punti sensibili dove non c’è un disegno stradale idoneo a proteggere il pedone piuttosto che la mamma con il passeggino», aggiunge sempre Anna Maria Manenti.Un problema – spiegano ancora – che non si limita soltanto a Carate Urio ma coinvolge anche altri paesi che si affacciano sulle due trafficate arterie viabilistiche. Chiunque potrà sottoscrivere la petizione. A Carate Urio nei due weekend del 12 e 13 e del 26 e 27 ottobre quando saranno allestiti dei gazebo in due punti: sulla provinciale Regina vecchia nell’area parcheggio vicino alla farmacia e sulla Statale nelle vicinanze del cimitero di santa Marta, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. «C’è stato un forte aumento del turismo negli ultimi anni e tutto ciò porta sempre più persone a muoversi per il paese. E si vedono spesso camminare lungo la strada con evidente pericolo. Non vogliamo attendere che succeda qualcosa di grave per doverci poi mettere una pezza – spiega Giancarlo Boggia, un altro promotore della petizione – Con le firme in mano la nostra convinzione è che si potranno far valere maggiormente le nostre ragioni e garantire così la sicurezza».