(ANSA) – PARIGI, 19 GEN – Gli effetti positivi del coprifuoco anticipato alle 18 sui contagi in Francia cominciano a farsi sentire, ha detto questa mattina il ministro della Salute, Olivier Véran. Nei 15 dipartimenti in cui l’anticipo dalle 20 alle 18 è operativo dal 2 gennaio – ha detto Véran ai microfoni di France Inter – il numero dei nuovi contagi quotidiani è diminuito del 16%. “E’ stata una scelta difficile – ha aggiunto – ma necessaria poiché gli effetti tendono a farsi sentire”. Per il ministro, il calo “non farà arretrare l’epidemia in tempi brevi ma consentirà di stabilizzarla”. A livello nazionale, invece, ha ammesso Véran, bisogna aspettare ancora un po’ perché si manifesti l’effetto del coprifuoco, decretato la settimana scorsa e operativo da sabato sera. In ogni caso, “la circolazione del virus resta preoccupante”. (ANSA).
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Covid: giunto al Brennero primo carico vaccini Moderna
(ANSA) – BOLZANO, 12 GEN – E’ giunto in Italia il primo carico di vaccini della casa farmaceutica Moderna. Poco dopo le 2 di notte, è arrivato al Brennero il furgone partito dal Belgio con destinazione Roma. Fino al valico il mezzo è stato accompagnato da guardie giurate, la scorta è poi passata al settimo reggimento carabinieri di Laives. Il viaggio prosegue ora lungo l’autostrada del Brennero verso sud, come era già avvenuto il 25 dicembre con la prima consegna dei vaccini Pfizer-Biontech. (ANSA).
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Covid: in Libano al via lockdown con misure molto rigide
(ANSAmed) – BEIRUT, 14 GEN – E’ cominciato oggi in tutto il Libano un lockdown generale, con coprifuoco stretto 24 ore su 24, imposto per la prima volta in maniera rigida dall’inizio della pandemia. Da oggi e fino alla mattina del prossimo 25 gennaio il coprifuoco è in vigore 24 ore su 24, e non soltanto nella notte. I supermercati e gli altri negozi di alimentari possono effettuare soltanto consegne a domicilio, e non possono ricevere clienti all’interno delle strutture. Chiunque intenda uscire dalla propria abitazione deve dimostrare, ma senza un’autocertificazione scritta, di avere impellenti necessità di recarsi in un altro luogo. Militari, poliziotti, medici e giornalisti sono tra le poche categorie esentati da queste misure. Dallo scorso febbraio a oggi in Libano si sono registrati 1.740 decessi accertati per Covid e 231mila casi positivi, anche se esperti affermano che queste cifre sono al ribasso rispetto all’emergenza sanitaria in corso nel Paese. Secondo fonti ufficiali, dei 784 posti totali di terapia intensiva in un paese con una popolazione di oltre 5 milioni di abitanti, 627 risultano occupati. (ANSAmed).
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Covid: in Usa 9,3 milioni americani vaccinati
(ANSA) – NEW YORK, 12 GEN – Sono 9,3 milioni gli americani che sono stati vaccinati contro il Covid su 27,7 milioni di dosi distribuite. Lo affermano le autorità sanitarie americane. (ANSA).
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Covid: in Vaticano vaccinati anche senza fissa dimora
(ANSA) – CITTA DEL VATICANO, 20 GEN – “Questa mattina, nell’atrio dell’Aula Paolo VI, mentre prosegue il piano di vaccinazione dello Stato della Città del Vaticano, un primo gruppo di circa 25 senza fissa dimora ospitati stabilmente dalle strutture di assistenza e residenza dell’Elemosineria Apostolica ha ricevuto la prima dose del vaccino contro il Covid-19. Altri gruppi si susseguiranno nei prossimi giorni”. Lo riferisce il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. TU/ S0A QBXB (ANSA).
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Covid: Indonesia va controcorrente e vaccina prima i giovani
(ANSA) – ROMA, 13 GEN – Nel suo programma di vaccinazione l’Indonesia ha deciso di seguire una strada diversa dagli altri: invece di vaccinare prima gli anziani, inizierà dai lavoratori di età compresa tra i 18 e i 59 anni, partendo dagli operatori sanitari e poi dai funzionari pubblici. Il motivo di questa scelta lo spiega alla Bbc il professor Amin Soebandrio, consulente del governo: “Stiamo prendendo di mira coloro che potrebbero diffondere il virus”. Un approccio che a suo parere darà al Paese migliori possibilità di ottenere l’immunità di gregge. La campagna vaccinale è partita oggi. Il presidente Joko Widodo, 59 anni, è stato il primo a farsi iniettare il farmaco. Il vicepresidente Ma’ruf Amin, 77 anni, non riceverà subito il vaccino perché troppo anziano. (ANSA).
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Covid: Iss, Vda a rischio moderato con alta probabilità crescita
(ANSA) – AOSTA, 28 NOV – La classificazione complessiva del rischio legato all’epidemia da Covid-19 in Valle d’Aosta è “moderata con probabilità alta di progressione a rischio alto”, secondo quanto emerso durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio regionale della Cabina di regia nella sede del ministero della Salute. E’ la stessa classificazione del Piemonte, mentre quella della Lombardia è “alta”. Entrambe le regioni da domani passeranno in fascia arancione, mentre la Valle d’Aosta – non senza proteste – è stata confermata rossa. E’ proprio in virtù di questi dati che la Val d’Aosta ha chiesto al ministro Speranza la revisione della zona rossa. In Valle d’Aosta la valutazione della probabilità di diffusione del virus è “bassa” (come il Piemonte, in Lombardia è “moderata”) mentre è “moderata” la valutazione riguardante il sovraccarico dei servizi ospedalieri (tre regioni del Sud e il Veneto hanno una valutazione “bassa” e tutte le altre “alta”). I dati sono stati illustrati dal presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. (ANSA).
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Covid: lezioni carbonare in parco Napoli, paura non é salutare
(ANSA) – NAPOLI, 28 NOV – Lezioni carbonare all’aperto anche a Napoli dove gli studenti aderenti alla ‘Rete Scuola e bambini’ si collegano alla Didattica a distanza da luoghi pubblici preferiti alle loro stanzette chiuse. ”Da tempo – spiega uno dei ragazzi della prima liceo che hanno scelto il parco della Floridiana del quartiere Vomero come ‘aula virtuale’ – chiediamo ai nostri insegnanti di alternare le lezioni a casa con incontri, in regime di sicurezza anti contagio, in luoghi all’aperto. La richiesta purtroppo non e’ stata accolta ed allora abbiamo, d’accordo con i nostri genitori, abbiamo deciso di prendere iniziativa e a piccoli gruppi ci ritroviamo in luoghi di verde pubblico a studiare”. Intorno ai ragazzi, seduti ai piedi di un grosso pino mediterraneo, bimbi giocano con i propri genitori e anziani si godono la giornata primaverile concessa da questo novembre. ” Come si vede – sottolinea una del gruppo – il parco e’ frequentato da molte persone ed allora perche’, tempo permettendo, non possiamo venirci con gli insegnanti tutti i giorni?”. “Il diritto all’istruzione – spiega una portavoce dei genitori della Rete – va difeso e siamo disposti a scendere in piazza tutti i giorni, fino a quando le scuole non saranno tutte riaperte Mi rivolgo ai docenti a cui chiedo come fate a non vedere, seduti agli schermi dei computer, le facce dei vostri studenti ogni giorno più spente. La Dad non è scuola e dovreste essere proprio voi a farvi avanti per una battaglia di disubbidienza civile”. (ANSA).
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Covid: Moderna,vaccino dovrebbe proteggere per almeno 1 anno
(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Il vaccino anti-Covid prodotto dalla società di biotecnologia Moderna dovrebbe proteggere dal coronavirus per almeno un anno: lo ha detto ieri agli investitori un alto funzionario della stessa società, secondo quanto riporta la Cnn. “La nostra aspettativa è che la vaccinazione duri almeno un anno”, ha detto Tal Zaks, direttore medico di Moderna, alla 39ma conferenza annuale di JP Morgan sulla sanità. La società, ha proseguito, dovrà verificare adesso se è possibile estendere la protezione con l’aggiunta di una terza dose. Attualmente il vaccino viene somministrato in due dosi a circa un mese di distanza. (ANSA).
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Covid: Msf, evitare tragedia Aids con farmaci solo a ricchi
(ANSA) – ROMA, 30 NOV – “Rispetto alla pandemia di Covid-19 dobbiamo evitare il ripetersi della tragedia causata dall’epidemia di Hiv/Aids 20 anni fa, quando le terapie antiretrovirali, che hanno modificato il corso della malattia nei Paesi ricchi riducendo sensibilmente il numero dei decessi, sono arrivate nei Paesi a risorse limitate soltanto 10 anni più tardi con la produzione e l’esportazione delle prime versioni generiche dei trattamenti. ll superamento dei monopoli su tutti i prodotti farmaceutici necessari a fronteggiare la pandemia di Covid-19 consentirà una collaborazione globale utile ad incrementare la produzione, la fornitura e l’accesso per tutti”. Lo dichiara in una nota Silvia Mancini, epidemiologa di Medici senza Frontiere, alla vigilia della giornata internazionale della lotta all’Aids. Medici Senza Frontiere, nell’arco della propria esperienza in contesti privi di solide strutture sanitarie, ha infatti potuto verificare – spiega la nota – quanto i monopoli, i prezzi elevati e la mancata registrazione di prodotti salvavita abbiano avuto un impatto drammatico sulla salute delle persone. Grazie ad una forte azione di sensibilizzazione che Msf ha svolto congiuntamente alla società civile dei diversi Paesi colpiti da un’alta prevalenza dell’Hiv/Aids, i prezzi del trattamento antiretrovirale hanno subito una riduzione del 99% in un decennio, consentendo di curare oltre 22 milioni di persone. “Il Covid-19 ha già causato oltre 1,3 milioni di vittime, una sofferenza dalle proporzioni devastanti di fronte alle quali i governi non possono più permettersi di perdere altro tempo aspettando la buona azione volontaria da parte dell’industria farmaceutica”, conclude Mancini. (ANSA).