Categoria: Notizie locali

  • De Giovanni in streaming per i lettori della Ubik di Como

    De Giovanni in streaming per i lettori della Ubik di Como

    Tappa comasca ieri del “Social book tour” organizzato dalle librerie Ubik. In diretta online Maurizio De Giovanni ha presentato il suo ultimo romanzo noir Una lettera per Sara (Rizzoli) dialogando sulla pagina Facebook della libreria con il giornalista del Corriere di Como Dario Campione. «Como è una città che adoro – ha detto De Giovanni – l’ultima volta che sono stato a Como ho inaugurato la stagione del Sociale e mi sarebbe piaciuto passeggiare sul lago ed essere presente in libreria per incontrare i numerosi lettori che mi seguono. È un peccato non poter andare in libreria per poter assaporare i libri dal vero, dobbiamo sostenere i librai, che sono come dei sarti, e le librerie in questo momento difficile». Una lettera per Sara è il terzo capitolo della saga con protagonista Sara Morozzi. Se, con la serie del commissario Ricciardi, De Giovanni affrontava l’Italia del fascismo e con I bastardi di Pizzofalcone la cronaca nera di Napoli, con il personaggio di Sara Morozzi De Giovanni ci porta nell’Italia degli anni Settanta e Ottanta, quella delle stragi e dei misteri. Sara Morozzi è infatti un’ex agente dei servizi segreti che sente ancora il bisogno di fare giustizia. «Ho voluto raccontare una storia che prendesse le mosse da una vicenda reale – ha ricordato De Giovanni – quella di Graziella Campagna, una giovane vittima della mafia».

  • Escursione al parco archeologico di Tremona con “Cerere”

    Interessante escursione organizzata dall’associazione culturale Cerere, con prenotazione obbligatoria e mezzi propri, riservata solo per 20 persone,con l’archeologo e relatore Alfio Martinelli per ammirare i resti di un intero villaggio fortificato abitato sin dal neolitico fino al medioevo. Un luogo dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco posto alle pendici del Monte S.Giorgio. COsto 10/5 euro, il tour sarà il 4 ottobre, visita di 3 ore con ritrovo alle 13.30. Breve percorso a piedi (non adatto a passeggini). Obbligatori scarpe da trekking, mascherine e gel disinfettanti e carta identità valida. Saranno applicate le normative in materia di contrasto all’emergenza Covid-19. Info: 346 2329 526.

  • Estate a Como, affondo di Gaddi: «La peggiore mai vissuta qui»

    Estate a Como, affondo di Gaddi: «La peggiore mai vissuta qui»

    «La peggiore estate che Como abbia mai vissuto». Non ha dubbi l’ex assessore alla Cultura e al Turismo di Palazzo Cernezzi, Sergio Gaddi.Il commercialista comasco, noto ormai in tutta Italia come curatore di mostre d’arte, consulente di progetti culturali, divulgatore e personaggio televisivo, non individua la colpa dell’estate nera della cultura e del turismo comasco nella pandemia planetaria, bensì nella scarsa volontà dimostrata dall’amministrazione Landriscina.«Possiamo prendere in giro i cittadini fin che vogliamo, ma basta guardare cosa hanno fatto durante l’estate altre città, piccole e grandi, perfino borghi insignificanti rispetto al calendario degli appuntamenti di Como per rendersi conto del nulla cosmico. Anche una tragedia così grande come la pandemia non è sufficiente per mascherare quella che appare radicale incapacità», tuona Gaddi.«Fa male sapere che invece, dal punto di vista economico, il Comune di Como non abbia mai avuto a disposizione risorse come in questo momento – sottolinea Gaddi – Tanti turisti sono comunque venuti a Como e sul lago. Tutti i cittadini avevano grandi aspettative dopo il periodo di lockdown. Invece nulla. Mentre c’era la possibilità di inventarsi centinaia di cose all’aperto, o anche solo di copiare momenti di svago in sicurezza che comaschi e turisti avrebbero meritato e hanno desiderato invano. Eventi che hanno reso invece più gradevoli nelle scorse settimane anche i comuni più infimi d’Italia».«La cosa che continuo a non comprendere, la madre di tutte le colpe, credo sia dimenticarsi e voler sempre cancellare il passato. Il lavoro di chi ti ha preceduto chissà perché deve essere stravolto – dice ancora Sergio Gaddi – Io credo di aver dimostrato nei miei mandati che si possa fare qualcosa a Como per arte, spettacoli e cultura. Di aver fatto vedere anche come si fa. Sarebbe bastato copiare, anche male, per evitare queste figure imbarazzanti».Riguardo al triplice cambio della figura di assessore alla Cultura nel giro di pochi mesi, per Gaddi si tratta sempre di un sintomo di cattiva amministrazione. Nessuna clemenza, anche se l’attuale titolare delle deleghe, Livia Cioffi, fa parte dello stesso partito, Forza Italia, che ha visto in Gaddi per tanti anni un esponente di spicco.«L’appartenenza a un partito conta sempre meno – dice – Sono i singoli che fanno la differenza, sempre. Credo che tutti i singoli scelti per questo ruolo siano privi delle qualità necessarie. C’è pure chi ha provato a scaricare le colpe sui dipendenti e sui dirigenti. Spero che i cittadini non credano a queste affermazioni. La struttura è la stessa che con me faceva un evento al giorno, tutte le sere d’estate con il pubblico entusiasta. Il vero freno oggi sono gli assessori. La politica deve dare indicazioni, invece non lo fa e così anche la struttura rimane inerme».

  • Anche gli infermieri alla messa con il vescovo

    Si tiene oggi alle 18.30 in Duomo a Como una messa, con il vescovo Oscar Cantoni, dedicata a tutti le professioni sanitarie – medici, infermieri, veterinari, farmacisti – a ricordo delle tante vittime del Covid 19 anche sul territorio lariano.«Sono stati un esempio – commenta Dario Cremonesi, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Como – così come tutti gli altri colleghi, del senso di abnegazione. Quanto è accaduto – ha aggiunto Cremonesi – ha ancora dell’incredibile, ha avuto spesso connotazioni di insostenibilità, di paura e sfinimento, ma mai di resa».Le offerte raccolte durante la messa andranno a sostegno del fondo istituito in memoria di don Renato Lanzetti e delle vittime del coronavirus.

  • Cade il segreto di Stato sui cibi stranieri. Esulta la Coldiretti Como-Lecco

    Cade il segreto di Stato sui cibi stranieri. Esulta la Coldiretti Como-Lecco

    Cade il “segreto di Stato” sui cibi stranieri che arrivano in Italia, raggiungendo anche le province di Como e Lecco. Sarà finalmente possibile conoscere il nome delle aziende che importano gli alimenti dall’estero dai quali dipende ben l’84% degli allarmi sanitari scattati a livello nazionale nel 2019.  «Una notizia attesa e importante che segna un risultato storico, ottenuto nel decreto Semplificazioni sul quale il Governo ha posto la fiducia alla Camera» commenta il presidente di Coldiretti Como LeccoFortunato Trezzisottolineando «l’importanza a tutto tondo di un’autentica rivoluzione copernicana per il sistema agroalimentare nazionale, che avrà effetti positivi anche per il made in Lario. Per tutti i cittadini sarà dunque possibile accedere alle informazioni relative alla reale origine dei prodotti che portano in tavola».

    In un momento difficile per l’economia «dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy. Il superamento del “segreto di Stato” sulle informazioni che attengono alla salute ed alla sicurezza di tutti i cittadini  realizza una condizione di piena legalità diretta a consentire lo sviluppo di filiere agricole tutte italiane che sono ostacolate dalla concorrenza sleale di imprese straniere e nazionali, che, attraverso marchi, segni distintivi e pubblicità, si appropriano illegittimamente dell’identità italiana dei prodotti agroalimentari».

    Nel 2019 in Italia è infatti scoppiato più di un allarme alimentare al giorno per un totale di ben 371 notifiche inviate all’Unione Europea tra le quali solo 58 (16%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale, mentre 162 provenivano da altri Paesi dell’Unione Europea (43%) e 151 da Paesi extracomunitari (41%), secondo uno studio della Coldiretti.

  • Caldo eccessivo, mungiture  sotto stress

    Caldo eccessivo, mungiture sotto stress

    Settembre sotto la canicola. Con un caldo fuori periodo, con temperature da piena estate, sono sotto stress gli animali nelle fattorie dove sono nuovamente entrate in funzione ventole e doccette per aiutare le mucche, che stanno producendo meno latte rispetto ai periodi normali (-10% circa). “È certamente una situazione anomala per il periodo, specie per le nostre province” commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi, egli stesso allevatore. L’anticiclone continuerà a stazionare sulle province lariane anche nei prossimi giorni,  solo venerdì si rientrerà nella forbice della “temperatura ideale” per gli animali in stalla, compresa tra i 22 e i 24 gradi: “Oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Per questo sono tuttora attive le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi”.

  • Canton Ticino, 0 nuovi casi, non accadeva da quasi un mese

    Non accadeva quasi un mese, esattamente dal 7 luglio scorso. Oggi non si sono verificati nuovi contagi e nessun nuovo decesso in Canton Ticino.

    Il bilancio resta quindi di 3.442 contagi per 350 decessi. Restano 2 i ricoverati negli ospedali del Cantone, nessuno in terapia intensiva o ventilato. I dimessi da inizio pandemia sono 922.

  • Comasco di 30 anni soccorso in Val Bodengo

    Infortunio a un piede per un comasco di 30 anni che, questa mattina, stava facendo canyoning in provincia di Sondrio, in Val Bodengo. Dopo la richiesta di aiuto, lanciata attraverso un telefono cellulare, l’uomo è stato raggiunto e messo in salvo dal Soccorso Alpino di Chiavenna. Le operazioni di recupero del canyonista comasco si sono rivelate meno semplici del previsto. In Val Bodengo sono intervenute infatti le squadre territoriali, con nove tecnici e due militari del Soccorso Alpino della guardia di finanza. In ogni caso, alla fine tutto è terminato nel migliore dei modi. Il 30enne è stato prima individuato, quindi recuperato dagli uomini del Soccorso Alpino, e alla fine trasportato fino all’ambulanza, che lo ha accompagnato all’ospedale “Moriggi Pelascini” di Gravedona per gli accertamenti.

  • Como 1907, da oggi si apre il mercato. Serie C, primi verdetti federali

    Como 1907, da oggi si apre il mercato. Serie C, primi verdetti federali

    Primo giorno di calciomercato oggi per il Como 1907, che sabato ha chiuso il suo ritiro ad Arona, così come per tutta la serie C. Ieri a tenere banco tra i tanti appassionati della terza serie nazionale è stato però il Consiglio federale con i suoi verdetti. L’inizio del campionato è stato confermato il 27 settembre, il termine al 25 aprile. Per quanto riguarda ammissioni e retrocessioni, vengono riammesse in serie C dalla Federcalcio tre squadre, ovvero la Giana Erminio di Gorgonzola, il Ravenna e la Legnago Salus (in sostituzione del Campodarsego). Mano pesante invece su Bitonto e Picerno da parte del Tribunale Federale Nazionale, entrambi retrocessi in serie D per una presunta combine nel 2019. Una situazione che promuoverebbe in C il Foggia dell’ex mister e dirigente azzurro Ninni Corda. Sia i pugliesi del Bitonto, sia i lucani del Picerno ricorreranno però in appello.

  • Coronavirus, altri 6 positivi sul Lario

    Coronavirus, altri 6 positivi sul Lario

    Il virus rialza la testa. Nella provincia di Como oggi sono stati registrati 6 nuovi casi. Il record di nuovi contagi è a Milano (+30); a seguire, Brescia con 12 e Bergamo con 7 nuovi positivi. Sono 8 i casi a Lecco e Pavia, 6 quelli a Varese e 4 a Mantova. A fronte di 7.464 tamponi effettuati ieri, i nuovi casi positivi sul territorio della Lombardia erano ieri in totale 97 (di cui 15 “debolmente positivi” e 2 a seguito di test sierologico). Da segnalare anche l’aumento di guariti e dimessi (+258).