Codice della Strada, annunciata la storica “TASSA GARAGE” | Altri 250 euro che se ne vanno

Tassa garage

Tassa garage (Canva) Corrieredicomo.it

Una tassa che colpisce tutti gli automobilisti, con regole e scadenze poco chiare. Ma davvero bisogna pagare anche se l’auto resta ferma?

Ogni automobilista lo sa: mantenere una macchina in Italia non è mai stato economico. Assicurazione, carburante, manutenzione e adesso un nuovo balzello.

C’è chi già parla di tassa “invisibile”, chi la definisce l’ennesima beffa ai danni dei cittadini.

La domanda è inevitabile: siamo davvero obbligati a versarla anche se la vettura rimane chiusa in garage?

La risposta è nascosta dentro un labirinto di leggi, eccezioni e scadenze che spesso si dimenticano con leggerezza.

Una tassa che non perdona

Non esiste automobilista che non abbia avuto a che fare almeno una volta con questa imposta, che ricorda più una spada di Damocle che un normale tributo. La sua caratteristica più odiata è la rigidità: si deve pagare ogni anno, senza alcun preavviso e senza tenere conto del reale utilizzo del veicolo. Non importa se l’auto rimane ferma, se è in garage per mesi o se il proprietario vive all’estero. L’obbligo resta.

Le conseguenze della dimenticanza sono immediate. Basta un ritardo e si accumulano interessi e sanzioni che raddoppiano l’importo. A questo si aggiunge il fatto che non sempre l’amministrazione invia avvisi puntuali, lasciando i contribuenti smarriti tra scadenze dimenticate e cartelle esattoriali improvvise. Una giungla burocratica che ha dato vita a un vero e proprio contenzioso, alimentato dai ricorsi di chi cerca ogni spiraglio per annullare il pagamento.

Bollo auto
Bollo auto (canva) Corrieredicomo.it

Il bollo auto, tra obblighi ed esenzioni

La cosiddetta “tassa garage” altro non è che una tassa sull’auto, la più discussa tra le imposte italiane. Per legge infatti, il bollo auto va corrisposto da tutti i proprietari di un veicolo immatricolato (in media 250 euro), indipendentemente dal suo utilizzo: se anche hai l’auto ferma nel garage da anni, dovrai comunque pagarlo. Ed ecco che sui social si è scatenata la confusione su questa fantomatica “TASSA GARAGE”.

Un dettaglio importante: la polizia non può fermare un automobilista e contestargli il mancato pagamento del bollo auto, perché non rientra nelle sue competenze. Il controllo spetta infatti all’amministrazione finanziaria o alla Regione. Inoltre, il tributo si prescrive dopo tre anni: ciò significa che non possono essere richiesti pagamenti per annualità anteriori. Anche eventuali cartelle esattoriali devono rispettare tempi e regole precise, pena l’annullamento. Il bollo auto resta quindi un tributo odiato, ma con regole che, se conosciute, permettono di evitare errori e contestare richieste illegittime. Per gli automobilisti più attenti, saper interpretare le norme può trasformarsi in un vantaggio concreto. In fondo, questa è la legge.