Bancomat e carte di credito, Confesercenti attacca il governo: “Presi in giro sulle commissioni”

«Una gigantesca ed enorme presa in giro in cui a pagare saranno sempre gli esercenti». È il duro giudizio di Confesercenti Como sulla «tanto ventilata riduzione delle commissioni a carico dei commercianti per ogni pagamento ricevuto con bancomat e carte di credito», una riduzione che però «non è mai avvenuta».Sulla Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2018 – spiega l’associazione lariana che riunisce piccole e medie imprese commerciali, turistiche e dei servizi – è stato pubblicato il decreto legislativo 218/2017 che recepisce il Regolamento Europeo 2015/751. «L’abbassamento delle commissioni a un massimo dello 0,2% sulla somma transata con carte di debito (bancomat) e dello 0,3% per le carte di credito è limitato però alle transazioni interbancarie (Interchange Fee), ovvero a quelle tra le banche e le società che emettono le carte (Mastercard, Visa ed American Express per citare le tre più diffuse), senza porre limiti a quelle applicate dalle singole banche a carico degli esercenti (Merchant Services Charge) che variano in genere dall’1 al 3%».«Siamo di fronte a una gigantesca presa in giro e all’ennesimo favore del governo alle banche – attacca il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli – Una politica che favorisce solo chi finanziariamente è grande e grosso e scarica i costi delle transazioni, un vero e proprio salasso, sui commercianti. Ci saremmo aspettati una levata di scudi di fronte a questo scandalo, ma così non è stato. In questo momento le commissioni per i commercianti rimangono molto alte e i benefici di cui godono le banche non si stanno trasferendo sufficientemente in benefici effettivi agli esercenti che stipulano un contratto con la propria banca».