«Como vuole infrastrutture con buona pace dei Cinque Stelle». Matteo Salvini, ieri in città, “promuove” la squadra di Landriscina

Una piazza che si è lentamente riempita fino a scoppiare in un boato all’arrivo del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in città per un appuntamento elettorale.Un migliaio i sostenitori e i curiosi che hanno voluto ascoltare le parole del vicepremier che è subito partito con decisione sul fronte delle infrastrutture.«Como ha fame di strade, collegamenti efficienti e treni sicuri – ha esordito Salvini – Fortunatamente la variante della Tremezzina, toccando ferro, ormai dovrebbe partire. C’erano sovrintendenti un po’ pignoli ma ormai ci siamo. Bisogna poi lavorare sul fronte della tangenziale e della Pedemontana. Così come, a partire da questa splendida città, bisogna lavorare per i parcheggi e per infrastrutture che siano al passo con i tempi anche dal punto di vista ambientale. E gli amici del Movimento 5 Stelle dovranno prenderne atto».Sul palco, insieme a Salvini, il sindaco Landriscina, che ha ribadito l’importanza dell’alleanza con la Lega, l’assessore Negretti con maglietta azzurra pro Matteo e tutti gli esponenti cittadini, provinciali e regionali della Lega. Il ministro dell’Interno ha poi parlato ancor più nel dettaglio della città. «Solo due anni fa qui regnava la confusione. La stazione era un dormitorio a cielo aperto, i giardini a lago e altre aree della città non erano sicure. Adesso vedo una città in ripresa, più sicura, merito di questa amministrazione. Certo c’è ancora tanto da fare, a partire dal recupero della Ticosa e dalle paratie. Argomento quest’ultimo che stiamo analizzando con sempre maggior attenzione». Un passaggio anche sull’autonomia che «è un risultato da ottenere per restituire responsabilità a chi amministra un territorio. E Bruxelles non può venire a darci lezioni. Lo sapremo bene noi come si fanno i missoltini, non a Bruxelles», ha ironizzato Salvini scatenando cori da stadio. Ultimo, importante passaggio, quello sulle infiltrazioni sempre più insistenti, anche in Brianza, della criminalità organizzata.«Per stroncare il fenomeno bisogna ovviamente aiutare le forze dell’ordine e la magistratura. E poi stiamo intervenendo potenziando quello che dipende direttamente da me ovvero l’Agenzia per i beni confiscati a mafia, camorra e ’ndrangheta. Adesso apriremo una nuova sede a Milano che si occuperà di tutta la Lombardia. Vigilanza massima perché le mafie vanno dove ci sono i quattrini e dunque Como, la Brianza e Milano sono mete sempre più ricercate. Ma abbiamo dati sui sequestri e sulle confische di beni molto confortanti», ha chiuso Salvini.

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