Magatti ribadisce la sua tesi sul traffico durante i grandi eventi: «Viabilità gestita improvvisando»

Rimane sulle sue posizioni e rinnova l’appello alla giunta riguardo la gestione del traffico durante i grandi eventi, come la Città dei Balocchi, il capogruppo di Civitas, Bruno Magatti, che ieri in un lungo post sul suo profilo Facebook ha anche respinto al mittente, punto su punto, le polemiche scaturite dal suo intervento in consiglio comunale e dall’intervista pubblicata martedì su queste colonne.“Un poco di chiarezza” è il titolo del lungo post di Magatti. «Chi ha provato a raggiungere Como sabato scorso, intrappolato in auto per ore, difficilmente vorrà ripetere l’esperienza. Questo va bene? – si chiede Magatti – Non è nell’interesse di alcuno invitare a raggiungere Como per poi offrire una simile situazione».«I commercianti hanno ragione di lamentare una situazione non gestita (forse ingestibile) che negli anni è andata peggiorando» dice ancora l’ex assessore. «Con un numero di auto in ingresso costante nel tempo, saturate rapidamente le disponibilità di stalli disponibili, il ricambio possibile è dato solo da coloro che se ne vanno (e dopo avere conquistato un posto… chi se ne va?). Si attiva allora un lentissimo e insolubile “moto perpetuo di auto”, abitate da naufraghi che scommettono alla lotteria di un porto che, miracolosamente, si apra dinanzi ai loro occhi». Magatti ricorda poi come ci sia stato chi ha abbandonato l’auto in divieto, impedendo anche l’accesso a residente. Senza dimenticare i problemi legati alle emissioni dei gas di scarico dalle auto in coda.«I dati confermano che non si possono improvvisare né il ricorso alle navette dai parcheggi di cintura né il ricorso al mezzo pubblico – scrive l’ex assessore all’Ambiente – Tutto ciò serve ai commercianti? O servirebbero strategie in grado di assicurare l’accessibilità e di garantire a chi arriva di poter lasciare l’auto per tutto il tempo necessario? E per lo shopping non bastano pochi minuti. Quello che potrebbe essere un momento piacevole diventa fonte di stress. I commercianti sanno bene che non vinceranno la loro battaglia contro i grandi centri commerciali e l’e-commerce con le casette di legno in via Plinio o dinanzi al Sociale – aggiunge – ma grazie alla loro professionalità, che è capacità di offrire qualità, di conquistare e mantenere la fiducia dei clienti, di innovare metodi e strumenti (come altrove si sta facendo)».Infine il richiamo al piano del traffico lasciato dalla giunta Lucini e «messo, come molte altre azioni intraprese, sul binario morto» sottolinea.«Un piccolo passo, forse non decisivo riguardo per modificare gli equilibri di una città nella quale la mobilità deve essere messa in condizione di diventare più efficiente e moderna – scrive – Senza che ciò sia pensato “contro” qualcuno».«La crisi, oggettiva, che gli eventi citati mettono sotto gli occhi – conclude il suo post capogruppo di Civitas – non chiedono affatto vittime sacrificali, come qualcuno vorrebbe lasciare intendere, ma soluzioni da trovare, in fretta, senza ripetere ostinatamente errori già fatti».