(ANSA) – VARSAVIA, 11 FEB – Marta Lempart, leader della protesta delle donne in Polonia contro la legge sull’aborto, è stata accusata di aver organizzato una manifestazione violando le leggi anti-coronavirus e rischia fino a otto anni di carcere. Lo ha riferito un portavoce della procura aggiungendo che Lempart è anche accusata di “aver insultato alla polizia e appoggiato gli attacchi contro le chiese”. A fine gennaio il movimento ‘Sciopero delle donne’, di cui Lempart è una delle leader, è scesa nelle strade della Polonia per protestare contro una legge che vieta quasi totalmente l’aborto. (ANSA).
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Revoca export bombe, Rwm riavvia produzione in Sardegna
(ANSA) – CAGLIARI, 11 FEB – Questa mattina la Rwm Italia (del gruppo Tedesco Rheinmetall), durante una riunione in Confindustria, ha comunicato ai sindacati che sospenderà nei prossimi giorni il ricorso agli ammortizzatori sociali per gli 80 lavoratori dello stabilimento di Domusnovas in Cassa Integrazione da settembre 2020. “L’acquisizione tra dicembre e gennaio di alcune commesse urgenti da parte di un Paese Europeo – ha dichiarato l’amministratore selegato di Rwm Italia, Fabio Sgarzi – consentirà qualche mese di continuità lavorativa a tutti i lavoratori dello Stabilimento di Domusnovas. È tuttavia evidente che non basta una rondine a fare primavera – ha proseguito – la ripresa, purtroppo, è solo temporanea. Siamo ben lontani dai volumi produttivi e dal numero di lavoratori di due anni fa e soprattutto dalle previsioni di crescita, della produzione e dell’occupazione, collegate alle autorizzazioni prima concesse e ora revocate”. “Chi ha gridato al ricatto occupazionale – licenziamenti in caso di cancellazione delle licenze di esportazione – dovrebbe ricredersi – sostiene ancora l’Ad -La Rwm Italia non pratica questo genere di condotte; al contrario, dove ci sono occasioni di business le coglie, anche a beneficio dei lavoratori e del territorio. Come è normale che sia”. “Ora lo Stato, il Governo e la Regione devono fare la loro parte, dopo 18 mesi di incomprensibile immobilismo – continua Fabio Sgarzi – se oggi è giusto essere soddisfatti per chi torna al lavoro, è altrettanto giusto non dimenticare chi rimarrà, comunque, senza lavoro in conseguenza di una decisione dello Stato”. “I lavoratori senza occupazione a causa della revoca delle licenze di esportazione verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti non sono diversi da quelli di altre aziende italiane per le quali lo Stato si è prodigato, a fronte, peraltro, di problemi causati da cattiva gestione o distorte logiche di profitto – conclude – Nel nostro caso, al contrario, i problemi nascono da scelte governative non ponderate e dunque è doveroso, adesso, l’impegno anche dello Stato nella ricerca di soluzioni. Lo Stato, se vuole, può farlo”. (ANSA).
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Ruanda: Pe, inchiesta su detenzione ‘Schindler africano’
(ANSA) – BRUXELLES, 11 FEB – Gli eurodeputati condannano la sparizione forzata e la detenzione del difensore dei diritti umani ruandese, critico del governo, Paul Rusesabagina, la cui storia è stata raccontata nel film del 2004 Hotel Rwanda. Rusesabagina, cittadino belga e residente negli Stati Uniti, soprannominato lo ‘Schindler africano’, è stato trasferito con la forza da Dubai a Kigali in circostanze poco chiare il 27 agosto dello scorso anno. È riapparso solo il 31 agosto presso la sede dell’Ufficio investigativo ruandese. Inizialmente è stato accusato di 13 reati, tra cui finanziamento del terrorismo, rapina a mano armata e tentato omicidio. Il Parlamento Ue chiede un’indagine internazionale sulla questione ed esprime la sua profonda preoccupazione per la violazione dei suoi diritti. I deputati esortano le autorità ruandesi a consentirgli di sottoporsi a un’udienza equa e pubblica da parte di un tribunale competente, indipendente e imparziale che applica gli standard internazionali sui diritti umani e gli concedano consulenza legale di sua scelta. Date le condizioni mediche di Rusesabagina, i deputati chiedono al governo ruandese di garantire, in ogni circostanza, il suo benessere fisico e psicologico e l’accesso a farmaci adeguati. Il testo è stato approvato con 659 voti favorevoli, uno contrario e 35 astensioni. (ANSA).
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Afghanistan: esplosioni a Kabul, almeno due morti
(ANSA) – KABUL, 10 FEB – Almeno due persone sono state uccise in una serie di esplosioni a Kabul. Lo riferiscono fonti ufficiali. Il portavoce della polizia Ferdaws Faramarz ha spiegato che due persone sono state uccise e un’altra ferita mentre si trovavano a bordo del loro veicolo blindato nel centro di Kabul. Il portavoce del ministero dell’Interno Tariq Arian ha riferito all’Afp che una delle vittime era un capo della polizia distrettuale a Kabul. Qualche minuto prima, un’altra esplosione che ha preso di mira un veicolo nello stesso distretto ha ferito quattro persone, ha aggiunto Faramarz. Una terza esplosione ha colpito un’auto della polizia nel distretto di Paghman, alla periferia di Kabul. Nessun gruppo finora ha rivendicato la responsabilità degli attacchi. Funzionari afghani e statunitensi hanno accusato i talebani della recente ondata di violenze, ma il gruppo ha respinto le accuse. (ANSA).
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Ance, crollo investimenti, Covid ha annientato ripresa
(ANSA) – ROMA, 10 FEB – Nuovo crollo degli investimenti in costruzioni nel 2020 dopo già 12 anni di crisi: il lockdown di marzo e aprile e il perdurare dell’emergenza sanitaria hanno determinato un calo degli investimenti del 10% nel 2020 (a 118.354 milioni di euro). E’ quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale dell’Ance che evidenzia come si sia trattato di “benzina sul fuoco che ha annientato quei primi segnali di ripresa del 2019: un impatto pesantissimo – sottolinea l’associazione dei costruttori – per un settore che in 12 anni, dal 2008, ha visto ridotti i livelli produttivi di oltre un terzo”. Secondo l’Ance tutti i fattori fanno pensare che nel 2021 si potrà assistere a un rimbalzo per il settore se riapriranno i cantieri e se ci sarà l’entrata nella fase di produzione delle gare pubblicate a partire dal 2017. (ANSA).
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>ANSA-IL-PUNTO/COVID: Fvg, forte adesione over 80 a vaccini
(ANSA) – TRIESTE, 10 FEB – Inizia con una forte adesione da parte degli interessati la campagna vaccinale anti covid per gli over 80 in Friuli Venezia Giulia. Alle 11 di oggi, primo giorno utile per prenotare la somministrazione, erano state raccolte 10.859 richieste. Per questa fase delle vaccinazioni, la Regione stima una possibile platea di 108 mila persone. Per prenotare l’appuntamento gli over 80 e i familiari si sono rivolti ai Cup, al call center e alle farmacie abilitate, dove si sono create anche alcune code. In questi giorni è in fase di elaborazione anche il piano vaccinale che coinvolge il personale scolastico e accademico. Alla Scuola internazionale di Studi superiori avanzati il direttore Stefano Ruffo annuncia che tutto è pronto per dare il via alle somministrazioni: “Stiamo aspettando che la Regione ci fornisca le modalità relative che metteremo in pratica”. Per quanto riguarda invece i lavoratori delle aziende, Confindustria Fvg assieme ai sindacati ha proposto al vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi, di collaborare per effettuare le somministrazioni direttamente nelle fabbriche, quando sarà possibile. Oggi in Fvg sono stati registrati 361 nuovi contagi da covid 19, di cui 246 da tamponi molecolari (su 6.511 test) e 115 da test rapidi antigenici (su 3.123). I decessi sono 9, a cui si aggiungono 5 morti pregresse. I ricoveri nelle terapie intensive scendono a 65 (ieri 66) e a 481 (ieri 501) quelli negli altri reparti. Dall’inizio della pandemia in Fvg sono risultate positive complessivamente 70.876 persone. I morti in totale sono stati 2.619. A oggi i totalmente guariti sono 56.219, i clinicamente guariti 1.719, le persone in isolamento 9.773. (ANSA).
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Autista bus aggredito per aver chiesto museruola per cane
(ANSA) – VARESE, 10 FEB – Un autista di autobus è stato aggredito dal proprietario di un cane, per essere stato sollecitato a fargli indossare la museruola. L’uomo ha poi urinato sul mezzo di trasporto. Il tutto sotto gli occhi di passeggeri e passanti, tra cui nessuno ha fatto nulla. Lo hanno reso noto Autolinee Varesine, per le quali il conducente lavora. A quanto racconta l’azienda, quando due uomini sono saliti sul bus a Varese con un rottweiler al guinzaglio, “l’autista ha loro chiesto di rispettare il regolamento di viaggio e usare la museruola spiegando che altrimenti non si sarebbe mosso dalla fermata”, ma uno dei due uomini, dopo averlo insultato “ha tentato di scardinare la porta della cabina di guida e poi ha schiaffeggiato l’autista e gli ha sputato addosso”. Poi, continua la nota di Autolinee, “sceso dal veicolo si è parato davanti al parabrezza, urinando sulla carrozzeria del bus corredati da insulti e gestacci”. Il conducente, chiamate le forze dell’ordine, ha sporto denuncia. La società “esprime tutta la sua vicinanza al proprio collaboratore coinvolto in questa spiacevolissima situazione, procederà a sua volta con una ulteriore denuncia per interruzione di pubblico servizio”. Poi la nota di conclude: “da rimarcare infine come, purtroppo, nessuno dei circa 15 passeggeri a bordo o dei numerosi passanti abbia detto o fatto alcunché per cercare di contenere una inqualificabile aggressione”. (ANSA).
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Banca Finnat: utile 2020 sale a 5,1 milioni
(ANSA) – ROMA, 10 FEB – Banca Finnat chiude il 2020 con utile netto di gruppo in crescita da 0,4 milioni a 5,1 milioni di euro. E’ quanto si legge nel comunicato al termine del cda che ha approvato anche il piano industriale triennale secondo cui sono diminuite le rettifiche di valore su attività finanziarie dai 12 milioni dello scorso anno a 5,2 milioni. E’ risultato stabile il margine d’interesse ad 16,2 milioni (-0,8% sul 2019). Le masse totali del gruppo si attestano a 15,4 miliardi. Dal punto di vista patrimoniale, l’indice Cet 1 capital ratio è pari al 34,9%. Il piano prevede una previsione di raccolta oltre 1 miliardo nel periodo di piano (2021-2023) da parte dei nuovi private bankers, un margine di intermediazione superiore a 72 mln e un risultato netto di gruppo ad 6 mln a fine piano (2023). (ANSA).
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Birmania: 5/o giorno proteste, decine di migliaia in strada
(ANSA) – YANGON, 10 FEB – Decine di migliaia di persone sono scese in strada per il quinto giorno consecutivo in Birmania per protestare contro il colpo di Stato militare, all’indomani di un raid notturno contro la sede del partito di Aung San Suu Kyi, una azione dimostrativa del pugno duro dei generali golpisti a fronte degli appelli a ristabilire i diritti democratici. La folla ha formato diversi cortei di primo mattino nel centro di Yangon, la capitale economica del Paese, secondo quanto riferito da diversi testimoni, nonostante la dura repressione delle proteste di ieri, con uso di proiettili di gomma e gas lacrimogeni che hanno provocato anche diversi feriti. Una manifestazione cn diverse migliaia di persone è in corso anche a Naypyidaw, la capitale amministrativa del Paese. (ANSA).
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Bonomi, sostegno convinto a Draghi, c’è molto da fare
(ANSA) – ROMA, 10 FEB – “Abbiamo espresso il nostro più convinto sostegno all’azione che dovrà intraprendere, nella vera speranza che il consenso parlamentare riservato al suo programma sia ampio e solido, perché c’è davvero molto da fare, e bisogna farlo presto e bene”. Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, al termine dell’incontro con il premier incaricato Mario Draghi. “Abbiamo provveduto a informare il presidente Draghi sulle posizioni che Confindustria ha assunto nell’ultimo anno su tutti i maggiori temi che rimangono irrisolti nell’agenda del Paese. – ha aggiunto – Dal Piano nazionale di ripresa e resilienza al piano vaccinale, dalla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro alla riforma della pubblica amministrazione e delle sue procedure, dalla necessità di una grande alleanza pubblico-privato per moltiplicare gli investimenti e concentrarli laddove più servono alla ripresa del Paese, tenendo in considerazione il peso del debito emergenziale che le imprese hanno contratto, alla riforma del fisco, alla sostenibilità generale della finanza pubblica visto l’andamento del debito”. (ANSA).