Categoria: Cronaca

  • Champions League, secondo turno preliminare: Cantù battuta in casa dall’Anversa

    Serata no per la Pallacanestro Cantù nella gara di andata del secondo turno dei preliminari di Basketball Champions League. A Desio la formazione brianzola  si è arresa  ai vicecampioni di Belgio dell’Antwerp Giants. La giovane formazione ospite, trascinata dai due classe 1995 Paris Lee e Jae’Sean Tate, si è aggiudicata il primo confronto battendo i locali per  84 a 76. Alla Red October, avanti di nove punti al termine del primo quarto, non sono bastati i 23 punti di Frank Gaines, top scorer del match. Nel finale, poi, qualche scelta di tiro sbagliata di Cantù, con conclusioni da tre forzate, ha consentito ai belgi di prendere un margine che non garantisce la qualificazione alla fase a gironi, ma che certo renderà le cose più facili alla formazione allenata da Roel Moors. Domenica la sfida di ritorno: i brianzoli devono imporsi con 9 punti di vantaggio.

    “Avevamo di fronte una squadra forte, che merita rispetto – ha detto alla fine coach Evgeny Pashutin, tecnico dei brianzoli – Anversa è stata brava a gestire la pressione ed è stata tosta in difesa. Abbiamo commesso una serie di errori al tiro e non abbiamo controllato i rimbalzi, fattori che ci hanno portato alla sconfitta”. Ora Cantù per superare il turno dovrà fare 9 punti più degli avversari in trasferta: “L’obiettivo è alla nostra portata – ha concluso Pashutin – ma dai miei giocatori voglio una prestazione più fisica, migliore difesa, concentrazione dal primo all’ultimo minuto. Dovremo avere lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto nel primo turno nella sfida di ritorno in Ungheria”.

    “Il nostro merito? Essere stati bravi a chiudere la partita nel momento decisivo e a conquistare un successo per noi molto importante” ha dichiarato il numero 10 di Anversa Hans Vanwijn. Dal canto suo l’allenatore Roel Moors ha spiegato: “Un risultato soddisfacente, pensando che si gioca al meglio di due confronti. Noi abbiamo giocato in maniera alterna, con qualche sbaglio di troppo, ma abbiamo gestito bene la situazione nel finale. In ogni caso nulla è scontato: Cantù contro il Szolnoki all’andata ha sofferto, poi al ritorno in Ungheria ha dominato. Non ce lo dobbiamo dimenticare”.

  • Como, sosta breve, retromarcia sulla delibera delle polemiche

    Como, sosta breve, retromarcia sulla delibera delle polemiche

    Lo stop arriva in consiglio direttamente dall’assessore. I limiti orari erano stati approvati dalla giunta il 6 dicembre

    «Se si commette un errore è mia abitudine ammetterlo e tornare indietro. Senza nascondere cosa è accaduto». Si chiude così, almeno per ora, il pasticcio dei parcheggi a ridosso delle mura.A fare il mea culpa è l’assessore alla Mobilità di Como, Vincenzo Bella, dopo una settimana di polemiche su una delibera che avrebbe dovuto imporre – in 150 stalli blu a ridosso delle mura – l’obbligo di parcheggiare per non più di due ore e per una sola volta al giorno. Provvedimento studiato per facilitare la rotazione della sosta. E così lunedì sera in consiglio comunale è arrivata la retromarcia tanto attesa quanto clamorosa. La delibera del contendere era infatti stata approvata dalla giunta comasca lo scorso 6 dicembre. Lunedì, ovvero un mese e 22 giorni dopo, quella stessa delibera viene gettata nel cestino. «Ho avuto troppe aspettative su un tema che evidentemente non era ancora maturo per la città – spiega Bella – Ora lavoreremo per modificare il divieto di parcheggiare due volte nell’arco della stessa giornata e uniformare le tariffe in città. Nel giro di un mese chiariremo la questione».E puntuale, dopo una così inaspettata conclusione, arriva il commento del Pd. «Alla fine la Giunta comunale di Como ha trovato il suo capro espiatorio. Sempre lui: l’assessore alla Mobilità Bella. Si è preso tutte le colpe e ha fatto – in realtà ha fatto fare a tutti i suoi colleghi che avevano approvato la delibera – un passo indietro clamoroso, ammettendo l’errore: altro che fuga in avanti. Insomma, ha dimostrato una volta di più che le nostre critiche erano fondate», commentano Tommaso Legnani e Federico Broggi, segretari cittadino e provinciale del Pd.Proprio quest’ultimo, in particolare come ex sindaco, ha aggiunto un commento. «Ho fatto l’amministratore e mai mi sarei lontanamente sognato di mettere in scena il triste spettacolo di queste settimane, con l’epilogo di lunedì. Una squadra le decisioni le condivide e tutti sanno che la giunta ha votato compatta quel provvedimento. Quando ero sindaco mai mi sono permesso di scaricare tutte le colpe di una scelta fatta, buona o meno buona che fosse, su un unico componente della giunta, abbandonandolo a se stesso, come nel caso di Bella. Ma l’assessore alla Mobilità paga lo scotto di essere vittima delle faide dentro la maggioranza che governa Como, delle spaccature interne al centrodestra, di un sindaco che non ha il polso della situazione».

  • Dopo la serata al pub la rissa in piazza a Carbonate. Cinque giovani davanti al giudice

    Dopo la serata al pub la rissa in piazza a Carbonate. Cinque giovani davanti al giudice

    Una serata al pub. Poi, verso la mezzanotte, l’uscita dal locale per dirigersi alle macchine parcheggiate poco lontano. «Dovevamo andare a ballare», ha detto ieri un ragazzo al giudice monocratico nel corso dell’udienza. Qui però, nel parcheggio, nasce un litigio tra due gruppi di ragazzi, probabilmente “aiutato” da quanto bevuto poco prima. Urla, schiamazzi, battute fraintese e i due gruppi che – secondo la tesi dell’accusa – si avvicinano, iniziano a litigare. Dalle parole si passa alle mani.Per quell’episodio di violenza, che risale al 15 maggio del 2016, cinque ragazzi sono finiti a processo con l’accusa di rissa.Uno di loro rimase a terra ferito, dopo aver ricevuto un brutto colpo ad un occhio, e fu soccorso dal 118. Un secondo giovane si fece medicare senza prognosi.L’episodio accadde a Carbonate, in piazzale Gianfranco Miglio.Nell’ampio parcheggio arrivarono i carabinieri di Mozzate, quando tuttavia tre dei cinque oggi imputati si erano allontanati in macchina in direzione di Turate, da dove provenivano. Le indagini – che iniziarono con l’ascolto dei presenti – permisero di risalire prima al modello e alla targa della vettura, poi a tutti i presenti nel piazzale.Ragazzi che all’epoca dei fatti avevano tra i 23 anni (l’età del ferito, residente a Mozzate) e i 28 anni, uno dei tre che si allontanarono in direzione di Turate.Ieri – in aula – sono stati ascoltati il carabiniere che intervenne con i colleghi sul luogo dello scontro, e uno degli imputati.Quest’ultimo ha sostenuto di essere intervenuto «solo per dividere i contendenti» ma di non aver visto chi sferrò il pugno o i pugni. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Fabrizio Natalizi, Dino Moralli, Paolo Riva, Erika Muschetto e Francesco Tornatora.L’udienza è stata poi rinviata al 15 aprile per sentire due ragazze che erano presenti quella sera in piazzale Miglio.Uno dei punti da dirimere in aula – oltre a chi litigò e con chi – è anche se vi fu effettivamente una rissa con più persone coinvolte, oppure se si trattò di un litigio tra due dei cinque ragazzi, con gli altri o estranei oppure intervenuti per sedare il litigio.

  • Due giorni di sciopero, domani e dopodomani si fermano gli agenti di vigilanza privata

    Due giorni di sciopero, domani e dopodomani si fermano gli agenti di vigilanza privata

    A Como e nel resto d’Italia sarà sciopero, domani e dopodomani, nel settore della vigilanza privata.

    Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato due giornate di stop con manifestazioni a Milano (domani 1° febbraio) e Napoli (dopodomani 2 febbraio).

    A Como hanno sede  istituti di Vigilanza tra i più importanti del Paese: Sicuritalia e Vedetta 2 Mondialpol, oltre a Vedetta Lombarda.

    Negli ultimi giorni si stanno effettuando le assemblee sindacali con i lavoratori per illustrare le motivazioni. Vista la condivisione fra i lavoratori, i sindacati si aspettano un’adesione molto alta.

    A Milano la manifestazione si terrà in forma di presidio sotto la Prefettura (corso Monforte) a partire dalle ore 10.

    L’ultimo incontro per il rinnovo del contratto dei lavoraori della vigilanza privata si è rivelato completamente improduttivo. Sul salario le distanze restano notevoli.

    Il contratto nazionale del settore è scaduto da oltre tre anni (il 31 dicembre 2015).

  • Emergenza neve, possibile chiusura delle scuole. La valutazione della prefettura

    Emergenza neve, possibile chiusura delle scuole. La valutazione della prefettura

    La prefettura di Como questa mattina ha ospitato un vertice con i rappresentanti del Comune di Como e di alcune scuole del territorio per valutare l’eventuale chiusura degli istituti lariani in vista dell’emergenza neve annunciata dai meteorologi nella giornata di domani. La prefettura non ha ancora diffuso alcuna nota ufficiale, ma è attesa per il pomeriggio un’indicazione in cui potrebbe suggerire la chiusura degli istituti di ogni ordine e grado, lasciando però poi la scelta ai singoli dirigenti scolastici, che potranno autonomamente prendere la decisione finale.

    Alcune scuole hanno già dato a docenti ed alunni l’indicazione della chiusura per la sola giornata di domani. Informazioni ufficiali e aggiornamenti nelle prossime ore.

  • Emergenza neve, scuole chiuse a Como ed Erba

    Emergenza neve, scuole chiuse a Como ed Erba

    Scuole chiuse a Como ed Erba e in altri Comuni del territorio lariano domani, aperte invece a Cantù e in altri paesi. Caos tra le famiglie degli studenti alle prese con le comunicazioni confuse circolate sin dalle prime ore del pomeriggio di oggi.  L’amministrazione provinciale di Como, vista l’allerta meteo per domani ha deciso la sospensione delle lezioni presso tutti gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Le scuole però rimarranno aperte e saranno presenti bidelli e personale tecnico per accogliere eventuali studenti che dovessero arrivare a scuola.

    Alla luce delle nevicate previste dalla tarda serata di oggi e a seguire nella mattinata di domani con progressiva attenuazione nel corso della giornata, il sindaco di Como Mario Landriscina, in seguito alla riunione in Prefettura nella quale si è preso atto delle criticità conseguenti alle avverse condizioni meteo, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado del capoluogo lariano, compresi gli asili nido. Il provvedimento si allinea alla decisione della Provincia di Como di chiudere gli istituti superiori, ed è stato preso in considerazione delle ripercussioni determinate da vari fattori che in concorso tra loro potrebbero pregiudicare la sicurezza del transito stradale, oltre che determinare problematiche in ordine al raggiungimento degli istituti scolastici. Saranno possibili infatti tagli ad alcune corse del trasporto pubblico, in particolare nelle prime ore del mattino quando si prevede il picco delle precipitazioni, oltre che problematiche alla viabilità ordinaria determinate dalla deviazione dei mezzi pesanti dall’autostrada verso la convalle. In aggiunta è probabile la chiusura della dogana merci a Ponte Chiasso, che comporterebbe il fermo dei mezzi pesanti in autostrada, mentre le linee del trasporto pubblico locale non potranno utilizzare i mezzi snodati, il che comporterà la riduzione della capienza dei mezzi in circolazione anche sulle linee più utilizzate.

    Il Comune di Como sta coordinando tavoli tecnici per ridurre al minimo i disagi in città, come previsto dal piano neve. Le ditte di zona hanno ricevuto indicazioni circa le modalità di intervento per assicurare la percorribilità degli assi viabilistici principali e a seguire della viabilità secondaria. Si comincia con lo spargimento del sale e si prosegue con lo spazzamento nel caso in cui gli accumuli di neve raggiungano i 5 cm. L’intervento sarà implementato con l’attività dei volontari della Protezione civile del Comune di Como, che provvederanno alla salatura e al monitoraggio dei punti sensibili, in particolare gli accessi ai principali servizi (come ospedali, uffici pubblici e stazioni).

    Aprica provvederà a spazzare le fermate degli autobus, Csu penserà alla pulizia dei parcheggi recintati di competenza e i percorsi pedonali di viale Varese.

    A Cantù invece come detto le scuole rimarranno regolarmente aperte, tranne gli istituti superiori, in cui le lezioni saranno sospese come previsto dall’amministrazione provinciale.

  • Fondazione Cariplo, i Plinii chiedono fondi

    Fondazione Cariplo, i Plinii chiedono fondi

    Tra i progetti posti all’attenzione della Fondazione Cariplo per ottenere i finanziamenti come iniziative emblematiche di sviluppo del territorio c’è quello che valorizza Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, i due scrittori latini di origine comasca, nella prospettiva del bimillenario (2023) della nascita dell’autore della Naturalis Historia, l’enciclopedia per antonomasia del mondo antico.I partner del progetto lanciato dalla Accademia Pliniana sono la Fondazione Volta e uno dei maggiori centri di formazione del sapere in Italia, la Normale di Pisa (Cattedra di Archeologia Classica).“Lo sguardo pliniano: riunire le culture umanistica e scientifica” è il titolo del progetto per riappropriarsi della figura dei due Plinii, «ma anche e soprattutto – si legge nel progetto – sperimentare un modernissimo metodo che, attraverso la valorizzazione di un approccio critico e multidisciplinare, coniughi le arti e le discipline umanistiche con le scienze teoriche e applicate».Si pensa di istituire un “Museo Virtuale dei Plinii” dedicato alla vita, agli scritti e all’eredità culturale dei due Plinii con un focus specifico sulla Naturalis Historia per inserire la città di Como all’insegna della cultura classica – si legge nel progetto – «nel circuito dei maggiori poli museali e universitari specializzati e accreditarla quale realtà capace di ospitare eventi culturali di livello internazionale», trasformando in “Museo dei Plinii” la Torre medievale Pantera di piazza Verdi a Como. Dato che un progetto museale per la torre è già pronto, il progetto dell’accademia rispetterebbe i criteri di “cantierabilità” richiesti dalla Fondazione Cariplo per i suoi fondi culturali, che ammontano, lo ricordiamo, a 5 milioni di euro. Uno degli scopi del museo sarà – attraverso la catalogazione di tutte le statue citate da Plinio il Vecchio – una “gipsoteca digitale”; sono inoltre previste, in stretta collaborazione con la Biblioteca Civica di Como e la Scuola Normale di Pisa, la raccolta, la digitalizzazione e la catalogazione dei molti, rari e preziosi documenti presenti nel territorio provinciale di ambito pliniano (alcune delle copie più rilevanti della Naturalis Historia sono custodite nel Comasco e in Lombardia).

    I costi stimati ammonterebbero tra iniziative digitali e fisiche in € 1.250.000 euro. L’edificio di Torre Pantera, di proprietà del Comune di Como, è interessato da lavori di messa in sicurezza che termineranno nel mese di marzo-aprile 2019.

  • Fuori dal carcere per motivi di salute, era a Bregnano a rapinare la farmacia

    Fuori dal carcere per motivi di salute, era a Bregnano a rapinare la farmacia

    Non era detenuto per motivi di salute. Ma nonostante questo era in auto con il complice con cui – la scorsa settimana – aveva assaltato una farmacia a Bregnano. Colpo finito male, perché nel corso della fuga l’auto si era ribaltata e uno dei due rapinatori era rimasto intrappolato nella stessa vettura, a “disposizione” dei carabinieri. Ieri in carcere si è tenuto l’interrogatorio di fronte al giudice delle indagini preliminari di Como. Il malvivente – che abita a Saronno – avrebbe chiesto anche in questo caso i “domiciliari” per motivi di salute. Il gip si è riservato di decidere. Prosegue intanto la caccia al complice. L’uomo arrestato non avrebbe fornito indicazioni utili. La pistola usata per il colpo non è stata recuperata e nemmeno il bottino – seppur scarno – è stato fatto ritrovare. Curiose le modalità con cui l’uomo poi finito al Bassone è entrato in azione. Non solo a volto scoperto, ma addirittura con i capelli ossigenati. Un look insomma difficile da non notare e, soprattutto, da non ricordare.

  • In fiamme nella notte il compattatore della carta della Cosmint

    In fiamme nella notte il compattatore della carta della Cosmint

    Incendio nella notte, intorno alle 2, al compattatore della carta all’interno della ditta Cosmint di Olgiate Comasco. I vigili del fuoco sono intervenuti da Appiano gentile, Cantù e Lomazzo.

    Il lavoro dei pompieri ha permesso di evitare che il rogo si allargasse e peggiorasse la situazione.

  • Blevio, incidente e caos sulla Lariana

    Schianto venerdì pomeriggio (intorno alle 17.40) lungo la Lariana tra Como e Bellagio, all’altezza del territorio del comune di Blevio. Una moto e un’auto – per cause in corso di accertamento – si sono scontrate e ad avere la peggio è stato il centauro. L’allarme è stato dato in codice rosso, quello più grave, poi però le condizioni sono apparse meno gravi del previsto. Notevoli invece i problemi alla circolazione lungo la strada.