Categoria: News

  • Canti di Natale solidali per l’Africa

    Canti di Natale solidali per l’Africa

    La Basilica di San Fedele a Como ospiterà nella prima domenica di Avvento, il 30 novembre, alle 16, il concerto di Natale “Nativity Carols” organizzato dalla Fondazione “Dr. Ambrosoli Memorial Hospital Kalongo”.  Si esibirà il coro femminile Philomela, accompagnato dall’arpa di Fiorella Bonetti e diretto da Giorgio Radaelli.

    Le offerte raccolte durante il concerto verranno destinate al sostegno del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital Kalongo, nel nord dell’Uganda.

  • Cantù archivia lo stop europeo. Il derby è l’assoluta priorità

    Cantù archivia lo stop europeo. Il derby è l’assoluta priorità

    Sul Danubio Blu la Pallacanestro Cantù cercava la certificazione del primato matematico in Eurocup e invece ha trovato la seconda sconfitta stagionale, che ha così rimandato il verdetto all’ultima giornata della prima fase, mercoledì prossimo.Ora, infatti, Ostenda vincendo a Zagabria ha raggiunto in vetta al girone a quota 14 punti i canturini, che però conservano a loro favore la differenza canestri negli scontri diretti; quindi basterà vincere mercoledì la gara casalinga contro

    il fanalino Cibona per assicurarsi il primo posto.Inutile negare che in casa brianzola si puntava a chiudere i conti a Praga come sottolinea coach Stefano Sacripanti: «Sono dispiaciuto per questa sconfitta perché potevamo vincendo avere la certezza del primo posto – spiega – Purtroppo a Praga alcuni giocatori che nelle ultime partite ci avevano sempre dato tanto non hanno prodotto il loro solito apporto».«Peccato – aggiunge – ma siamo ancora in prima posizione e vogliamo buttare in campo tutto quello che abbiamo nell’ultima gara contro il Cibona la settimana prossima in casa davanti al nostro pubblico. Sperando nel tutto esaurito del Pianella che ci aiuterà a centrare la vittoria e la sicurezza del primato che vogliamo fortemente».Ora però la concentrazione della truppa biancoblù si rivolge tutta sul delicato derby in programma a Masnago domenica (ore 18.15) contro una Cimberio Varese in difficoltà: eliminata dai preliminari d’Eurolega e pure dall’Eurocup; il team diretto dall’ex tecnico canturino Fabrizio Frates non sta certo vivendo giorni felici tra tagli di giocatori e malumore del pubblico.Il ricordo dell’ultima grande stagione è ancora negli occhi dei tifosi varesini ma sta diventando un’ombra ingombrante.Una Cimberio ferita e quindi ancora più affamata quella che attende l’Acqua Vitasnella Cantù. Lo sa bene coach Sacripanti: «Dovremo essere bravi a recuperare le energie per preparare la partita di Varese al meglio – spiega l’ allenatore – Affrontiamo una squadra con tanti punti nelle mani che non sta attraversando un periodo di grande brillantezza. Proprio per questo, visto che per Varese è un po’ la gara della vita, ci attende una sfida molto dura».Ottime notizie intanto per il Progetto Giovani Cantù: il playmaker Ruben Zugno e il lungo Curtis Nwohuocha sono stati infatti convocati per il raduno della Nazionale Italiana Under 18 in programma a Roma dal 18 al 22 dicembre 2013.Inoltre da ieri è attivo online con una veste rinnovata il portale ufficiale www.progettogiovanicantu.it che è stato fortemente rinnovato e propone una grafica completamente differente e un’interfaccia più accattivante.«La volontà di rinnovare il nostro portale Internet – commenta il responsabile organizzativo del Progetto, Guido Nava – nasce dalla duplice esigenza di esporre con maggiore chiarezza le informazioni che quotidianamente interessano i nostri ragazzi, che utilizzano molto questo strumento e, contestualmente, di offrire un biglietto da visita più attraente, graficamente allettante per gli sponsor e per le società che sono una parte fondamentale del nostro mondo».

    Andrea Piccinelli

  • Cantù ha salutato il ritiro in Valtellina con un doppio sorriso

    Cantù ha salutato il ritiro in Valtellina con un doppio sorriso

    Si è chiuso con un doppio successo il miniritiro in Valtellina della Vitasnella Cantù, accolta e accompagnata da grande entusiasmo nelle strutture di Teglio.Una settimana utile per amalgamare il gruppo e affinare gli schemi che hanno già dato i primi buoni riscontri nelle due amichevoli ravvicinate.Sabato, la squadra di coach Stefano Sacripanti ha vinto in scioltezza all’esordio stagionale contro i campioni svizzeri del Lugano per 98-61.A 24 ore di distanza, il ritorno in

    campo a Sondrio per affrontare l’Acea Roma. La formazione brianzola ha chiuso il match sul 59-52 a suo favore. Dopo il lunedì di riposo concesso da coach Stefano Sacripanti (nella foto) i canturini tornano ad allenarsi oggi per il prossimo impegno di sabato 13 al quadrangolare Memorial Brusinelli a Trento; Cantù sabato sfiderà, alle 18.30 Cremona. Nell’altra semifinale si affronteranno Aquila Trento e Granarolo Bologna. Domenica 14, le finali.

  • Cantù, la serie A per rialzare la testa

    Cantù, la serie A per rialzare la testa

    Basket maschile – Dopo tre stop consecutivi, con Sassari in campionato e con Lubiana e Panathinaikos in Eurolega, domani con Brindisi la Chebolletta vuole riscattarsiI finali in volata non sorridono a Cantù che è tornata dalla trasferta in Grecia per il 2° turno di Eurolega con in valigia una nuova sconfitta che ha tanto il sapore di occasione persa. Già, perchè anche all’Oaka Arena di Atene si è ripetuto lo stesso copione andato in scena all’esordio al Paladesio perso con l’Olimpia Lubiana e a Sassari teatro della beffa (all’ultimo secondo) subita domenica scorsa in campionato. Anche all’ombra del Partenone infatti la Mapooro ha giocato per37’ alla pari prima di arrendersi nei minuti finali al Panathinaikos per 78-76. Un risultato bugiardo se si pensa all’andamento dell’ultimo minuto con Cantù sotto di 9 ma brava a non disunirsi e contenere il passivo. Un risultato che però, riletto il giorno dopo, può essere interpretato come un’occasione persa alla luce del fatto che probabilmente un Panathinaikos così poco rodato, fratello minore della gloriosa armata delle ultime edizioni, difficilmente lo si potrà trovare in futuro. Insomma, si poteva fare ed invece è mancato qualcosa per fare il grande risultato.Tutte considerazioni che si leggono nelle parole del dopo partita di coach Andrea Trinchieri: «Giocare all’Oaka non è mai facile – ha detto il tecnico – ma noi abbiamo dimostrato di poter stare in campo ed essere competitivi fino alla fine lottando per vincere. Nel primo tempo siamo stati timidi perchè giocavamo contro avversari che fino a giovedì avevamo visto solamente alla tv: abbiamo avuto troppo rispetto per il Panathinaikos affrontandolo con poca aggressività, specialmente in difesa. Poi però siamo stati capaci di riprendere il filo del discorso restando in partita. Abbiamo giocato un basket migliore nella seconda parte ma abbiamo commesso troppi errori nei momenti cruciali mentre dall’altra parte un campione come Diamantidis non ha sbagliato niente».Ancora una volta negli ultimi minuti, quando la pressione è salita e la partita si è decisa, Cantù ha avuto poco da chi invece dovrebbe fare la differenza: i due play Smith e Tabu non hanno inciso, i lunghi da Tyus a Cusin hanno faticato a contenere il gigante Schortsanitis, Leunen ha confermato il suo momento opaco rendendo vana l’ennesima grande prestazione di Markoisvhili protagonista del suo miglior avvio di stagione da quando è in biancoblù, ben assistito da Pietro Aradori. Coach Trinchieri però evidenzia altri fattori che hanno inciso sull’esito del match: «Abbiamo avuto problemi di falli nei nostri uomini chiave. Un altro fattore che ha inciso è stata la differenza nei liberi tirati, e non lo dico per lamentarmi, ma solo come dato di fatto: noi ne abbiamo tirati 19 contro i 39 del Pana, così è difficile sopravvivere». Lo stratega canturino però guarda il bicchiere mezzo pieno: «In Eurolega abbiamo perso due partite ma abbiamo anche capito che possiamo fare risultati migliori. La prossima volta andrà meglio». Già perché la gara contro il Khimki Mosca in programma venerdì prossimo a Desio (ore 20.15) diventa senza appello: si dovrà vincere per non vedere già compromesso ogni discorso qualificazione. Nel frattempo però la Chebolletta dopo tre sconfitte di fila cerca la scossa vincente in campionato dove domani all’Ngc Arena (ore 18.15) ospiterà il derby dell’energia contro l’Enel Brindisi. Un’altra partita cruciale per riaccendere la scintilla.

    Andrea Piccinelli

  • Cantù  spettacolare. Stasera alle 20.30 la gara con l’Ulm in Eurocup

    Cantù spettacolare. Stasera alle 20.30 la gara con l’Ulm in Eurocup

    Basket – Tempo di bilanci dopo il girone d’andata, con i brianzoli primi alla pari con Brindisi

    «Ho sempre creduto nella bontà di questa squadra e di chi l’avrebbe guidata, ma ad inizio stagione non potevo certo immaginare che avremmo chiuso il girone d’andata al primo posto con Brindisi». Per la verità solo lo scontro diretto perso in Puglia di un punto non certifica il primato dell’Acqua VitaSnella Cantù che, però, vira al giro di boa a quota 22, comunque in testa alla classifica di serie A, per la gioia non nascosta del presidente Anna Cremascoli.  «Il nostro bilancio di metà stagione non può che essere positivo – ammette il massimo dirigente – Dopo aver centrato gli obiettivi della qualificazione al secondo turno di Eurocup e alle Final Eight di Coppa Italia, ora è arrivata anche questa insperata conclusione del girone d’andata in campionato».

    Il numero uno ieri ha fatto il punto, a metà campionato, in una conferenza stampa con il direttore sportivo Daniele Della Fiori e l’allenatore Stefano Sacripanti.Il punto d’orgoglio«La cosa che ci soddisfa ulteriormente è il clima che si è creato attorno alla squadra – aggiunge il presidente – un entusiasmo crescente che ha saputo meritarsi divertendo e divertendosi sul campo. Un team unito che gioca bene e che appassiona il pubblico tanto che ci fa piacere sottolineare come l’indice di presenze al Pianella sia aumentato di oltre il 90% in questa prima parte di stagione».Scommesse riusciteLe tante scommesse lanciate con il rinnovamento di quest’estate quindi sono state vinte guardando i risultati e la risposta della gente. «Diciamo che la prima scommessa fatta dalla società è stata quella di puntare su un direttore sportivo giovane come Daniele Della Fiori, una scelta ponderata – dice ancora Cremascoli – Poi abbiamo voluto riportare Sacripanti a Cantù e questo ha creato una ventata di rinnovamento e un clima positivo attorno alla squadra che ha portato a raccogliere sul campo molto di più di quanto ci apettavamo».Il nuovo diesseProprio il direttore sportivo Della Fiori fa eco alla first lady biancoblù: «La nostra classifica in campionato e i risultati ottenuti in Europa ci riempiono di soddisfazione, soprattutto se pensiamo alle incognite e al budget ridotto con cui abbiamo iniziato e perché no anche a qualche scommessa in seno alla squadra».I meriti dello staff«Il capolavoro dello staff tecnico, con un precampionato non facile viste le assenze dei due lunghi e di Pietro Aradori in Nazionale – aggiunge Della Fiori – è stato di trovare in fretta gerarchie e la chimica giusta sopperendo così anche ad infortuni importanti. Si è creata così una squadra di seri professionisti che si allenano tutti i giorni per il gusto di lavorare e crescere insieme».I margini di crescita«Ritengo però che possiamo ancora migliorare – conclude il direttore sportivo canturino – Il processo di crescita di questa squadra è continuo, noi siamo contenti di quanto fatto ma la strada è ancora lunga. Puntiamo a restare più in alto e il più a lungo possibile sia in campionato, mai così equilibrato, che nelle coppe a cui teniamo tantissimo».Obiettivi e ambizioniOra dopo i primi obiettivi centrati l’asticella si alza e i tifosi sognano. «Sognare è giusto – confida Cremascoli – ma non parliamo di scudetto, è presto: noi vogliamo e dobbiamo pensare un passo alla volta. La nostra attenzione è rivolta tutta ai prossimi impegni: alla trasferta ostica di Pistoia di domenica e prima ancora alla sfida di mercoledì sera, in casa, per il 2° turno di Eurocup contro Ulm: una partita difficilissima contro una formazione molto forte e che potrebbe valere tanto per il nostro futuro nella manifestazione».Appello per l’Eurocup«Invitiamo i nostri tifosi a venire numerosi alla partita contro l’Ulm: ci dispiace constatare invece come ad oggi siano stati sottoscritti meno di 1500 abbonamenti per la seconda fase di Eurocup. Non voglio pensare che i canturini non tengono all’Europa, dove questo club ha costruito la storia».La Coppa ItaliaLa first lady sposta il suo tiro anche sulla Coppa Italia che vedrà Cantù sfidare il 7 febbraio Reggio Emilia nei quarti e, in caso di vittoria, la vincente della sfida Milano-Sassari in semifinale. «Come sempre pensiamo a una partita per volta quindi pensiamo solo a battere Reggio Emilia, poi ci concentreremo sulla eventuale semifinale. Se troveremo Milano ben venga: meglio in semifinale che nei quarti o in finalissima».La parola al coachSull’argomento Coppa Italia è intervenuto anche coach Stefano Sacripanti: «Innanzitutto penso che l’accoppiamento con Reggio Emilia sia molto ostico perché la squadra biancorossa è un team solido e pericoloso. Inoltre penso che tutte le otto partecipanti di questa edizione possano seriamente vincere la Coppa Italia».Sacripanti poi traccia il suo bilancio al giro di boa: «Sinceramente non mi interessa particolarmente il 1° o 2° posto al termine dell’andata, perché sono convinto che il girone di ritorno sarà molto combattuto per la griglia playoff. In quest’ottica però i due punti conquistati domenica a Bologna hanno un valore importantissimo anche perché sono arrivati con una bella prestazione corale».

    Andrea Piccinelli

  • Capiago, ladri acrobati scatenati nel pomeriggio di Santo Stefano

    Capiago, ladri acrobati scatenati nel pomeriggio di Santo Stefano

    Hanno raggiunto gli appartamenti arrampicandosi sui pluviali

    (a.cam.) Furti a ripetizione nel pomeriggio di Santo Stefano a Capiago Intimiano. In azione gli ormai tristemente noti ladri acrobati, malviventi che si arrampicano sui pluviali per raggiungere appartamenti anche ai piani superiori. Almeno due i colpi messi a segno, ma non è escluso che ci siano altre denunce.I malviventi hanno approfittato dell’assenza dei proprietari di alcuni appartamenti per entrare in azione. Presa di mira via Tatti, una strada residenziale del paese della cintura di

    Como. Probabilmente, i colpi sono stati messi a segno nel pomeriggio di giovedì, anche se sono stati poi scoperti in serata, al rientro dei residenti nelle case svaligiate.Arrampicandosi sul canale di scolo dell’acqua piovana, i malviventi – probabilmente due, secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine – hanno raggiunto gli appartamenti al primo e al secondo piano di una palazzina di via Tatti. Sembra che i malviventi, prima di entrare nelle case siano riusciti anche a disattivare il sistema di allarme.I ladri hanno rovistato negli appartamenti e rubato gioielli e altri oggetti di valore, prima di allontanarsi indisturbati. I furti sono stati scoperti in serata, quando i residenti delle case sono rientrati dopo una giornata di festa trascorsa fuori. A Capiago sono intervenuti per un sopralluogo i carabinieri della compagnia di Como. I militari hanno raccolto la testimonianza dei residenti negli appartamenti e cercato elementi utili ad individuare i malviventi. Ancora da quantificare il valore complessivo degli oggetti rubati. I militari dell’Arma stanno verificando anche eventuali ulteriori colpi che potrebbero essere stati compiuti dalla stessa banda.L’allarme furti nella zona attorno a Como sembra inarrestabile. Nelle scorse settimane, a Lipomo sono state messe a segno decine di colpi, al punto che alcuni cittadini si erano organizzati autonomamente con ronde notturne per scoraggiare i malviventi. Il problema aveva poi toccato Montorfano, Albavilla e Albese con Cassano. In tutti i casi, anche gli amministratori locali sono intervenuti e hanno organizzato incontri con i cittadini per valutare possibili interventi, in collaborazione con le forze dell’ordine. A Lipomo sono stati rafforzati i controlli di polizia e carabinieri, anche in borghese.

  • Casa del Fascio, si anima la facciata

    Casa del Fascio, si anima la facciata

    MANIFESTAZIONISabato 5 novembre, dalle 11 alle 17.45, si svolgerà nell’Auditorium del Politecnico di Como, in via Castelnuovo 7, la terza edizione della kermesse “TEDxLakeComo”, manifestazione dedicata a scienza, tecnologia e società con scienziati e filosofi di livello internazionale. Tra i temi discussi le prospettive del design italiano nell’era digitale, la qualità dell’informazione su Internet e la creatività nell’impresa sociale. In occasione dell’evento, domani e sabato sulla facciata di Palazzo Terragni, ex Casa del Fascio di Como disegnata dall’architetto razionalista Giuseppe Terragni, verranno proiettati volti di bambini, alternati da emoticon (icone che esprimono emozioni nel linguaggio utilizzato dai giovanissimi). La proiezione ha lo scopo di attirare l’attenzione sulle nuove generazioni. L’installazione è firmata dalla fotografa comasca Roberta Butti e dal designer bresciano Roberto Carraro.

  • Casinò di Campione, incassi stabili nonostante la crisi

    Casinò di Campione, incassi stabili nonostante la crisi

    Aumentano gli ingressi alla casa da giocoIncassi stabili, nonostante la crisi che ha colpito le case da gioco, per il Casinò di Campione che archivia il 2013 con un bilancio positivo.«L’anno appena concluso – sottolinea il comunicato diffuso ieri dai vertici del casinò comasco in terra elvetica – si chiude con incassi di gioco pari a 90,2 milioni di euro, in sostanziale equilibrio rispetto ai 90,7 del 2012 (-0,6%). Se si tiene conto della mutata situazione del cambio euro-franco svizzero, il 2013 per contro si chiude con 111 milioni

  • Caso skateboard, duello a distanza tra linea dura e dialogo con i giovani

    Caso skateboard, duello a distanza tra linea dura e dialogo con i giovani

    Allo studio incontri con le scuole per promuovere la legalitàPolemica a distanza sul caso dello skater minorenne che sarebbe stato strattonato da un vigile della polizia locale di Como dopo un controllo. L’ex assessore alla Cultura di Como Sergio Gaddi ha postato un commento sulla propria pagina Facebook chiedendo la linea dura contro i giovani che usano le tavolette dotate di ruote fuori dagli spazi consentiti. Da parte sua l’assessore alla Sicurezza della attuale giunta Lucini, Marcello Iantorno, cui il sindaco Mario Lucini ha delegato l’incarico diseguire la vicenda, ribadisce che il Comune intende affrontare il caso «senza paternalismi», chiedendo ai ragazzi il rispetto delle regole ma dando anche ascolto alle loro istanze.La polizia locale intanto ha aperto una indagine interna per appurare quanto avvenuto venerdì scorso, intorno alle 13, nel tratto di lungolago che da piazza Cavour conduce a piazza Sant’Agostino. Dove un ragazzo minorenne, che che stava tornando a casa dopo la fine delle lezioni e percorreva la via degli autobus sul suo skateboard, ha raccontato di essere stato strattonato da un vigile dopo un controllo. La certezza è che il giovane su quella via non poteva procedere.«Si parla di sospensione per il vigile, ma bisognava dargli una medaglia» dice al telefono Gaddi. Che su Facebook ha postato il seguente messaggio. «Una medaglia bisognava dargli! Siamo alla follia, prima si legano le mani a polizia e carabinieri, poi ci si lamenta della sicurezza e dei vandalismi».Gaddi non ha mancato di tornare su un suo vecchio cavallo di battaglia, la lotta agli skaters ai giardinetti di largo Spallino. «Quante volte sono intervenuto (risolvendo a mio modo, senza chiamare i vigili) – dice su Facebook – contro alcuni imbecilli che continuavano a saltare sugli skate anche durante le inaugurazioni delle mostre a San Francesco con la gente dentro che non poteva sentire per il loro rumore?». E per finire, un’espressione colorita che non ha mancato di sollevare critiche, nelle decine di commenti che sono seguiti a questo post di Gaddi sul social network: «La tavoletta bisogna spaccargliela sulle corna, altro che “scusi se la disturbo signor giovane, potrebbe smetterla di dare fastidio alla cerimonia?”».Iantorno invita da parte sua a calmare i toni e a far tesoro dell’esperienza. L’assessore alla Sicurezza e alla Legalità, diritti e trasparenza dell’attuale giunta Lucini, sottolinea: «Nel caso specifico abbiamo un dialogo aperto con il ragazzo, utile e interessante. Abbiamo dato la disponibilità piena a incontrare già la settimana prossima lui e la sua famiglia, anche con il comandante della polizia locale, e a incontrare insieme a lui tutti i giovani di Como per avviare, anche con l’aiuto di personale specializzato, un’azione di promozione capillare della sicurezza stradale».«Il dialogo è la parola chiave – prosegue Iantorno – Certo, in presenza di comportamenti inopportuni è necessario essere fermi, ma l’obiettivo finale è e rimane il dialogo, il confronto. Occorre seminare per prevenire. Del resto tutti siamo stati giovani, e spesso abbiamo tenuto comportamenti inopportuni e inappropriati. Ai miei tempi non c’erano gli skateboard ma gli schettini e il monopattino sì, e qualche volta ci è capitato di renderci protagonisti di azioni al limite del codice. Ma ora da adulti abbiamo il dovere di dare il buon esempio e indicare ai giovani i comportamenti corretti da tenere. Spero che potremo partire a tenere incontri con i giovani sulla legalità, la sicurezza e il codice della strada proprio dalla scuola frequentata dal giovane in questione. Fermo restando che lo skateboard va evitato laddove è inopportuno e inappropriato, e lo dico in primis nell’interesse dei giovani, per l’incolumità degli stessi ragazzi. Sia chiaro – conclude – io sono contrario agli atteggiamenti paternalistici: ai giovani vanno chiesti comportamenti adeguati, ma le regole da rispettare vanno loro spiegate con calma e con il dialogo, senza farle calare dall’alto, in modo sanzionatorio. Cercando di recepire le loro istanze».Avremo quindi una pista da skateboard in città? «Non è mio compito dirlo – chiude l’assessore Marcello Iantorno – ma va detto che spesso le città non sono accoglienti per i ragazzi, sono prive di luoghi per lo svago e per lo sport. Chissà che il dialogo aperto da questo caso specifico non porti a una riflessione e di qui alla costruzione di qualcosa di concreto, nei prossimi anni?».

  • Cavadini si difende: «La città non è addormentata»

    Cavadini si difende: «La città non è addormentata»

    Il dibattito sul turismoL’assessore: «La nostra realtà non può essere in alcun modo accusata di immobilismo»

    L’immagine di una città “addormentata”, in attesa del bacio del principe azzurro, non piace a Luigi Cavadini, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Como.«La nostra realtà non può essere in alcun modo accusata di immobilismo cultural-turistico. O, almeno, non in quest’ultimo periodo. E sicuramente lo sarà sempre di meno in futuro», dice l’assessore.«La nostra città è viva. E già da tempo sta mostrando il suo lato migliore, fatto di eventi di richiamo. Appuntamenti

    in grado di attirare le persone e accendere Como», spiega sempre Cavadini.Il discorso è tornato d’attualità dopo il successo di pochi giorni fa ottenuto dallo spettacolo dei “Carmina Burana” nella rinata Arena del Teatro Sociale. Una serata magica che ha evidenziato, ancora una volta, le infinite potenzialità del capoluogo. Una città con le carte in regola per far diventare la cultura e il turismo potenti motori di sviluppo. Le possibilità sono tutte li, a portata di mano. Ma non sempre però, è questa l’impressione, si riesce a coglierle.«Forse questa era una tendenza del passato. Non è più così, ora. E anche per l’estate abbiamo già da tempo un cartellone di sicuro richiamo – spiega Cavadini – Il lavoro non è semplice. Le risorse sono limitate, ma lo sforzo e l’impegno profusi per allestire un calendario degno di una città turistica sono totali».Davanti al pienone fatto registrare dai “Carmina Burana” e dalla risposta entusiasta della città, viene da domandarsi quale dovrebbe essere la strada migliore da seguire per invogliare i turisti e, naturalmente, i comaschi.«La tendenza, per ovvi motivi di budget ma non solo, è quella di organizzare un numero molto elevato di appuntamenti così da assicurare sempre, soprattutto nel periodo caldo dell’estate, la presenza di un evento di richiamo. E, se possibile, inserire alcuni spettacoli di forte impatto», dice Cavadini.Un’altra strada potrebbe essere quella di allestire kermesse comuni con altri paesi.«Ci abbiamo provato anche quest’anno – dice Cavadini – Abbiamo preso contatti con centri come Cernobbio o Tremezzo per studiare festival che, uniti da un filo comune, invogliassero le persone a spostarsi tra i diversi paesi. Purtroppo, la difficoltà nell’individuare date che accontentassero tutti ha fatto naufragare il progetto. Ci riproveremo».A margine di questa riflessione non si può, ovviamente, non parlare della mostra “La città nuova. Oltre Sant’Elia”, a Villa Olmo e in Pinacoteca, che chiuderà il 14 luglio. I risultati del botteghino non sono lusinghieri. I tagliandi strappati non hanno ancora raggiunto quota 15mila. Nel 2012, la kermesse “La dinastia Brueghel” a Villa Olmo aveva chiuso a quota 92mila.«Non faccio previsioni. Trarremo le dovute considerazioni alla fine», commenta secco l’assessore.