«Stiamo raccogliendo i frutti del nostro lavoro quotidiano. All’inizio della stagione giocavamo bene, ma non conquistavamo punti; però alla lunga l’impegno messo paga sempre». Lo ha detto Ettore Gliozzi, attaccante del Como, in collegamento ieri sera su Espansione Tv, con la trasmissione “Anteprima del barbiere”, in onda tutti i martedì alle 20.30.«La vittoria di Brescia ci ha dato consapevolezza – ha aggiunto – ma anche nella gara prima, nel pari con il Benevento, si era visto che qualcosa era scattato in noi e che le cose stavano cambiando».«Non va dimenticato che nella rosa ci sono molti nuovi giocatori e serviva tempo per amalgamare tutti. Ma il potenziale c’era – ha concluso Gliozzi – Oggi giochiamo un bel calcio e allo stesso tempo non molliamo mai, ci aiutiamo sempre. Il prossimo incontro con il Perugia? Sta bene ed è una formazione solida insidiosa, ma in questo torneo è un discorso che vale per tutti».Gli azzurri – reduci dalla vittoria per 2-1 a Terni e ora a un punto dalla zona playoff – sono tornati ieri al lavoro in vista del confronto di sabato prossimo allo stadio Sinigaglia contro il Perugia (fischio d’inizio alle ore 14). Un match tra due squadre con il morale alto, entrambe reduci da una affermazione in trasferta. Parallelamente al successo dei lariani sul terreno della Ternana, è infatti giunto anche quello dei “Grifoni” a Ferrara contro la Spal (2-1 con rete decisiva degli ospiti all’86’).Nella formazione di mister Giacomo Gattuso sono da valutare le condizioni del difensore Marco Varnier, che a Terni non è sceso in campo.La società, intanto ha messo in vendita i biglietti per il match del Sinigaglia. Le modalità sono quelle consuete. I tagliandi saranno disponibili fino alle 14 di sabato 6 esclusivamente online sul sito vivaticket.com e nei punti vendita abilitati. Per il settore ospiti, invece, la scadenza è venerdì alle 19. I botteghini il giorno della partita rimarranno chiusi. I prezzi non sono variati, vanno dai 58 euro per la tribuna d’onore (che comprende anche il servizio hospitality) ai 12 della curva, con lievi variazioni per il diritto di prevendita (2 euro in più).
Categoria: Notizie locali
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Green pass, Comune di Como pronto: «Oggi la prova del nove»
Entra oggi in vigore l’obbligo di green pass per accedere a tutti i luoghi di lavoro. In comune a Como questa mattina i dipendenti, nella fascia tra le 7.45 e le 9.15, si recheranno all’ingresso di via Vittorio Emanuele dove è stato posizionato un totem con il lettore del Qr code posto sul certificato verde che emette luce verde per chi è in regola e rossa per chi non lo è, in quel caso la persona non potrà accedere all’ufficio. Un altro totem è stato collocato all’accesso da via Bertinelli e sarà dedicato alle altre persone che hanno l’obbligo di esibire il green pass (gli assessori in primis, ma anche fornitori, addetti alle pulizie).Nelle sedi distaccate – dove il numero di dipendenti è inferiore – all’ingresso ci sarà il controllo affidato ad una persona incaricata.«Come tutti ci siamo attivati per dare attuazione alle linee guida – ha detto Donatello Ghezzo, direttore del settore Risorse Umane di Palazzo Cernezzi – C’è ancora una piccola percentuale di smartworking come prevede la normativa, di fatto il rientro in presenza di tutti avverrà entro la fine del mese».Anche in Comune a Como ci si aspetta una quota di persone che non si adeguerà.«Alcuni dirigenti non nascondono i timori ma la prova l’avremo domani – spiega ancora Ghezzo – dovremmo essere nell’ordine di un 5/8%, quindi qualche unità, e a quel punto in alcuni settori potrebbe essere riscontrata qualche difficoltà, ma lo sapremo nelle prossime ore».«Abbiamo lavorato per prepararci alle indicazioni previste – ha aggiunto l’assessore con delega al Personale, Elena Negretti – Se qualcuno non dovesse essere in regola, e quindi non potrà tornare a sedere alla sua postazione, ci potrebbero essere delle inevitabili ricadute sugli uffici. Per noi quello di oggi sarà il giorno della prova del nove».Chi non si adegua verrà considerato assente ingiustificato e privato dello stipendio (senza però il provvedimento disciplinare della sospensione). Nel caso di violazioni alle normative sanzioni sono previste anche per i datori di lavoro. Potranno rientrare nel momento in cui saranno in regola. È stato chiarito che la scelta di lavorare da remoto non può essere un modo per eludere l’obbligo del green pass.Lo smartworking è ancora consentito ma solo per esigenze organizzative aziendali.Intanto si attendono le proteste. A Como questa mattina è previsto un “Presidio Solidale” per chi non si è adeguato in piazza Verdi. Una manifestazione è in programma anche domani in piazza Cavour.
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Letteratura e natura a Lugano con Niccolò Scaffai
Martedì 9 novembre, alle 18, la Biblioteca Cantonale di Lugano ospitaNiccolò Scaffai, docente di Critica letteraria e letterature comparate all’Università di Siena e in precedenza docente di Letteratura contemporanea all’Università di Losanna.L’incontro, dal titolo “Effetti di natura: letteratura, ambiente, ecologia” è organizzato dall’associazione “Fare arte nel nostro tempo”, in collaborazione con le biblioteche cantonali, all’interno della rassegna “E’ per rinascere che siamo nati”.
“Il legame tra arte e natura è antico quanto l’umanità – spiega Scaffai – Fin da epoche remote la raffigurazione della natura ha unito mimesi e invenzione, umano e animale, coinvolgendo due sentimenti opposti ma inscindibili: il timore e il dominio, la venerazione e il controllo. Simili atteggiamenti hanno continuato fino a oggi a incidere nella relazione tra l’uomo e il suo ambiente, trovando in varie forme d’arte il terreno ideale per la loro rappresentazione. In questo incontro cercheremo di illustrare come una di quelle arti, la letteratura, ha espresso tale relazione attraverso alcuni modelli fondamentali che si sono alternati nella storia, dall’antichità ai giorni nostri”.
Niccolò Scaffai dirige il Centro Interdipartimentale di Ricerca “Franco Fortini” in Storia della tradizione culturale del Novecento. Ha insegnato dal 2010 al 2019 Letteratura contemporanea all’Università di Losanna, dove ha diretto il Centre Interdisciplinaire d’Études des Littératures (CIEL) e fondato il Pôle de recherche sur l’Italianité (RecIt). Si occupa di poesia moderna, letteratura del Novecento, comparatistica e teoria letteraria. Tra gli argomenti delle sue ricerche e pubblicazioni recenti ci sono l’opera di Montale e Sereni, la relazione tra letteratura e ecologia, Primo Levi e il racconto della Shoah. Prenotazione obbligatoria scrivendo aparticipate@associazione-nel.ch. La conferenza e altre informazioni sui programmi saranno disponibili suwww.associazione-nel.che su Youtube.
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«Il Como può competere con ogni avversario»
«Il Como ha dimostrato di poter stare benissimo in questo campionato e di potersela giocare con tutti». È deciso e ben convinto Marco Varnier, difensore della squadra azzurra. I lariani sono reduci dalla vittoria interna dell’altra sera contro il Pordenone (1-0 il finale) nel turno infrasettimanale e lunedì alle 15 sono attesi a Terni nella gara valida per la dodicesima giornata di serie B.Non senza qualche sofferenza il Como ha avuto la meglio con i friulani: 1-0 il finale di una partita in cui la squadra di Giacomo Gattuso è stata mano brillante che in altre occasioni, anche per merito di un avversario mai domo. Il fanalino di coda Pordenone con grinta ha provato fino all’ultimo a conquistare almeno un pareggio.Gli azzurri – sotto gli occhi degli esponenti della proprietà indonesiana, capitanati da Mirwan Suwarso – hanno risposto con concretezza, senza troppi fronzoli e alla fine sono usciti dal campo con i tre punti. Per il Como è il quinto risultato utile consecutivo (due pareggi e tre successi).Decisiva la rete di Antonino La Gumina al 7’′ del primo tempo. L’attaccante azzurro ha sfruttato al meglio, con un colpo di testa, una pesante indecisione del portiere ospite, Samuele Perisan, decisamente in serata no.«Ho sentito il portiere chiamare la palla alle mie spalle – ha spiegato l’attaccante del Como – e mi sono buttato sul pallone cercando di anticiparlo». Per La Gumina è il secondo gol in questo torneo, dopo quello segnato nella sfida vinta a Brescia: «La fiducia cresce di gara in gara – ha detto ancora – al pari della condizione. Giocare con continuità mi sta aiutando, ma non voglio dimenticare anche l’aiuto che mi stanno dando i compagni di squadra, sia nei match, sia nel corso della settimana durante gli allenamenti».Un campionato di serie B all’insegna dell’equilibrio. Lo testimoniano i risultati dell’ultima giornata e la classifica, che nella sua parte centrale presenta ben dieci compagini nel giro di due punti. Un turno aperto dall’anticipo di mercoledì fra Cosenza e Ternana – arbitrato dal comasco Andrea Colombo – terminato 3-1 per i calabresi; unica affermazione casalinga assieme a quella del Como (1-0) con il Pordenone. La giornata si è completata giovedì. La capolista Pisa ha pareggiato 1-1 sul terreno della Cremonese; medesimo risultato per l’altro scontro di vertice, fra Brescia e Lecce e per il match tra Alessandria e Frosinone.Quattro i successi in trasferta: la Spal ha superato per 1-0 l’Ascoli, il Parma per 2-1 il Cittadella, il Benevento per 2-0 il Crotone e la Reggina per 2-0 il Perugia.«Può succedere di tutto in un torneo così – ha affermato ancora Marco Varnier – Con una serie di vittorie ci si può ritrovare nella parte alta della classifica».Lo stesso difensore ha poi ammesso di essere uscito da una fase molto difficile: «Negli ultimi anni ho avuto una lunga serie di problemi fisici, che ora sto superando con il prezioso apporto di fisioterapisti. Ma, dico la verità, la scorsa estate avevo mille pensieri, ho anche pensato al ritiro e a concentrarmi sugli studi universitari».«Una partita non facile contro una formazione in ripresa». Con queste parole mister Giacomo Gattuso ha commentato il successo interno contro il Pordenone. «Il primo tempo della mia squadra è stato buono – ha aggiunto – poi ci siamo abbassati. Siamo andati in sofferenza, ma il dato positivo è che la squadra si sia adeguata alla situazione. A volte abbiamo conquistato i tre punti con gioco spumeggiante, in questa occasione siamo stati più concreti, senza fare troppe concessioni allo stile: volevamo chiudere con un successo e abbiamo raggiunto l’obiettivo con grinta, carattere e determinazione. La classifica è sicuramente diversa rispetto a qualche settimana fa, è compatta e ogni partita è all’insegna dell’equilibrio».
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La Corte di Cassazione respinge tutti i ricorsi. In piazza Garibaldi si muoveva la ’ndrangheta
La presenza della “Quarto Savona 15” in piazza Garibaldi a Cantù è stata fortemente simbolica.Proprio queste lastre, infatti, sono state nel recente passato protagoniste di un processo approdato in aula a Como, che aveva messo al centro dell’attenzione il tentativo della ’ndrangheta di controllare i locali e le attività che si affacciavano sulla piazza. La sentenza di primo grado aveva condannato nove imputati a una pena complessiva di oltre un secolo, riconoscendo a quattro di loro l’appartenenza al Locale malavitoso di Mariano Comense. Il 24 luglio 2020 l’Appello aveva confermato l’impianto accusatorio, abbassando però le pene a un totale comunque impressionante di oltre 90 anni, ribadendo il coinvolgimento dei quattro imputati principali nella ’ndrangheta. La firma definitiva è arrivata dalla Cassazione che ha respinto tutti i ricorsi che erano stati presentati.La sentenza su piazza Garibaldi è dunque diventata definitiva, confermando il tentativo che c’era stato della malavita organizzata di stampo calabrese di controllare le attività commerciali della zona. «È bene precisare – fanno subito notare nelle motivazioni i giudici romani – che nessuno dei ricorrenti contesta l’esistenza del Locale di Mariano Comense», e Cantù «era controllata dal Locale di Mariano». Due gli elementi che secondo la Cassazione sono fondamentali per capire la presenza della ’ndrangheta in città: «la gambizzazione» del nipote del boss proprio a Cantù e la mancata reazione all’agguato cui tuttavia fece seguito una visita, il 23 gennaio 2014, di uno degli imputati al boss che all’epoca era ai domiciliari. «Sintomi di uno scontro all’interno del locale di Mariano Comense» con il cambio dei vertici e il passaggio delle attività prima gestite dal nipote del boss al nuovo rampollo emergente. E le attività prima gestite dal nipote del boss ruotavano appunto attorno a piazza Garibaldi e al loro controllo.La sentenza della Cassazione passa poi in rassegna sia le paure delle vittime dei pestaggi che ritiravano le denunce una volta intuito con chi avevano a che fare, sia l’omertà dei gestori dei bar e della discoteca che accettavano «atteggiamenti di prevaricazione» da parte del «gruppo dei calabresi» che tutti ben conoscevano.«Il gruppo agiva secondo una composizione a geometria variabile – si legge nella sentenza – ma con identiche modalità comportamentali connotate da atteggiamenti violenti e prevaricatori anche nei confronti degli avventori». C’era chi si sentiva «intimorito dalla “fama” del gruppo», chi «accettava la protezione», chi «era determinato a vendere il proprio locale proprio a causa del clima “poco sereno” di piazza Garibaldi». Quella stessa piazza che aveva dovuto sentire in aula i «non ricordo» delle persone definite «reticenti», sopportando la «condizione di omertà e il tentativo di minimizzare l’accaduto e le condotte estorsive» da parte dei testimoni che erano stati chiamati a parlare di quanto accadeva nel pieno centro di Cantù, sotto il campanile di San Paolo. Dopo anni, siamo comunque arrivati alla condanna di tutti e nove gli imputati. Oggi possiamo dire che in piazza Garibaldi si muoveva la ’ndrangheta. Anche per questo, la “Quarto Savona 15” che negli scorsi giorni ha presidiato il centro brianzolo, è stata una presenza simbolica. La supremazia dello Stato, seppur ferito in quelle lamiere contorte, sull’anti-Stato.
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La Mostra dell’Artigianato torna in presenza dal 30 ottobre al 7 novembre
La Mostra dell’Artigianato torna negli stand di Lariofiere a Erba da sabato 30 ottobre a domenica 7 novembre.L’evento – realizzato in collaborazione con Confartigianato Imprese Como e Lecco – torna in presenza con un’esposizione rinnovata e con tante proposte che esaltano il valore del lavoro artigiano. In totale saranno 128 gli espositori presenti provenienti da Italia e dall’estero.«Il periodo appena trascorso – ha detto Fabio Dadati – presidente di Lariofiere – è stato sicuramente utile per una profonda riflessione sul ruolo e sulle funzioni che il progetto “Mostra Artigianato” deve perseguire. È emersa, ad esempio, l’esigenza di rappresentare i valori e i tratti di unicità propri del mondo artigiano, elementi che difficilmente possono essere trasmessi attraverso un’esperienza di tipo digitale. Per questa ragione abbiamo investito grandi risorse nella ricerca e nella selezione di espositori che possano esprimere il saper fare, la creatività, l’intelligenza».Sono quattro i settori presenti: Casa, Moda, Benessere ed Enogastronomia a cui si affianca una novità: un’ampia selezione di gioielli di alta qualità fatti a mano con materiali preziosi e di riciclo. Oltre ai numerosi prodotti e servizi accessibili agli stand espositivi, la Mostra dell’Artigianato offrirà incontri culturali e approfondimenti fruibili sia in presenza sia attraverso i canali digitali.«Tenere insieme il capitale umano e quello tecnologico: da qui siamo partiti per organizzare la Mostra dell’Artigianato 2021 – aggiunge Ilaria Bonacina, presidente del Comitato promotore della Mostra – ed ecco cosa troverete: tradizione e innovazione, presenza e virtuale, i sapori di una volta e le nuove tecniche di cucina, il turismo slow e sostenibile raccontato dalla bicicletta, l’abitare smart ma consapevole delle necessità di spazi armoniosi».La Mostra dell’Artigianato verrà inaugurata sabato 30 ottobre con una cerimonia alla presenza di Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato, cui seguiranno momenti di approfondimento per il pubblico e per le imprese.Tra gli ospiti, la principessa Soraya Malek, nipote dell’ultimo re d’Afghanistan, nota attivista per i diritti umani, Maria Giovanna Luini, scrittrice, oncologa e divulgatrice scientifica e lo scrittore Emilio Magni.Si potranno degustare menu della cucina afghana, spagnola. lombarda, emiliana, laziale, campana, pugliese e sarda. Orari di apertura: sabato e festivi 10-22; feriali 15-22. Ingresso libero. Info: www.mostrartigianato.com.
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La nuova App, come funziona e con quali limiti
L’App Sconto Carburante è il nuovo strumento che consentirà di beneficiare dello sconto al momento del rifornimento. Una volta installata sul proprio smartphone, non appena sarà attiva, si potrà accedere autenticandosi con Spid e, prossimamente, anche con la Carta d’identità elettronica. Il sistema genererà un codice da mostrare al gestore dell’impianto di rifornimento che, dopo aver inserito i dati del cliente, il codice del nuovo rifornimento e il numero dei litri erogati sulla propria applicazione, attenderà l’autorizzazione che conclude l’operazione per attribuire lo sconto.Per adesso la riduzione si potrà ottenere solo nei 43 comuni, su un totale di 106, che rientrano nella Fascia A e quindi nei quali scatterà a breve lo sconto benzina. Entrando nell’App, si potranno poi sempre verificare i litri di carburante ancora disponibili a prezzo scontato per la giornata e per il mese in corso. Esistono infatti delle limitazioni giornaliere e mensili per ciascun veicolo abilitato allo sconto. Per le autovetture non più di 70 litri al giorno e 210 litri al mese. Per i motoveicoli non più di 20 litri al giorno e 60 litri al mese. Tra un rifornimento e l’altro per uno stesso veicolo devono trascorrere almeno 12 ore. È vietato il rifornimento di taniche a prezzo scontato.Sono infine previste sanzioni: chiunque effettui rifornimento a prezzo scontato senza averne titolo o, pur avendone diritto, effettui rifornimento godendo di una riduzione di prezzo non spettante, utilizzando l’identificativo altrui, è soggetto al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 3mila euro, oltre al ritiro immediato dell’identificativo impropriamente utilizzato. Il beneficiario che cede il proprio identificativo ad altri o lo utilizzi per veicoli altrui è soggetto al pagamento di una sanzione da 500 a 3mila euro.
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La “Quarto Savona 15” lascia Cantù: oltre 15mila i cittadini in visita
Oltre 15mila i cittadini che sono andati a vedere i resti della Quarto Savona 15, la Fiat Croma blindata della questura di Palermo, su cui viaggiavano tre uomini della scorta di Giovanni Falcone (l’assistente Antonio Montinaro egli agenti Vito Schifani e Rocco Dicillo), scaraventata a 300 metri di distanza dall’esplosione di 500 chili di tritolo sull’autostrada che da Capaci portava a Palermo. E domenica sera questi resti, testimonianza di un momento importante della storia italiana, hanno lasciato piazza Garibaldi a Cantù.Prima della partenza si è tenuta una cerimonia celebrativa. Tra le autorità intervenute, il sottosegretario del Ministero dell’Interno, Nicola Molteni, Giuseppe Molteni, vice sindaco di Cantù, Maurizio Cattaneo, assessore alla Sicurezza e alla Legalità e Benedetto Madonia, presidente della Consulta Permanente Sicurezza e Legalità. La rassegna contro le mafie denominata Noi Siamo Loro, organizzata dall’amministrazione comunale e dalla Consulta Permanente Sicurezza Urbana e Legalità in collaborazione con il Centro Studi Sociali contro le mafie, è stata strutturata su tre incontri aperti alle scuole. Gli interventi sono stati tenuti da Tina Montinaro, moglie di Antonio Montinaro, caposcorta ucciso nell’attentato di Capaci, Alessandra Dolci, direttrice della Direzione Distrettuale Antimafia, e il magistrato Sara Ombra, che ha seguito il processo per i fatti di piazza Garibaldi.«L’esposizione della teca della Quarto Savona 15 non è stata un punto di arrivo, ma di partenza di un programma d’azione pluriennale e proiettato nel futuro che per essere efficace deve avere, come principali interlocutori, gli studenti», ha dichiarato con fermezza Benedetto Madonia, presidente della Consulta Permanente Sicurezza Urbana e Legalità e del Progetto San Francesco.Il soggiorno della Quarto Savona 15 a Cantù si è concluso, ma continua il suo viaggio in tutta Italia, quale testimone della forza della legalità.«La nostra Amministrazione è esplicitamente impegnata nella lotta e nel contrasto a ogni tipo di infiltrazione mafiosa – ha sottolineato il vicesindaco Molteni – Ospitare la Quarto Savona 15 nella piazza centrale di Cantù è stato ben più di un onore». E la cittadinanza ha risposto in massa all’appello.
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L’arbitro Colombo “quarto uomo” nel match Torino-Sampdoria
Nuova chiamata in serie A, come “quarto uomo” per l’arbitro comasco Andrea Colombo, nella foto.Dopo aver svolto questo ruolo in Juventus-Roma (tenendo tra l’altro a bada uno scatenato Josè Mourinho), il direttore di gara torna a Torino, ma, in questo caso per una partita dei granata, che oggi alle 20.45 attendono la Sampdoria.Colombo mercoledì ha diretto la sfida tra il Cosenza e la Ternana, terminata 3-1 per i calabresi. Particolare curioso: nel finale è stato concesso un rigore agli ospiti, calciato da Alfredo Donnarumma e parato dal portiere. Penalty ripetuto per l’ingresso in area di troppi giocatori. E anche nel bis si è riproposta la stessa situazione, con la palla bloccata dall’estremo difensore della squadra rossoblù Mauro Vigorito.Colombo “quarto uomo” in serie A. Medesimo ruolo per un altro arbitro della sezione Aia di Como, Mattia Caldera, che lunedì alle 15 sarà a Ferrara per il match tra Spal e Perugia.In contemporanea ci sarà Ternana-Como, che è stata affidata a Rosario Abisso di Palermo.In serie C, invece, fischierà l’altro esponente d’élite dell’Aia di Como, Alessandro Di Graci, che, lunedì sera alle 21, sarà a Gubbio per la gara tra la compagine umbra e il Siena. Per chi volesse seguire la partita e l’arbitro lariano, è prevista la diretta su RaiSport.
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Letture di Hermann Hesse a Montagnola
Prosegue il ciclo di letture dedicate ad Hermann Hesse nella casa di Montagnola sopra Lugano, che fu dello scrittore e che ora è un museo a lui intitolato. Il Museo a Montagnola, allestito nel 1997 nei locali della Torre Camuzzi, si trova nelle strette vicinanze della pittoresca Casa Camuzzi, nella quale Hermann Hesse visse, dal 1919 al 1931, in un appartamento che godeva di una magnifica vista sul lago di Lugano.Il prossimo appuntamento dedicato allo scrittore tedesco è il 7 novembre, alle 16, con la lettura dal titolo “Anche l’uomo mi è caro e la persona…” che esplora il carteggio tra Hermann Hesse e Thomas Mann. Leggono Simon Cattaneo e Torsten Korte. Il 5 dicembre sarà la volta di “La via verso sé stessi” con brani da Siddharta e letture per un minuto a cura di Lucilla Janssen e Marianne Niculescu.Informazioni e prenotazioni: www.hessemontagnola.ch.