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  • Carugo, arrestato in flagranza di reato un falsario camerunense

    Carugo, arrestato in flagranza di reato un falsario camerunense

    Un falsario, camerunense irregolare di 36 anni, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Mariano Comense. L’uomo è accusato di fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata. Il provvedimento è stato eseguito a Carugo.

  • Cantù: omaggio a Giorgio Perlasca con il monologo di Albertin

    Cantù: omaggio a Giorgio Perlasca con il monologo di Albertin

    Alessandro Albertin sul palcoscenico

    La vicenda di Giorgio Perlasca raccontata come una partita di calcio, con i tanti colpi di scena che possono caratterizzare un match. Sia chiaro, con il massimo rispetto per la vicenda del comasco che nella Seconda Guerra Mondiale a Budapest, simulando di essere console generale spagnolo, salvò oltre 5mila ebrei firmando lettere di salvaguardia e sventando l’incendio e lo sterminio del ghetto della capitale ungherese.È lo spettacolo che viene proposto al Teatro Fumagalli di via S.Giuseppe 9 a Vighizzolo (Cantù) il 31 gennaio alle 21.15. Perlasca, il coraggio di dire no, è un monologo di e con Alessandro Albertin (foto), tra l’altro proposto recentemente con successo anche al Teatro Parenti di Milano (ingresso 36/30 euro). Circostanza curiosa: malgrado numerosi contatti, proposte e brochure mandati a strutture e organizzazioni di Como, nella città dove Perlasca nacque nel 1910 – esattamente in via Ferrari – la rappresentazione non è mai stata messa in cartellone. Cogliendo il valore di questa opera ci hanno pensato, per fortuna, al Teatro Fumagalli, dove lo spettacolo è tra l’altro in calendario a poca distanza dal Giorno della Memoria, che ricorda ogni anno le vittime dell’Olocausto e che cade il 27 gennaio di ogni anno.

    Giorgio Perlasca

    Albertin interpreta tutti i personaggi della complessa vicenda di Perlasca a Budapest con grande intensità, raccontando i fatti come in una partita di calcio, dove ad un gol degli avversari corrispondono improvvisi ribaltamenti, colpi di scena, e la conquista di un risultato a sorpresa, quando tutto sembrava perso.In attesa che lo spettacolo giunga finalmente a Como, l’occasione può essere propizia per scoprire o approfondire quanto fece Perlasca a Budapest e negli anni successivi: la sua storia, infatti, è emersa a fine anni ’80, quando un gruppo di donne che aveva salvato a Budapest decise di andarlo a cercare e lo trovò nella sua casa di Padova, dopo aver cercato a lungo in Spagna Jorge Perlasca (così si faceva chiamare in Ungheria). Poi tanti onori prima della sua scomparsa, a Ferragosto del 1992.Massimo Moscardi

  • Mense scolastiche, cucine in ospedale: così Cantù e Lecco quadrano il cerchio

    Mense scolastiche, cucine in ospedale: così Cantù e Lecco quadrano il cerchio

    A Como si dibatte in consiglio comunale sul tema della refezione scolastica: a tenere banco è l’esternalizzazione del servizio, e al centro della polemica è la possibile assegnazione dell’appalto alla ditta Euroristorazione che fornirebbe i pasti dalla sede di Garbagnate Milanese, a oltre 35 chilometri di distanza da Como. Ma come hanno risolto lo stesso problema le città a noi vicine di Cantù e Lecco?La Città del mobile cuoce i pasti a San Fermo della Battaglia, a due passi da Como. Nell’ospedale Sant’Anna infatti opera la ditta Camst, un gruppo da 750 milioni di fatturato attivo in tutta Italia e che, oltre a vincere l’appalto per il maggior nosocomio lariano, cuoce anche i pasti per le mense delle scuole di Cantù.

    «Da una quindicina d’anni – dice Alessandro Brianza, assessore all’Istruzione della Città del mobile – il Comune di Cantù esternalizza il servizio mense. Attualmente ci serviamo della stessa ditta che ha in appalto le mense dell’ospedale Sant’Anna, che cuociono i secondi, mentre i primi sono preparati in ogni scuole dove è attivo un servizio di “cuocipasta”. Sulle 20 scuole servite, due hanno piccoli centri di cottura autonomi».Centro di cottura concentrato in un ospedale, ancor più vicino alle scuole, nella città di Manzoni. Infatti a Lecco l’amministrazione comunale ha affidato, fino al 30 giugno 2022, la gestione del servizio di ristorazione alla società Dussmann Service srl di Milano, che è operativa con il suo centro cottura nell’ospedale “Manzoni” dal 1° luglio dello scorso anno.

    Un modello, quello del centro cottura unico da ubicare in una struttura sanitaria, che era stato preventivato anche dalla precedente giunta di Como. Nell’ipotesi, poi fallita, di strutturare un punto unico per la realizzazione dei pasti da distribuire nelle 17 scuole di Como, si era arrivati a immaginare – in sostituzione della sede individuata in un primo momento, ossia la primaria di via Isonzo a Prestino che sarebbe poi stata smantellata – appunto l’area dell’ex ospedale Sant’Anna di via Napoleona, anche in relazione alla costituenda “cittadella sanitaria”. Poi tutto naufragò in un mare di polemiche, anche perché a bilancio mancavano i 500mila euro necessari alla realizzazione del progetto.

  • Cantù in cerca della  rotta definitiva. Martedì la gara con Pesaro

    Cantù in cerca della rotta definitiva. Martedì la gara con Pesaro

    Marco Sodini festeggia con i tifosi dopo la vittoria casalinga contro Bologna

    «Alle ultime quattro partite del girone d’andata chiedo di indicarmi la rotta di Cantù. Siamo come una nave in mezzo all’Oceano, ma ora mi servono i riferimenti per sapere in che direzione ci stiamo muovendo». Da pompiere a capitano di un transatlantico: Marco Sodini, allenatore di Cantù, usa una metafora marina per tracciare la rotta della squadra.La sua Pallacanestro Cantù è al settimo posto in classifica ed è candidata a chiudere fra le prime otto il girone d’andata; il che vorrebbe dire qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia.Una squadra che all’inizio della stagione molti addetti ai lavori indicavano come candidata a sfracellarsi sugli scogli. Invece la Red October è la rivelazione della serie A. «Finora mi sono sempre guardato alle spalle – spiega ancora il tecnico – all’ultimo posto, che significa retrocessione. Ecco, vorrei arrivare a un punto in cui inizierò, invece, a guardare avanti. La risposta l’avrò dalle prossime quattro gare, tutte contro formazioni che in classifica sono alla pari o dietro di noi».Il prossimo match è fissato per martedì 26, giorno di Santo Stefano, alle 20.45 a Desio contro Pesaro. La formazione marchigiana è penultima in classifica. «È una formazione costruita per salvarsi – spiega ancora Sodini – e ne ha la consapevolezza. Per questo lotta in ogni gara dal primo all’ultimo minuto senza mai fermarsi. La rosa è giovane e determinata; una formazione acerba ma costruita bene».«Ai miei cosa chiedo? Di essere cattivi – e nell’ultima uscita con Milano non lo siamo stati – e determinati. Non voglio pensare che ci siano prestazioni al di sotto del nostro standard. Negli allenamenti ho visto i giocatori concentrati, attenti a ogni dettaglio. Ecco: voglio la stessa intensità nel match contro Pesaro».Massimo Moscardi

  • Canottaggio, Valeria Pessina è Giudice Arbitro dell’Anno

    Canottaggio, Valeria Pessina è Giudice Arbitro dell’Anno

    Benemerenza federale al campione del mondo Filippo MondelliImportante riconoscimento per la comasca Valeria Pessina, commercialista 35enne, premiata a Roma dalla Federcanottaggio come “Giudice Arbitro dell’Anno”.Valeria Pessina(nella foto con il presidente della Fic, Giuseppe Abbagnale)viene descritta così nella motivazione del premio: «pacata, cordiale, serena, ma concreta e riflessiva. Valeria riesce a coniugare queste doti con il giusto equilibrio di intelligenza, professionalità ed umiltà che devono essere connaturate al ruolo».Arbitro internazionale, Valeria è socia ed ex atleta della Canottieri Lario.Il premio è stato consegnato questa mattina a Roma presso nel Salone d’Onore del Coni, nel corso dell’Assemblea Nazionale della Federazione Italiana Canottaggio.Consegnata anche la benemerenza federale al quattro di coppia Senior maschile di Giacomo Gentili, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Filippo Mondelli (quest’ultimo come è noto è nato a Como ed è cresciuto nella Canottieri Moltrasio del presidente Alessandro Donegana, prima di passare nelle Fiamme Gialle), medaglia d’oro ai Mondiali Assoluti di Plovdiv (Bulgaria) nel settembre scorso.Un importante riconoscimento assegnato ai quattro straordinari campioni azzurri che, con la loro impresa sul Maritza River, hanno riportato in Italia dopo 20 anni il titolo iridato della specialità, parte del programma olimpico.Il quartetto iridato, accompagnato dal Direttore Tecnico azzurro Francesco Cattaneo, ha ricevuto il premio dal Presidente del CONI e Socio Onorario FIC Giovanni Malagò e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, coadiuvati dal Presidente federale Giuseppe Abbagnale.Successivamente il Presidente Abbagnale ha consegnato al Presidente Malagò e al Sottosegretario Giorgetti i Diplomi d’Onore per i 130 anni della Federazione Italiana Canottaggio, nominando inoltre il Sottosegretario Giorgetti Socio Onorario FIC.Questi gli altri Protagonisti dell’Anno premiati nel corso dell’Assemblea: “Coraggio e Altruismo” a Mauro Acerra, Simona Bartola e Patrizia Lauriola; Premio “Azelio Mondini” a Giuseppe Altamura; “Giudice Arbitro dell’Anno” a Valeria Pessina; “Giornalista dell’Anno” ad Antonio Triveri; “Dirigente dell’Anno” a Riccardo D’Elicio; “Tecnico dell’Anno” a Rocco Pecoraro.

  • Calcio serie D: il Como recupera gli assenti di Seregno

    Calcio serie D: il Como recupera gli assenti di Seregno

    Una bandiera del Calcio Como

    Buone notizie per il Comoche prepara la gara di domenica prossima allo stadio Sinigaglia contro ilBorgosesia(ore 14.30). Mister Antonio Andreucci sta infatti recuperando tutti gli azzurri che a Seregno hanno dato forfait creando non pochi problemi all’allenatore, soprattutto a centrocampo.

    Molino è guarito dall’influenza; Bradaschia, out per ragioni familiari, è rientrato; Buono (uscito dopo pochi minuti) sta decisamente meglio e Bovolon, al pari del portiere Kucich, ha scontato un turno di squalifica. Non ci saranno, invece, Loreto e Anelli, fermati dal giudice sportivo dopo i cartellini rimediati nell’ultimo match.

  • Calcio, pallanuoto, oro, contanti e spalloni. Chiesto il processo per 28 indagati

    Calcio, pallanuoto, oro, contanti e spalloni. Chiesto il processo per 28 indagati

    C’è di tutto nella maxi inchiesta chiusa dal pubblico ministero Mariano Fadda, che ha già avanzato al giudice dell’udienza preliminare la richiesta di rinvio a giudizio.C’è il calcio, c’è la pallanuoto, ma anche l’oro, la Nigeria, il petrolio, una montagna di contanti e soprattutto gli spalloni, che non passano mai di moda soprattutto in una zona di confine come la nostra. Sono 28 le persone per cui la Procura di Como ha chiesto il giudizio (a vario titolo) nell’ambito di una indagine condotta dalla guardia di finanza contro una presunta associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e al contrabbando.Tra le persone nel mirino della pubblica accusa, la più nota è senza dubbio Gabriele Volpi, patron dello Spezia Calcio e della Pro Recco di pallanuoto (da lui controllata), a cui viene contestato l’autoriciclaggio per aver fatto rientrare in Italia da Lugano denaro provento di delitti come «bancarotta fraudolenta», «utilizzo di fatture per operazioni inesistenti nella gestione della Pro Recco», e pure «corruzione di funzionari del governo della Nigeria» dove il ricchissimo imprenditore è attivo nella logistica petrolifera dei porti. Ma c’è molto altro nelle carte della procura, compresa una srl attiva nel campo dei gioielli accusata di aver importato clandestinamente «quantitativi di metalli e pietre preziose» per la lavorazione e la successiva immissione sul mercato.Circa un milione di euro tra pietre preziose, lamine in oro e in platino che poi furono sequestrati presso la sede dell’azienda. Ma c’è anche chi “banalmente”, faceva transitare soldi sui conti svizzeri in arrivo dagli Emirati Arabi Uniti (provenienti da fraudolente dichiarazioni dei redditi in Italia) per poi cercare di farli rientrare dai valichi e in contanti, in partite da 200 mila euro o poco meno.Per tutto questo presunto volume d’affari e di lavoro illecito, la base dell’attività erano ovviamente gli spalloni, il piano più basso della piramide, quelli che – rischiando – facevano da palline da tennis da una parte all’altra del confine con auto “scavate” con ogni tipo di doppiofondo.Nelle mani della guardia di finanza al riguardo, in un periodo compreso tra il luglio 2015 e il maggio 2017, sono finiti sequestri per 2 milioni e 600 mila euro in contanti, oltre 30 chili d’oro, monili a centinaia e un parco mezzi alterati di 12 unità.Mauro Peverelli

  • Bufera sul sindaco Mario Landriscina. Contestata la nomina in Acsm-Agam

    Bufera sul sindaco Mario Landriscina. Contestata la nomina in Acsm-Agam

    Le nomine nelle partecipate fanno tremare la maggioranza che governa il capoluogo. Il sindaco di Como, Mario Landriscina, ha deciso di indicare il nome di Marco Rezzonico per la lista di maggioranza del prossimo cda di Acsm- Agam, la cui elezione è in programma il 2 luglio.Una scelta che ieri ha fatto andare in tilt il centrodestra. Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno reagito malissimo e hanno deciso di convocare per oggi una riunione dei propri coordinatori. Non è ancora chiaro quale sia l’intenzione dei due partiti, ma sembra che sia in arrivo una richiesta formale di verifica. Il cui esito non appare in alcun modo scontato.Già nelle ultime ore la tensione all’interno della maggioranza era salita a livelli sin qui mai raggiunti. A causa soprattutto della notizia sulla conferma di Fulvio Alvisi nel cda della società di gestione di Villa Erba, decisione del tutto inattesa. E non concordata. Ma è stata l’indicazione di Rezzonico per la nuova governance della grande multiutility nata dalla fusione delle varie società del territorio pedemontano a fare esplodere il malessere interno al centrodestra. E a far emergere uno scenario nuovo, in linea con quanto sta accadendo a livello nazionale: da un lato la Lega e la Civica del sindaco, dall’altro lato Forza Italia e Fratelli d’Italia. Interpellata ieri nel pomeriggio dal Corriere di Como, il vicesindaco e deputata Alessandra Locatelli, non ha mosso alcun rilievo. «La nomina ad Acsm è di competenza del sindaco al quale rinnoviamo piena fiducia. Confidiamo pure nella preparazione e nella competenza della persona da lui indicata».Un appoggio incondizionato. Del tutto simile a quello – scontato – del capogruppo della Civica, Franco Brenna: «So che Marco Rezzonico ha lavorato con il sindaco dal primo momento di questa avventura politica, è una persona di comprovata fiducia e capacità. Si è sempre interessato di partecipate e sono felice che sia stato nominato, anche perché è molto competente».Tutt’altra musica arriva dagli altri due partner di maggioranza, che senza rilasciare dichiarazioni ufficiali lasciano trasparire irritazione – ma è un eufemismo – e promettono a breve una sorta di resa dei conti. Il motivo di questo malumore risiede nel fatto che al tavolo del centrodestra, quando si discusse di nomine e di partecipate, l’accordo trovato tra i partiti prevedeva l’indicazione per il cda di Acsm-Agam di un nome ciascuno da parte di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.Non solo. Poiché in giunta Landriscina aveva portato 4 assessori di sua fiducia, nel centrodestra si era stabilito di non assegnare alla Civica alcun ruolo diretto nelle partecipate.La nomina di Marco Rezzonico ha spazzato via in un solo istante tutta l’impalcatura dell’accordo.Con la nuova società, alla città di Como spetta un solo posto nel cda di Acsm- Agam, E il sindaco ha scelto l’unico nome che, almeno sulla carta, era stato escluso nella trattativa tra i partiti.C’è poi un altro elemento che ha fatto imbufalire soprattutto Forza Italia. Pochi mesi fa, la candidatura del segretario cittadino azzurro Stefano Vicari nel cda di Spt era stata stoppata per via di una presunta incompatibilità tra ruoli politici e incarichi nelle partecipate. In realtà, a settembre, il consiglio comunale aveva votato la nuova delibera di indirizzo sulle nomine cancellando (con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari di tutte le opposizioni) dall’articolo 2 proprio il dispositivo sulle incompatibilità. Il risultato finale è uno dei punti di frattura: Vicari ha rinunciato a Spt credendo di non poter avanzare la propria candidatura. Mentre Rezzonico andrà a occupare la poltrona più importante tra quelle disponibili.

  • Boom del turismo sul Lario: con il mercato estero Como batte Garda

    Boom del turismo sul Lario: con il mercato estero Como batte Garda

    Sul totale dei turisti che arrivano in provincia di Como, ben il 75% sono stranieri, una performance migliore come incidenza dei visitatori da altri Paesi rispetto a tutto il resto della Lombardia (comprese Milano e Brescia, le più agguerrite). Il dato supera anche la media incidenza su scala nazionale.Inizio d’anno col botto sul fronte statistico per il turismo lariano. Secondo i dati presentati ieri nella sala giunta della Camera di Commercio di Como, la provincia di Como è terza in Lombardia per flusso di turisti e segna un +23% di presenze nel decennio compreso tra il 2007 e il 2016. I dati relativi al 2017, da gennaio a settembre, confermano questo trend, registrando 1 milione e 11mila arrivi e 2 milioni e 628 mila presenze. È quanto emerge dall’analisi presentata da Camera di Commercio Como con Polis Lombardia e Provincia di Como, presentato come detto ieri mattina a margine dell’evento “Turismo 5. Il nuovo software per la rilevazione di arrivi e partenze di turisti e la gestione delle strutture ricettive”. Si tratta di un nuovo portale che dovrà essere utilizzato da tutte le strutture ricettive della Lombardia proprio per la comunicazione dei dati statistici sul settore.Grande crescita delle strutture extra-alberghiere: nel 2007 i posti letto disponibili per questa tipologia, che comprende anche gli appartamenti vacanza gestiti da privati, erano 335, nel 2016 sono saliti a 3891.A conferma che il lago di Como è una meta speciale, anzi “un mondo unico al mondo” come recita lo slogan promozionale di cui si possono fregiare le imprese del Comasco e del Lecchese, tra 2006 e 2017 sono cresciute del 31,8% gli arrivi passati da 852.084 unità (sono il numero delle persone arrivate sul Lario) a 1.122.972, mentre le presenze (ossia il numero di notti trascorse effettivamente nelle nostre strutture ricettive) sono passate da 2 milioni e 325.688 unità a 2.874.038, con una crescita del 23,6%.Nello stesso periodo preso in esame dalla statistica presentata ieri in Camera di Commercio, mentre gli alberghi tradizionali sono diminuiti di 11 unità, sono cresciuti in maniera importante gli esercizi a carattere extra-alberghiero, garantendo un aumento di 3.891 posti letto.«Arredo urbano e qualità dei servizi, dobbiamo ingegnerizzare un sistema virtuoso» ha detto ieri l’albergatore Andrea Camesasca, componente della giunta camerale di Como, richiamando tutto il territorio a una lotta al degrado per non compromettere luoghi che sono un biglietto da visita e una garanzia di futuro economico.Lorenzo Morandotti

  • Bocelli espone in Borgovico

    Il logo della galleria Art Company di Como

    Giuseppe Bocelli, magistrato, è noto anche per la sua apprezzata attività di artista, sia nel campo della scultura che nell’incisione e nella pittura. Bocelli ha esposto in varie gallerie riscuotendo consenso di critica e correda di proprie acqueforti e litografie opere poetiche e letterarie, come quelle dell’amico Basilio Luoni, maestro del dialetto lezzenese e raffinato cultore di classici, specie della letteratura francese.

    La nuova mostra comasca di Bocelli sarà inaugurata venerdì 12 gennaio alle 18.30 alla galleria “The Art Company”, in via Borgovico 163. La personale si intitola come il capolavoro di Plutarco, Vite parallele. E potrà essere visitata fino al 2 febbraio dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30, il sabato su appuntamento (031.57.61.03).

    Bocelli presenterà una serie di sculture recenti e alcune incisioni.