Nel tardo pomeriggio di mercoledì il Como conoscerà la sua avversaria nella finale dei playoff. È stato infatti fissato per domani alle 16 il recupero della gara di semifinale fra Caronnese e Chieri, interrotto domenica scorsa al 32’ della prima frazione di gioco a causa del maltempo.Per ora i lariani hanno messo il primo tassello, superando per 1-0 la Pro Sesto al Sinigaglia e conquistando il pass per la finalissima del girone A. Adesso gli uomini di mister Antonio Andreucci devono concludere l’opera, andando a vincere la finale di domenica prossima – di nuovo allo stadio Sinigaglia – per poi attendere i risultati delle altre partite e la definizione della classifica dei ripescaggi per la serie D.Poi sarà la volta della conta delle formazioni non ammesse alla serie C 2018- 2019 e degli inserimenti (nell’ordine deciso dalla Figc) delle Squadre B di serie A, delle retrocesse e delle vincitrici dei playoff in D.Uno spiraglio minimo, ma la richiesta del club è di vincere i playoff. Poi si attenderà l’evoluzione della situazione facendo gli opportuni passi per ottenere il ripescaggio in C: lo hanno di nuovo sottolineato domenica scorsa il presidente Massimo Nicastro e l’amministratore delegato Roberto Felleca.«Qualunque sia l’avversario – ha detto mister Antonio Andreucci – troveremo una squadra che avrà grandi motivazioni: nessuno vuole mai perdere e anche la vittoria nei playoff è comunque una medaglia da aggiungere nel palmares di un club e di un singolo calciatore. Per questo motivo, qualunque sia l’avversario, sappiamo che domenica nessuno ci farà sconti o regali».Un Como che dovrà fare la conta, fra infortunati e squalificati. Mancherà il difensore Adobati, espulso durante il match con la Pro Sesto (il comunicato ufficiale parla di «espressione blasfema»), ma rientreranno Buono e Loreto, che il giudice sportivo aveva fermato per un turno.Sul fronte dell’infermeria, da valutare in particolare le condizioni di Molino, uscito acciaccato dalla semifinale.Per la società lariana, al di là dello stop ad Adobati, la gara con la Pro Sesto ha portato altre punizioni: il direttore sportivo Roberto Pruzzo è stato inibito fino al 28 maggio per aver contestato il direttore di gara durante l’intervallo. Non solo: alla società è stata inflitta una multa di 1.000 euro per lo scoppio di un petardo e per l’atteggiamento dei raccattapalle che, stando al dispositivo, nel secondo tempo restituivano in ritardo i palloni «al fine evidente di ritardare la ripresa del gioco».
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Como antimafia, al liceo Volta il fratello di Impastato
Un scena del film di Marco Tullio Giordana “I cento passi” dedicato a Peppino Impastato
Lunedì 23 aprile dalle ore 11 alle ore 13 al Liceo classico e scientifico “Alessandro Volta” di Como in via Cesare Cantù 57, nella Grand’Aula si terrà una tavola rotonda sul tema del contrasto al fenomeno mafioso e alla sua infiltrazione nel territorio. All’incontro, interverranno, oltre a Giovanni Impastato, fratello del giornalista Peppino Impastato, ucciso dalla mafia quarant’anni fa, nel 1978, il dirigente scolastico del liceo “Volta” Angelo Valtorta, il direttore di “Ecoinformazioni” Gianpaolo Rosso, il referente del Progetto Didattico del Centro Studi Pio La Torre Francesco Paolo Ammirata e la referente del Centro di Promozione della Legalità di Como Francesca Campisi.
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Commissione speciale Sicurezza di Palazzo Cernezzi: discussione rinviata a lunedì
Rinviata a lunedì prossimo la discussione in consiglio comunale a Como sulla delibera che dovrebbe istituire la commissione speciale Sicurezza e Legalità, caso al centro del dibattito politico. E le opposizioni vanno all’attacco. «Il nodo da sciogliere in sede preliminare è una questione di procedura: l’assemblea deve ancora capire, in base allo statuto, se anche gli emendamenti vanno votati a maggioranza assoluta» dice il consigliere della lista “Rapinese Sindaco” Fulvio Anzaldo. Da parte sua il consigliere di minoranza Alessandro Rapinese ha fatto propri gli emendamenti di Fratelli d’Italia e li ripresenterà all’assemblea di lunedì prossimo a Palazzo Cernezzi.
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Comasco vince 250mila franchi al Casinò di Campione
© | Il casinò di Campione d’Italia
Colpo grosso alle slot: un comasco ha vinto 250.950 franchi. Tanto era l’ammontare del jackpot di una slot Cherry 5000 che ieri un 67enne si è assicurato alle 18.29, dopo avere messo piede nel Casinò di Campione d’Italia due ore e mezza prima. Il giocatore ha accettato di festeggiare soltanto con una birra: habitué della casa da gioco campionese (ma lo è anche delle vincite dato che nel passato periodo natalizio aveva già segnato al proprio attivo 180mila euro) ha conservato l’aplomb professionale che lo caratterizza.
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In coma farmacologico il ciclista caduto sui binari a Mariano Comense
L’ospedale di Gravedona dove è ricoverato il ciclista
Rimane ricoverato in coma farmacologico e in gravi condizioni all’ospedale di Gravedona,il ciclista 71enne vittima di un incidente stradaleavvenuto ieri pomeriggio a Mariano Comense.
Verso le 14 l’uomo, in sella alla sua bici, stava percorrendo via Carlo Mauri, nei pressi dei binari della linea delle Nord. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, vi è stato un contatto tra un’automobile in transito e il ciclista e quest’ultimoè finito sui binari, all’altezza del passaggio a livello, cadendo e battendo la testa.
Subito sono stati allertati i soccorsi. Pochi istanti dopo si sono chiuse le sbarre perché era in arrivo un treno. Per fortuna, dalla centrale dei carabinieri di Cantù è partita l’immediata comunicazione a Trenord, evitando così il peggio. Il 71enne è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Gravedona, dove è stato ricoverato con prognosi riservata.
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“Colori e forme della casa d’oggi” a Villa Olmo
Tra una settimana, martedì 11 dicembre alle 18, ci sarà un viaggio a ritroso nel tempo a Villa Olmo, fino all’epoca dei pionieri del design italiano degli anni Cinquanta. Con nomi entrati nella storia come Gio Ponti, i fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni, lo studio BBPR, Enzo Mari e il nostro Ico Parisi.L’occasione è la riedizione a cura di Ance Como del catalogo della grande mostra di arredamento e design “Colori e forme nella casa d’oggi” del 1957 (uno dei motori dell’evento fu proprio Parisi), che all’epoca si articolò al piano terra e al primo piano della storica dimora di via Cantoni e ospitò, quasi una sorta di “Salone del mobile” ante litteram, 80 tra artisti, architetti e designer e 236 ditte artigiane legate al mobile.«L’occasione, unica per il luogo in cui si svolge, consentirà agli associati anche di scambiarsi gli auguri per il prossimo Natale» recita l’invito di Ance diffuso in questi giorni.Interverranno Francesco Molteni, presidente Ance Como, Elena Dellapiana, docente nel dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino, Alberto Longatti, giornalista, critico e scrittore. Modererà l’architetto Paolo Donà.Si potrà assistere alla proiezione di videointerviste: La storia con Alberto Longatti; Il design com Roberta Lietti, gallerista e curatrice dell’archivio del design di Ico Parisi; La produzione con l’architetto canturino Tiziano Casartelli, esperto di design; e L’arte contemporanea con Paolo Campiglio, docente di storia dell’arte all’Università di Pavia.Da non mancare anche l’allestimento che proporrà un itinerario con immagini tratte dal catalogo della mostra del 1957 a cura dello stesso Paolo Donà, con performance di Marianna Grillone ed esposizione di alcuni di arredi esemplari prestati da Cassina S.p.A. Il bookshop sarà a cura della libreria “Plinio” di Como.
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Collezione Giudici,gli orari di agosto
Tesoro comasco in terra elvetica, la “Gipsoteca Gianluigi Giudici” di Lugano apre anche in estate: da mercoledì a sabato, dalle ore 14 alle ore 18. Rimarrà chiusa fino 19 agosto e riaprirà al pubblico mercoledì 22 agosto. A due passi dal museo Lac di piazza Luini, la gipsoteca dedicata al grande scultore di Valmorea Gianluigi Giudici si conferma sempre più spazio espositivo aperto a eventi culturali, e non solo a mostre, sempre però all’insegna dell’altissima qualità della proposta. Una terra, la Svizzera, in cui Giudici, celebre per le sue opere di arte sacra, ha lavorato moltissimo, e dove è tuttora presente in numerose collezioni private. Il museo è nel palazzo Central Park di via Riva Caccia 1 a Lugano. Info sul sito Internet ufficiale fondazionegiudici.com.
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Coldiretti: «Frutta e verdura, consumi in aumento sul Lario per il gran caldo»
Frutta e verdura contro afa e temperature roventi, con una spesa media di 10-15 euro per famiglia nella “settimana più calda” più calda dell’anno. Grandi protagonisti nei Mercati di Campagna Amica sul territorio lariano sono pesche, albicocche, angurie, meloni ma anche prugne e mirtilli, prodotti tra i più gettonati anche nei tradizionale canali di distribuzione. Sono i dati di un’indagine condotta dalla Coldiretti di Como e Lecco, secondo cui, con le alte temperature di questi giorni, sono decollati i consumi di frutta e verdura che quest’anno fanno segnare il record dell’ultimo decennio, con un aumento di oltre il 2% rispetto al 2017, in linea con la media nazionale.
«La parola d’ordine è stagionalità: la natura stessa ci dona, nel periodo più opportuno, i rimedi migliori per contrastare le alte temperature in quella che si sta confermando come una delle settimane più calde dell’estate 2018», commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco, Fortunato Trezzi. Si tratta della «frutta a km zero che rinfresca», il cui aumento di consumo è esponenziale proprio con l’incedere del caldo, per combattere il solleone e la spossatezza.
Il 2018 si sta confermando come il terzo anno più bollente in Italia dal 1800, periodo in cui sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,40 gradi rispetto alla media storica, sulla base dei dati Isac Cnr nel primo semestre.
«Sono evidenti anche sul territorio gli effetti del surriscaldamento globale dopo che il 2017 si era classificato al sesto posto tra gli anni più caldi – spiega ancora Trezzi – In particolare, nel Comasco e nel Lecchese l’arrivo dei primi caldi di fine primavera è coinciso con una serie di violente inversioni termiche che hanno provocato grandinate a ripetizione, protrattesi anche con l’arrivo dell’estate».
«Frutta e verdura – sottolinea Coldiretti – sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole. È preferibile acquistare la frutta e la verdura direttamente dal produttore dove il prodotto è più fresco e durevole ed è quindi più conveniente il rapporto prezzo-qualità: per questo proponiamo ai consumatori la rete di Campagna Amica sul territorio sia negli AgriMercati (che restano “aperti per ferie” su tutto il territorio lariano), sia nelle decine di punti vendita che effettuano vendita diretta al pubblico».
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Class action contro i licenziamenti al Casinò. Contestata la legittimità della procedura
Una class action contro i licenziamenti al Casinò di Campione. Sono almeno un centinaio – destinati ad aumentare nelle prossime ore – gli ex dipendenti della casa da gioco che hanno deciso di ricorrere davanti a un giudice per mantenere il proprio posto di lavoro.Alla fine di dicembre, i curatori fallimentari della società di gestione del Casinò avevano inviato 463 lettere di licenziamento: di fatto, l’intero organico era stato rimosso dopo oltre 4 mesi dalla sentenza di fallimento pronunciata dal Tribunale di Como il 27 luglio.«Impugnare i licenziamenti è un atto dovuto a tutela dei lavoratori – dice Giovanni Fagone, segretario regionale della Cgil – più volte abbiamo detto che si sarebbe dovuta congelare la situazione e aspettare almeno la nascita della nuova società. Sarebbe stato sufficiente un correttivo alle norme sulla cassa integrazione».Così non è stato e a fronte dei licenziamenti è scattata l’azione collettiva. In realtà, la definizione di class action è impropria perché ciascun ricorrente agisce in forma personale. Ma i singoli ricorsi sono identici tra loro e possono essere quindi interpretati alla stregua di un’unica azione.«Da parte nostra – dice ancora Fagone – abbiamo sempre sostenuto anche la necessità di attendere l’esito dei reclami contro il fallimento presentati da Comune e Banca Popolare di Sondrio. In caso di accoglimento, infatti, saremmo di fronte a un assurdo paradosso: una società che torna in vita senza avere più nemmeno una persona in organico».Una volta raccolte tutte le adesioni, il sindacato deciderà quale strada giuridica intraprendere e, soprattutto, se chiedere il giudizio d’urgenza. «I lavoratori sono all’esasperazione totale – dice Mimma Agnusdei, segretaria della Cgil Slc di Como – anche la mancata nomina del commissario straordinario non aiuta perché non fa comprendere quale sia il disegno futuro del governo per Campione».
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Ciclismo: è morto Giuseppe Minardi. Nel 1952 vinse la tappa del Giro Como-Genova e il Lombardia
Lutto nel mondo del ciclismo per la scomparsa, a 90 anni dell’ex corridore romagnolo Giuseppe Minardi. Da atleta legò alcune delle sue più importanti soddisfazioni al Comasco. Nel 1952 vinse in volata al Velodromo Vigorelli di Milano il Giro di Lombardia (nell’immagine i festeggiamenti, dal filmato dell’Istituto Luce); una gara che, come sempre, transitò dal Ghisallo, nel Triangolo Lariano e nella Brianza comasca prima dell’epilogo nella pista del capoluogo.Ma non solo. Quello stesso anno, al Giro d’Italia del 1952, Giuseppe Minardi aveva conquistato la tappa Como-Genova, disputata il 2 giugno. Il giorno prima era andata in scena la mitica cronometro da Erba a Como, che aveva visto il successo di Fausto Coppi, poi maglia rosa finale della “Corsa rosa” di quell’anno.
Professionista dal 1949 al 1958, Minardi aveva indossato anche la maglia rosa ed era il ciclista più anziano in vita ad avere portato il simbolo del primato del Giro d’Italia.