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  • Nell’auto cocaina per oltre 100 mila euro. Albanese arrestato al valico di Brogeda

    Nell’auto cocaina per oltre 100 mila euro. Albanese arrestato al valico di Brogeda

    La droga era nascosta nell’auto. Non in doppifondi appositamente aperti nella carrozzeria ma, pare, in normali cassetti della vettura. Nonostante questo, il quantitativo di stupefacente era notevole. Un controvalore in euro è sempre difficile da fare, perché bisognerebbe conoscere il grado di purezza della droga sequestrata, ma una stima attendibile si colloca comunque intorno ai 100 mila euro, forse anche 120 mila.È quanto rimasto nelle mani della guardia di finanza in servizio a Brogeda, e in quelle degli uomini dell’Agenzia delle Dogane nel corso di un controllo effettuato al valico nella giornata di mercoledì mattina. I militari hanno fermato una vettura che entrava in Italia.Al volante c’era un albanese di 29 anni, residente nel suo Stato di appartenenza. L’auto è stata controllata e come detto, nascosto in due distinti vani, è stato recuperato un notevole quantitativo di cocaina. Droga che, una volta pesata, ha raggiunto il chilo e mezzo. Millecinquecento grammi di polvere bianca che ora verrà analizzata per stabilirne la purezza. Il 29enne nel frattempo è stato condotto negli uffici della guarda di finanza dove è stato identificato e arrestato. Ora si trova rinchiuso nel carcere del Bassone in attesa dell’interrogatorio di fronte al giudice delle indagini preliminari.L’accaduto è stato comunicato al pubblico ministero di turno in procura a Como, la dottoressa Simona De Salvo, che ha aperto un fascicolo di indagine. Il tentativo sarà ora quello di capire la destinazione del grande quantitativo di cocaina che come detto, sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre 100 mila euro.

  • Elisoccorso a Como, in nove mesi quasi 1.300 interventi

    Elisoccorso a Como, in nove mesi quasi 1.300 interventi

    Oltre 400 persone hanno partecipato, oggi, nella base di Villa Guardia, alle visite guidate proposte per la IV edizione dell’open day dell’Elisoccorso e del 118 di Como.

    Il successo di pubblico dell’iniziativa organizzata dall’Agenzia regionale di emergenza e urgenza (Areu) e dalla Asst Lariana conferma quindi la vicinanza sempre fortissima tra gli “angeli” del 118 e la popolazione lariana.

    Dall’inizio dell’anno l’Elisoccorso comasco ha totalizzato un numero impressionante di missioni – 1.030 diurne e 252 notturne – mentre la sala operativa di Villa Guardia smista ogni giorno 500 chiamate di soccorso sanitario.

    Alla giornata di oggi sono intervenute le delegazioni del Soccorso Alpino (XIX Delegazione lariana), della Protezione civile e dei vigili del fuoco di Como, oltre al i personale di Babcock, azienda incaricata del servizio aeronautico.

    Maggiori dettagli sull’edizione di domani delCorriere di Como.

  • Elisoccorso, 1300 missioni notturne dal 2008 al 2018. Festeggiato il decennale

    Elisoccorso, 1300 missioni notturne dal 2008 al 2018. Festeggiato il decennale

    Uno schermo completamente buio e uno dove invece si vedono chiaramente – le immagini sono riprese a bordo di un elicottero in volo notturno – il terreno, le asperità, gli ostacoli e il punto dove poter atterrare. Così come il luogo in cui si trovano le persone da soccorrere. In un video di un minuto – mostrato questa mattina nella sede dell’elisoccorso – è condensata la grandezza e l’importanza del volo notturno. Un servizio vitale, ancor più efficiente grazia alla possibilità di usare, dal 2016, i night vision gogggles, dei visori notturni che amplificando la ridotta luce ambientale notturna, consentono di vedere al buio e di compiere operazioni fino a poco tempo fa impossibili. L’occasione per fare il punto della situazione è stata la celebrazione dei 10 anni del volo notturno (dalle 20 alle 8) dell’elisoccorso di Como. Un periodo di tempo che ha visto incredibili trasformazioni, cambiamenti tecnologici e organizzativi che hanno portato un miglioramento del servizio. Dal primo decollo dopo il tramonto a oggi, il servizio di soccorso sanitario notturno ha registrato un progressivo sviluppo con ben 1300 missioni notturne in dieci anni.

    «L’elisoccorso – sottolinea Alberto Zoli, direttore generale di Areu – Azienda regionale dell’emergenza-urgenza – è stato individuato come settore di punta su cui investire per garantire la continuità del servizio tra il giorno e la notte e, conseguentemente, la medicalizzazione precoce dei pazienti e il trasporto in ospedale. Decisiva anche l’istituzione della Creli, la Centrale regionale dell’elisoccorso lombardo. tante le novità ad esempio stiamo lavorando per inserire anche i droni che, dall’alto, possono fornire una quadro del luogo dell’intervento». Il servizio di stanza a Como è passato da una media di 70 interventi notturni all’anno a oltre 300 l’anno. Nel 2017 i voli notturni sono stati 327, mentre dall’inizio del 2018 a oggi 177. «Si tratta di interventi – spiega Maurizio Volontè, responsabile del 118 e dell’Elisoccorso di Como – dove l’utilizzo dell’elicottero non solo può permettere di ridurre i tempi di raggiungimento del paziente da parte di un’équipe qualificata, ma anche l’arrivo all’ospedale più idoneo in tempi particolarmente contenuti». Infine per illustrare i visori notturni è intervenuto il comandante Gianfranco Molina.

  • Elezioni provinciali, Fiorenzo Bongiasca presidente

    Elezioni provinciali, Fiorenzo Bongiasca presidente

    Non ha votato il 40% degli aventi diritto.

    Si sono concluse ieri sera poco prima della mezzanotte le operazioni di scrutinio per l’elezione del presidente della Provincia di Como.Con un risultato  a sorpresa,Fiorenzo Bongiasca, sindaco di Gravedona ed Uniti e candidato del centrosinistra, è risultato vincitore rispetto al candidato del centrodestra,Pierluigi Mascetti, sindaco di San Fermo della Battaglia.

    La vittoria di Bongiasca è stata determinata in parte dalle divisioni interne al centrodestra e in parte dal forte astensionismo. Un’affermazione di 63 punti: 33.740 per il sindaco dell’Altolago contro i 33.677 di Mascetti.

    Elevato, come sottolineato, anche il fronte dell’astensione, che ha superato il 40%. L’affluenza alle 23 di ieri, orario della chiusura dei seggi, era del 59,9%.

    Domani, venerdì 2 novembre alle 12, la proclamazione ufficiale dell’eletto in sala giunta a Villa Saporiti.

    Fiorenzo Bongiasca ha 58 anni; è un imprenditore nel settore dell’automobile.

    Tutti i particolari e i commenti al voto sull’edizione di domani, venerdì 2 novembre, del Corriere di Como

  • Elevazioni in musica nella  Cattedrale di Como

    Elevazioni in musica nella Cattedrale di Como

    Nuovo ciclo di appuntamenti con la tradizione della musica sacra moderna e contemporanea in un contesto di eccezione sia dal punto di vista spirituale che artistico, la Cattedrale di Como.In collaborazione con l’associazione “Amici dell’organo” di Breccia, andrà in scena dal 6 al 13 agosto in Duomo il cartellone intitolato Firmamento musicale con inizio alle 21. Si tratta di un nuovo ciclo di “elevazioni spirituali” in preparazione alla solennità dell’Assunzione di Maria al cielo, con antologia di brani della scrittrice e teologa Mariapia Veladiano, tratti dal volumeLei (Brescia, Guanda, 2017) e del poeta sacerdote David Maria Turoldo, tratti dal volume Laudario alla Vergine (Bologna, Dehoniane, 2012), che saranno letti da Ornella Favini e Luigi Marelli.Si partirà lunedì 6 con Biagio Marco Consoli al corno e Lorenzo Pestuggia all’organo della Cattedrale comasca, chiamati a interpretare pagine di Giuseppe Tartini (Largo in Sol minore), Franz Joseph Haydn (Concerto n. 2 in re maggiore Hob VIId:4), del comasco Marco Enrico Bossi (Chant du soir, op 92 n. 1 e Meditazione in una cattedrale, Op. 144 postuma), Georg Friedrich Händel (Alla hornpipe) e del comasco Luigi Picchi (Scherzo in sol maggiore e Alla Madonna delle lacrime).La maratona di musica sacra proseguirà la sera di martedì 7 agosto con l’organista Willibald Guggenmos che riproporrà un frammento di Marco Enrico Bossi (Thème et Variations, op. 115) e pagine di Joseph Rheinberger (Cantilene), Ludvig Nielsen (Toccata sur le Dies irae, op. 52), Pierre Cochereau (Adagio symphonique) e Jacques Vogt (Scène champêtre et orage), più una pagina del grande Olivier Messiaen (Angelsmusic from the Opera “Saint Francois d’Assise”) e unaToccatadi Marcel Paponaud. Mercoledì 8 agosto sarà la volta dell’organista Ivan Ronda con pagine di Johann Sebastian Bach, Enrico Pasini, Grimoaldo Macchia, Charles Marie Widor e Leo Sowerby mentre il 9 agosto toccherà al collega Maurice Clerc proporre unaSuite de danses anonymes du XIV au XVII siècles. Il ciclo si chiuderà il 13 agosto alle 20.30 nella basilica di San Fedele dove sarà celebrata una messa nel 48° della morte di Luigi Picchi e nel ricordo dei maestri e cantori defunti della Cappella musicale del Duomo.

  • Elettroacustica, Lario protagonista su “Audioreview”

    Elettroacustica, Lario protagonista su “Audioreview”

    Un mito dell’alta fedeltà italiana, l’ingegnere Renato Giussani, di origine comasca, viene celebrato su un numero storico della rivista di elettroacustica e musica “Audioreview”, giunto al fascicolo numero 400 in edicola a 7 euro. Il periodico in questo numero  ricorda le pietre miliari della ricerca del settore che hanno visto pioniere proprio Giussani, come progettista, docente e infine imprenditore (dopo la sua scomparsa nel 2014, il marchio Giussani Research è tuttora in piena salute).  Romano di adozione, l’ingegnere ha percorso l’intera epopea italiana dell’hi fi. Infatti è stato, fin dagli anni ’70, uno dei “guru” dell’elettroacustica. Doug Sax, il mitico discografico dell’etichetta Sheffield Lab, che ha tra l’altro curato il remastering di molti album dei mitici dei Pink Floyd, era entusiasta del suono dei suoi altoparlanti.

    Tra le firme di questo numero storico di “Audioreview” anche il comasco Giacomo Pagani, che recensisce una coppia di diffusori storici dell’americana Wilson Audio di Provo, nello stato dello Utah, le Watt Puppy 8, che ha posseduto per qualche tempo nel proprio salotto.

  • Electa pubblica la Bibbia pittorica di Bruno Bordoli

    Electa pubblica la Bibbia pittorica di Bruno Bordoli

    Frutto di lunghi anni di ascesi e di cimento su un sentiero di salvezza, ecco un diario per immagini che è anche un sogno in cui agiscono forze ataviche, e un film materico, sfolgorante di visioni, ora angeliche ora demoniache. La cui sceneggiatura intreccia mani divine (il testo) e umane (le immagini). ÈLa Bibbia illustrata da Bruno Bordoli(120 euro, ma sconti su Internet) edita da Electa in due eleganti volumi in cofanetto curati dal gallerista milanese (ma con radici intelvesi) Jean Blanchaert.Le 380 opere dell’artista di Porlezza ispirate dalla Scrittura sono corredate da un saggio di Fra Paolo Garuti, docente di Esegesi del Nuovo Testamento alla Università San Tommaso di Roma.Riduttivo, anche se ovvio, consigliare per Natale un libro così: monumentale, assoluto nella sua orgogliosa inattualità. Per l’arte, il sacro è da sempre un alfabeto. Ma fra i contemporanei un’impresa simile non è probabilmente mai stata tentata in tali proporzioni e cioè in un periodo limitato, 2010-2016, con una sola tecnica – olio su cartoncino – e con 238 opere per l’Antico Testamento e 142 per il Nuovo. Solo Marc Chagall aveva sperimentato, ma in più fasi della vita e con varie tecniche e radici ebraiche, un’immersione così totale. Ma Bordoli, cristiano, ha altre lunghezze d’onda.Autodidatta, per oltre trent’anni maestro elementare, è vulcanico maratoneta della pittura: oltre 10.000 lavori in mezzo secolo, spesso ispirati a opere letterarie (memorabile il ciclo sulla “Monaca di Monza” manzoniana). Non è mai mera e “pacifica” illustrazione, quella di Bruno Bordoli.Il percorso biblico per lui è una umile, incessante, radicale sperimentazione-meditazione. Giorno dopo giorno ha frequentato, pensato, ripetuto nel profondo del cuore i versetti più amati. Si è lasciato invadere dalla immane energia narrativa del testo, per poi restituirla, come atto di ringraziamento, con colori e forme. Il «Dio che atterra e suscita, / che affanna e che consola» del 5 maggio manzoniano si percepisce in questo polittico in due tomi anche accostandosi dal versante laico. Sempre Bordoli con tenerezza si firma «LB», anteponendo la sigla del nome della moglie Laura al proprio: mantra di riconoscenza e devozione al nido generativo grazie al quale il mistero cristiano s’incarna nella storia.Philippe Daverio, devoto a Bordoli da decenni, sottolinea nell’introduzione che «la sua pittura si radica in una tradizione lombarda così antica da sorgere dalle brume seicentesche» ed è un «espressionismo feroce e lirico» che «per scelta morale» esclude quel «bello» spesso citato tanto a sproposito da risultare inutile. E Blanchaert rimarca che il libro, così perturbante, è «una muraglia contro l’analfabetismo etico e spirituale di oggi». Ben detto: in un mondo superficiale come quello odierno, ecco un antidoto, per citare l’ultimo romanzo di Walter SitiBontà, appena uscito da Einaudi, «al neo-consumismo che sta portando le società occidentali, anestetizzandole dal dolore, verso una deriva di autodistruzione».

  • Editoria, Formenton ospite a Zelbio

    Editoria, Formenton ospite a Zelbio

    La prestigiosa casa editrice “Il Saggiatore” festeggia 60 anni di attività e viene a parlarne sul Lario chi un quarto di secolo fa ha rilevato questo baluardo della cultura italiana, Luca Formenton. Sarà ospite il 14 luglio alle 21 del festival “Zelbio Cult”  a Zelbio nelTeatro Comunale in piazza della Rimembranza, ingresso libero.

    L’incontro è intitolato “Libri in casa. Due o tre cose dei Mondadori, la mia famiglia”. Dal 1993 Formenton è editore de Il Saggiatore, casa editrice indipendente fondata nel 1958 da Alberto Mondadori, suo zio: in occasione dei 60 anni della casa editrice, ci racconta aneddoti, curiosità, episodi personali con alti e bassi dell’attività editoriale e della famiglia Mondadori – Formenton.

    Come detto, Luca Formenton ha rilevato il Saggiatore nel 1993, 25 anni fa, riportando così in famiglia la casa editrice fondata dallo zio, e ha così deciso di festeggiare questo doppio traguardo con un libro (fuori commercio), una “Storia del Saggiatore” firmata da Andrea Parmitano.

    Dopo aver rilevato il marchio, ha continuato a seguire una linea editoriale indipendente, pubblicando titoli senza la ricerca spasmodica di best seller, ma “libri che meritano di durare”. Nel frattempo, è stato nominato Presidente della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, che opera attivamente per la valorizzazione del lavoro editoriale in Italia ed è anche tra gli enti promotori di Bookcity Milano. È anche membro del comitato scientifico del Souq Centro Studi per la Sofferenza urbana, parte della Casa della Carità fondata a Milano da Don Virginio Colmegna.

    Giunto all’undicesima edizione, il festival di Zelbio è organizzato da un gruppo di amici, in collaborazione con la Pro Loco e la Biblioteca comunale. Motore e ideatore del programma è il giornalista Armando Besio, responsabile delle pagine culturali milanesi della “Repubblica”: innamorato di Zelbio, paese natale della famiglia materna, fin da bambino, ha deciso con un gruppo di amici di farlo diventare il palcoscenico di incontri colti e divertenti, invitando protagonisti del mondo culturale, mischiando i generi e giocando con le contaminazioni.

  • Edda Negri Mussolini a Menaggio

    Edda Negri Mussolini a Menaggio

    Sabato 6 ottobre alle 21 a Menaggio  Edda Negri Mussolini, nipote del duce, presenterà il suo libro  “Donna Rachele mia nonna. La moglie di Benito Mussolini”, scritto in collaborazione con Emma Moriconi  – nella foto, la copertina – e la prefazione di Gennaro Malgieri (Edizioni Minerva). L’incontro sarà presso la Sala Riunioni della Scuola Elementare di Menaggio in via Lusardi che  quando fu edificata negli anni Trenta fu intitolata a Rosa Maltoni Mussolini, ossia la madre di Benito Mussolini maestra elementare e quindi  bisnonna di Edda Negri Mussolini. L’incontro è a cura dell’associazione Artelario.it. Indirizzo  mailsegreteria@artelario.it.

  • Economia e finanza, siamo poco educati

    Economia e finanza, siamo poco educati

    di Giorgio Civati

    Vi mettereste al volante di un’auto senza saperla guidare? Vi buttereste in piscina o in mare senza saper nuotare? Probabilmente no, quasi sicuramente no. Eppure, al di là di esempi piuttosto esagerati come questi, molti di noi compiono quotidianamente azioni altrettanto avventate. In tema di soldi, investimenti, economia e finanza. E non è una esagerazione parlare di economia e finanza anche per le persone qualunque, perché anche loro, anche noi, siamo alle prese con scelte magari banali (il mutuo per la casa, la forma d’investimento di pochi o tanti risparmi, la scelta o meno di una pensione integrativa) che sono, appunto, economia e finanza. Argomenti da affrontare con cautela, con un minimo di conoscenza e una buona dose di dubbio per evitare fregature e danni.

    Anche senza essere milionari, un po’ di informazione dunque servirebbe a tutti. Se ne è parlato in tutta Italia e anche a Como proprio in questi giorni: quella che si chiude oggi è infatti la settimana dell’educazione economica e finanziaria, iniziativa giunta alla sua seconda edizione per volere del ministero dell’Economia e della Finanza e della Consob, la società che regola e gestisce la Borsa, e proprio sul Lario una serie di incontri e appuntamenti dovrebbe avere stimolato interesse. Dovrebbe, però, forse, magari, chissà: ci vediamo lontani dal problema, o magari crediamo che le chiacchiere da bar siano sufficienti a farci capire il necessario, o ancora che il bancario o il consulente siano abbastanza affidabili. E invece non è proprio così, non è sempre così. Informarsi, dubitare, chiedere e approfondire sono le “parole d’ordine” che spesso dimentichiamo.

    È anche vero che veniamo da decenni di incoscienza, magari fortunata. Anni in cui nessuno pensava potesse fallire una banca; nessuno ipotizzava che una obbligazione, magari di una società famosa, in realtà fosse un prestito a quella stessa azienda che poteva anche dichiarare insolvenza; pochi sapevano che più è alto il rendimento di un investimento e più elevato è anche il rischio.

    Elsa Fornero – potrà piacere oppure no per la riforma delle pensioni varata col governo Monti nel 2012 ma, come economista, è una che ne capisce – a Como lunedì sera ha ricordato che esistono fasi nella vita in cui rischiare di più e altre che richiedono prudenza. Ecco, acquistare azioni di Banca Etruria alla soglia della vecchiaia, magari impegnandoci tutta la liquidazione, è un’operazione accorta? Colpa di bancari e consulenti, certo, ma anche di chi si è fatto convincere. Per poca conoscenza, probabilmente, e quindi si torna all’inizio: anche sui soldi, pochi o tanti che siano, per gli investimenti o i debiti, per tutti noi, capirci qualcosa è fondamentale. Che riguarda il benessere dell’individuo e della famiglia, oggi e soprattutto domani. Con risvolti anche politici, perché reddito di cittadinanza e pensioni altro non sono che un modo per gestire i soldi. Dello Stato, che però alla fine sono sempre i nostri.