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  • Dossier immigrazione al Don Guanella

    Dossier immigrazione al Don Guanella

    mercoledì 9 gennaio , a Como, presso l’Auditorium don Guanella di via Tommaso Grossi 18, alle 21, sarà ospite Oliviero Forti, di Caritas Italiana, responsabile dell’Area Internazionale. Forti, coordinatore delle attività Caritas su fronti come accoglienza, corridoi umanitari, collaborazioni con le istituzioni internazionali, presenterà ilDossier Immigrazione. La serata è inserita nel calendario delle proposte per ilMese della Pace a Como. Da segnalare inoltre che il giorno precedente al Centro Pastorale Cardinal Ferrari, di viale Cesare Battisti 8, saranno presentate alla stampa le iniziative in memoria di don Renzo Beretta, parroco di Ponte Chiasso, a 20 anni dalla sua tragica morte. In questa occasione verrà presentato un nuovo importante progetto lanciato dalla Caritas diocesana, proprio in concomitanza con il ventennale dell’uccisione di don Renzo, grazie ad un contributo di Caritas italiana e di fondi provenienti dall’8 per mille nazionale. Il progetto sarà a sostegno delle fragilità della città di Como.

  • Doppio evento d’arte a Villa Carlotta

    Doppio evento d’arte a Villa Carlotta

    Al Museo e Giardino Botanico di Villa Carlotta, da sabato 14 a domenica 29 Luglio, farà tappa la rassegnaSensArt 2018, curata da Tablinum Cultural Management, per presentare al pubblico due artiste, le cui opere stanno riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica a livello internazionale.

    Nel contesto espositivo del Padiglione della Torretta Romantica, Marlene Luce Tremblay, fotografa Fine Art, le cui opere sono ospitate in permanente in prestigiose sedi, come il Palazzo delle Nazioni Unite di New York, e ambasciate di tutto il mondo, presenterà la sua nuova serie fotograficaAenigma Collection.

    Si tratta di una mostra incentrata sulla riscoperta e valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico italiano: il più grande tesoro della nostra nazione, spesso trascurato e sottovalutato, che nelle fotografie rielaborate con acrilico su tela dall’artista, in una tecnica di sua invenzione, la pintografia, riescono a catturare l’emozione dello spettatore.Le fotografie di Marlene Luce Tremblay saranno introdotte da uno splendido video immersivo, realizzato da Shorteaser, dal videomaker canadese Oliver Huwart.

    L’altro piano de Padiglione della Torretta Romantica sarà interamente riservato all’installazione dell’artista argentina Patricia Miani:Stellaria.

    Formatasi a Buenos Aires, ha già pubblicato un libro: “Al di là della dimensione pittorica”, dove spiega le sue teorie artistiche, dichiarato d’interesse culturale dal governo argentino, e ha intrapreso una collaborazione artistica con Julio le Parc, padre dell’arte cinetica e del movimento Op Art che sfocerà in una prossima produzione comune dal titolo Variations.

    A questo promettente esordio nel mondo dell’art system internazionale si aggiunge una visione innovativa del concetto di opera d’arte e della sua interazione con il mondo che la circonda e con noi, spettatori.Le mostre osserveranno i seguenti orari: dal martedì al venerdì 15-18, sabato e domenica 10.30-12.30 e  14.30 -18. Informazioni al numero 3392181456.

  • Doppio De Sfroos a Lecco e canzone sul rugby

    Doppio De Sfroos a Lecco e canzone sul rugby

    Se Como ha risposto subito alla grande con la richiesta di un bis – tutto esaurito la data del 22 marzo 2019, si replicherà al Teatro Sociale il 16 aprile – anche il ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno non si è fatto trovare impreparato.Annunciata da tempo, è infatti tutto esaurito anche la tappa del 29 dicembre al Cenacolo Francescano di Lecco, che ha così aggiunto un secondo appuntamento con “Tour de Nocc”, il nuovo viaggio teatrale di Davide Van De Sfroos, che replicherà sullo stesso palco il 30 dicembre.«Voglio celebrare il mio passato nascosto – racconta il cantautore lariano – proponendo delle ballate dimenticate sotto i lampioni e dare uno sguardo al futuro attraverso un percorso notturno alla ricerca dei brani dimenticati nei cassetti. Una musica che cercherà di ritracciare ombre familiari con tinte nuove».De Sfroos darà così vita a un grande e unico spettacolo in grado di ricreare una suggestiva atmosfera con sfumature swing e jazz. Per l’occasione, Davide Van De Sfroos sarà accompagnato sul palco dai musicisti Angapiemage Galliano Persico (violino, tamburello, cori), Riccardo Luppi (sax tenore e soprano, flauto traverso), Paolo Cazzaniga (chitarra elettrica e acustica, cori) e Francesco D’Auria (batteria, percussioni, tamburi a cornice, hang).Al momento Davide Van De Sfroos, il cui ritorno sulle scene sta riscuotendo un notevole successo, ha pronte le bozze di alcune nuove canzoni ma per annunciare anche un nuovo album è ancora davvero presto, difficilmente se ne parlerà prima di un anno. Alcuni provini Davide li pubblica puntualmente sulla sua pagina Facebook, come la recentissimaBallata dello spettatore stupito che guarda la partita di rugby“dedicata ad un ragazzo che conosco che ha giocato un tempo di partita con il naso rotto e a tutti coloro che hanno questa passione” ha scritto Davide Van De Sfroos. Il suo ultimo lavoro di inediti,Goga e Magoga, era arrivato nel 2014 a tre anni di distanza dal fortunatoYanez, il disco che dava il titolo al brano presentato nel 2011 a Sanremo e giunto al quarto posto.

  • Doppia espulsione dall’Italia. Allontanati giovani albanesi

    Doppia espulsione dall’Italia. Allontanati giovani albanesi

    Si è presentato in Questura per mettersi in regola con i documenti. Non sapeva che sul suo capo pendeva una espulsione dall’Italia datata 2015. Così un 38enne albanese, con diversi precedenti, è stato preso direttamente in consegna dagli agenti e consegnato ai colleghi per il rimpatrio. Il fatto non è stato l’unico. Un episodio simile ha avuto come protagonista un altro albanese, 25 anni, individuato dai carabinieri della stazione di Cermenate e dai colleghi di Appiano Gentile. In questo caso non è stato l’uomo a “consegnarsi”, bensì i militari l’hanno scoperto nel corso di un controllo in un hotel. Il giovane è stato denunciato per il reato di inottemperanza all’ordine del questore di uscire dal territorio dell’Italia emesso il 9 settembre 2016. I carabinieri hanno contattato la Questura per dare corso all’iter di espulsione che è stato così eseguito.

  • Dopo oltre tre anni torna in aula la Ca’ d’Industria. Il primo grado risale addirittura al 2015

    Dopo oltre tre anni torna in aula la Ca’ d’Industria. Il primo grado risale addirittura al 2015

    La sentenza di primo grado era del giugno 2015. «Tutti assolti». Il pm, Mariano Fadda, poco tempo dopo aveva depositato il ricorso in Appello contro la decisione del Tribunale di Como in composizione Collegiale. Ad oltre tre anni di distanza, finalmente, i giudici di secondo grado hanno fissato una data (la prossima settimana) e il percorso processuale potrà proseguire, anche se con tempi lunghissimi visto che i fatti contestati risalgono addirittura al 2010.Stiamo parlando della vicenda che aveva riguardato la gara d’appalto per il servizio di esternalizzazione della mensa della Ca’ d’Industria. I quattro imputati, l’allora presidente del consiglio di amministrazione Domenico Pellegrino, i consiglieri Mario Peloia e Flavia Farina, nonché William Fabbrio come amministratore dell’azienda all’epoca aggiudicataria, la Fms, erano stati assolti con la formula «il fatto non sussiste». Ora la Procura di Como chiede di rivedere quella decisione, rivolgendosi all’Appello.Secondo la tesi dell’accusa, che non fu accolta dal Collegio, la gara sarebbe stata «orientata in modo arbitrario» proprio per favorire uno dei concorrenti, deliberando tra l’altro una «spesa superiore a quella che sarebbe stata necessaria e sufficiente». Gara aggiudicata, sempre stando al ricorso presentato dal pm, ad un concorrente che «non possedeva i titoli per competere», con punteggi attribuiti in maniera «opaca e insuscettibili di verifica» e per di più fissando una clausola da «prezzo minimo garantito» che avrebbe comportato un inutile ulteriore esborso. Un «pregiudizio patrimoniale» che «determinò dopo poco le dimissioni degli amministratori e l’annullamento unilaterale del contratto da parte del nuovo Consiglio di amministrazione». Una vicenda che, secondo la Procura lariana, avrebbe avuto come sottofondo «l’interesse di favorire politicamente una società vicina» consentendone il «radicamento in una importante realtà della sanità locale». Le difese dal canto loro torneranno a battagliare come hanno sempre fatto, non accettando fin dall’inizio riti alternativi ma preferendo sfidare l’aula.Nel corso del processo a Como non lesinarono accenni fortemente polemici: «Peccato disturbare il Tribunale che ha ben altri processi, per una vicenda insussistente».E ancora: «La vera priorità della Fondazione era l’economicità dei pasti per i propri ospiti, oppure la qualità? E nelle carte processuali non risulta nessuna pressione da parte di Fms, o promesse di viaggi alle Seychelles per vincere la gara».Insomma, sarà di nuovo battaglia. Anche se a tre anni e mezzo dalla sentenza letta nel palazzo di giustizia lariano.

  • Dopo sei anni torna “Tosca” al Sociale di Como

    Dopo sei anni torna “Tosca” al Sociale di Como

    Venerdì 12 alle ore 20 e domenica 14 ottobre alle ore 15.30 torna al Teatro Sociale di Como in piazza Verdi dopo sei anni  di assenza “Tosca”, uno dei titoli più popolari e al contempo drammatici nel repertorio di Giacomo Puccini. Collocata esattamente a metà, tra Bohème e Butterfly, la storia d’amore e morte tra la cantante Floria Tosca e il pittore Mario Cavaradossi ambientata nella Roma post-napoleonica, ha dilagato fin dalla sua prima rappresentazione al Teatro Costanzi di Roma nel 1900, alla quale seguirono nei due anni successivi ben quarantatré nuovi allestimenti in tutta Europa.

    La nuova produzione vede la regia di Andrea Cigni, attivo regista d’opera, sia all’estero che in Italia. La sua visione “cinematografica” regalerà al pubblico un punto di vista non convenzionale, in cui l’architettura gioca un ruolo da protagonista. Ulteriori suggestioni saranno rese possibili grazie all’utilizzo di proiezioni ideate appositamente per questo allestimento. A dirigere la compagine orchestrale dei Pomeriggi Musicali sarà il Maestro Valerio Galli che ha fatto il suo debutto nella direzione d’opera proprio con il titolo pucciniano nel 2007 al 53° Puccini Festival, vincendo il premio “Maschera d’oro” come giovane direttore emergente, per poi dirigere nei più importanti Teatri lirici internazionali.

    Biglietti da 58 a 15 euro più la prevendita presso la biglietteria di piazza Verdi o su www.teatrosocialecomo.it.

  • Dopo le zanzare è in arrivo la temibile “vespa Velutina”

    Dopo le zanzare è in arrivo la temibile “vespa Velutina”

    È aggressiva, punge e sta arrivando anche nel territorio comasco.È la famigerata vespa velutina, o calabrone asiatico, che ormai da mesi sta proliferando nel Nord Italia e non solo.La sua diffusione, cominciata nel 2012 in Liguria, è ormai prossima anche alla provincia di Como. Dopo aver dilagato in Liguria, Veneto e Piemonte, è da poco arrivata nel Sud della Lombardia e ormai entro breve «è certa e inevitabile la sua comparsa anche nel Comasco», spiega l’entomologo Mario Colombo, docente alla facoltà di Agraria della Statale di Milano, che proprio ieri era impegnato in un’operazione di monitoraggio sulla presenza della vespa velutina. Alcuni casi di presunte punture di vespa velutina sono stati segnalati in città ma dal sistema di monitoraggio ufficiale, attivo in diverse zone di confine e nelle regioni del Nord, ancora non ci sono conferme ufficiali sulla sua attuale presenza in questi giorni in riva al Lago di Como.«Si tratta di una vespa molto aggressiva. Innanzitutto rappresenta una seria minaccia per tutto il settore dell’apicoltura italiana. Si tratta di un predatore la cui dieta è costituita in gran parte da api che caccia in prossimità degli alveari che poi distrugge – precisa sempre l’entomologo Colombo – E inoltre è molto aggressiva verso tutti gli animali a sangue caldo, uomo compreso. Da qui la necessità, pur senza creare alcun allarmismo, di prestare attenzione». Vista la sua pericolosità anche per l’ecosistema è «necessario individuare e distruggere i nidi. Questo per limitarne la diffusione e preservare anche un comparto importante come quello dell’apicoltura», spiega Colombo. Per ricostruire la storia di questo insetto va detto che la vespa velutina, dalle zone di origine (Cina, India, Indocina e Indonesia), è stata per caso introdotta in Corea del Sud nel 2003 e in Francia nel 2005 nei pressi di Bordeaux, all’interno di un carico di vasi per bonsai di origine cinese. Dalla Francia, la diffusione è passata in altri Paesi europei quali Belgio, Spagna, Portogallo e infine, nel 2012, in Italia, con il ritrovamento del primo esemplare a Loano (Savona). La rapidità di espansione è probabilmente dovuta al trasporto passivo delle regine che, d’inverno, tendono a rifugiarsi in materiali di vario tipo per trascorrere il periodo freddo.E l’allarme è noto alla Coldiretti di Como.«Monitoriamo attentamente la situazione in corso. Il rischio che possa trovare diffusione è infatti concreto e per questo bisogna vigilare costantemente. Inoltre, come se non bastasse, nel 2017 la stagione per il settore dell’apicoltura non è stata brillante», dice il presidente di Coldiretti Como-Lecco, Fortunato Trezzi.A sinistra, un nido. A destra, la vespa velutina. La sua diffusione in Italia, cominciata nel 2012 in Liguria, è ormai prossima anche alla provincia di Como. Dopo aver dilagato in Liguria, Veneto e Piemonte, è da poco arrivata nel Sud della Lombardia. Temuta anche a ComoSopra un esemplare di vespa velutina o calabrone asiatico. Le zone di origine sono Cina meridionale, India, Indocina e Indonesia. È stata accidentalmente introdotta in Corea del Sud nel 2003 e in Francia nel 2005 nei dintorni di Bordeaux

  • Lavori al ponte autostradale in via Brogeda dopo la caduta di calcinacci

    Lavori al ponte autostradale in via Brogeda dopo la caduta di calcinacci

    Senso unico alternato a Como, in via Brogeda, per i lavori di manutenzione del ponte dell’autostrada A9 che sovrasta la strada. Il cantiere dovrebbe concludersi entro il 18 gennaio prossimo. Per permettere agli operai incaricati di intervenire, con l’utilizzo anche di una piattaforma aerea, è stato necessario restringere temporaneamente la carreggiata. Il restringimento è in vigore dalle 9 alle 18, nei giorni feriali.La chiusura del cantiere, salvo imprevisti è stata annunciata per il prossimo 18 gennaio. Il ponte autostradale che sovrasta via Brogeda, due mesi fa era stato momentaneamente chiuso per la caduta di alcuni calcinacci.

  • Dopo il caldo in arrivo maltempo e temporali: allerta meteo della Protezione civile

    Dopo il caldo in arrivo maltempo e temporali: allerta meteo della Protezione civile

    Allerta meteo nella zona del Lario. L’ultimo bollettino delle Protezione civile della Lombardia, dalle 20 di stasera fino alla mezzanotte del 14 settembre, segnala la possibilità di forti temporali nel territorio della provincia di Como.

    “Il temporaneo indebolimento dell’anticiclone sub-tropicale favorirà un tempo più variabile –  conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara – Giovedì ci saranno nubi irregolari a tratti anche estese con qualche pioggia o breve temporale più probabile su Alpi, Appennino, Sardegna e basso versante tirrenico; fenomeni molto isolati non esclusi in Val Padana”.

    Nel fine settimana dovrebbe poi tornare il sole. “Nel weekend l’alta pressione tornerà a rinforzarsi favorendo condizioni più stabili e soleggiate anche se non per tutti – prosegue Ferrara – Potremo infatti avere ancora qualche breve rovescio o temporale pomeridiano a ridosso dell’Appennino, mentre un po’ di nubi a tratti interesseranno il Nord, specie a ridosso di Prealpi e pedemontane, ma senza particolari fenomeni”.

    e le temperature? “Tra giovedì e venerdì si perderà qualche grado dopo il picco del caldo anomalo di metà settimana, ma comunque le massime spazieranno tra i 24°C e i 28°C con anche qualche punta superiore sul basso versante Adriatico – conclude il meteorologo – Non solo, ma si farà sentire anche una moderata sensazione di afa, per la presenza di aria umida. Ad ogni modo il caldo non mollerà la presa, anzi sarà in nuova intensificazione dal weekend e nei giorni successivi, tanto che potrebbe durare per gran parte della prossima settimana”.

  • Dopo i casi di febbre del Nilo. «Testato e sicuro tutto il sangue della Lombardia»

    Dopo i casi di febbre del Nilo. «Testato e sicuro tutto il sangue della Lombardia»

    «Nessun rischio per le donazioni di sangue in Lombardia»: lo conferma Oscar Bianchi, presidente dell’Avis regionale. «Anzi, in qualche caso proprio dalle analisi sul sangue donato si è potuta individuare la presenza della Febbre del Nilo e intervenire con celerità», prosegue Bianchi, fugando così qualsiasi preoccupazione sul “sangue lombardo” dopo i casi di infezioni dal West Nile Virus a causa di punture di zanzare anche sul territorio.

    Tra le regioni promotrici del Nucleic Acid Test (Nat) c’è anche la Lombardia. Il test viene effettuato contestualmente alla donazione di sangue e permette di rilevare la presenza del virus (Wnv) e di evitare così la trasmissione trasfusionale dell’infezione. «I donatori e le donatrici verranno sottoposti al Test NAT qualora avessero soggiornato per almeno una notte nelle aree interessate dalla segnalazione del West Nile Virus. Potranno quindi comunque donare e verrà loro prelevata una piccola provetta per il Test. Non occorre preoccuparsi e nemmeno autosospendersi, basta avvisare il medico del Punto di Raccolta», spiega il presidente dell’Avis.

    Sarà il test a verificare la necessità di sospendere il donatore, solo nel caso vi sia evidenza di infezione. Quindi nessun problema per la salute dei donatori e dei riceventi. La febbre del Nilo è una  malattia il cui contagio avviene tramite la puntura della zanzara comune e i serbatoi di infezione sono gli uccelli migratori e gli animali domestici, nei cui corpi il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. Quest’anno, già nella seconda metà di giugno, i laboratori della rete trasfusionale regionale hanno predisposto apparecchiature e materiali necessari per l’esecuzione del test Wnv in modalità on demand, cioè al bisogno, sulla base delle indicazioni costantemente ricevute dalla Struttura regionale di coordinamento e dal Centro nazionale Sangue. Le misure vengono attivate anche su scala provinciale.