Green pass per i ristoranti, operatori preoccupati

Si parla sempre di più del green pass imposto in Francia per accedere a bar, ristoranti e centri commerciali, così come per prendere mezzi di trasporto per lunghe distanze.Il governo Draghi lavora a una “via italiana” all’utilizzo ampio del documento.Preoccupano intanto l’aumento dei contagi e la diffusione della variante Delta, ma preoccupa soprattutto i ristoratori lariani proprio la possibile adozione del green pass per accedere ai loro locali, un un momento delicato per l’auspicata ripartenza della stagione turistica sul Lario.«Veniamo da questo periodo difficile e l’introduzione del certificato rappresenta un limite alla normalità. Un’ulteriore complicazione per le persone che vanno al ristorante», spiega Lorenzo Castellani, titolare del bar Touring Cafè.Dal punto di vista dei ristoratori, arriva il commento ufficiale dello chef stellato comasco Mauro Elli, vicepresidente della Fipe – la Federazione dei pubblici esercizi di Confcommercio Como: «Se la Sanità ha deciso che le vaccinazioni sono la strada per uscire dalla pandemia, è giusto percorrerla. Non siamo d’accordo con il metodo francese, ma se il green pass vuole essere uno strumento per stimolare le persone a vaccinarsi allora va bene».
L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola oggi, sabato 17 luglio