I “magnifici” 40 in nomination

Il sondaggio – Si può votare fino a sabato 12 novembre con tagliando e su InternetNon partecipano al gioco il sindaco e gli assessoriVe la ricordate la conventio ad excludendum? Negli anni della prima Repubblica era la formula politica con cui si spiegava l’impossibilità, per il Pci, di entrare nell’area di governo. Un patto per escludere, appunto, il maggior partito di opposizione dalla stanza dei bottoni. Ad excludendum è poi diventato un gioco. Nei reality Tv, soprattutto. Vince chi resta fino alla fine. Si vota il perdente.Bene, fatelo anche voi.(CLICCA QUI)In vista delle elezioni amministrative della prossima primavera si poteva tentare il classico toto-sindaco. Ma quanto accaduto dal 2007 a oggi autorizza
a percorrere un’altra strada. Non la promozione ma la bocciatura mediatica. D’altronde, il consiglio comunale – lo diciamo nel rispetto dovuto alle istituzioni – non è stato forse trasformato in un set? Non è l’espressione, talvolta, della peggiore cultura del voler apparire?Un circo barnum, ha detto qualcuno. Una vetrina dietro la quale si riflette la classe dirigente meno amata che la città lariana abbia mai avuto.Ecco perché, almeno a nostro avviso, è più interessante giocare ad excludendum. Ai lettori del Corriere di Como e a chi naviga in Internet chiediamo quindi di votare il consigliere comunale che non vorrebbe rivedere a Palazzo Cernezzi nel prossimo mandato.Bisogna fare alcune precisazioni. La prima è che al nostro referendum partecipano come attori principali gli amministratori che siedono attualmente sulle poltroncine rosse del Comune capoluogo. I magnifici 40 non sono però gli unici che hanno calcato la scena dal 2007 in poi. In consiglio comunale ci sono stati molti avvicendamenti, quasi tutti nelle file della maggioranza. Chi si è eliminato da solo (dimettendosi per scelta) o è stato sostituito dopo la nomina in giunta, non fa parte del gruppone.Non sono in gara nemmeno gli assessori e il sindaco. Quest’ultimo per una ragione ovvia: non potrà più candidarsi alla guida della città in quanto sta concludendo il suo secondo mandato.Gli assessori, invece, meriterebbero una gara a parte. E non è detto che si faccia. Anch’essi sono stati al centro di un tourbillon di nomine e revoche. Specchio fedele della complicata governance che ha caratterizzato il secondo round affidato a Stefano Bruni.Spazio ai consiglieri comunali, quindi. Che, sia detto per inciso, non potranno comunque rientrare tutti a Palazzo Cernezzi. La manovra di agosto ha ridotto i seggi nelle città capoluogo come la nostra. Nel 2012 saranno eletti soltanto in 32.Già oggi ci sono, al primo piano del municipio cittadino, 8 poltrone di troppo.La formula del gioco è semplice. Sul tagliando (che verrà pubblicato ogni giorno dal Corriere di Como) e su Internet (nella pagina appositamente dedicata del sitowww.corrieredicomo.it), si potrà esprimere la propria preferenza indicando il nome del consigliere che non si vorrebbe più a Palazzo Cernezzi. I tagliandi originali potranno essere consegnati in via Sant’Abbondio 4, nella sede del Corriere di Como, in orari d’ufficio.Su Internet si potrà invece votare una sola volta.Il referendum durerà fino a sabato 12 novembre, giorno in cui verrà pubblicato l’ultimo tagliando. Il link in rete sarà attivo fino alla mezzanotte dello stesso sabato 12 novembre.
Dario Campione