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  • Coronavirus, l’aggiornamento: sul Lario superati i mille casi

    Coronavirus, l’aggiornamento: sul Lario superati i mille casi

    Sale ancora il numero di casi positivi in provincia di Como, che oggi ha superato quota mille. La conferma è arrivata dal consueto riepilogo sulla situazione in Lombardia fornito dall’assessore regionaleGiulio Gallera. Ecco dunque i numeri di oggi, domenica 29 marzo, raffrontati con quelli di ieri:

    Contagi39.415/41.007  + 1592Ricoveri non in terapia intensiva  11.152/11.613 + 461Ricoveri in terapia intensiva 1.319/1.328 + 9Decessi 5.944/6.360 + 416

    Tamponi effettuati25 marzo 81.666 + 497126 marzo 87.713 +604727 marzo 95.860 +814728 marzo 10.2503 + 664329 marzo10.7398 +4895

    I casi per provincia ieri/oggi:Bergamo8.349/8.527  + 178Brescia7.678/8.013 + 335Como903/1.014 + 111Cremona3.605/3.762 + 157Lecco1.316/1.381 + 65Lodi2.029/2.057 + 28Monza e Brianza2.086/2.265 + 179Milano7.783/8.329 + 546 (di cuiMilano città3.406 + 247)Mantova1.484/1.550 + 66Pavia1.877/1.974 + 97Sondrio388/422 + 34Varese768/812 + 44

    Sono infine901i casi in fase di verifica.

  • Coronavirus: in mare per evitare multa

    Coronavirus: in mare per evitare multa

    (ANSA) – BARI, 29 MAR – A Otranto un ciclista, questa mattina, nel tentativo di sottrarsi ai controlli previsti dal Dpcm Covid-19 ed evitare una multa, ha preferito entrare con la bicicletta in mare e restare in acqua a lungo pur di non essere identificato dai poliziotti. Invitato più volte dagli agenti a uscire dal mare per essere identificato, il ciclista ha preferito restare a mollo per diversi minuti, ripetendo “non ho fatto nulla di male”. Alla fine, però, è dovuto uscire dall’acqua ed è stato identificato e multato.

  • Coronavirus: casi in Veneto sono 8.509

    Coronavirus: casi in Veneto sono 8.509

    (ANSA) – VENEZIA, 29 MAR – Sono saliti stasera a 8.509 i positivi in Veneto, con un aumento di 151 casi rispetto a stamane. Le persone in isolamento domiciliare sono 20.06, i deceduti sono saliti a 402 (+10), i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 360 (+5), i dimessi sono 740. I nuovi casi di contagio riguardano in particolare Verona (+57), Padova (+25) e Vicenza (+21).

  • Coronavirus: 68 nuovi casi a Tokyo

    Coronavirus: 68 nuovi casi a Tokyo

    (ANSA) – TOKYO, 29 MAR – Tokyo segna un altro record giornaliero di contagi da coronavirus, a quota 68 nella giornata di domenica, portando il totale dei casi nella capitale a 430. Intanto una nevicata fuori stagione – con le temperature che sono scese fino a 3 gradi, dopo i 25 registrati ieri – ha contribuito a una minore circolazione di persone, in linea con l’esortazione della governatrice Yuriko Koike ai cittadini a non lasciare la propria abitazione, se non per servizi essenziali. Il numero più alto dei casi di infezione, 30, si è registrato in un ospedale del comune di Taito, a nord-est della capitale. Tra i casi di contagio segnalati ieri, nella prefettura di Chiba, a est di Tokyo, c’erano anche 26 persone disabili in un centro di assistenza, assieme a 32 assistenti che lavorano nella stessa struttura. Il totale delle infezioni del coronavirus in Giappone è salito a 1.693, con 52 morti.

  • Clochard positivo, tenda isola famiglia

    Clochard positivo, tenda isola famiglia

    (ANSA) – CHIAVARI (GENOVA), 29 MAR – Un senzatetto romeno che è solito frequentare Chiavari è risultato positivo al Covid-19 dopo un ricovero in ospedale. La comunicazione al sindaco Marco di Capua è giunta dalla Asl4 che ha invitato il primo cittadino a prendere provvedimenti anche sul “nucleo familiare” del soggetto, una comunità della stessa nazionalità, in tutto 9 persone. “Mi sono attivato per individuare un’apposita area per predisporre la loro quarantena in sicurezza – spiega il sindaco Marco Di Capua – Ieri sera, dopo un consulto con le forze dell’ordine ho firmato un’ordinanza che individua l’area dell’ex campeggio di via Preli come zona circoscritta, delimitata e facilmente accessibile per l’allestimento di una tenda, dotata di servizi igienici essenziali, in cui verranno trasferite queste persone per la quarantena”. Il montaggio della tenda è avvenuto questa mattina da parte di tre squadre di volontari di Protezione civile. Si tratta di una struttura, di circa 30 metri quadrati dotata di accessori.

  • Case di riposo in difficoltà. Il sindaco Landriscina scrive al presidente della Regione

    Case di riposo in difficoltà. Il sindaco Landriscina scrive al presidente della Regione

    «Molte case di riposo e strutture di simile natura mi hanno fatto pervenire messaggi di grande fatica e richieste di sostegno perchè in alcuni casi si sono venute a creare situazioni di contagio. E ci sono stati anche dei lutti».Le parole sono del sindaco di Como Mario Landriscina e fotografano un altro fronte molto delicato dell’emergenza Coronavirus. Ovvero quello delle case di riposo e di chi dentro, oltre agli ospiti, vi lavora. E dunque di quanti si prendono cura della fascia più fragile della popolazione, e non sempre riescono a reperire i mezzi adeguati per far fronte all’emergenza sanitaria in corso: sono medici, infermieri e operatori di queste strutture sanitarie.«Stiamo infatti parlando di una parte della popolazione fragile come i nostri anziani e di quanti lavora nelle Rsa. Il primo pensiero va subito a quanti sono impegnati in questo delicato compito con pochi mezzi e con altrettante difficoltà nel riuscire a reperire il materiale di cui c’è bisogno», spiega il primo cittadino, che va oltre. «Allora, comprese le difficoltà in atto e dopo aver condiviso le medesime preoccupazioni e le medesime problematiche anche con altri sindaci del territorio, ho inoltrato immediatamente una richiesta al presidente di Regione Lombardia per avere delle dotazioni di sicurezza e protezione da distribuire alle Rsa – spiega sempre Landriscina – Speriamo che da lunedì il materiale inizi ad arrivare così che lo si possa immediatamente distribuire a quanti ne hanno fatto richiesta e ne hanno assoluto bisogno per contrastare l’emergenza».

  • Campionato di basket  verso lo stop. Asta benefica di Cantù, ultime ore

    Campionato di basket verso lo stop. Asta benefica di Cantù, ultime ore

    Manca solo l’ufficialità, ma la decisione, secondo l’anticipazione dellaGazzetta dello Sport, è già stata presa: il campionato di serie A di basket 2019-2020 è da considerare definitivamente concluso. La mancanza di condizioni sanitarie e tecniche, gli stranieri delle squadre che sono tornati nei loro Paesi, l’incertezza legata all’emergenza Coronavirus. Fattori che hanno spinto Federazione e Lega Basket a decidere di fermare tutto.Lo scudetto 2020 molto probabilmente non sarà assegnato. Ma più che su questo problema, l’attenzione delle istituzioni cestistiche è già concentrata sul prossimo torneo e sull’impatto economico generato da questa situazione che sta mettendo in seria difficoltà tutti i club.Il congelamento della classifica vedrebbe chiudere la Pallacanestro Cantù con un onorevole decimo posto alla pari con Varese e Reggio Emilia. Un risultato comunque onorevole per una formazione che alla vigilia del campionato in molto davano come destinata alla retrocessione.In attesa che questa determinazione venga confermata, nel club brianzolo l’attenzione è concentrata soprattutto sull’asta benefica delle maglie che i giocatori hanno indossato in occasione della partita dello scorso 5 gennaio al Forum di Assago. Una vittoria storica per la S.Bernardo-Cinelandia, il momento che praticamente all’unanimità viene giudicato come il più bello della stagione.Le divise all’incanto si possono trovare sulla piattaforma Triboom nella pagine della Pallacanestro Cantù. In abbinamento anche una serie di gadget della linea “1936”.Le donazioni raccolte attraverso questa iniziativa saranno destinate alla Croce Rossa di Cantù per l’acquisto di un importante strumento di sanificazione per ambulanze e mezzi, oltre che di dispositivi di protezione per gli operatori. Le offerte più alte rimangono quelle per le casacche indossate da Joe Ragland, Jason Burnell e Wes Clark, che sono finora state quotate 350 euro. Quella di Kevarrius Hayes insegue a ruota (330 euro).Chi volesse partecipare ha tempo fino a domani, lunedì 30 marzo, alle ore 20.

  • Calcio: Kane “resto agli Spurs? Non posso dire nè sì nè no”

    Calcio: Kane “resto agli Spurs? Non posso dire nè sì nè no”

    (ANSA) – ROMA, 29 MAR – “Resto al Tottenham? Non posso dire sì e nemmeno no. Adoro gli Spurs e li amerò sempre ma se sento che non stiamo progredendo come squadra o che non stiamo andando nella giusta direzione, non rimarrei certo solo per divertimento. Sono un giocatore ambizioso”. Sono le frasi usate dal bomber del Tottenham Harry Kane in una diretta su Instagram su Sky Sport Uk. Parole non molto rassicuranti per la dirigenza della squadra londinese, conscia che il capitano della nazionale inglese non farebbe fatica a trovare, se volesse, una pretendente. (ANSA).

  • Breton,solidarietà è parola chiave crisi

    Breton,solidarietà è parola chiave crisi

    (ANSA) – BRUXELLES, 29 MAR – “La solidarietà è la parola essenziale di questa crisi”. Lo afferma il commissario europeo al mercato interno Thierry Breton in un’intervista a Europe 1 promettendo che “nessuno stato dell’Ue sarà lasciato sul ciglio della strada”. Il francese ha ricordato l’importanza della cooperazione tra Stati per far fronte alla pandemia da coronavirus: “possiamo uscire da questa crisi solo con la solidarietà globale ed europea”, ha insistito alla radio emittente generalista francese. Quindi ha parlato dell’aiuto che è stato dato: “l’Italia ha ringraziato Francia e Germania per averle inviato più di una mascherina di quanto non abbia fatto la Cina”, ha detto. Infine ha sottolineato che la solidarietà tra i paesi sarà tanto più importante dopo la crisi. “Dobbiamo anche prepararci a ciò, preservare la nostra attività economica è una priorità”, ha aggiunto.

  • Borsa Tokyo crolla in apertura, -3,26%

    Borsa Tokyo crolla in apertura, -3,26%

    (ANSA-AFP) – ROMA, 30 MAR – La Borsa di Tokyo apre in ribasso del 3,26%, sui timori del diffondersi del coronavirus nel mondo. L’indice Nikkei è a quota 18.757,93 punti, 631,50 in meno di venerdì.