Blog

  • Bancarotta, un anno di pena per un canzese

    Bancarotta, un anno di pena per un canzese

    Questa mattina i carabinieri della stazione di Asso hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia ai domiciliari emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Milano, nei confronti di un canzese. Lo stesso, per il reato di bancarotta fraudolenta commesso a Como nel 2006, dovrà scontare un anno di pena ai “domiciliari”.

  • Bambina comasca alla finale dello “Zecchino d’oro”

    Bambina comasca alla finale dello “Zecchino d’oro”

    Tutto pronto oggi pomeriggio per  finalissima dello Zecchino d’oro 2018 in programma su RaiUno. Quale sarà la canzone vincitrice di questa edizione?  La quarta ed ultima giornata del più antico, celebre ed amato festival della canzone per bambini ospita in gara la bambina comasca Giulia Murrai di Cabiate. Conduce Francesca Fialdini, affiancata dagli esuberanti Gigi e Ross. Ci sarà non solo la consueta Giuria dei Piccoli, la giuria ufficiale dello Zecchino d’Oro, ma anche una Giuria di Amici dello Zecchino con Vip quali Micaela Ramazzotti, Bianca Atzei, Cristina D’Avena e il direttore artistico in persona Carlo Conti, che il 14 dicembre condurrà il grande show dello Zecchino d’Oro in prima serata su Rai1 per vivere il Natale attraverso le canzoni di ieri e di oggi. La Direzione Musicale è sempre del Maestro Beppe Vessicchio. Grazie alla collaborazione tra l’Antoniano di Bologna, Rai Digital e Rai1, il nuovo sito www.zecchinodoro.rai.it, dedicato alla 61° permetterà a tutti di visualizzare non solo la diretta della trasmissione ma anche tanti contenuti extra.Oggi  si ascolteranno tutte e dodici le canzoni in gara con i piccoli interpreti che canteranno, come da tradizione, accompagnati dal Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni.Ecco le 12 canzoni in gara in questa quarta puntata:•    “Me la faccio sotto” (di Maria Elena Rosati e Lorenzo Tozzi), interpretata da Maksym Zhukovskyy•    “Daria” (di Matteo Cocconcelli e Andrea Bettelli), interpretata da Davide Matteucci•    “La banda della pastasciutta” (di Davide Capotorto e Alessandro Augusto Fusaro), interpretata da Angelica Gobbo. Lorenzo Pennacchio e Mario Antonio Pascale•    “Chi lo dice che” (di Vittorio Sessa Vitali e Renato Pareti), interpretata da Elena Ciocoi•    “Toro loco” (di D’Errico, Pellai, Cellani), interpretata da Simone Zichi•    “La rosa e il bambino” (di Mario Gardini e Giuseppe De Rosa), interpretata da Martina Galasso e Alyssia Mengbwa Palombo•    “La marmellata innamorata” (di Luca Dettori, Elio Satta e Mario Chessa), interpretata da Mia Bondì;•     “La cicala latina” (di Antonio Buldini e Gianfranco Fasano) interpretata da Victoria Cosentino•    “Metti avanti il cuore” (di Gianfranco Grottoli, Andrea Vaschetti e Giuseppe De Rosa) interpretata da Alina Angela Cossu e Alessandro Lorefice;•     “Meraviglioso è” (di Stefano Rigamonti) interpretata da Giulia Murrai;•    “Napoleone va in pensione” (di Valeria Bolani e Alessandro Visintainer) interpretata da Letizia Pisu;•    “Nero nero” (di Carmine Spera, Flavio Careddu, Herbert Bussini e Valerio Baggio) interpretata da Isabel Tangerini;Appuntamento oggi 16.40 per seguire la finalissima dello Zecchino d’oro .

  • Azzurri «strigliati» al lavoro. Incombe la gara di Ciserano

    Azzurri «strigliati» al lavoro. Incombe la gara di Ciserano

    Sergey Piccirillo teoricamente disponibile; Aron Katuma per ora non schierabile in attesa di mettere a posto qualche documento. Questa la situazione dei due ragazzi del 2000 che in settimana sono arrivati al Como.«Piccirillo è un ragazzo molto promettente – dice il direttore azzurro Ninni Corda – e già fin dai primi allenamenti ha mostrato le sue qualità. Un discorso che vale anche per Katuma, un esterno che ha buoni margini di miglioramento, soprattutto nella fase difensiva». Piccirillo, di origine ucraina, ha la fama di essere un portiere para-rigori; Katuma (belga con passaporto congolese) nella sua carriera a livello giovanile ha mostrato di avere una buona propensione al gol quando era al Novara. Entrambi giungono da squadre di serie A, rispettivamente Atalanta e Spal, e vengono a compensare l’assenza di elementi fermi ai box per problemi dati da infortuni. Sono ancora fermi, infatti, il portiere Mirko Bizzi e il difensore Roberto Ferrari.La formazione lariana prosegue la preparazione in vista della partita di domenica prossima contro il Ciserano(nella foto, esultanza azzurra nella sfida di andata). Lariani chiamati a un riscatto dopo il pari interno con l’Olginatese che, unito alla vittoria del Mantova contro lo Scanzorosciate, relega gli azzurri al secondo posto in classifica, a -2 dai virgiliani.«La squadra è stata strigliata per bene – ammette ancora Ninni Corda – e, per come ha lavorato questa settimana, quello che è stato detto è stato recepito per bene. Ora si tratta di trasferire sul campo questo cambio di atteggiamento che abbiamo chiesto: non possiamo più permetterci gare come quella di domenica scorsa contro l’ultima in classifica del girone».Il Ciserano è una formazione di bassa classifica guidata da un nome noto del calcio italiano, l’ex difensore della Juventus Sergio Porrini; dunque una squadra che ha bisogno di punti per non farsi risucchiare nella lotta per non retrocedere. Nel Como mancherà il capitano Federico Gentile, squalificato per due turni dopo l’espulsione con l’Olginatese.

  • Autonomia regionale, il presidente del consiglio lombardo propone una mozione da votare in tutti i Comuni comaschi

    Autonomia regionale, il presidente del consiglio lombardo propone una mozione da votare in tutti i Comuni comaschi

    Il presidente del consiglio regionale della Lombardia,Alessandro Fermi, ha inviato oggi a tutti isindaci della provincia di Como il testo di unamozione che chiede al governo gialloverde di mantenere gli impegni presi sul tema dell’autonomia regionale, senza più ulteriori ritardi e senza tradire le richieste avanzate dalla maggioranza dei cittadini lombardi con il referendum del 22 ottobre 2017.

    Fermi ha chiesto ai sindaci di sottoporre la mozione quanto prima al voto dei rispettivi consigli comunali.

    «Ritengo che sia fondamentale, su un tema così importante come quello dell’autonomia, che tutti i Comuni siano direttamente coinvolti e resi partecipi del percorso in atto per raggiungere l’obiettivo di ottenere maggiori competenze e risorse – ha detto Fermi – Chiamando i consigli comunali a votare e approvare questo documento, vogliamo dare un segnale forte al governo».

    In questo momento, ha aggiunto Fermi, «il percorso avviato con il referendum del 22 ottobre 2017 sta dando l’impressione di arenarsi. In questi ultimi mesi si è parlato sempre e molto di competenze, troppo poco però delle relative risorse finanziarie. Bisogna quindi definire quanto prima e in modo certo l’entità delle risorse spettanti alla Lombardia per fare fronte alle competenze richieste e per dare così piena attuazione ai contenuti e allo spirito del referendum».

  • Autolaghi, mercoledì notte chiude l’uscita di Fino

    Autolaghi, mercoledì notte chiude l’uscita di Fino

    Dalle 22 di mercoledì alle 5 di giovedì mattina chiuderà l’uscita della stazione di Fino Mornasco dell’Autolaghi.

    L’autostrada dei Laghi

    La chiusura vale per chi proviene da Nord (Como e Chiasso) ed è necessaria per la sistemazione del verde a ridosso dello svincolo. In alternativa Autostrade per l’Italia consiglia di uscire allo svincolo di Como Centro dell’A9.

  • Aumenti della tassa di soggiorno. Rapinese: «Spendo meno a Roma»

    Aumenti della tassa di soggiorno. Rapinese: «Spendo meno a Roma»

    «In questo momento sono a pochi chilometri da Roma, dove dormirò due notti con mia moglie e mia figlia per 21 euro, ovvero 3,5 euro a testa per notte». La stessa cifra, a Como, sarebbe quasi andata tutta in tassa di soggiorno. Alessandro Rapinese, capogruppo della lista civica Rapinese Sindaco a Palazzo Cernezzi, commenta così l’ultimo ritocco varato dalla giunta Landriscina riguardo le tariffe dell’imposta di soggiorno.Con la nuova delibera, oltre ad essere stata istituita la tariffa a notte per gli alberghi a 5 stelle (4 euro al giorno a persona, a Cernobbio si pagano 5 euro), si è raddoppiata quella per tutte le attività extra-alberghiere, ovvero affittacamere, bed & breakfast, case per ferie e vacanze, che da 1 euro passerà così a 2 euro a notte.Una questione che riguarda un settore che ha avuto, nel giro di un paio di anni, una grandissima espansione in città, come dimostrano i dati dei maggiori portali di prenotazione online.«La questione è che il sindaco e la sua squadra, in campagna elettorale, hanno promesso di abbassare le tasse – dice ancora Rapinese – invece nella realtà dei fatti pensano solo ad alzare imposte e tariffe. Lo stesso sta accadendo con i parcheggi».Per Palazzo Cernezzi si apre anche il tema dell’utilizzo di queste entrate. L’imposta di soggiorno, che il Movimento 5 Stelle la scorsa primavera voleva abolire, in realtà è oggi una risorsa importante per oltre 800 Comuni italiani. Per legge però, i soldi che vengono versati dai turisti devono essere utilizzati dal Comune per finanziare opere di ristrutturazione e interventi di conservazione del patrimonio culturale.«A quando il primo progetto sulla città di Como?», si chiedono le minoranze in consiglio.Il ritocco sulle tariffe per le case vacanze non convince neppure gli albergatori. «Il mese scorso abbiamo discusso a lungo con i referenti in giunta – dice Roberto Cassani, presidente provinciale degli Albergatori – Se riguardo ai 5 stelle la novità è dovuta all’apertura del primo hotel di questa categoria in città, il Vista Como, per quanto riguarda le attività extra-alberghieri eravamo contrari agli aumenti. Credo che si sia voluto fare un adeguamento più che altro legato al fatto che molte di queste strutture hanno in realtà caratteristiche e prezzi simili ad un 3 stelle», conclude Cassani.

  • Arte sacra, omaggio a Gianluigi Giudici

    Arte sacra, omaggio a Gianluigi Giudici

    La “Gipsoteca Gianluigi Giudici” che ha sede a Lugano e conserva l’opera dello scultore lariano  lancia una conferenza dal titolo “Gianluigi Giudici tra sacro e profano” in programma  mercoledì 25 luglio dalle ore 21 nel salone dell’oratorio di Bulgarograsso , in via Clerici 1. La conferenza si svolgerà in occasione delle celebrazioni della festa di S. Anna. Interverranno Luigi Cavadini e Francesca Lucioni. Sarà un’occasione per approfondire le tematiche che riguardano l’opera dello scultore comasco, partendo dalle opere di arte sacra, realizzate proprio per la Chiesa di Bulgarograsso, per arrivare ai lavori di impronta astratta ed organica. La Gipsoteca è aperta nel palazzo Central Park  in via Riva  Caccia 1 a Lugano, informazioni sul sito

    www.fondazionegiudici.com.

  • Anziani stanchi di vivere e femminicidi silenziosi

    Anziani stanchi di vivere e femminicidi silenziosi

    di Mario Guidotti

    Ci sono femminicidi che passano inosservati, che si fa
    persino fatica a definire tali, ma che altro non sono, omicidi di genere, anche
    se stavolta non sono uomini che odiano le donne, ma forse non sanno come
    amarle, fino in fondo. Si trovano tra le cronache tristi. Anziane coppie che si
    uccidono insieme in età avanzata, per malattia, per disperazione, in realtà
    solo per solitudine.

    È successo anche le settimane scorse: due coppie di coniugi
    nel ricco Trentino ed in Emilia, quindi non storie di degrado, neppure di
    povertà. Ma perché femminicidi? Perché alla fine, entrambi consenzienti o no, è
    lui che uccide lei, salvo poi rivolgere l’arma contro se stesso.  Beh, si dirà, l’uomo possiede le armi, oppure
    anche che il maschio trova il coraggio per farlo. Ma l’analisi non è completa,
    anzi è superficiale. Perché a ben guardare ci vorrebbe più coraggio ad andare
    avanti, nella malattia, nel dolore, nell’invalidità. La verità è che mai la
    moglie uccide il marito anziano e malato e poi si toglie a sua volta la vita.
    La donna resiste, la donna si prende cura, dà tutta se stessa, non scappa.

    A proposito di abbandoni, che sono tra le peggiori miserie
    che si vedono in questo lavoro, a volte i padri non resistono alle gravi
    disabilità dei figli, magari congenite o dopo un grave trauma o una severa
    malattia, e vanno via da tanto dolore, mai lo fanno le mamme. Ma stiamo andando
    fuori tema. Vero è che agli uomini mancano i sentimenti ed i gesti necessari
    nelle fasi più avanzate delle malattie, che sono poi quelli più richiesti: il
    lavare, il pulire, il nutrire, il prendersi cura dei bisogni più basici
    insomma. La donna possiede queste capacità. Forse non è un caso che il buon Dio
    abbia scelto lei per procreare.

    L’altro dato che non può sfuggire è la voglia di farla
    finita di questi anziani, e forse non solo di quelli che portano a termine
    gesti tanto clamorosi. La quotidianità è fatta di vecchi che si lasciano
    andare, che non assumono più le cure, che non mangiano più, che non parlano
    più, che vogliono spegnersi nell’ombra.

    È solitudine? Forse, ma non solo. Ci sono anziani che anche
    vivendo soli sono brillantissimi ed altri che pur con il coniuge non ce la
    fanno ad accettare il degrado fisico. È paura allora forse? E di che cosa, di
    morire? Allora perché andarci incontro più velocemente? Della malattia,
    dell’invalidità? Gli ospedali traboccano di malati , oncologici e non solo, che
    firmerebbero  e pagherebbero per
    invecchiare, per veder crescere i propri figli e nipoti. Perché dopo una vita
    piena molti non accettano il declino? Forse le risposte verranno dalla
    neurobiologia, cioè da scienze che studiano quali cellule, quali molecole siano
    veramente vitali, e quali ci portano invece a morire anche prima del tempo.

    Comunque sia, una lezione che ci lasciano queste storie
    tristi è l’importanza del dono di ogni singolo giorno vissuto in salute ed in
    pienezza. In troppi passano l’esistenza a lamentarsi della quotidianità, della
    solita vita, salvo poi di colpo accorgersi che non era così male.

  • Annunciata oggi la campagna abbonamenti 2018/2019 del Como 1907

    Annunciata oggi la campagna abbonamenti 2018/2019 del Como 1907

    Un po’ a sorpresa e senza sapere nel 2018/2019 in quale campionato militerà, la società Como 1907 ha annunciato oggi che la campagna abbonamenti prende il via già da questa settimana.

    I prezzi sono di 350 euro per la tribuna d’onore, 170 euro (130 euro il ridotto) per la tribuna centrale, 90 euro (70 euro il ridotto) per la Curva Como. I ridotti sono per Over 65, Under 16, donne e vecchi abbonati.

    L’ingresso è gratuito per i bambini nati oltre il 2010 (compreso). Gli abbonamenti sono sottoscrivibili allo Stadio Sinigaglia dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Diffusi anche i prezzi dei biglietti per ogni singola partita. La tribuna d’onore costerà 25 euro, la tribuna centrale 15 euro (9 il ridotto) e la Curva Como 9 euro (6 il ridotto).

  • Andrea Mauri: «Cantù, ora un piano pluriennale»

    Andrea Mauri: «Cantù, ora un piano pluriennale»

    Una serata di saluto e di festa per tutti i tifosi della Pallacanestro Cantù, dopo che la stagione della squadra brianzola è terminata con l’eliminazio – ne da parte di Milano nei playoff per lo scudetto 2018. Appuntamento per questa sera alle 19 al centro Toto Caimi di Vighizzolo. Per il club è ormai tempo di bilanci e di guardare al futuro.

    Tra i primi tasselli, quello dell’allenatore: la piazza chiede a gran voce la conferma di Marco Sodini. I primi contatti su questo fronte sono stati piuttosto freddini. Ora, a bocce ferme, le parti ne riparleranno. «Per questo fine settimana ci concediamo un po’ di riposo – dice l’amministratore delegatoAndrea Mauri– Poi affronteremo un po’, tutto, compreso il discorso che riguarda il tecnico. La mia opinione è che ogni ragionamento debba comunque essere basato su un discorso di programmazione pluriennale su ogni fronte». «Abbiamo chiuso una stagione incredibile – aggiunge – con momenti indimenticabili. Ci sono stati momenti difficili, ripagati dal fatto che alla fine il pubblico abbia sentito come sua la squadra. Questo per noi è il risultato più bello».

    Tra i protagonisti di questa annata,David Reginald Cournooh: «La stagione è stata nel complesso positiva – spiega – anche se c’è un po’ di rammarico per essere usciti dopo uno 0-3 con Milano. Purtroppo siamo arrivati alla fine senza energie». «Il mio è stato un anno di alti e bassi e avrei voluto fare meglio – conclude – Il mio contratto scade a giugno, ma la volontà è di rimanere».

    Chiude un grande protagonista,Christian Burnsin procinto, secondo i rumors, di andare proprio a Milano: «Il mio futuro? Sono aperto a ogni valutazione – conclude – Ma ora mi piace pensare a questa stagione: è stata stupefacente, rispetto alle premesse. Siamo arrivati ai playoff contro una squadra forte come Milano e siamo usciti, ma siamo felici per come è andata». Massimo Moscardi