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  • Alto Adige, dal 7 gennaio riaprono scuole in presenza al 75%

    Alto Adige, dal 7 gennaio riaprono scuole in presenza al 75%

    (ANSA) – BOLZANO, 05 GEN – Il 7 gennaio in Alto Adige riapriranno negozi, bar e ristoranti e scuole. Gli studenti delle superiori ritorneranno a scuola al 75 percento in presenza. E’ quanto hanno concordato gli assessori competenti in videoconferenza ieri pomeriggio, la Giunta ha approvato l’accordo ieri in serata. Mentre i bar resteranno aperti fino alle 18, i ristoranti previa prenotazione obbligatoria potranno restare aperti fino alle ore 22. In Alto Adige si percorre quindi una linea unitaria, senza distinzione fra zona gialla e arancione nei fine settimana come nel resto d’Italia. L’Alto Adige dal 7 gennaio sarà semplicemente zona gialla, ma senza il permesso di spostarsi fuori provincia. Per quanto riguarda lo sci, l’Alto Adige si allinea alle disposizioni statali e riaprirà le piste il 18 gennaio. (ANSA).

  • Addio a Raffaele D’Angelo, una vita tra auto e calcio

    Addio a Raffaele D’Angelo, una vita tra auto e calcio

    Una bella storia di vita e di sport si è chiusa oggi. Un grave lutto ha colpito il mondo del calcio e dell’imprenditoria lariana. Si è spento a Lanzo, dove era ricoverato per i postumi del Covid, Raffaele D’Angelo: aveva compiuto 91 anni lo scorso settembre.

    La storia della vita di D’Angelo, il “Signor Bmw”, per i comaschi, sembra uscita da un film e trascorre fianco a fianco di alcuni straordinarie personalità del Dopoguerra. Nato a Casandrino, in provincia di Napoli, entra nell’Arma dei carabinieri e diventa autista di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sarà a fianco del futuro generale prima in Sicilia e in seguito proprio a Como, dove D’Angelo decise di fermarsi e lasciare la divisa alla fine degli anni Cinquanta.

    Nel 1958 sposa Marisa, che oggi ha 87 anni ed è appena uscita dal Covid, e trova lavoro in una seteria. La coppia avrà tre figli, Niki, che lo ha seguito nelle sue passioni per sport e auto, Raffaella, nota stilista e Anna. D’Angelo fu anche amico del commissario tecnico dell’Italia Enzo Bearzot e scoprì il talento di Claudio Gentile.

    Il ricordo di D’Angelo sul Corriere di Como in edicola il 6 gennaio

  • Lucchini, da oggi vaccinazioni al via in tutti i 65 hub lombardi

    Lucchini, da oggi vaccinazioni al via in tutti i 65 hub lombardi

    (ANSA) – MILANO, 04 GEN – In Lombardia si potrà arrivare a fare 20 mila vaccini al giorno. Il responsabile della campagna vaccinale anticovid della Regione Giacomo Lucchini ha spiegato che “la Lombardia ha certamente una macchina complessa, che per le 65 strutture significa poter somministrare 10 mila dosi di vaccino al giorno e, in prospettiva, con anche le Rsa e gli altri punti, arrivare a picchi di 20 mila somministrazioni al giorno”. “Quando abbiamo chiesto alle strutture di preparare questi piani – ha aggiunto Lucchini -, loro hanno considerato tutte le variabili, dalle consegne, ai turni del personale, all’arrivo di materiali di consumo come siringhe e aghi. Sulla base di quello noi sappiamo che da oggi tutti e 65 gli hub partono, per raggiungere tutti gli obiettivi che ci sono stati prefissati come piano vaccinale”. (ANSA).

  • Lombardia: Sala, rimpasto? Se devono cambiare lo facciano subito

    Lombardia: Sala, rimpasto? Se devono cambiare lo facciano subito

    (ANSA) – MILANO, 04 GEN – “Credo che Gallera abbia sbagliato. In questo momento, con questa attesa, sono parole sbagliate”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato le parole dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, sui ritardi della campagna vaccinale del Covid in Lombardia. “Ci stiamo rendendo tutti conto che questa pandemia è destinata ad andare avanti un paio di anni, a meno che venga interrotta da una vaccinazione”. Per quanto riguarda un eventuale rimpasto nella giunta che governa la Regione Lombardia “è un tema loro, come sempre di fronte a queste situazioni se devono cambiare qualcosa che lo facciano subito. Questo lo dico per il bene di tutti noi Lombardi – ha concluso -. Non c’è niente di peggio di lasciare queste situazioni all’indeterminatezza”. (ANSA).

  • La Germania verso la proroga del lockdown al 31 gennaio

    La Germania verso la proroga del lockdown al 31 gennaio

    (ANSA) – ROMA, 04 GEN – Il governo federale e quelli dei 16 Land tedeschi avrebbero raggiunto un accordo per prorogare il lockdown fino al 31 gennaio. E’ quanto scrive la Bild, anche se la decisione finale sarà presa domani dalla cancelliera Angela Merkel e dai 16 primi ministri. Baviera, Sassonia e Turingia – che attualmente registrano un numero particolarmente elevato di nuovi casi – hanno sostenuto con forza l’estensione fino a fine mese del blocco, in vigore dal 16 dicembre e che prevede la chiusura di scuole, bar ristoranti e molti negozi. (ANSA).

  • La decisione del Tribunale: «Telefonate registrate? Nessun reato»

    La decisione del Tribunale: «Telefonate registrate? Nessun reato»

    Aveva denunciato gli ex datori di lavoro perché, in una causa civile tra aziende, avevano prodotto trascrizioni e registrazioni di telefonate giunte sul centralino della Spa per cui lavorava in precedenza.Ben quattro esposti alla Procura della Repubblica che nei giorni scorsi sono passati al vaglio (almeno i primi due) del giudice delle indagini preliminari di Como, Francesco Angiolini, che accogliendo la richiesta dei pm e dell’avvocato della difesa, Pier Paolo Livio, ha disposto l’archiviazione.Secondo le motivazioni del gip, la ex dipendente – che lamentava la captazione fraudolenta delle proprie conversazioni – non poteva pretendere un precedente consenso alla captazione, anche perché il sistema di registrazione era stato installato tramite un apposito software in tempi non sospetti, per esigenze di lavoro, e riguardava il centralino dell’azienda. Si sarebbe insomma trattato di «conversazioni telefoniche già da tempo registrate per iniziativa di terze persone». Ed inoltre, come aveva sottolineato anche la Procura nella richiesta di archiviazione, «la riservatezza non può considerarsi lesa» di fronte all’esigenza «di far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria». La vicenda si inserisce in un quadro complicato di confronto acceso tra due aziende del territorio.La stessa ex dipendente è infatti a processo, accusata dai vecchi datori di lavoro, per aver messo in atto azioni di concorrenza sleale in danno dell’azienda per cui aveva lavorato, una Spa di Tavernerio, società per azioni che opera nel settore ceramico e produce componenti per gioielli marchiati con loghi di fama mondiale. La dipendente era stata in passato direttore operativo e del controllo qualità, nonché responsabile commerciale e responsabile dei servizi informativi. Era poi finita a processo con l’accusa di appropriazione indebita e di danneggiamento informatico. Sul banco ci sarebbe circa un milione di euro, ovvero non meno di 50mila pezzi di gioielleria ma anche stampi e altre utilità che, secondo la Procura, sarebbero stati sottratti in «modo illegittimo e fraudolento» alla società per cui lavorava, e poi portati e impiegati nella successiva società dell’indagata che aveva una ragione sociale analoga ed era in concorrenza aperta con la danneggiata.

  • Iran avvia l’arricchimento dell’uranio al 20%

    Iran avvia l’arricchimento dell’uranio al 20%

    (ANSA) – ISTANBUL, 04 GEN – L’Iran ha avviato l’arricchimento dell’uranio al 20% nell’impianto nucleare di Fordo, nei pressi della città santa sciita di Qom, 200 km a sud-ovest di Teheran. La decisione, anticipata nei giorni scorsi, comporta un significativo superamento dei limiti previsti dall’accordo sul nucleare del 2015 (Jcpoa). L’ordine di avviare le operazioni di ulteriore arricchimento è giunto dal presidente Hassan Rohani, secondo quanto riferito alla tv di Stato dal portavoce del governo iraniano Ali Rabiei. La decisione è conseguenza di una legge approvata dal Parlamento di Teheran, controllato dai fondamentalisti avversari dell’attuale esecutivo, che impegna le autorità a una serie di misure di rafforzamento dell’attività nucleare. La scorsa settimana, l’Iran aveva informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) dell’imminenza della sua iniziativa nella struttura sotterranea. (ANSA).

  • Il comasco Graziano Pelanconi nello staff della Dakar 2021

    Il comasco Graziano Pelanconi nello staff della Dakar 2021

    Nuova esperienza alla “Dakar” per il comasco Graziano Pelanconi, 66 anni, ex pilota e copilota originario di Senna Comasco che per il secondo anno consecutivo fa parte dello staff organizzativo della competizione motoristica internazionale.La gara, come nel 2020, è basata in Arabia Saudita. Sabato la partenza con un prologo e domani la prima vera tappa, da Jeddah a Bisha, con 277 chilometri cronometrati. La conclusione dell’evento il prossimo 15 gennaio con la “Yanbu-Jeddah”. Dopo anni da protagonista in questa corsa, nel 2021 non ci sarà il centauro Jacopo Cerutti. Il comasco aveva scelto di prendere il via all’Africa Eco Race in Africa, che però è stato nel frattempo annullato per le problematiche legate al Covid.Pelanconi vanta una lunga esperienza nelle prove nel deserto. Fino a qualche anno fa è stato navigatore: ha partecipato a 19 Parigi-Dakar quando la gara partiva dalla capitale francese e terminava in quella del Senegal.Nel 1989, nella sfida in auto, si è anche tolto la soddisfazione di vincere una tappa, a fianco di Klaus Seppi, su una Mercedes 6000, la Termit Kouboul-Agadez di 535 chilometri. Un risultato che fece scalpore, visto che si trattava di un equipaggio privato che si era lasciato alle spalle gente del calibro di Ari Vatanen, Jacky Ickx, Guy Frequelin e Patrick Tambay.«Una grande gioia – ricorda oggi – anche perché non c’erano i sistemi di navigazione Gps e ci si muoveva con cartina e bussola».Nel 2002 Pelanconi navigò anche Vittorio Emanuele di Savoia al Rally dei Faraoni, ma l’equipaggio si ritirò per un incidente. All’epoca nel nostro Paese ci fu comunque grande curiosità per questa partecipazione.Il lariano doveva tornare alla Dakar nel 2012, ma un incidente ad una mano prima della partenza l’ha costretto a dare forfait e a smettere con le competizioni.Ma la sua lunga esperienza lo ha comunque portato a collaborare con gli organizzatori di eventi nel deserto, in particolare con il Merzouga Rally in Marocco.In passato era stato spesso invitato a lavorare nella Dakar, ma aveva sempre detto no; poi, nel 2020, con il trasferimento in Arabia, la risposta positiva. Con Marc Le Crollier, Pelanconi parte dopo tutti i concorrenti e ha il compito di sancire il “fine corsa”.

    Nella foto, da sinistra, Graziano Pelanconi e Marc Le Crollier

  • Hong Kong: Jimmy Lai torna in carcere

    Hong Kong: Jimmy Lai torna in carcere

    (ANSA) – HONG KONG, 31 DIC – Il magnate dei media di Hong Kong e attivista pro-democrazia, Jimmy Lai, dovrà tornare in carcere in attesa del processo: lo ha deciso la Corte suprema di Hong Kong. Lai, 73 anni, fondatore di Next Digital, il gruppo che pubblica il tabloid Apple Daily, è stato arrestato ad agosto con l’accusa di collusione con forze straniere ed è poi stato liberato su cauzione. La Corte ha accolto oggi la richiesta della pubblica accusa di negargli la libertà su cauzione. (ANSA).

  • Giudice Gb nega l’estradizione di Assange negli Usa

    Giudice Gb nega l’estradizione di Assange negli Usa

    (ANSA) – LONDRA, 04 GEN – La giustizia britannica ha respinto la contestata istanza di estradizione negli Usa di Julian Assange, dove il fondatore australiano di WikiLeaks è accusato di spionaggio e pirateria per aver contribuito a svelare file riservati americani relativi fra l’altro a crimini di guerra in Afghanistan e Iraq. A emettere il verdetto, del tutto inaspettato, è stata la giudice Vanessa Baraister. Assange, che oltreoceano rischiava una condanna a 175 anni, sarebbe a rischio di suicidio, ha decretato la giudice. Washington potrà fare appello. Baraister si è detta persuasa della “buona fede” degli inquirenti americani e ha respinto le contestazioni della difesa contro i timori di un processo iniquo oltreoceano. Ma ha negato comunque l’estradizione, definendo insufficienti le garanzie date dalle autorità di Washington a tutela dal pericolo di un eventuale tentativo di suicidio del fondatore di WikiLeaks. (ANSA).