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  • Fare sport a Como è un problema

    “C’è chi dice no” – Piccoli atleti alle prese con una dura realtàImpianti inadeguati, palestre fredde, convenzioni scaduteNel libro dei sogni ci sono una cittadella dello sport, un campo di rugby, spogliatoi degni di tale nome, un palazzetto del ghiaccio coperto, palestre nelle quali sia possibile giocare a palla. Nella realtà ci sono decine di società sportive con un esercito di migliaia di piccoli atleti pronti a impegnarsi nelle più svariate discipline purtroppo ostacolati – quando non del tutto bloccati – da campi inadeguati, spogliatoi fatiscenti, palestre fredde, convenzioni scadute e non rinnovate.Che

    si tratti di coltivare il seme di un futuro campione, oppure – come nella maggior parte dei casi accade – di aiutare un bambino a diventare un ragazzo e poi un adulto grazie al valore aggiunto che lo sport può dare, i problemi sono gli stessi e sempre crescenti. Dalle società sportive storiche a nuovi gruppi che propongono i cosiddetti sport minori, le difficoltà sono trasversali e sembrano non risparmiare nessuno.Luciana Sommaruga è presidente del Ggr (Gruppo giovanile ritmico), 350 bambini iscritti. «Complessivamente – dice – le tre società di pattinaggio di figura contano 800 iscritti. Ruotiamo tutti attorno al palazzetto di Casate, così come l’hockey. In tutto superiamo ampiamente i mille atleti. Ovviamente ci dividiamo gli spazi per gli allenamenti. La difficoltà è legata alle condizioni pessime della struttura. La pista dovrebbe finalmente essere chiusa, in modo da poter prolungare il periodo di allenamento. Adesso infatti, almeno per gli atleti dell’agonistico siamo costretti a spostarci a Milano e poi, nel periodo estivo, a organizzare campi in Trentino». «Gli spogliatoi sono in condizioni indecorose – aggiunge Giorgio Magitteri – senza contare il problema della mancanza di una palestra. Siamo costretti a utilizzare un locale angusto e umido, senza neppure il riscaldamento».Alla Federazione Pallacanestro, sul Lario, sono affiliate 50 società per un totale di 3.500 atleti tesserati e altri 2.000 bambini dai 5 agli 11 anni che rientrano nelle attività del minibasket. «Quest’anno sono entrate in vigore nuove regole per le dimensioni e la segnatura dei campi, oltre che per la sicurezza – spiega il presidente della Federazione, Antonio Pini – Se prima potevamo contare su 56 campi omologati, oggi il numero è sceso a 42. Ovunque sul territorio abbiamo problemi legati alla mancanza di spazi idonei. A Como, in particolare, siamo in emergenza. Sono rimaste solo 3 strutture, tra le quali il palazzetto di Muggiò, in condizioni oggettivamente pessime».Non va meglio nella città lariana simbolo del basket, Cantù. «È rimasto soltanto lo storico palazzetto Parini, oltre al nuovo centro sportivo della frazione di Vighizzolo – dice Pini – Abbiamo urgentemente bisogno di altri spazi adeguati».I dirigenti dell’Albatese – 460 iscritti suddivisi tra calcio, basket, atletica, pallavolo, danza, scuola sport e ciclismo – si sono adattati a usare un container come spogliatoio e si sono arrangiati a pulire e imbiancare la palestra di Trecallo pur di poter avere spazi per i ragazzi. «Per usare il campo sportivo Gigi Meroni paghiamo tariffe elevate a fronte di una struttura inadeguata, con la manutenzione carente e un container per far cambiare i ragazzi – dicono il vicepresidente Abele Barbieri e il consigliere Pino Maisto – Fortunatamente abbiamo anche gli spazi dell’oratorio. Le palestre che abbiamo a disposizione non sono neppure agibili per il gioco della palla».Numeri importanti anche per la Federazione Italiana Rugby, che conta 175 atleti tesserati e un migliaio di ragazzini che fanno lezione con il pallone ovale direttamente a scuola.«Abbiamo squadre impegnate in tutte le categorie, dall’Under 8 alla Serie C – dice Antonio Tusei, fiduciario provinciale della Fir – A fronte di questa situazione, quella di Como è l’unica provincia della Lombardia a non avere a disposizione un campo di rugby. Il Comune aveva messo a bilancio 200mila euro per colmare questa lacuna, ma sono stati dirottati altrove. Per gli allenamenti usiamo il campo Coni di Albate, per le partite il campo Belvedere di via Longoni. Ogni volta però dobbiamo allestire il campo, dai pali alle linee, un’attività che ogni volta richiede oltre tre ore di lavoro».Non è immune dai problemi neppure una società storica per il calcio di Como quale la Cittadella, attiva da 65 anni nel capoluogo. «Dal 1945 la società utilizza il campo di via Frigerio – dice l’attuale presidente, Stefano Ramaroli – La manutenzione è a nostro carico e non ci siamo mai tirati indietro. Ora c’è bisogno di rifare il terreno di gioco. Ci siamo impegnati a finanziare l’intervento di tasca nostra. La spesa sarebbe di circa 80-100mila euro e saremmo disposti a sobbarcarci un mutuo e a promuovere altre iniziative per reperire i fondi». Il punto, però, è che un simile investimento dovrebbe poggiare su una minima sicurezza. «Abbiamo chiesto al Comune la garanzia di avere la concessione del campo almeno per i prossimi 8-10 anni – aggiunge Ramaroli – in modo da riuscire ad ammortizzare la spesa. Al momento però non è ancora stata raggiunta un’intesa e questo a nostro avviso è veramente assurdo visto la nostra disponibilità a farci carico dell’intervento».Anna Campaniello

  • Fair play: il Panathlon premia Cova, Borgonovo, Volley Cabiate e Aso Alzate

    Quella con i premi per il fair-play è una tradizione consolidata per il Panathlon di Como. La cerimonia si sarebbe dovuta svolgere lo scorso fine settimana, ma, come per tanti altri eventi, l’incontro è saltato a causa dell’emergenza per il Covid.Un momento che avrebbe avuto ancora più valore in questo 2020, considerato che sarebbe stata una occasione per ricordare Tullio Abbate, il compianto pilota e costruttore scomparso il 9 aprile, che un anno fa aveva ricevuto il riconoscimento da parte dell’associazione assieme alla campionessa di handbike Roberta Amadeo e al giocatore dell’Ardita Marco Peloso.Si è trattato dell’ultima consegna con Achille Mojoli alla presidenza, poi il passaggio di consegne con l’attuale guida, Edoardo Ceriani.La cerimonia 2020, in ogni caso, non è stata annullata. È stata rinviata al prossimo anno quando – è la speranza di tutti – i tempi saranno più propizi.Il Panathlon Como ha in ogni caso comunicato i nomi dei premiati: Alberto Cova, Giovanni Borgonovo e Pallavolo Cabiate. Ci sarà inoltre una menzione speciale per i giovani calciatori dell’Aso Alzate Brianza.Per Cova, il riconoscimento sarà alla carriera: nel suo palmarès spiccano gli ori a Olimpiadi, Mondiali ed Europei sulla distanza dei 10mila metri di atletica. Borgonovo, canottiere, al Trofeo Villa d’Este 2019 ha ammesso un taglio di percorso nella gara che aveva in teoria vinto, mentre la Pallavolo Cabiate è stata scelta per aver sottoscritto una carta etica per atleti, tecnici e dirigenti e famiglie. Significativa la motivazione che riguarda la squadra di Alzate, che ha accettato di buon grado di ospitare per gli allenamenti i giocatori di pari età della vicina Ac Albavilla, che all’improvviso si erano ritrovati senza campi da gioco.«Abbiamo una grande forza che ci permette di non fermarci mai – ha sottolineato il presidente Ceriani – Grazie allo straordinario lavoro dell’apposita Commissione Fair play, che non finirò mai di ringraziare, Roberta Zanoni e i suoi componenti sono riusciti a portare in fondo anche le assegnazioni di quest’anno disgraziato. Cova, Borgonovo, la Pallavolo Cabiate – insieme alla menzione per i pulcini dell’Alzate – rappresentano, anche questa volta, scelte di alto profilo, che danno lustro al nostro club». Una curiosità, infine, il Panathlon Como sulle sue pagine “social” ha pubblicato una immagine d’epoca – sopra – dal grande valore simbolico: una premiazione al Campo Coni di Camerlata con Antonio Spallino, fondatore del Panathlon Internazionale e dell’associazione cittadina, Pietro Mennea e proprio Alberto Cova. Una foto dall’archivio della famiglia Spallino.

  • Evasione imposte e Iva, sequestrati beni

    (ANSA) – REGGIO CALABRIA, 14 MAG – Beni per oltre un milione di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza ad un imprenditore di Condofuri, operante nel settore del calcestruzzo e ad un commercialista di Melito Porto Salvo denunciati per dichiarazione infedele e indebita compensazione. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura reggina. A seguito di una verifica fiscale in relazione alle annualità tra il 2013 e il 2018, è emersa una frode fiscale finalizzata all’evasione delle imposte e all’omissione del pagamento dell’Iva utilizzando in compensazione crediti inesistenti. Le operazioni hanno consentito di “mettere da parte” un considerevole falso credito, utilizzato successivamente per compensare indebitamente l’imposta realmente realizzata dall’attività produttiva. Le ricostruzioni dei finanzieri hanno permesso di riportare alla luce un reddito imponibile ai fini Irpef, Irap e Iva e falsi crediti. Sequestrati sette fabbricati, 13 terreni, 17 autoveicoli e una ruspa.

  • Euro in lieve aumento a 1,1851 dollari

    (ANSA) – ROMA, 24 NOV – Euro in lieve aumento questa mattina sui mercati valutari. La moneta unica europea è scambiata a 1,1851 dollari rispetto a 1,1839 di ieri dopo la chiusura di Wall Street. L’euro vale 123,78 yen. (ANSA).

  • Etiopia: Hrw, governo protegga i civili che vivono a Makallè

    (ANSA) – ROMA, 23 NOV – L’organizzazione per la difesa dei diritti umani Human rights watch (Hrw) ha esortato il governo dell’Etiopia a proteggere i civili che vivono nella capitale dello Stato regionale del Tigrè, Makallè, mentre i soldati dell’esercito federale avanzano verso la città nel conflitto scoppiato lo scorso 4 novembre tra Addis Abeba e le forze fedeli al partito di governo locale, il Fronte di liberazione del popolo del Tigrè (Tplf). Il primo ministro etiope, Abiy Ahmed, ha concesso ieri alle forze tigrine 72 ore per arrendersi, ma il Tplf ha risposto che continuerà a combattere. Il direttore esecutivo di Hrw, Kenneth Roth, ha detto via Twitter che l’esercito etiope, oltre a “minacciare che non ci sarà pietà, ha il dovere di risparmiare il male anche a coloro che rimangono a Makallè”. L’esercito federale etiope ha avvertito i 500 mila abitanti della capitale tigrina che l’esercito avrebbe “circondato” la città e l’avrebbe attaccata con il fuoco dell’artiglieria. Secondo quanto riferito, il conflitto ha ucciso centinaia di persone, sfollandone migliaia. L’Onu ha messo in guardia dai rischi di una crisi umanitaria. (ANSA).

  • Enel:in Piano 40 mld investimenti al 2023, 190 al 2030

    (ANSA) – ROMA, 24 NOV – Mobilitare investimenti per 190 miliardi di euro nel periodo 2021-2030, promuovendo la decarbonizzazione, l’elettrificazione dei consumi e le piattaforme per creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder e redditività di medio e lungo periodo. E’ quanto prevede Enel nella Vision al 2030, che viene presenta questa mattina insieme al nuovo Piano Strategico 2021-2023. Nel Piano il gruppo prevede di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, di cui circa 38 miliardi di euro tramite il modello di business di ‘ownership’, e circa 2 miliardi di euro tramite il modello di business di ‘stewardship’, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro provenienti da terzi. Il tasso di crescita degli investimenti rispetto al piano precedente dovrebbe attestarsi al 36% circa. “Con questo nuovo Piano Strategico stiamo indicando una direzione per i prossimi dieci anni, mobilitando investimenti per 190 miliardi di euro al fine di raggiungere i nostri obiettivi in un decennio pieno di opportunità”, sottolinea l’a.d. di Enel Francesco Starace, spiegando che “in tutto il decennio rafforzeremo la creazione di valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder, che comprende anche una interessante remunerazione per i nostri azionisti”. Nel Piano, si prevede a livello di gruppo, che l’Ebitda ordinario si collochi fra 20,7 e 21,3 miliardi di euro nel 2023, con un tasso di crescita annuo composto (Cagr) del 5%-6%. Si prevede un utile netto ordinario fra i 6,5 e i 6,7 miliardi di euro nel 2023, con un Cagr tra l’8% e il 10%, anche grazie alla continua ottimizzazione della gestione finanziaria di Gruppo – in particolare con l’aumento delle fonti di finanziamento sostenibili che rappresenteranno circa il 50% del debito lordo totale nel 2023 – che comporta un minore costo dell’indebitamento. Nella Vision al 2030 la crescita attesa dell’Ebitda ordinario di Gruppo si attesta al 5%-6% in termini di tasso di crescita annuo composto, a fronte di un previsto incremento dell’Utile netto ordinario del 6%-7% tra il 2020 e il 2030. (ANSA).

  • Educazione all’opera, nuova piattaforma

    Educazione all’opera, nuova piattaforma

    NasceOpera Education On Demand, nuova piattaforma nel sito Internet operaeducation.org per fare didattica musicale sulla tradizione operistica in un tempo difficile per la scuola di ogni ordine e grado. È la novità che Regione Lombardia e Opera Education (uno dei fiori all’occhiello dell’ente Aslico che gestisce il Teatro Sociale di Como) presentano oggi.Già lo scorso marzo si è varato un progetto sperimentale prendendo spunto da Rigoletto trasformato inRigoletto. I misteri del Teatro, un’edizione curata con il gruppo di artisti multimediali comasco Olo Creative Farm vista da 50mila utenti.Un modo intelligente per fare di necessità virtù e allargare la platea degli interessati al mondo dell’opera lirica trasformandolo in una occasione di didattica aperta a famiglie e classi. Un modo anche per coltivare i futuri spettatori dei teatri che invita a imparare a cantare e costruire piccoli oggetti di scena e a partecipare attivamente con musica e voci. La piattaforma ora è il passo successivo e conseguente, un luogo che possa contenere diversi spettacoli interattivi, materiali didattici aggiuntivi, approfondimenti, destinati a target diversi e ad esigenze diverse. Al mondo di Rigoletto si aggiunge un altro viaggio comeElisir d’amore. Una fabbrica di ideee già si lavora a ulteriori arricchimenti del cartellone. La nuova piattaforma e le modalità di fruizione verranno presentate oggi alle ore 17. Per iscriversi alla presentazione è necessario scrivere, indicando nome cognome e indirizzo email, a info@operaeducation.org.

  • Due giorni in crepaccio, “salva perché ha evitato ipotermia”

    (ANSA) – AOSTA, 27 AGO – “L’essere illesa l’ha facilitata, perché se avesse avuto un trauma e perso conoscenza l’ipotermia si sarebbe manifestata in modo più evidente”, invece “in qualche modo muovendosi, mantenendo una certa attività muscolare, probabilmente è riuscita a tenere la temperatura corporea a valori non troppo bassi”. Lo spiega all’ANSA il dottor Guido Giardini, responsabile dell’ambulatorio di Medicina di montagna dell’ospedale di Aosta e già presidente della Società Italiana di Medicina di montagna, in merito al salvataggio di una turista russa trovata viva dopo due giorni trascorsi in un crepaccio sul versante svizzero del massiccio del Monte Rosa. All’interno della fessura del ghiacciaio la donna “era al riparo dal vento” e “l’essersi fermata su un ponte di neve” ha fatto sì che non fosse “a contatto diretto con il ghiaccio, che l’avrebbe raffreddata. Magari è riuscita anche a mangiare qualcosa o a bere, anche solo la neve che si scioglieva, e quindi in qualche modo se l’è cavata”. “Certo – aggiunge Giardini – che se fosse rimasta lì più di 48 ore avrebbe iniziato a perdere temperatura”. Uno stato di ipotermia come il suo (34 gradi), “compreso tra 34,9 gradi e 32 gradi”, è considerato “lieve, perché è risolvibile con il brivido, assumendo bevande calde e coprendosi”. Con temperature inferiori occorre invece il trattamento “in ospedale e sotto i 30 gradi sopraggiungono le prime complicanze cardiache e neurologiche”. (ANSA).

  • Drogava e abusava bimba, vendeva video

    (ANSA) – MILANO, 25 MAG – Un trentenne comasco è stato arrestato dalla polizia postale di Milano per violenza sessuale aggravata, detenzione e produzione di materiale pedopornografico: l’accusa è di avere abusato sessualmente di una bambina in età prescolare, dopo averla drogata, poi di avere filmato gli atti sessuali e infine di avere messo in vendita i video sul web. La vicenda è emersa nel corso di un’indagine sul “deep web” durante la quale i poliziotti si sono imbattuti nella segnalazione di un utente su un italiano che stava cercando di vendere prodotti pedopornografici. L’italiano non aveva coperto le sue tracce, per cui attraverso l’ip del suo computer è stato possibile risalire al comasco Stefano Taroni, disoccupato, che è stato perciò arrestato.

  • Droga, maxiblitz della finanza

    Droga, maxiblitz della finanza

    Sequestrati 56 chili di stupefacenti arrivati da tutta Europa nel Comasco attraverso tre diversi canaliArrestate 29 persone, altre 11 denunciate. L’ombra della ’ndranghetaLa guardia di finanza lariana ha sgominato un imponente giro di droga che importava nel Comasco, e più in generale in tutto il Nord Italia, ogni tipo di sostanza stupefacente. L’operazione, partita da un’indagine tra Olgiate Comasco e Alzate Brianza, si è conclusa in queste ore e ha portato all’arresto di 29 persone e alla denuncia di altre 11. Sequestrati 56 chili di droga, divisi in 15 chili di cocaina, 31 chili di eroina e 10 chili di marijuana.Leggi l’articolodiPeverelliinCRONACA