(ANSA) – VENEZIA, 03 NOV – Al grido i “Libertà, libertà” si sono tolti la mascherina e l’hanno fatta mulinare in aria, restando a viso scoperto: è accaduto oggi a Venezia durante la manifestazione inscenata in centro storico, tra il Ponte di Rialto e la sede del Comune, contro le chiusure anti-Covid previste dal Dpcm. Protagonisti della protesta sono stati in 400 tra commercianti e titolari di palestre. (ANSA).
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++ Donna uccisa in casa, fermato il figlio ++
(ANSA) – TORRE DEL GRECO (NAPOLI), 23 NOV – Una donna di 55 anni è stata uccisa nella sua casa, dove viveva con il figlio di 33 anni che è stato fermato dalla Polizia. L’uomo, che avrebbe un vissuto problematico, sarebbe accusato dell’omicidio della donna, avvenuto al culmine di una violenta lite udita dai vicini, che hanno allertato le forze dell’ordine. L’omicidio è avvenuto nella casa di via dei Remaioli dove la donna, dopo la separazione dal marito, viveva con il 33enne. (ANSA).
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Domani in Italia la salma di Vittorio Arrigoni
Il volontario uccisoIl rientro del corpo di Vittorio Arrigoni è previsto per domani sera a Fiumicino. Almeno così scrivono gli amici dell’attivista nella sua pagina su Facebook. L’aereo dovrebbe atterrare alle 19.50 nello scalo romano. Non è ancora stata fissata invece la data del funerale, che si terrà a Bulciago. Dall’arrivo della salma potrebbero passare altri giorni, per consentire l’autopsia.Leggi l’articoloinCRONACA
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DE SFROOS A SANREMO INIEZIONE DI FIDUCIA
diLORENZO MORANDOTTI
Da martedì all’arrembaggio del festivalAlle orecchie di chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo in anteprima, dando corpo di note alle strofe che viaggiano su Internet, suona al contempo “globale” e “locale”. Cioè un sincretismo in piena regola. Senza padroni né padrini. È il nuovo brano di Davide Van De Sfroos Yanez. Con cui il cantautore andrà, da martedì, all’arrembaggio di Sanremo con la sua ciurma di “pirati” musicali. Applaudito dalla “lariana” Elisabetta Canalis e, forse, anche da George Clooney. Che pare
atteso – questione di ore – a Villa Oleandra.I bookmakers non danno favorito Davide. Ma all’Ariston anche Vasco Rossi (lanciato in tv proprio da Morandi, nel 1979) non brillò in classifica ufficiale. Eppure la vetrina – anche grazie alle sue intemperanze – ne amplificò la notorietà. La canzone dedicata dall’artista comasco al padre “corsaro” e ispirata dai miti salgariani è un folk balcanico, esempio tipico di quello stile De Sfroos prima maniera “alla Goran Bregovic de noantri”, divertente e ballabile, che l’ha reso simpatico anche a chi non mastica a fondo il dialetto. E ne assume sfumature e messaggi per ancestrale analogia d’orecchio, più che per diretta comprensione filologica.Un’iniezione di buonumore per i lariani suona comunque la presenza di De Sfroos in gara a Sanremo. Mai così in alto è stata rappresentata la bandiera della musica comasca, come in quella che si annuncia l’edizione qualitativamente più interessante dell’ultimo ventennio.Certo, ci sono state presenze lariane episodiche, a volte “doc”, a volte d’importazione: il Quartetto Cetra, Rosanna Fratello, Wilma De Angelis, Marco Ferradini, Viola Valentino, Garbo, Ivana Spagna, Milva, Anna Oxa, Simone Tomassini, i Deasonika, Eros Ramazzotti, Andrea Ori. Ma De Sfroos è un prodotto lariano più strutturato, maturo e identitario. Canta la voglia matta di uscire dal guscio portandoselo dietro, come fa la chiocciola. Dopo tanta gavetta, ecco la consacrazione che l’establishment gli doveva. Ma suona anche come una primavera di rinascita per quel Lario di cui Davide è, volente o nolente, simbolo e portavoce. Nell’anno dell’Unità, De Sfroos celebra le radici, ma non è un nostalgico. Canta in dialetto ma cita iPhone e vuvuzelas. E non è un caso se il nuovo cd in uscita a marzo (Yanez esso pure) avrà testi tradotti in una quantità di dialetti. E con molti ritornelli in italiano. Come dire: bando alle ciance campanilistiche.
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De’ Longhi: shopping Usa, 420 mln dlr per Capital Brands
(ANSA) – MILANO, 23 NOV – De’ Longhi ha firmato un accordo con Centre Lane Partners per rilevare Capital Brands, società californiana fondata nel 2003, con sede a Los Angeles, che sviluppa prodotti nel settore della nutrizione ad uso domestico, commercializzati in oltre 100 mercati in tutto il mondo con i marchi Nutribullet e Magic Bullet, e ideatrice del segmento dei personal blenders, una sorta di frullatori compatti. Il prezzo pattuito, si legge in una nota, è di circa 420 milioni di dollari, pari ad un multiplo dell’ebitda adjusted previsto per il 2020 di poco superiore alle 8 volte. Capital Brands stima per il 2020 ricavi netti in crescita a circa 290 milioni. Con questa transazione, gli Stati Uniti diventano il primo mercato per De’ Longhi, con un fatturato aggregato superiore a 500 milioni di dollari. “Questa acquisizione è perfetta per il Gruppo De’ Longhi ed è in linea con i nostri obiettivi di espansione geografica e crescita per linee esterne”, ha commentato l’ad Massimo Garavaglia, che ne sottolinea il “valore strategico sotto diversi punti di vista”. “Aggiungiamo – spiega – un marchio giovane e dinamico al nostro portafoglio; ampliamo la nostra gamma di prodotti iconici con una presenza importante nel segmento dei blender; aumentiamo la nostra penetrazione in un mercato in espansione e strategicamente importante come gli Stati Uniti; infine, aspetto non meno importante, rafforziamo la leadership del Gruppo nel settore della preparazione dei cibi”. (ANSA).
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Da oggi pomeriggio il bacio al Crocifisso. Venerdì la Processione
Da oggi pomeriggio alle 15 i comaschi potranno baciare il Crocifisso miracoloso conservato nel Santuario di viale Varese. Venerdì la processione lungo le vie del centro cittadino.Leggi l’articoloinPRIMO PIANO
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Crisi sanitaria nelle residenze per anziani. Il sindacato chiede personale all’Esercito
Figure professionali dell’Esercito da inserire nelle strutture per anziani del territorio comasco per gestire la seconda ondata di Covid che sta attaccando sempre più duramente anche le Rsa. La richiesta è stata messa nero su bianco dal sindacato, all’interno di un appello pubblico sottoscritto dai segretari dei settori coinvolti di Cgil, Cisl e Uil.«L’attuale evoluzione della pandemia di Covid-19 sta, purtroppo, riprendendo possesso delle nostre strutture per anziani e non autosufficienti creando notevoli problemi organizzativi, economici e sanitari in tutte le realtà del territorio – scrivono nell’appello – A questo si aggiunge la gravissima carenza di personale infermieristico che si sta registrando in tutta la provincia e che colpisce sia le strutture ospedaliere sia quelle residenziali per anziani».La principale questione da affrontare riguarda quindi la carenza di personale. Una carenza cronica, che si era già registrata in tutta la sua preoccupante realtà nel corso della prima ondata pandemica. Uno scarso numero di addetti all’interno delle residenze per anziani che diventa drammatico quando anche uno solo dei dipendenti del personale sanitario o generico risulta positivo e si deve quindi assentare da lavoro.«Come sindacato stiamo registrando a livello territoriale un grave problema collegato alla carenza del personale infermieristico nello specifico nelle Rsa (residenze sanitarie assistenziali per anziani) e Rsd (residenza sanitaria per disabili). Questa carenza è sempre stata presente nel nostro territorio, ma oggi sta diventando ingestibile, per motivazioni collegate alla “concorrenza” con la vicina Svizzera, sia perché il reclutamento nel settore pubblico è aumentato quantitativamente negli ultimi mesi».«Gli effetti di tale carenza sono evidenti – aggiungono i nove rappresentanti del sindacato firmatari dell’appello – e si riversano sui soggetti più fragili: gli ospiti delle strutture a cui si rischia di non garantire un’assistenza socio-sanitaria adeguata ed anche gli operatori rimasti che hanno un carico di lavoro elevato che ricade solo sulle loro spalle (siano essi infermieri oppure operatori socio sanitari). Inoltre all’insufficienza del personale infermieristico si aggiunge la carenza più generalizzata di operatori che sono positivi e giustamente isolati nelle proprie case».Il documento entra anche nel merito delle singole strutture, citando le «situazioni al limite come quella denunciata in un appello pubblico da parte della Fondazione Ca’ d’Industria di Como che ha chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quale massima autorità dello Stato e di tutte le istituzioni, gli enti, le associazioni e i rappresentanti politici del nostro territorio per supportare la Fondazione Ca’ d’Industria e tutte le altre Rsa e Rsd presenti sul territorio comasco. Far fronte all’emergenza è un atto dovuto e tutti i soggetti coinvolti devono attivare tutti i possibili canali per tentare di dare risposte a chi in questo momento cerca di fare tutto il possibile per garantire un servizio di qualità ad utenti fragili a cui non si può pensare di negare l’assistenza», dicono i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.Quindi la conclusione, fino alla richiesta di personale militare. «Per questa ragione siamo convinti che sia necessario attuare anche misure straordinarie, supportati dalla politica e dalle istituzioni locali per fornire, a tutte le strutture che ne facciano richiesta, le figure professioni necessarie ricorrendo – se necessario – anche alle figure professionali dell’Esercito Italiano» dicono in coro i sindacalisti comaschi.
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Cozzoli “attività nei parchi,Italia palestra a cielo aperto”
(ANSA) – ROMA, 10 NOV – “In questa fase di emergenza lo sport non può fermarsi, dobbiamo mettere in pratica fantasia e coraggio. Per questo abbiamo pensato di dare a tutti la possibilità di fare sport nei parchi e mettere a disposizione attrezzature e competenze dei collaboratori sportivi e delle leggende azzurre”. Lo dice il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli, presentando l’accordo con Anci ‘Sport nei parchi’ che prevede la creazione di un bando rivolto ai Comuni italiani in modo da poter allestire negli spazi verdi attrezzature per la pratica sportiva rivolte ai cittadini. “Sarà una vera e propria palestra a cielo aperto – aggiunge Cozzoli a margine della firma del protocollo d’intesa andata in scena allo stadio dei Marmi ‘Pietro Mennea’ alla presenza del vicepresidente dell’Anci Roberto Pella – e Sport e Salute metterà a disposizione le attrezzature nei parchi, con tanto di tutorial e QR Code attraverso i quali si potrà usufruire di allenamenti e lezioni a distanza svolte dalle leggende azzurre”. (ANSA).
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Covid:primario,attesa a pronto soccorso per impatto notevole
(ANSA) – COSENZA, 13 NOV – “Un impatto notevole di persone giunte al Pronto soccorso che hanno creato un afflusso tale da mandare in stallo il sistema, che non ha consentito la distribuzione immediata dei pazienti”. È quanto precisa il dottor Pino Pasqua, primario dell’Unità di anestesia e rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, in merito al numero di persone positive al Covid-19 ferme in pronto soccorso da diversi giorni e in attesa di un posto letto. “I posti letto – ha spiegato Pasqua – erano 70 finora, e sono diventati insufficienti. Oggi l’Azienda ha implementato con altri 20 posti letto, allocati al quarto piano del Dea, cercando di drenare le criticità del reparto. Nel reparto di terapia intensiva ci sono al momento 16 pazienti, di cui 6 in ventilazione meccanica e dieci in ventilazione non invasiva, e abbiamo ancora disponibilità di altri 3 posti e stiamo per attivare altre 10 posti in terapia sub intensiva”. “Non sono io – ha concluso Pasqua – a dover dire se sia giusta o meno la ‘zona rossa’, a me interessa solo che il numero di pazienti diminuisca e curare al meglio le persone, dando dignità a chiunque arrivi in ospedale”. Intanto, l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza comunica che, al fine di garantire una più efficace risposta alla Emergenza Covid-19, da mercoledì 18 novembre, sarà attivata la Centrale operativa territoriale (Cot), che dalle ore 8 alle ore 20 di tutti i giorni, compresi i festivi. La Centrale risponderà al numero unico 0984.835583 e raccoglierà le istanze relative ai casi Covid-19 o sospetti tali ed attiverà gli operatori e/o i servizi più opportuni tra le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), il 118 e l’attivazione delle cure domiciliari integrate/Covid. (ANSA).
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Covid:più controlli nel Barese nel weekend su uso mascherine
(ANSA) – BARI, 11 NOV – Controlli più capillari sugli assembramenti e sull’utilizzo delle mascherine soprattutto “nei fine settimana e in quei luoghi e in quegli orari in cui si possono verificare maggiori punte di frequentazione”. E’ quanto stabilito nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto stamattina nella Prefettura di Bari, alla quale hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine e il sindaco della Città metropolitana Antonio Decaro. La riunione è stata convocata a seguito della circolare inviata dal Viminale che chiedeva alle Prefettura di intensificare i controlli anche concordando con i sindaci eventuali ordinanze di chiusura di strade e piazze. Nell’area metropolitana in totale sono sei i Comuni che hanno adottato ordinanze più restrittive. Bari è stata la prima città, il 20 ottobre, a disporre un provvedimento di divieto di stazionamento in 19 zone. L’ordinanza è ancora in vigore e lo sarà fino al 13 novembre. Toritto l’ha firmata il 30 ottobre inibendo l’accesso a parchi e giardini comunali fino al 24 novembre. Tra ieri e oggi altri quattro sindaci hanno disposto la chiusura di alcune aree fino al 3 dicembre: Altamura, Monopoli, Noicattaro e Corato. La prefetta, al termine della riunione, ha spiegato che “il coprifuoco è generalmente rispettato, qualcuno ancora stenta a usare la mascherina e continua a consumare in prossimità dei bar. Dobbiamo indurre sempre più la gente ad avere consapevolezza che il proprio comportamento in questo momento influenza la sicurezza e la salute di tutti i cittadini”. Da quando, il 6 novembre, è entrato in vigore l’ultimo Dpcm che ha istituito le zone di rischio, arancione per la Puglia, sono state controllate 8.750 persone, 268 sanzionate, e 519 attività e in sette casi i titolari sono stati sanzionati. (ANSA).