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  • Ponte Genova: varato il quinto impalcato

    (ANSA) – GENOVA, 28 DIC – ‘Varato’ in quota il quinto impalcato del nuovo viadotto sul Polcevera, è il quarto nella zona di ponente. Ora con 250 metri totali di impalcato si definisce meglio la sagoma del nuovo Ponte di Genova. Il quinto impalcato porta a 200 metri la lunghezza del viadotto a ponente, tratto che si aggiunge ai primi 50 metri varati a levante nei scorsi giorni. Il viadotto sarà lungo 1.100 metri. Il quarto impalcato di Ponente, varato tra le pile 7 e 8, ha un peso di 609 tonnellate e due carter laterali. L’operazione che ha innalzato e posato l’impalcato a 40 metri d’altezza è durata un’ora. Questo nuovo segmento rappresenta il tratto contiguo agli impalcati centrali, lunghi 100 metri, che scavalcheranno il torrente Polcevera. Con 11 pile in completamento sulle 18 totali, proseguono contemporaneamente le lavorazioni per l’assemblaggio degli impalcati a terra, a Ponente come a Levante, fa sapere il consorzio PerGenova (Fincantieri-Salini) incaricato della ricostruzione.

  • Polemiche in Regione sulle liste d’attesa nella sanità: «Solo parole e promesse ma pochi fatti»

    Polemiche in Regione sulle liste d’attesa nella sanità: «Solo parole e promesse ma pochi fatti»

    Dura ormai da anni l’attesa per ridurre i tempi d’attesa in sanità.L’inevitabile gioco di parole emerge spontaneo, dopo aver ascoltato i primi duri commenti e le possibili soluzioni proposte a livello politico, per un problema tornato prepotentemente alla ribalta poco ore prima di Natale, quando il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera hanno annunciato lo stanziamento di risorse mirate, imponendo a tutti i direttori degli ospedali lombardi di intervenire nel corso del 2020 per cercare di ridurre le attese per i pazienti.«Mi sembrano sinceramente parole inutili. Il sistema lombardo si pregia di essere tra i migliori, di avere i macchinari più all’avanguardia e di fatto è così. Ma se poi per poterli utilizzare si devono aspettare mesi, allora tutto ciò non ha senso e inevitabilmente si spingono le persone, bisognose, a rivolgersi al settore privato dove, a volte nel giro di sole 24 ore, si può ottenere un appuntamento per lo stesso esame fissato invece dopo settimane se non mesi nella sanità pubblica», spiega Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. Il dibattito è, come detto, di vecchia data, visto che tutti si sono trovati almeno una volta a fare i conti con l’impossibilità di ottenere in tempi brevi una visita o un esame specialistico.Più volte invocato come possibile soluzione del problema ma non ancora operativo, è «un Centro regionale di prenotazione che abbia accesso a tutte le agende delle strutture pubbliche e private accreditate per efficientare il sistema di prenotazione e renderlo assolutamente trasparente. Anche perchè capita spesso che una stessa persona magari prenoti in più centri la stessa visita creando poi confusione nella gestione di altre identiche richieste. Per questo andrebbero poi ulteriormente studiate misure disincentivanti per coloro che non disdicono la prenotazione», aggiunge sempre Erba.Va detto che il 23 dicembre i vertici dell’Asst Lariana, con i direttori di tutti gli ospedali lombardi, sono stati convocati al Pirellone.«Asst Lariana rispetterà le indicazioni regionali. Faremo con il necessario rigore quello che ha chiesto la Regione per la riduzione dei tempi d’attesa», è stato il commento dei vertici dell’azienda socio sanitaria Lariana. La direzione confida poi nel ruolo di cabina di regia che dovrà svolgere l’Ats Insubria. «Siamo certi che Ats – dicono i direttori dell’Asst Lariana – in merito al governo della domanda sanitaria territoriale e delle liste d’attesa, eserciterà compiutamente una preziosa funzione di committenza diretta alle strutture sanitarie lariane, sia quelle pubbliche sia quelle private accreditate, per governare al meglio il fenomeno». Tra i punti sui quali sarà necessario un maggiore controllo per poter ridurre le attese, la direzione del Sant’Anna indica «l’appropriatezza delle prescrizioni».La Regione ha assicurato investimenti per 30 milioni di euro per aumentare l’offerta e tagliare le liste d’attesa. «Una delle prime cose da dire è che attualmente i servizi telematici di prenotazione delle visite non funzionano a dovere – interviene il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo – Quello delle liste d’attesa è un tema forte su cui purtroppo però si parla da troppo tempo invano». L’argomento è dunque di quelli che innestano immediatamente lo scontro. «Bisognerebbe avere il coraggio di azzerare la situazione attuale per poter poi, una volta organizzati a dovere, ripartire. Mi spiego: si dovrebbe prevedere un investimento economico per poter smaltire il pregresso. Per fare ciò si potrebbero fissare le visite in arretrato anche nelle giornate di sabato e domenica e anche nelle ore serali. Se ne parlò, sempre in casa Pd, già in anni passati e sicuramente potrebbe essere una strada ideale da perseguire. Altrimenti non si fa altro che discutere sul nulla», chiude Angelo Orsenigo.La conclusione è affidata ancora a Raffaele Erba, che sviluppa un altro tema. «L’attività di intramoenia deve inoltre essere strettamente regolamentata da parte del sistema di controllo regionale in modo da evitare che venga esercitata in orari in cui i medici dovrebbero visitare con il servizio sanitario nazionale e che non sia l’unica alternativa per avere visite in tempi brevi – spiega Raffaele Erba – Bisogna consentire l’esercizio dell’attività libero professionale intramoenia solo per quelle strutture che abbiano adottato un sistema di gestione informatica dell’attività di libera professione a pagamento interna all’ospedale, dalla prenotazione alla fatturazione».

  • Piazza Roma, arriva la nuova illuminazione

    Sarà rifatto integralmente l’impianto di illuminazione pubblica di piazza Roma, via Pretorio e via Rodari. Lo ha deciso la giunta comunale di Como. L’installazione originaria era stata realizzata negli anni ’60 ed è costituita da quattordici punti luce in piazza Roma e nove in via Pretorio «insufficienti a garantire il minimo dei requisiti illuminotecnici previsti dalle vigenti normative», spiega in una nota palazzo Cernezzi.La realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione era stata predisposta con la realizzazione delle condutture nell’ambito del rifacimento di piazza Roma nel 2016, ma i nuovi corpi illuminanti non erano stati installati. Con questo intervento l’iter verrà completato.Il nuovo impianto – spiega ancora il Comune di Como – sarà formato da 24 nuovi apparecchi collocati in piazza Roma, più tre in via Rodari e nove in via Pretorio, tutti con lampade a led, che garantiscono minori costi di gestione e di manutenzione.Il progetto, che comporta una spesa complessiva di 98.600 euro, per la definizione delle finiture estetiche e la scelta dei modelli dei lampioni è stato sviluppato con la Sovrintendenza «che si ringrazia per l’efficace collaborazione e i celeri tempi di autorizzazione del progetto», specifica Palazzo Cernezzi.Come indicato proprio dalla Sovrintendenza nell’autorizzazione, saranno mantenuti i fari in rame già esistenti, realizzati specificatamente per il centro storico di Como, mentre la scelta dei nuovi riflettori integrativi sarà sottoposta in corso d’opera alla valutazione dell’ente che tutela il patrimonio artistico.Il bando per la realizzazione dei lavori sarà pubblicato entro la fine di gennaio del 2020 mentre l’inizio dei lavori è previsto in primavera. L’entrata in funzione del nuovo impianto sarà all’inizio dell’estate prossima.

  • Papa nomina mons. Aos vescovo Santiago

    Papa nomina mons. Aos vescovo Santiago

    (ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 27 DIC – Il Papa ha nominato arcivescovo di Santiago del Cile monsignor Celestino Aos Braco, finora Amministratore Apostolico della stessa arcidiocesi. Celestino Aos Braco era arrivato all’arcidiocesi di Santiago lo scorso marzo, quando si era dimesso il cardinale Ricardo Ezzati indagato per presunti occultamenti in vicende di pedofilia riguardanti membri del clero.

  • P.a: ministero, serve restyling premi

    P.a: ministero, serve restyling premi

    (ANSA) – ROMA, 28 DIC – Il ministero della P.a raccomanda agli uffici pubblici un restyling dei sistemi di incentivazione. Nelle nuove linee guida sulla misurazione e la valutazione della performance vengono suggeriti così sistemi premiali basati sulla leva formativa, fornendo ai meritevoli corsi per la crescita professionale mirati, o spingendo sulla reputazione con l’individuazione, ad esempio, del “miglior dipendente del mese”. Insomma, la ricompensa non dovrebbe arrivare solo con un gettone in busta paga. Metodo che, sempre secondo il dossier, si è rivelato “parzialmente inefficace”.

  • Nuova dogana di Campione d’Italia, dalla Svizzera i primi chiarimenti

    Nuova dogana di Campione d’Italia, dalla Svizzera i primi chiarimenti

    Con un doppio documento l’Amministrazione federale delle dogane della Confederazione svizzera ha spiegato cosa cambierà per il traffico commerciale e turistico diretto a Campione d’Italia dal prossimo 1° gennaio per l’entrata in vigore della Direttiva europea.Direttiva che, ricordiamo, inserisce il territorio dell’enclave (compresa una parte delle acque del Ceresio) in Italia, anche dal punto di vista doganale.«L’entrata e l’uscita a Campione d’Italia per merci e persone sarà soggetta, analogamente a quanto avviene già oggi agli altri valichi di frontiera italo-svizzeri, all’espletamento delle formalità doganali e valutarie, oltre a quelle derivanti dall’applicazione delle rimanenti normative dei rispettivi Stati», si legge nella nota.È stato istituito un nuovo ufficio doganale nel Comune di Bissone raggiungibile per mail a bissone@ezv.admin.ch e al telefono dall’Italia allo 0041.58.485.0003. Dipenderà direttamente dall’Ispettorato doganale di Chiasso-Strada. Gli orari degli uffici sono 8-16 dal lunedì al venerdì per le operazioni commerciali (chiusura sabato e domenica). Mentre per il traffico turistico l’orario è continuato, tutti i giorni.Per le merci da e per Campione d’Italia «occorrerà rivolgersi al proprio spedizioniere doganale di fiducia, il quale opererà conformemente alle prescrizioni generali» con tutte le peculiarità del caso, si legge ancora.Nel secondo documento delle dogane svizzere vengono proposte tredici domande e altrettante risposte per chiarire i cambiamenti, soprattutto riguardo le importazioni e le esportazioni. Viene chiarito che verranno fatti controlli per il transito da Campione (Italia) a Bissone (Svizzera) e viceversa.«Sarà come andare dall’estero alla Svizzera e viceversa presso qualsiasi altro valico doganale» si legge. Verranno controllati sia i mezzi sia le persone. Sono ovviamente previste anche sanzioni per chi non è in regola.Per il traffico turistico, chi sa di trasportare merci che superano le franchigie potrà autodichiararlo con il sistema di autotassazione già previsto negli altri valichi tra Svizzera e Italia, anche attraverso un’applicazione per smartphone denominata “QuickZoll”.Lunedì in ogni caso, nella sala consiliare del Municipio di Campione, il commissario prefettizio Giorgio Zanzi ha organizzato un incontro (dalle 15) tra i funzionari doganali italiani e i rappresentanti delle categorie economiche e delle associazioni per chiarire i numerosi dubbi emersi in queste settimane.Da chiarire tra l’altro, la questione che riguarda i minorenni di Campione d’Italia che ogni giorno dovranno passare la dogana per raggiungere le scuole.I ragazzi campionesi frequentano infatti tutti le scuole superiori fuori dai confini del comune, in particolare a Lugano e a Como. In ogni caso, la legge dispone che i minorenni debbano essere accompagnati dai genitori per attraversare uno stato estero, per di più non aderente all’Unione europea.Secondo i residenti sono diversi i servizi a rischio. Il Comitato civico teme che ci sarà «l’interruzione dei rapporti di buon vicinato con la Svizzera». Tra i tanti servizi finora erogati dal Ticino, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e delle acque reflue, l’erogazione di riscaldamento ed elettricità, l’immatricolazione di auto e moto, le patenti di guida, il servizio postale, la telefonia, Internet e tv, i servizi ambulanza, pompieri e pronto intervento e il trasporto pubblico.

  • Negoziante sfregiato per vendetta

    Negoziante sfregiato per vendetta

    (ANSA) – BOLOGNA, 27 DIC – Una ritorsione contro l’uomo che, in passato, aveva sostenuto sua moglie nella denuncia per maltrattamenti in famiglia. Sarebbe questo il retroscena di un’aggressione avvenuta ieri sera in via Marsala, nel centro di Bologna. A farne le spese è stato un commerciante 43enne di origine bengalese, cittadino italiano e da anni gestore di un negozio di alimentari. L’uomo è anche conosciuto per il suo impegno nel sociale e per avere rappresentato altri negozianti della zona. A colpirlo è stato un 41enne, anch’egli del Bangladesh, che con l’aiuto di un complice lo ha sfregiato in pieno viso con un cutter, provocandogli una ferita molto profonda alla guancia destra. Il responsabile è stato già arrestato dalla Polizia per lesioni personali gravissime, dopo che lo stesso commerciante, sebbene ferito, è riuscito a bloccarlo e trattenerlo fino all’arrivo degli agenti.

  • Mose: Martella,nuova Agenzia per Venezia

    Mose: Martella,nuova Agenzia per Venezia

    (ANSA) – VENEZIA, 28 DIC – Potrebbe arrivare sul tavolo del prossimo Comitatone, a metà gennaio, la bozza per l’istituzione della nuova ‘Agenzia per Venezia’, cui spetteranno le decisioni sul Mose, sia nelle emergenze che nella normale gestione. Lo annuncia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Andrea Martella. Sarà una sorta “di nuovo Magistrato alle acque”, spiega Martella, e costituirà il superamento della frammentazione di competenze sulla Laguna di Venezia che si è determinata in questi anni. Un’Agenzia – con sede a Venezia – che per Martella dovrà andare di pari passo con un ampliamento dei poteri della Città Metropolitana sulla laguna. Martella dice di ritenere che nelle emergenze, come le acque alte eccezionali delle ultime settimane, l’Agenzia, sentito il parere dei tecnici, potrebbe decidere di attivare le paratoie del Mose già adesso, prima della fine dell’opera, prevista il 31 dicembre 2021. “Spetterà all’Agenzia, in sostanza – conclude – stabilire quando si schiaccerà il bottone”.

  • Mongolfiere atterrano vicino aeroporto

    Mongolfiere atterrano vicino aeroporto

    (ANSA) – VERONA, 28 DIC – L’atterraggio di emergenza di due mongolfiere nei pressi dell’aeroporto ‘Valerio Catullo’ di Verona ha causato la chiusura dello scalo, con il blocco temporaneo di tutti voli in arrivo. Fonti dell’aeroporto hanno riferito che è scattata la procedura di allarme prevista per questi casi, e due voli che sarebbero dovuti atterrare sono stati dirottati su altri scali con inevitabili ritardi, mentre altri hanno registrato ritardi di oltre un’ora. Le mongolfiere erano partite dalla Germania e sarebbero state costrette ad un improvviso atterraggio dopo aver perso quota. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco e gli agenti della Polaria.

  • Meningite: bimbo di 3 anni ricoverato

    Meningite: bimbo di 3 anni ricoverato

    (ANSA) – FIRENZE, 28 DIC – Un bambino di 3 anni, versiliese, è ricoverato all’ospedale Meyer di Firenze per un sospetto caso di meningite di tipo B. La prognosi è riservata e le condizioni sono stabili. Secondo quanto ricostruito, il bambino è stato portato dai genitori all”Ospedale Versilia’ a seguito di malesseri. Poi, dopo prime valutazioni dei medici, è stato trasferito all’ospedale pediatrico di Firenze. Nell’area di Viareggio, dove il bimbo abita con la famiglia, è scattata la profilassi sia per i familiari sia, anche, per circa 70-75 bambini dell’asilo da lui frequentato, più i genitori, il personale della scuola e il personale sanitario venuto a contatto con il bambino per i primi accertamenti prima del trasferimento a Firenze.