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  • Alimentazione e salute: combattere la sclerosi multipla in cucina

    Alimentazione e salute: combattere la sclerosi multipla in cucina

    L’ospedale Sant’Anna ha ospitato oggiColazione in Centro, evento dedicato al tema sclerosi multipla e alimentazione.

    Oltre un centinaio le persone che hanno partecipato all’iniziativa ospitata nell’auditorium del presidio di San Fermo della Battaglia e organizzata dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla Onlus– Sezione provinciale di Como con l’Asst Lariana.

    Durante l’incontro hanno preso la parola, tra gli altri,Roberta Amadeo, presidente dell’Aism Como, la neurologaMonica Rezzonico, responsabile del Centro Sclerosi Multipla dell’Asst Lariana edElisabetta Casella, infermiera e case manager dello stesso Centro.

    Nella seconda parte dell’iniziativa è stato dedicato un momento alla cucina e alla buona tavola. La talent chefTeresa Damiano, proveniente dalla scuola diAlex Mangano, ha insegnato i trucchi per una cottura leggera, spiegato alcune proprietà di cibi come lo zenzero e il melograno e preparato una ricetta: una variante dei gamberetti in salsa rosa. La proposta prevedeva l’abbinamento dei gamberetti con guacamole di piselli.

    Lo chef Mangano ha inviato una videoricetta per un piatto a base di sgombro marinato e panelle di ceci.

  • Alì il comico e i due assessori

    Alì il comico e i due assessori

    di Dario Campione

    Qualcuno ricorda l’esilarante figura di Mohammed Saeed al-Sahaf? Era il ministro dell’Informazione di Saddam Hussein e la stampa lo aveva soprannominato Alì il comico per le sue irresistibili conferenze stampa convocate durante la seconda guerra del Golfo. Indimenticabile la dichiarazione sulla sconfitta ormai imminente dell’esercito americano pronunciata mentre alle sue spalle sfilavano in parata i carri armati statunitensi, entrati trionfalmente a Baghdad senza più incontrare alcuna resistenza. L’ostinazione con cui la giunta di Como insiste nel giudicare «normale» il collasso del traffico di sabato scorso è degna di Alì il comico. Che non avrebbe saputo fare di meglio, nemmeno parlando alla stampa  avvolto in una nuvola di gas di scarico. Ora, nessuno dotato di raziocinio a livelli elementari comprende l’atteggiamento del Comune di Como, questo negare l’evidenza che espone l’esecutivo a un giudizio implacabile. Le spiegazioni possibili sono due. La prima è la cecità. Ma, anche per rispetto delle persone colpite da una malattia così crudele, non è da prendere in considerazione. La seconda è la cecità politica. E qui il discorso si fa diverso. È del tutto evidente che il caos di auto in Convalle è figlio di una scelta precisa – scelta politica – compiuta dal Comune all’atto della formazione del bando per l’assegnazione degli eventi di fine anno. Sarebbe stato necessario in quel momento obbligare i concorrenti a predisporre (o a finanziare) un serio piano del traffico da applicare nelle giornate più critiche. L’esperienza, ironizzava Gramsci, insegue l’uomo invano. Perché l’uomo è più veloce. Soprattutto quando si è testardamente fissato un’idea in testa. L’inferno di auto in coda non è una novità. Si ripete più o meno puntuale ogni anno. Non solo: Como è, e resta, un catino di fondovalle, dal quale è complicatissimo entrare e uscire. I dati essenziali sono tutti sul tavolo. Fare finta di non vederli è un clamoroso passo falso. Anche la risposta dell’assessore Negretti al Pd – ovvero, chiedere che cosa avesse fatto il centrosinistra durante il suo mandato per risolvere il problema – non regge. Perché dagli errori degli altri, dalle loro mancanze, si deve saper trarre una lezione. Soprattutto quando si accetta l’onere di governare una città. Il successo di una manifestazione, poi, non può essere un alibi. Al contrario: di fronte alla confusione e al totale disordine è un’aggravante. Poiché nessuno organizza qualcosa perché faccia fiasco. E tutti sperano, quando aprono un locale, che questo si riempia. Tranne decidere saggiamente, a un certo punto, di chiudere le porte.

  • Alfredo Jaar e le metamorfosi del nostro tempo

    Alfredo Jaar e le metamorfosi del nostro tempo

    Appuntamento con la cultura oggi alle 18.15 a Lugano. La rassegna di incontri Visioni in Dialogo” in collaborazione con il Museo d’Arte della Svizzera Italiana e l’Università della Svizzera Italiana ospitano il ciclo “Metamorfosi”, un tema di grande attualità. Il primo appuntamento è nella Sala Refettorio del Chiostro del LAC, il centro polivalente di piazza Luini (nella foto, durante il recente evento dedicato a Picasso), con il patrocinio della Città di Lugano. Protagonista dell’appuntamento, Alfredo Jaar, artista, architetto e filmmaker che vive e lavora a New York ed è noto per il suo impegno etico e civile. Le sue opere sono state esposte nei più grandi musei del mondo. Ha partecipato alle Biennali di Venezia (1986, 2007, 2009, 2013) e di San Paolo (1985, 1987, 2010), oltre che a Documenta, Kassel (1987, 2002). Tra le personali più importanti quelle al New Museum of Contemporary Art di New York, alla Whitechapel Gallery di Londra, al Museum of Contemporary Art di Chicago, al MACRO Museo di Arte Contemporanea di Roma e al Moderna Museet di Stoccolma.

    Il 20 novembre nella sala conferenze Studio 2 della Radio della Svizzera Italiana a Lugano Besso dalle 18.30 alle 20.30 vi sarà l’intervento «Tra metamorfosi delle culture e identità, quali mezzi concepire per costruire il nostro futuro?» di Marc Augé, tra i massimi antropologi viventi, studioso dei “non luoghi”, per un incontro in francese, come tutti gli altri aperto al pubblico.

    Il 24 novembre dalle 10.45 alle 16.30 nell’aula auditorio dell’Università della Svizzera Italiana, parlerà di “Cambiamenti globali, quali impatti sulle popolazioni?” l’ambasciatore Pio Wennubst, agroeconomista, Capo del Settore Cooperazione, Vice Direttore Generale dell’Agenzia Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione (DSC) al Dipartimento degli Affari Esteri (conferenza a titolo personale).

    Segue la conferenza del biologo e oceanografo Gilles Boeuf, professore all’Università Pierre et Marie Curie, professore al Collège de France e già presidente del Museo di Storia Naturale di Parigi su “L’uomo potrà adattarsi a sé stesso?”.

    Nel pomeriggio sarà la volta di monsignor Alberto Rocca, Dottore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Direttore della Pinacoteca Ambrosiana, Direttore della Classe di Studi Borromaici a Milano che parlerà di “Il sogno è effimero sotto la luna d’estate – Immagini e intuizioni dal Sol Levante per un mondo che cambia”.

    A seguire, Camille Morineau, storica dell’arte, già conservatrice del Patrimonio e curatrice al Musée national d’Art moderne e al Centre Pompidou, ora direttrice delle collezioni e delle mostre alla Monnaie di Parigi, con la conferenza “Sogni, perdite, utopie, rapporto con la natura. La narrazione di artisti contemporanei”.

    In conclusione, una discussione con Tobia Bezzola, direttore del MASI, Luigi Di Corato, direttore della Fondazione Brescia Musei e nuovo Capo della Divisione attività culturali della Città di Lugano, Giovanni Pellegri, coordinatore all’USI della Fondazione Science et Cité, i relatori e il pubblico.

    L’ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili: per ragioni organizzative si prega di confermare la propria partecipazione a participate@associazione-nel.ch.

  • Alessandro Re in trionfo: vittoria comasca al Rally del Casentino

    Alessandro Re in trionfo: vittoria comasca al Rally del Casentino

    Vittoria comasca al Rally del Casentino: il successo è andato ad Alessandro Re, su Skofa Fabia R5, in coppia con il ligure Fulvio Florean. La gara toscana era valida per il campionati Irc-International Rally Cup. Re e Florean si sono imposti in un finale decisamente emozionante, con Luca Rossetti, leader fin dal via, che nell’ultima prova speciale è stato costretto al ritiro per un foratura sui 36 chilometri della prova “Talla”: il comasco e i ligure hanno così avuto il via libera per il successo in gara che spesso ha sorriso ai colori lariani. Corrado Fontana, con tre successi, è il pilota che ha vinto più volte, assieme al friulano Claudio De Cecco. Una affermazione a testa anche per Luca Ambrosoli e Marco Paccagnella.

  • Alessandro Preziosi è Van Gogh al Lac di Lugano

    Alessandro Preziosi è Van Gogh al Lac di Lugano

    Prosegue la ricca programmazione del cartellone “LuganoInScena”. Alessandro Preziosi è il protagonista di Vincent Van Gogh (l’odore assordante del bianco), un lavoro ricco di spunti poetici scritto da un drammaturgo di razza come Stefano Massini. Martedì 22 gennaio alle 20.30 (replica 23 gennaio, ore 20.30, Sala Teatro del centro Lac di piazza Luini), Preziosi ricreerà le atmosfere che Vincent Van Gogh visse in occasione del suo ricovero forzato avvenuto in seguito al grave atto di autolesionismo che lo portò a tagliarsi un orecchio. Informazioni sul sito www.luganoinscena.ch, mail a info@luganoinscena.ch.

  • Alessandro Borghese e “4 Ristoranti” a Como: ufficiali data e ora della trasmissione

    Alessandro Borghese e “4 Ristoranti” a Como: ufficiali data e ora della trasmissione

    Finalmente si conosce la tanto attesa data della messa in onda della puntata comasca di “4 Ristoranti”, il programma con Alessandro Borghese girato nelle scorse settimane sul Lario, prodotto da Drymedia,  e imperniato sulla cucina delle specialità di lago. L’appuntamento è per giovedì 28 giugno alle 21.15 su Sky Uno Hd.

    Tappa a Villa Balbianello per Vittorio Brumotti e il suo “Giro d’Italia del Fai”

  • “Alessandro Borghese-4 Ristoranti”, la reunion comasca

    “Alessandro Borghese-4 Ristoranti”, la reunion comasca

    Una reunion a poche settimane dalla messa in onda della trasmissione per confrontarsi su come siano andate le cose dopo il passaggio comasco di “Alessandro Borghese-4 ristoranti”. Ad Argegno si sono ritrovati i quattro ristoratori: Massimo (il vincitore), Tiziano, Umberto e Jean Christoph. Per tutti un giudizio unanime: “L’indotto della trasmissione è stato altissimo”. Per tutti sono aumentati notevolmente i clienti, le persone che hanno manifestato interesse a prenotare, le visualizzazioni su Internet e sui social da tutta Italia. Massimo parla di clienti “quasi raddoppiati” dopo la vittoria e del suo sito Internet andato in tilt

    Non mancano aneddoti e curiosità: in molti chiedono i piatti mangiati da Alessandro Borghese durante la trasmissione;  è aumentato anche il numero degli avventori “critici”, che vanno nei locali pronti  a cercare qualcosa che non vada; è anche capitato, ha spiegato Jean Cristoph, che siano arrivati clienti che abbiano chiesto di lui e che se ne siano andati una volta constatata la sua assenza. Notevole la popolarità per tutti e quattro: “Ci riconoscono e ci chiedono selfie, come è la trasmissione dietro le quinte e anche qualche autografo. Abbiamo anche saputo che si sono creati gruppi di ascolto con persone che hanno seguito tutti assieme il programma” spiegano.

    Nel loro incontro non è mancata qualche riflessione sulla cucina lariana e anche in questo caso i pareri sono concordi: “Noi puntiamo sui prodotti locali – hanno spiegato – ma sarebbe bello che questa abitudine fosse più diffusa. Bisognerebbe osare: non è possibile che sul lungolago, in location bellissime, vengano offerti penne alla panna e al prosciutto e scaloppine”. A proposito di produzione, Massimo (Crotto del Sergente), Tiziano (La cucina della Marianna), Umberto (Imperialino) e Jean Christoph (Villa Belvedere) sperano che possano essere fatte operazioni strutturali – e chiamano in causa le amministrazioni – per aumentare gli allevamenti di pesce del Lario, visto che il problema della scarsità di materia prima è molto sentito.

    Nel salutarsi i quattro hanno poi lanciato un progetto, un menù comune e la possibilità di ospitarsi a vicenda ai fornelli nei rispettivi ristoranti per serate speciali. Da una possibile rivalità, dunque, è invece nata una proficua collaborazione.

    Massimo Moscardi

  • Alessandra Grillo, con grinta sui pedali. La marianese, 17 anni,  punta a diventare “Pro”

    Alessandra Grillo, con grinta sui pedali. La marianese, 17 anni, punta a diventare “Pro”

    Finora ha vinto tutto quello che c’era da vincere nel ciclocross, ma la sua aspirazione è di gareggiare nel ciclismo su strada tra le Professioniste. E il 2019 che si è appena aperto può essere decisivo per la sua carriera. Alessandra Grillo, 17enne di Mariano Comense, studentessa al Liceo artistico “Modigliani” di Giussano, è uno dei talenti emergenti del pedale comasco.Una ciclista polivalente, come lei stessa spiega. «Ho partecipato a competizione di tutte le discipline – sostiene Alessandra – quindi strada, pista, ciclocross e anche mountain bike, anche se quest’ultima l’o abbandonata dopo un incidente».Dopo il passaggio nella categoria Junior Alessandra ha deciso: «La scelta è stata di specializzarmi nella strada – afferma – anche se mi sono tolta molte soddisfazioni nel ciclocross. Ma questa specialità purtroppo non offre troppe opportunità: la considero un buon allenamento, mi diverto e in ogni caso i risultati non mancano».Il suo curriculum agonistico, del resto, parla chiaro. Nel ciclocross Alessandra ha finora conquistato il titolo italiano in tutte le categorie Esordienti, Allevi (in entrambi i casi nel 1° e 2° anno) e Juniores. Di recente gli appassionati comaschi l’hanno applaudita quando ha vinto nel Cross della Vigilia, disputato a Lurago d’Erba, concedendo il bis a Scorzè, in Veneto, il 30 dicembre, con i colori del team Selle Italia-Guerciotti-Elite.«Ma il mio obiettivo è comunque una carriera nelle gare su strada – ribadisce la giovane di Mariano Comense – con la speranza di trovare una squadra professionistica. Sarò sincera, non mi vedo come una leader; in prospettiva potrei essere un buon gregario. Bisognerà vedere se ci saranno formazioni che riterranno le mia caratteristiche adatte alla loro organizzazione».Il 2019, come detto, per Alessandra può essere un anno decisivo. Per lei sarà il secondo fra le Juniores con la maglia del Racconigi Cycling Team e, se arriveranno i risultati, ci potrebbe anche essere il passaggio tra le “Pro”. Altrimenti nel 2020 farà la sua terza stagione ancora a livello giovanile, poi tirerà le somme.Ma quali sono le caratteristiche della comasca? A vedere il suo fisico minuto si potrebbe pensare che sia una scalatrice. Invece non è proprio così. «Mi difendo bene su ogni terreno – afferma – Mi butto nelle volate, anche in pista, dove non abbiamo i freni, mi difendo bene in salita e nella sfide a cronometro. Mi reputo completa: magari non sono una ciclista che può prendere di fare la differenza. Ma me la cavo in ogni situazione».Ma quali sono, infine, i modelli della comasca nel mondo del ciclismo? «Nel ciclocross stimo l’olandese Mathieu van der Poel; nelle gare su strada mi piaceva Alberto Contador, che però ha smesso. Adesso apprezzo Vincenzo Nibali e Tom Dumoulin».

  • Alberi sui cavi dell’illuminazione di via Baraggia: strada chiusa per l’intervento

    Alberi sui cavi dell’illuminazione di via Baraggia: strada chiusa per l’intervento

    Il taglio degli alberi in via Baraggia

    Alberi in bilico sui cavi dell’alta tensione in via Baraggia a Como. I vigili del fuoco sono intervenuti questo pomeriggio per mettere in sicurezza la strada di Albate che corre accanto all’oasi del Bassone.

    Il maltempo degli ultimi giorni con piogge violente e il forte vento, ha infatti fatto vacillare alcuni alberi che si sono appoggiati ai cavi dell’alta tensione utilizzati per l’illuminazione pubblica.

    Situazione di pericolo dunque che ha richiesto la chiamata ai vigili del fuoco di Como che hanno inviato sul posto un’autoscala. La via Baraggia, per il tempo necessario all’intervento, è stata chiusa al traffico. La situazione è poi tornata alla normalità.

  • Alberghi, sul Lario il valore medio a camera più alto: 169mila euro

    Alberghi, sul Lario il valore medio a camera più alto: 169mila euro

    L’Italia è il primo paese in Europa per numero di camere di esercizi alberghieri, il secondo per numero di esercizi e il quarto per arrivi rappresentando il 13,4% del mercato europeo.Cifre ragguardevoli, che confermano l’importanza del settore nell’economia nazionale.

    E il Lario dà un contributo notevole secondo uno studio sul comparto alberghiero (sulla base di dati Istat) prodotto da Crif Res, divisione del Gruppo Crif (azienda che si occupa di informazioni finanziarie) specializzata in ambito immobiliare.

    Se in sette anni dal 2009 al 2016 si è registrata una riduzione complessiva del numero di strutture ricettive pari al -2,4%, si è osservata però una crescita a favore degli hotel di più alta gamma (a quattro e cinque stelle). E se in generale si deve notare che il settore alberghiero continua a mostrare una tenuta rispetto alle altre tipologie di investimento immobiliare, è proprio il Lario a spiccare: il valore di una singola camera (calcolato come rapporto fra il valore medio complessivo delle strutture alberghiere e il numero delle camere presenti) è il più alto tra quelli delle località turistiche, con una media di 169mila euro€ a camera (la media lungo la Riviera Romagnola è 69mila euro).

    Tra le città d’arte è a Firenze che va attribuito il valore medio a camera più elevato, pari a 240mila euro.