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  • Landriscina e il futuro dell’esecutivo «Ora mi aspetto di ricevere gli atti formali.  Vedremo se ci sono le condizioni per proseguire»

    Landriscina e il futuro dell’esecutivo «Ora mi aspetto di ricevere gli atti formali. Vedremo se ci sono le condizioni per proseguire»

    L’appuntamento telefonico è nel tardo pomeriggio. Al termine cioè delle esercitazioni di protezione civile alle quali ha assistito e partecipato «con piacere e passione».Il sindaco di Como, Mario Landriscina, sa bene quale peso possa avere, da un punto di vista politico, la lettera del gruppo consiliare di Forza Italia con cui si annuncia l’uscita della delegazione azzurra dalla giunta di Palazzo Cernezzi.Nonostante il clima si sia fatto pesante, soprattutto nelle ultime ore, Landriscina non si lascia andare a una visione pessimistica. «Non ne vale la pena», sottolinea.Sindaco, che cosa sta succedendo alla maggioranza di centrodestra che governa la città di Como da poco più di un anno?«C’è qualcosa che non va, mi sembra del tutto evidente. Affronteremo anche questo».Che cosa pensa della lettera scritta dal gruppo dirigente di Forza Italia?«L’ho letta con molta attenzione e attendo ora i passi successivi».Cioè?«Mi aspetto di ricevere un atto formale dei due assessori».Quanto è stato scritto è abbastanza chiaro. Forza Italia esce dalla giunta ma continua ad appoggiarla come sindaco.«Sì, mi sembra che questo sia il sunto. C’è una chiara presa di posizione del partito, ma non sono riuscito a capire quali siano gli elementi precisi che vengono contestati».E quindi?«Quindi è evidente che nei prossimi giorni bisognerà fare chiarezza».Come intende muoversi?«Devo innanzitutto riflettere se fare incontri individuali o ritentare una nuova riunione collegiale, come quella che abbiamo tenuto giovedì scorso. È chiaro che deve però subentrare qualche elemento nuovo, altrimenti non avrebbe alcun senso, la discussione potrebbe ripetersi identica e non portare a nulla».Proprio la riunione di giovedì è stata alla base di questa situazione di crisi. Che cosa è successo?«I resoconti che ho letto non sono stati fedeli. È vero che abbiamo discusso in modo serrato, ma i toni sono rimasti sempre su livelli accettabili».Quando pensa di convocare nuovamente la maggioranza?«Presto. Non voglio lasciare questa cosa a galleggiare. Prima però, come ho detto, attendo le mosse ufficiali dai partiti e dai singoli».Se gli assessori di Forza Italia dovessero dimettersi, che cosa farà?«Tendenzialmente immagino di tenere per me le deleghe qualche giorno, il tempo di trovare una soluzione. Potrei anche ridistribuirle, perché si tratta di deleghe pesanti. Ma in ogni caso lo farei soltanto temporaneamente».Perché si è arrivati a questo punto? Se l’è chiesto?«Certo, ma non ho una risposta. Una cosa però vorrei capirla meglio».Quale?«Quanto c’è di locale in questa vicenda e quanto si riferisce allo scenario nazionale. Non che cambi la questione ma mi piacerebbe saperlo».Qualcuno dice che lei ha lasciato troppo spazio ad alcuni suoi assessori.«Quando il sindaco dà una delega concede piena fiducia. Non saprei fare altrimenti».Che cosa succederà ora?«Non lo so. Io cerco sempre di ricucire, è la mia natura. Ma è sempre più faticoso tenere insieme tutti. Ci proverò ancora una volta. Ma se mi rendo conto che è uno sforzo inutile, a un certo punto tirerò una riga.Che cosa intende dire?«Quello che ho sempre detto. Non ho sulla testa un padrone. E non mi metto da parte. Ma se non ci sono le condizioni per proseguire ci si ferma».

  • L’analisi. Calcio Como alle prese con l’ennesima estate di sofferenza e tensione

    L’analisi. Calcio Como alle prese con l’ennesima estate di sofferenza e tensione

    Il ricorso è partito ieri. Destinatario il Tar del Lazio. Per il Como 1907 è l’ultima speranza di poter giocare nella serie C 2018- 2019, dopo che la domanda di ripescaggio non è stata accettata e un primo ricorso presentato al Collegio di Garanzia al Coni è stato respinto.Al Tar la società lariana chiede di poter essere ripescata dopo che, al posto della fideiussione richiesta, ha presentato un bonifico. Un caso non solo sportivo ma anche giuridico, che viene seguito con curiosità e attesa da un mondo del calcio che sta vivendo un finale d’estate all’insegna dei ricorsi, a partire da quelli dei club che si sono visti sbattere in faccia le porte dalla serie B, dopo la clamorosa decisione di non ammettere società ripescate e di mettere in piedi un campionato con diciannove squadre.L’ennesima estate in cui i tifosi azzurri vivono nell’incertezza, ormai una costante, tranne rare eccezioni, dal 2002, quando l’allora presidente Enrico Preziosi capitanò la guerra sui diritti televisivi contro i grandi club. Da quell’anno tra fallimenti, passaggi societari, polemiche, litigi fra soci, passaggi da tribunali sportivi e non, c’è sempre stato qualcosa che non andava.Un fatto quasi incredibile per chi ha vissuto gli anni del “vecchio” Calcio Como quando, al di là dei risultati, la sana gestione e i bilanci a posto erano una costante.Una situazione, quella attuale – partita dallo scellerato pari di Carate all’ultima giornata dello scorso torneo, mentre la capolista Gozzano stava perdendo – che ha portato a una profonda frattura tra l’attuale dirigenza e una cospicua parte dei tifosi, che dopo il mancato ripescaggio chiede all’attuale dirigenza di lasciare Como e ha annunciato che non farà l’abbonamento per la prossima stagione.Dopo l’annunciato addio del presidente Massimo Nicastro, le sorti del club sono affidate a Roberto Felleca, che entro fine mese dovrebbe diventare numero uno, affiancato dal vice Stefano Verga, con Enrico Garau amministratore delegato. Un gruppo comunque destinato a essere contestato, considerati gli annunci dei sostenitori, che sui social e con comunicati – è il caso dei “Pesi Massimi” – hanno manifestato chiaramente la loro sfiducia.Una situazione di tensione che ha portato anche a polemiche per il fatto che la gara amichevole di domani a Sesto San Giovanni tra la locale squadra e gli azzurri sarà disputata a porte chiuse. In questo clima è stata valutata come una scelta per voler evitare incontri ravvicinati con i sostenitori arrabbiati, al di là della motivazione ufficiale, che riguarda lavori di miglioramento al “Breda”.E, in un quadro certo non idilliaco, la squadra prosegue gli allenamenti allo stadio Sinigaglia, dopo la fine del ritiro ad Arona. La rosa costruita da Ninni Corda e allenata da Marco Banchini per ora non sa dove giocherà e quando inizierà il suo campionato: si attendono l’esito del ricorso e news, a prescindere, dalle rispettive leghe. L’unica consolazione è che i problemi di programmazione non riguardano solo Banchini ma tutti gli allenatori. Almeno sotto questo profilo gli azzurri non partono svantaggiati rispetto alla concorrenza.

  • L’Anac “frena” le sponsorizzazioni e cerca collegamenti tra paratie e monumento di Libeskind

    L’Anac “frena” le sponsorizzazioni e cerca collegamenti tra paratie e monumento di Libeskind

    Le intese privati-Comune rimangono nel cassetto

    L’inchiesta aperta dall’Autorità Nazionale Anti-Corruzione (Anac) sul contratto di sponsorizzazione che ha portato alla realizzazione del monumento di Daniel Libeskind rischia di avere pesanti ricadute su alcuni progetti della giunta Landriscina. Sin dal suo insediamento, lo scorso anno, il sindaco del centrodestra aveva annunciato la volontà di percorrere in modo spedito la strada della collaborazione tra pubblico e privato. Anche con la formula della sponsorizzazione, in modo da alleggerire gli oneri per le casse comunali.

    I rilievi mossi dall’Anac al contratto siglato da Palazzo Cernezzi per la riqualificazione della diga foranea e la costruzione del monumento di Libeskind, però, hanno di fatto bloccato altre intese simili. «Non ho mai nascosto che per la pubblica amministrazione c’è ed è essenziale un grande bisogno di partecipazione del privato, ma questa situazione che si è venuta a creare con l’inchiesta di Anac complica tutto», dice Mario Landriscina.

    La normativa sulle sponsorizzazioni è tanto importante quanto «complicata», afferma ancora il sindaco. Il quale non nasconde le «difficoltà» del Comune che adesso è in attesa delle risultanze dell’inchiesta dell’Anti-Corruzione «anche per avere un quadro più chiaro su come sia possibile muoversi».

    Intanto, sul fronte dell’indagine avviata dall’Anac, ieri è emerso un nuovo tassello che aiuta a comporre un mosaico comunque lacunoso e condizionato dalla mancanza di informazioni e dall’impossibilità di conoscere direttamente i documenti.Tra le richieste di chiarimento e i rilievi mossi dall’Anac vi sarebbe anche quello relativo al collegamento tra il cantiere delle paratie e il cantiere della diga foranea. In sostanza, l’Anac sta facendo verifiche sui punti di contatto tra il rifacimento del lungolago e la riqualificazione della diga.Sarebbe davvero interessante conoscere l’esatta formulazione del quesito posto dall’Autorità nazionale Anti-Corruzione al Comune e, ovviamente, la risposta data a stretto giro di posta da Palazzo Cernezzi.

  • L’Altolago brucia ancora

    L’Altolago brucia ancora

    La montagna brucia in Altolago e non è ancora archiviata l’emergenza incendi. Ieri mattina erano due i fronti aperti nella zona boschiva, con un vasto dispiegamento di vigili del fuoco e volontari per fronteggiare i focolai che si sono riaccesi e i nuovi fronti, favoriti dal vento che ha soffiato anche nelle ultime ore. A Sorico, dove nei giorni scorsi si è registrata la situazione peggiore, in località Albonico l’allerta è ancora elevata.Si sono riaccesi alcuni focolai e per l’intera giornata hanno lavorato con tre presidi i volontari antincendio boschivo, che riempivano tre botti dalle quali poi l’elicottero attingeva acqua. In questa zona si è aperto un secondo fronte che interessa San Bartolomeo, nell’area di Bugiallo. Nel tardo pomeriggio, terminate le attività dell’elicottero i pompieri sono rimasti a presidiare. Un nuovo allarme incendio era scattato intanto a Valbrona. Qui il fronte era in vetta alla montagna e hanno lavorato due Canadair.

    La sala operativa della protezione civile della Regione ha confermato il livello di moderata criticità, codice arancione. Sul monte Berlinghiera, come precisato in una nota dalla Regione, «da inizio incendio ad oggi è stimata una superficie andata a fuoco di 600 ettari, dei quali 360 di bosco ceduo e 240 di bosco di conifere. Sempre in provincia di Como, a Valbrona, in località Monte Megna la superficie stimata percorsa dal fuoco ad oggi è di 15 ettari di bosco ceduo».

  • L’alpinista Confortola alla Ubik

    L’alpinista Confortola alla Ubik

    Il “signore degli Ottomila” prenota una serata a Como. Sarà il 10 novembre ospite dello spazio incontri della libreria Ubik in piazza San Fedele a Como (ingresso libero), dove presenterà il suo nuovo libro edito da HoepliIl cacciatore di Ottomila. La mia sfida alle montagne più alte del mondo. Everest, Shisha Pangma, Annapurna, Cho Oyu, Broad Peak, K2, Manaslu, Lhotse, Makalu, Dhaulagiri: nomi che echeggiano nell’immaginario collettivo come luoghi remoti, quasi inaccessibili. Sono gli Ottomila, le montagne più alte del Pianeta. Marco Confortola ne ha già scalati dieci, e ognuno è stato una storia di fatica e soddisfazioni, rinunce e attimi di pace assoluta, sudore e amicizie ad alta quota con uomini straordinari, da Silvio ‘Gnaro’ Mondinelli a Denis Urubko a Krzysztof Wielicki e molti altri.Pronto a rialzarsi anche dopo la tragedia che l’ha visto coinvolto sul K2, nella quale sono morte 11 persone e ha perso tutte le dita dei piedi per gli effetti del congelamento, Marco, che è guida alpina e maestro di sci, non ha smesso di “cacciare”, ed è deciso a conquistare la quattro cime che gli mancano per completare la “collezione”.

    Da segnare in agenda anche l’incontro con la scrittrice Dacia Maraini che sarà alla Ubik il 19 ottobre prossimo per presentare il suo più recente romanzo dal titoloTre donneedito da Rizzoli. La scrittrice sarà ospite del “Premio Città di Como” di letteratura, alla quinta edizione, dove è membro della giuria accanto ad Andrea Vitali (presidente), il poeta Milo De Angelis, il giornalista culturale del “Corriere della Sera” Pierluigi Panza, il giornalista Francesco Cevasco (già curatore delle pagine culturali del quotidiano di via Solferino), il filosofo Armando Massarenti, il fotografo Giovanni Gastel. La finale del premio con la proclamazione dei vincitori sarà il giorno successivo nella Sala Bianca del Sociale.

  • L’allarme di Legambiente: la plastica soffoca anche il Lago di Como

    L’allarme di Legambiente: la plastica soffoca anche il Lago di Como

    Una media di 2,5 rifiuti ogni metro quadrato di spiaggia, per un totale di 2.183 rifiuti censiti su 20 arenili dei laghi Iseo, Maggiore, Como, Garda e Trasimeno.

    Sono questi i numeri impietosi emersi dalla prima indagine svolta da Legambiente, su protocollo Enea, lungo le rive lacustri.

    Anche in questo caso, rileva l’associazione ambientalista, la plastica si conferma regina indiscussa tra i materiali più trovati, con un percentuale del 75,5%.

    Questo Il problema delmarine litter, e in particolare l’invasione della plastica, non riguarda quini soltanto i mari e gli oceani, ma anche fiumi e laghi, osserva Legambiente.

    Dopo la plastica, tra i materiali più trovati c’è il vetro/ceramica (10,3%), seguito da metallo (4,7%) e carta/cartone (4,1%). Sul podio dei rifiuti più trovati ci sono, invece, i mozziconi di sigaretta, al primo posto con una percentuale del 29,4%; poi frammenti di plastica, ovvero i residui di materiali che hanno già iniziato il loro processo di disgregazione; a seguire bottiglie (e pezzi) di vetro (7,4%); sacchetti di patatine e dolciumi (5,6%); bastoncini per la pulizia delle orecchie (3,5%); frammenti di carta (3,34%).

  • Lago sporco, in futuro nuovi battelli spazzino. Il presidente Bongiasca ne discuterà in Regione

    Lago sporco, in futuro nuovi battelli spazzino. Il presidente Bongiasca ne discuterà in Regione

    «Il lago per noi è oro e deve essere tenuto pulito. Stiamo lavorando per affrontare l’emergenza di queste ore ma soprattutto in previsione futura». Il neo eletto presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, comprende bene quanto il maltempo e le risorse limitate possano incidere negativamente sullo stato di salute delle acque del lago. Negli ultimi giorni infatti, complice il brutto tempo si sono accumulati detriti e rifiuti di ogni genere a ridosso di piazza Cavour, della passeggiata e della diga. Un’immagine tutt’altro che pittoresca che si è dunque ripresentata puntualmente come in passato.«Già oggi dovrebbe rientrare in servizio permanente il battello spazzino che si dedica esclusivamente alla pulizia del primo bacino del lago e che era fermo per un guasto», spiega Bongiasca che guarda avanti. In futuro infatti c’è l’intenzione di dotare l’amministrazione provinciale di altri due natanti da utilizzare per la pulizia delle acque. «Entro il prossimo anno ci adopereremo per metterli in servizio. Oggi esistono infatti imbarcazioni apposite per tal scopo che hanno raggiunto un alto grado di tecnologia. Due mezzi di tal natura, da affiancare comunque ai due battelli esistenti, anche se ormai molto vecchi, ci consentirebbe di gestire al meglio la quotidianità e le emergenze. E proprio per tale motivo ci stiamo già muovendo in ambito regionale», aggiunge il presidente della Provincia che dunque pensa a un impegno economico da «prevedere e su cui ci confronteremo a breve in sede regionale».Attualmente la pulizia del lago è stata affidata all’Autorità di Bacino che «ha avuto i problemi noti con uno dei battelli spazzino ma che intanto prosegue le operazioni con l’altra imbarcazione. Siamo in contatto costante con gli operatori che stanno intervenendo in Altolago. Stanno raccogliendo vere e proprie montagne di rifiuti – spiega Fiorenzo Bongiasca – È un lavoro molto duro e complesso ma è per noi di vitale importanza. Ogni sforzo, compreso quello futuro per avere nuovi mezzi, è finalizzato ad avere un lago pulito visto che rappresenta una, se non la principale risorsa per il nostro territorio».Intanto ieri, complice anche il vento che ha iniziato a soffiare sulla città, e grazie naturalmente agli interventi degli addetti, si è iniziato a ripulire il lago a cominciare dall’area antistante piazza Cavour per poi proseguire gradualmente in direzione di Villa Olmo. L’attenzione è ora rivolta alla previsioni meteo.VIABILITÀCome conseguenza del maltempo, la Regina Vecchia verrà chiusa completamente al traffico a Moltrasio dalle 9 alle 17 oggi, domani e venerdì per la rimozione di alcune piante pericolanti a causa del forte vento che la scorsa settimana ha spazzato il territorio lariano.Per consentire l’intervento in sicurezza, l’amministrazione provinciale ha disposto lo stop del traffico e la chiusura totale della strada.Salvo imprevisti, il lavoro, affidato a una ditta specializzata dovrebbe chiudersi entro la sera del 9 novembre. Sarà necessario posizionare un’autogru e per evitare pericoli è quindi indispensabile impedire il passaggio di persone e mezzi nell’area interessata dai lavori.

  • Lago basso, Butti: “Serve piattaforma unica di gestione, segnali incoraggianti dai ministeri»

    Lago basso, Butti: “Serve piattaforma unica di gestione, segnali incoraggianti dai ministeri»

    Una piattaforma di gestione unica e condivisa, che si basi su dati scientifici e dunque incontrovertibili: è quanto chiede, da tempo, il deputato lariano Alessio Butti (Fratelli d’Italia) per la regolazione dei livelli del lago di Como, tenendo conto sia delle legittime esigenze ambientali e turistiche del territorio lariano sia di quelle degli utilizzatori dell’acqua del Lario, lungo il bacino dell’Adda a monte e a valle (consorzi di irrigazione e centrali idroelettriche).Sulla proposta sono arrivati nei giorni scorsi segnali «incoraggianti» dai ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente, come spiega lo stesso Butti, che ha lanciato anche l’idea di assegnare al Politecnico di Milano lo studio sulla regolazione dei livelli.«Sono arrivate risposte molto interessanti sia dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che dal ministero delle Infrastrutture per voce dei sottosegretari – afferma Butti – La sintesi è incoraggiante: tutti indistintamente condividono la mia proposta di percorso sia nel metodo che nel merito, ritenendo utile approfondire tutti gli aspetti relativi alla regolazione».«La soluzione che ho prospettato in tutte le sedi – aggiunge – è volta a realizzare un approccio assolutamente scientifico per costruire una piattaforma gestionale, innovativa, condivisa e di pianificazione regionale. L’approccio scientifico consentirà a tutti i portatori di interesse di rinunciare a una comprensibile, ma limitata visione del problema e alla solita autoproduzione di improbabili dati statistici».

  • Ladro di formaggi preso all’Esselunga

    Ladro di formaggi preso all’Esselunga

    Un ladro di formaggi è stato arrestato dalla polizia a Camerlata.Il personale addetto alla sorveglianza dell’Esselunga lo ha sorpreso tra le corsie, mentre stava nascondendo alcuni pezzi di formaggio.I vigilantes sono intervenuti per un controllo. Il giovane aveva formaggi per circa 100 euro. È stato così chiesto l’intervento della polizia.Gli agenti della Questura di Como hanno fermato il ladro, un 23enne residente nella zona, cittadino italiano originario del Marocco. Dopo gli accertamenti, è stato arrestato per furto.Processato questa mattina in Tribunale, a Como, con rito direttissimo, ha patteggiato 8 mesi, pena sospesa. La merce è stata restituita al supermercato.

  • Ladro all’interno di una casa in pieno giorno: colpo in un appartamento di via Crispi

    Ladro all’interno di una casa in pieno giorno: colpo in un appartamento di via Crispi

    Colpo in appartamento in pieno giorno a Como, in via Crispi, mentre in casa erano presenti i residenti, che hanno vissuto momenti di terrore. L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio. Sembra, dalle prime ricostruzioni che un ladro, vestito di nero e con il viso almeno in parte travisato, si sia introdotto all’interno di un’abitazione. In casa sarebbero stati presenti due bambini, che si sarebbero accorti della presenza del malvivente e, spaventati, si sarebbero chiusi in camera. Il malvivente avrebbe rovistato tra armadi e cassetti per poi fuggire con alcuni oggetti di valore. La padrona di casa, che sembra fosse in giardino, ha subito dato l’allarme.

    In via Crispi – una delle zone residenziali della città di maggiore pregio –  sono intervenuti gli agenti di polizia della Questura di Como, che hanno subito avviato le ricerche del ladro. Nell’abitazione presa di mira sono intervenuti anche gli esperti delle scientifica per i rilievi.