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  • Giro d’Italia 2019, la settimana prossima ricognizione in città

    Giro d’Italia 2019, la settimana prossima ricognizione in città

    Appuntamento alla prossima settimane in città. Una delegazione di Rcs Sport sarà a Como per impostare sul campo la logistica in vista della tappa del Giro d’Italia, che giungerà sul Lario domenica 26 maggio. Più che sulla parte finale del percorso, con gli assessori Marco Galli e Simona Rossotti – responsabili del comitato locale – l’attenzione sarà concentrata sugli spazi dove ospitare i mezzi, il villaggio del Giro e sul coordinamento delle attività in vista dell’arrivo della “Corsa rosa”.

  • Giro d’Italia 2019 con arrivo a Como. Ci sarà anche Vincenzo Nibali

    Giro d’Italia 2019 con arrivo a Como. Ci sarà anche Vincenzo Nibali

    Anche Vincenzo Nibali sarà al via del Giro d’Italia 2019; la conferma è arrivata dal campione siciliano (nella foto) che nella prossima stagione ha deciso di partecipare anche al Tour de France. Un Giro che toccherà anche Como, con l’arrivo in piazza Cavour della tappa che domenica 26 maggio scatterà da Ivrea. Proprio sul traguardo nel salotto della città, Vincenzo Nibali – che vive a Lugano e spesso si allena sul Lario – ha vinto il Giro di Lombardia nel 2015 e nel 2017.

  • Giro d’Italia 2019 a Como. L’entusiasmo di Andrea Monti, Davide Cassani e Renato Di Rocco

    Giro d’Italia 2019 a Como. L’entusiasmo di Andrea Monti, Davide Cassani e Renato Di Rocco

    Como sede di tappa nel Giro d’Italia 2019. Tra le parole di apprezzamento, ieri alla presentazione ufficiale a Milano,  sono giunte quelle diAndrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport.«Milano e Como sono parte di una stessa storia ciclistica, culturale ed umana – ha spiegato – Sono molto felice: andare a recuperare il circuito del “Lombardia” e farne un pezzo del Giro d’Italia è secondo me un recupero storico importantissimo per il ciclismo e per Como, che è una città che merita tutto il nostro affetto».Davide Cassani, commissario tecnico della Nazionale, ha ricordi lariani come corridore. Lui era in gara nel 1987, l’ultima volta in cui una tappa terminò sulle rive del lago. «Ed è anche un bel ricordo – spiega – visto che la mia squadra alla fine vinse con l’irlandese Stephen Roche. Per quanto riguarda l’appuntamento per il 2019, devo dire che si tratta di un percorso bello, spettacolare e difficile perché è il finale del “Lombardia”. Un tratto con salite e discese, una tappa che non deve essere presa sottogamba, dove ci potrebbero essere distacchi importanti per quanto riguarda la classifica generale della corsa».Parole di elogio per la scelta di Mauro Vegni anche daRenato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica italiana.«Abbiamo ancora negli occhi l’ultimo Giro di Lombardia e gli arrivi degli scorsi anni, con le vittorie di Vincenzo Nibali e Paolo Bettini, sono ricordi bellissimi. Si tratta di una località storica per il ciclismo, di riferimento non soltanto nazionale ma anche mondiale. Una meta ambita per ogni ciclista per e il fascino del percorso, compreso il suo bellissimo rettilineo d’arrivo».Qualche numero sulla gara. In collegamento televisivo ci saranno 198 Paesi, con un pubblico di 850 milioni di persone. Sulle strade, è stato calcolato, almeno dieci milioni di appassionati.

  • Giro di vite su auto e furgoni in centro. Nuove telecamere ai varchi della Ztl

    Giro di vite su auto e furgoni in centro. Nuove telecamere ai varchi della Ztl

    Palazzo Cernezzi ha scelto di mettere mano agli accessi di auto, moto e furgoni in centro storico all’interno della Ztl, la Zona a traffico limitato. Nei mesi scorsi è stato infatti più volte dimostrato come alcuni varchi non siano affatto presidiati e come anche le regole per l’accesso di fornitori e corrieri vengano ogni giorno violate.Sono così in arrivo nuove telecamere per completare e sostituire quelle già esistenti che delimitano il perimetro della Città murata. Il Comune di Como presenterà in giunta, la prossima settimana, un’informativa sul sistema elettronico di controllo automatico degli accessi tramite telecamere in città. Oltre a sostituire quelle già esistenti con nuove telecamere l’amministrazione comunale è pronta ad ampliarne il raggio d’azione.La Ztl comprende tutta la Città murata, le aree di piazza Roma-piazza Verdi e di piazza Volta, via Grassi e via Garibaldi.In tutta quest’area vige, durante tutto l’anno, la limitazione del traffico cittadino che consente l’accesso al centro storico ai residenti, ai titolari di attività e a particolari categorie di utenti. Resta spenta invece almeno fino al 15 gennaio la telecamera di via Milano alta con il via libera alle auto anche dalle 7 alle 9 del mattino.Dalla viabilità alla sosta in città. Il 31 dicembre scadranno infatti i permessi temporanei di posteggio per i residenti e la procedura per le nuove assegnazioni partirà un mese prima.La richiesta va presentata entro il 1° dicembre. Occorre compilare i moduli che si trovano sul sito di Csu (csusrl.it), consegnarli agli uffici della stessa società in via Giulini insieme con una marca da bollo da 16 euro e copia fronte/retro del libretto di circolazione dell’auto. Il sorteggio in caso di richieste superiori alla disponibilità avverrà il 6 dicembre in Comune.Il risultato del sorteggio potrà essere visualizzato sul sito Internet di Csu.Sono tre le soluzioni di parcheggio riservate ai residenti. La principale e la più richiesta è rappresentata dai “posti gialli” nei settori numero 1, 2, 10 e 11 (Sant’Agostino/via Torno, Ztl/piazza Roma, piazza Volta e viale Rosselli). I posti sono 378, il costo annuo è di 374 euro.Vi sono poi gli abbonamenti agevolati per i “posti blu”. In tutto 1.513 permessi al costo annuo di 170 euro. L’ultima possibilità per il settore 11 riguarda la sosta interrata al civico 163 di via Borgovico. Ci sono 28 posti a 660 euro l’anno.

  • Giro di Lombardia sul Lario: a Como un traguardo riservato alle grandi firme

    Giro di Lombardia sul Lario: a Como un traguardo riservato alle grandi firme

    Il Giro di Lombardia numero 112 torna in piazza Cavour, ad un anno di distanza dalla gara conclusa con la seconda grande impresa di Vincenzo Nibali, primo in solitaria, che ha concesso il bis dopo l’affermazione del 2015 nella “classica delle foglie morte”. Alle sue spalle si sono piazzati il francese Julian Alaphilippe e l’italiano Gianni Moscon.Quello di piazza Cavour è stato un traguardo ritrovato dal Lombardia nel 2004 e scelto per il gran finale fino al 2010. In quegli anni si sono registrati i trionfi di campioni del calibro di Damiano Cunego, Paolo Bettini e Philippe Gilbert.Di fatto quello lariano si è mostrato un arrivo che ha sempre escluso risultati a sorpresa; i favoriti, i grandi nomi del momento, hanno sempre saputo esporsi. Difficile che sul Lario si possa registrare l’exploit di un outsider in un finale duro che prevede la scalata di Ghisallo, Muro di Sormano e Civiglio.Dopo le tre stagioni con il percorso Milano-Lecco (2011, primo lo svizzero Oliver Zaugg) e Bergamo-Lecco (2012 e 2013, successi di Joaquim Rodríguez), Como e la città orobica si sono accordate per interscambiarsi partenza e arrivo.Nel 2014, dunque, con il via dal Lario, si è imposto l’irlandese Daniel Martin; nel 2015, a Como è salito sul gradino più alto del podio Vincenzo Nibali. Nel 2016 la corsa conclusa nel centro storico di Bergamo vide il successo del colombiano Esteban Chaves, mentre nel 2017, a imporsi sul Lario è stato di nuovo Nibali.Quella del Giro di Lombardia è una lunga storia, iniziata nel 1905. Da quell’ anno fino al 1960 la corsa è stata disputata sul percorso Milano-Milano, poi, dal 1961 al 1984, ha avuto come traguardo Como, prima all’interno dello stadio Sinigaglia, dove c’era un velodromo ora smantellato, e poi sul lungolago.In quella fase, oltre che da Milano, il via è stato dato da Seveso (nel 1977, una scelta solidale dopo il disastro dell’Icmesa) e da Brescia. Poi, per un po’, l’arrivo lariano è stato abbandonato.Tra 1985 e 1989 il via è stato dato da Como, poi i poli della corsa curata da Rcs Sport-La Gazzetta dello Sport sono stati in altre località.Il ritorno nella nostra provincia come base di partenza è stato nel 2002, con il percorso disegnato sul tratto tra Cantù e Bergamo. L’anno dopo, invece, fu la volta del percorso da Como al capoluogo orobico. Poi, come detto, il ritorno alla grande nel 2004, dopo lo star da Mendrisio, in Canton Ticino, con l’affermazione in piazza Cavour di Damiano Cunego, il corridore veronese che proprio quest’anno ha dato l’addio al ciclismo agonistico.Qualche ulteriore curiosità sulla gara. La prima edizione fu organizzata nel 1905 su idea del giornalista Tullo Morgagni e si chiuse con il successo di Giovanni Gerbi davanti a Giovanni Rossignoli e Luigi Ganna.Fausto Coppi è il corridore che è salito per più volte sul gradino più alto del podio, con cinque affermazioni (1946, 1947, 1948, 1949 e 1954); in questa speciale classifica è al secondo posto Alfredo Binda (1925, 1926, 1927 e 1931). Sono invece sei gli atleti che possono contare tre vittorie: Damiano Cunego (2004, 2007 e 2008); gli altri sono il francese Henri Pellissier, l’irlandese Sean Kelly e gli altri italiani Gino Bartali, Gaetano Belloni e Costante Girardengo.Il migliore piazzamento di un corridore comasco? Il terzo posto di Costantino “Tino” Conti, che nel 1974 terminò dietro i belgi Roger De Vlaeminck ed Eddy Merckx.Tra i grandi nomi che hanno fatto loro la “classica delle foglie morte”, Felice Gimondi (1966 e 1973), Eddy Merckx (1971 e 1972), Roger De Vlaeminck (1974 e 1976), Francesco Moser (1975 e 1978), Gianbattista Baronchelli (1977 e 1986), Michele Bartoli (2002 e 2003) e, in tempi più recenti, Paolo Bettini (2005 e 2006) e Philippe Gilbert (2009 e 2010).L’Italia è la nazione che vanta più successi, in totale 69. Seguono Belgio (12), Francia (11), Svizzera (5), Irlanda (4), Paesi Bassi (3) e Spagna (2).Dal 2009 il Giro di Lombardia fa parte dell’Uci World Tour. La corsa fa parte del ristretto gruppo delle cinque “classiche monumento” con Milano-Sanremo. Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix e Liegi-Bastogne-Liegi.

  • Gipsoteca Giudici, visita alla collezione permanente

    Gipsoteca Giudici, visita alla collezione permanente

    Come omaggio ai visitatori della Gipsoteca Giudici di Luganoin Riva Caccia 1A, intitolata al grande scultore lariano Gianluigi Giudici, sabato 22 dicembre nel biglietto di ingresso al costo di 5 franchi, sarà compresa una visita guidata alla collezione permanente e alla mostra temporaneaDialoghi di scultura Murer / Pedrazzini / Selmoni.Visite guidate alle ore 15 e alle ore 17. Si consiglia la prenotazione scrivendo a gipsotecaggiudici@gmail.com.

    La Gipsoteca, dedicata a Gianluigi Giudici (Casanova Lanza 1927, Valmorea 2012) e alla sua opera, raccoglie diverse centinaia di gessi di lavori poi fusi in bronzo, realizzati in oltre cinquant’anni di attività (nella foto, particolare dell’allestimento).

    Il linguaggio utilizzato dall’artista spazia dal figurativo all’astrazione, nella sua variante organica. Particolarmente apprezzata nel tempo è stata la sua scultura religiosa, collocata presso chiese delle province lombarde e del Canton Ticino, con una eccezione per l’ampio intervento compiuto a Vienna, tra 1966 e 1992, presso la Chiesa del Buon Pastore.

    L’allestimento presso la sede della Gipsoteca, è stato realizzato con lo scopo di evidenziare la varietà e peculiarità dei linguaggi utilizzati, attraverso la creazione di “isole” ossia raggruppamenti di opere che meglio inquadrano aspetti del suo lavoro. Da segnalare inoltre altri due interessanti spazi: il deposito gremito di gessi di varia epoca e di vario interesse e l’atelier giovanile dell’artista con gli strumenti per la realizzazione di lavori a cesello e a sbalzo.

  • Giovanni Lischio, poesie per neonati

    Giovanni Lischio, poesie per neonati

    La copertina del libro

    Acrostici per neonati sul Lario. Due incontri a Onno (venerdì sera alle 20 presso la biblioteca di piazza Roma) e a Pontelambro (sabato in biblioteca alle ore 16 in piazze Puecher) per lo scrittore lariano Giovanni Lischio.

    Presenterà il suo libro  “Cara mamma, caro papà. Voglio nome bello e speciale” edito da Macchione di Varese. A Onno la presentazione sarà in occasione di un pigiama party con le maestre della scuola che faranno letture dal libro e da una fiaba ambientata nel mondo delle lettere dell’alfabeto, intitolata “C’era l’acca”.

    Il libro che esce in occasione della festa della mamma  racconta il mondo in una culla ed un alfabeto poetico per neonati. Ospita in tutto 250 nomi – maschili e femminili – di cui 50 stranieri: cinesi, giapponesi, ebrei, arabi eccetera, raccontati con la tecnica antica dell’acrostico. Ingresso libero.

  • Giovanissimo scippa una donna e scappa

    Giovanissimo scippa una donna e scappa

    Le rubano la borsa, lei urla, chiede aiuto e rincorre il ladro. È successo nella tarda serata di ieri in via Magenta a Como.

    «Io e la mia famiglia abbiamo sentito le grida di una donna provenire dalla strada – racconta una residente del quartiere – Così ci siamo affacciati alla finestra per capire cosa stava succedendo e abbiamo visto una giovane cinese che correva urlando. Ci siamo subito resi conto che era stava scippata perché non aveva con sé la borsa. La ragazza ha bloccato un giovane che stava parcheggiando in quel momento in cerca di aiuto. Lui ha iniziato a farle domande per cercare di capire cosa le fosse capitato, le ha chiesto se fosse stata aggredita, ma probabilmente la donna non parla bene italiano e faticava a comprendere. Abbiamo così visto che il giovane si è spostato verso i giardini di via Anzani e da un cespuglio dietro l’edicola è spuntato improvvisamente un ragazzo che ha iniziato a scappare verso via Viganò. I due gli sono corsi dietro per cercare di bloccarlo». Nel frattempo, la donna che ha assistito alla scena ha chiamato il 112 per allertare le forze dell’ordine.

    «La ragazza cinese nella sua corsa ha incontrato una volante impegnata in un servizio sul territorio – spiegano dalla Questura – Gli agenti hanno quindi raccolto la sua denuncia e la descrizione dello scippatore, presumibilmente molto giovane, ma le ricerche per ora non hanno dato esito. La giovane non ha riportato lesioni».

  • Giovani in strada con la droga: i residenti chiamano i carabinieri

    Giovani in strada con la droga: i residenti chiamano i carabinieri

    Intervento dei carabinieri

    I cittadini hanno telefonato ai carabinieri chiedendo di intervenire. Segnalazione che ha avuto effetto visto che nel gruppetto di giovanissimi che stazionava ad Alzate Brianza in via Redipuglia, è stato individuato un 19enne di Inverigo.

    Il ragazzo aveva addosso 50 grammi di droga divisa in dosi di hashish e marijuana. Il giovane è stato denunciato per la detenzione dello stupefacente, gli altri segnalati al Prefetto come assuntori. L’intervento giovedì sera.

  • Giovani ciceroni per il Fai al Grumello

    Giovani ciceroni per il Fai al Grumello

    Il Fai – Fondo Ambiente Italiano – presenta la VII edizione delle “Mattinate d’Inverno” con visite esclusive per le scuole acura degli Apprendisti Ciceroni, da  lunedì 26 novembre a sabato 1 dicembre. Così gli studenti sono chiamati a mettersi in gioco in prima persona per scoprire le loro città da protagonisti.

    Grazie alle Delegazioni FAI attive su tutto il territorio nazionale saranno aperti più di 170 meravigliosi tesori poco conosciuti e spesso chiusi al pubblico in oltre 100 città d’Italia. Gli studenti avranno così l’occasione di partecipare a visite condotte da loro coetanei e di vivere un’insolita esperienza di “educazione tra pari”.

    Chiese, aree archeologiche, centri storici, palazzi cittadini e delle istituzioni, ville, raccolte museali, scuole storiche, biblioteche, castelli, monasteri, teatri, orti botanici accoglieranno gli studenti per avvicinarli alla storia e alla cultura del loro territorio e per coinvolgerli in un processo di assunzione di responsabilità nei confronti dei beni che esso custodisce.

    In particolare, poiché quest’anno il FAI dedica particolare attenzione al tema dell’acqua, con la campagna #salvalacqua, fanno parte dei beni visitabili anche terme romane, acquedotti, fontane, riserve naturali e itinerari che si sviluppano lungo incantevoli corsi d’acqua.

    Tra i beni aperti ci sarà Villa del Grumello in via per Cernobbio a Como. Il “Grumello”, o Grumella, fu una delle prime residenze suburbane sorte nei dintorni di Como. Nei documenti del XV secolo la proprietà è ricordata col nome di Castellazzo ed è costituita da un rustico a due piani. Più volte ricostruita, divenne una delle residenze preferite del patriziato della città. Molti furono i proprietari, e tra i nomi più famosi legati alla villa troviamo Paolo Giovio, papa Innocenzo XI e Ugo Foscolo. Nel parco sono presenti essenze esotiche perfettamente ambientate ai nostri climi, oltre alla serra del 1870 e alla piccola cappella ottocentesca dedicata a Paolo Celesia. Visite a cura del Liceo “Giuditta Pasta”.