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  • Cinema sotto le stelle dai classici alle ultime uscite

    Cinema sotto le stelle dai classici alle ultime uscite

    Il cinema sbarca nelle piazze. Con la bella stagione, nel centro storico di Como o sul Lago, si potranno vedere finalmente quei film perduti alla prima uscita invernale oppure godersi i grandi classici.Si comincia con l’evento “Chaplin in piazza”, oggi a Como, in piazza Cacciatori delle Alpi (ingresso libero; info: circoloolmo.it). Il Circolo Olmo vuole accendere i riflettori sull’ex cineteatro Politeama, “Ticosa” culturale della città. Di fronte alla struttura chiusa dal 2005, ecco la proiezione di uno dei film più famosi di sempre, Tempi Moderni di Charlie Chaplin (1936), la cui visione sarà accompagnata dalla musica del pianoforte di Samuele Dell’Oro. Il film muto racconta la storia di Charlot, operaio in una fabbrica i cui ritmi disumani lo portano alla pazzia. Dopo aver sventato un’evasione, Charlot torna libero e salva una ragazza di strada dall’arresto, innamorandosi di lei. In un’intervista del 1931 Charlot disse: «I macchinari che consentono di risparmiare manodopera e altre invenzioni moderne non sono stati fatti per ricavare profitto ma per assistere l’umanità nella ricerca della felicità». Parole che suonano quanto mai attuali. Il film sarà preceduto da un aperitivo gratuito alle 20; inizio proiezione, ore 21.30.Martedì 18 giugno, alle 21.30, al Lido di Ossuccio in via Giuseppe Somalvico 13 a Tremezzina, proiezione diThe old man and the gun(ingresso: 1 euro; in caso di pioggia all’auditorium dell’Istituto scolastico di Tremezzina). È l’ultimo film del grande Robert Redford che, a 82 anni, ha detto addio alle scene, almeno come attore. Redford è Forrest Tucker, un rapinatore di banche seriale che, a 77 anni e dopo 16 evasioni, non ha smesso, insieme a due soci, di organizzare colpi decisamente originali. Con fascino e calma, senza utilizzare armi, rapina banche da ladro gentiluomo.La rassegna cinematografica estiva “35mm sotto il cielo” dello Spazio Gloria torna con un ricco cartellone di bei titoli proposti nello spazio di piazza Martinelli a Como. Il 19 e il 20 giugno è in programmaBen is back, film drammatico di Peter Hedges. Holly Burns (Julia Roberts) è madre di quattro figli. I due più piccoli, nati dal secondo matrimonio, sono eccitati all’dea di trascorrere il Natale con il primo figlio di Holly, Ben, in permesso da una comunità dove si sta disintossicando. Ivy, la sorella più grande, è esitante. Davvero sono 77 giorni che non si droga? Holly vuole crederci e Ben sembra disposto ad essere messo alla prova.Il mese di giugno si chiuderà, il 26 e 27, con Euforia di Valeria Golino. Ingresso: 6/7 euro. Info: www.spaziogloria.com.

  • Chiuso il viadotto dei Lavatoi: camion forza le barriere e rompe il serbatoio

    Chiuso il viadotto dei Lavatoi: camion forza le barriere e rompe il serbatoio

    Traffico in tilt e auto in coda questa mattina a Como, in zona Camerlata. Il viadotto dei Lavatoi è stato infatti chiuso al transito in direzione Cantù a causa di un camion che ha sfondato le barriere, collocate proprio per impedire il passaggio dei mezzi pesanti sul ponte. Nell’urto con i blocchi di cemento che restringono l’accesso al viadotto, il camion ha danneggiato il serbatoio, perdendo carburante che ha invaso la strada. Sul ponte sono intervenuti la polizia, i vigili e i tecnici che hanno provveduto a chiudere la strada e ripulire la carreggiata. Si tratta, purtroppo, dell’ennesimo episodio di questo genere. Nonostante la segnaletica stradale indichi chiaramente il divieto di transito ai mezzi pesanti (in attesa che vengano effettuati i lavori di consolidamento del viadotto) e nonostante i new jersey in cemento posti all’imbocco del cavalcavia, i conducenti di camion e pullman non si lasciano intimidire e spesso tentano di passare, creando problemi alla viabilità cittadina.

  • Casinò, la soluzione slitta ancora. Bruschi chede altre due settimane

    Casinò, la soluzione slitta ancora. Bruschi chede altre due settimane

    Altre due settimane di attesa. La relazione con cui il commissario governativo Maurizio Bruschi avrebbe dovuto tracciare le possibili ipotesi per il futuro della casa da gioco di Campione d’Italia slitta alla fine del mese.La conferma è arrivata dallo stesso Bruschi, contattato ieri pomeriggio al telefono dal Corriere di Como. «Sì, ci vorrà ancora qualche giorno – ha detto il commissario – Prima di chiudere il mio incarico aspetto anche la sentenza del 27 giugno prossimo con cui il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso contro la sospensiva della mobilità in municipio».Un incarico che sarebbe in realtà dovuto durare 45 giorni e che adesso si allunga così di altri 15.Bruschi era stato infatti nominato il 19 marzo scorso, avrebbe perciò dovuto consegnare la sua relazione nei primi dieci giorni di maggio.La situazione è talmente complicata che non sono sin qui bastati tre mesi per capire come uscirne. Tuttavia, il collegamento tra la sentenza del Consiglio di Stato e la soluzione per il Casinò non è del tutto evidente.Lo stesso commissario prefettizio Giorgio Zanzi sottolinea come «dal punto di vista tecnico le due cose sono separate, ma è anche chiaro come i due atti (la relazione e la sentenza, ndr) siano in grado di dare una svolta al sistema Campione».Da un lato, infatti, Bruschi dovrebbe spiegare in che modo sia possibile riaprire la casa da gioco e in quali tempi. Dall’altro lato, con la sua pronuncia il Consiglio di Stato può nei fatti “alleggerire” moltissimo il bilancio del municipio, tuttora gravato da un numero di dipendenti elevato (89). Bisogna peraltro ricordare che gli impiegati del Comune di Campione non ricevono lo stipendio da 17 mesi, per quanto sul piano formale il bilancio dell’ente continui a essere gravato da uscite per il personale pari a circa 1,2 milioni di franchi svizzeri al mese.

  • Auto ribaltata, un ferito sull’A9

    Auto ribaltata, un ferito sull’A9

    Un uomo di 60 anni è stato trasportato ieri pomeriggio al Sant’Anna di San Fermo da un’ambulanza della Croce Azzurra di Rovellasca.

    L’uomo era alla guida della sua auto che, per ragioni che la Polstrada dovrà chiarire, si è ribaltata in autostrada. Il veicolo era diretto verso Como, l’incidente è avvenuto tra gli svincoli di Turate e Lomazzo Sud. Per precauzione si era alzato in volo anche l’elicottero.

    Le condizioni del 60enne ferito non destano preoccupazioni.

  • Australiano morto durante il canyoning, la ricostruzione del Soccorso Alpino

    Australiano morto durante il canyoning, la ricostruzione del Soccorso Alpino

    È morto nel torrente Bares il turista di 60 anni, australiano, che era disperso da giovedì pomeriggio sui monti di Livo.L’uomo era impegnato nella pratica del canyoning inizialmente con un’amica, quindi da solo. Giovedì sera, il corpo dell’uomo è stato ritrovato in una forra. Secondo quanto ricostruito, l’uomo, Terence Lee, in vacanza sul Lago di Como con la moglie e altri amici, stava facendo canyoning (torrentismo) con un’amica sui monti dell’Altolago.La donna, durante l’escursione, ha poi deciso di rinunciare e il 60enne aveva proseguito da solo. La stessa amica aveva più tardi scorto lo zaino dell’amico trascinato dall’acqua. Non riuscendo a contattare Lee in alcun modo, ha chiesto aiuto ad alcuni turisti tedeschi arrivati in quel momento nella zona. I giovani hanno chiamato il 112 ed è stato inviato l’elicottero, che ha calato nell’area impervia delle ricerche due tecnici del Soccorso Alpino.«I soccorritori – spiegano dal Soccorso Alpino – hanno individuato le corde che erano state probabilmente ancorate dall’uomo per la discesa. Il corpo del 60enne era a poca distanza, sott’acqua, nel primo tratto del torrente, purtroppo già senza vita».Il cadavere è stato recuperato in tarda serata e poi trasferito con il verricello sull’elicottero e trasportato all’ospedale di Gravedona. Per le ricerche e il recupero hanno lavorato venti tecnici del Soccorso Alpino delle stazioni di Dongo e Lario Occidentale, oltre alla squadra forre regionale lombarda. Al lavoro anche i vigili del fuoco di Como.«Il torrente Bares – spiegano i tecnici del Soccorso Alpino – si trova in una zona a circa due ore e mezzo di cammino dal più vicino parcheggio ed è molto complesso, richiede competenze sia alpinistiche, sia di canyoning. In questi giorni la portata d’acqua è notevole, a causa delle ultime precipitazioni che hanno interessato l’arco alpino».

    Considerata la dinamica dell’incidente, la Procura di Como non ha disposto l’autopsia sul corpo del 60enne australiano, che presto sarà a disposizione dei familiari per l’eventuale rimpatrio.

  • Attesa finita per il lido, apre da oggi Villa Olmo

    Attesa finita per il lido, apre da oggi Villa Olmo

    «La stagione 2019 del Lido Villa Olmo comincerà sabato 15 Giugno! Vi aspettiamo!» L’annuncio è stato dato su Facebook dalla pagina del lido da parte dei due gestori, Giorgio Porta e Maurizio Locatelli.

    Dopo oltre un anno di chiusura e un’estate, quella del 2018, passata all’asciutto per comaschi e turisti, questa mattina riapre il lido di Villa Olmo. Tutto è pronto: spiaggia ripulita, docce sistemate e piscine riparate.

    Da oggi i comaschi potranno dunque tornare a prendere il sole e a fare il bagno nel lido cittadino in riva al lago. «I cittadini finalmente possono tornare a godere di una bellissima location», ha commentato l’assessore al Patrimonio, Francesco Pettignano.

  • Al Sant’Anna sboccia il “Giardino dei Donatori”

    Al Sant’Anna sboccia il “Giardino dei Donatori”

    Piante, alberi e fiori come simboli del ritorno alla vita. All’ospedale Sant’Anna di Como sboccia il Giardino dei Donatori, voluto per ringraziare tutti coloro i quali hanno donato organi e tessuti ridando speranza a chi forse non ne aveva più.

    L’iniziativa è stata presentata ieri all’auditorium di San Fermo della Battaglia nell’ambito dell’evento “Un dono oltre il tempo”, dedicato appunto al tema del prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto, attività iniziata a Como 46 anni fa. Dal 1973 alla fine del 2018 i donatori multiorgano sono stati 238 al Sant’Anna, 16 al Valduce, uno a Erba e uno a Menaggio.

    I pazienti trapiantati sono stati 475 (299 di rene, 46 di cuore, 111 di fegato, 16 di pancreas e 36 di polmone). All’ospedale Sant’Anna i prelievi effettuati nel 2018 hanno consentito una speranza di vita a 18 malati, mentre con 279 prelievi di tessuti si è potuto contribuire alla cura di oltre 4.200 pazienti.

  • Ricatto a luci rosse a un sacerdote del Comasco: arrestato un uomo di 32 anni

    Ricatto a luci rosse a un sacerdote del Comasco: arrestato un uomo di 32 anni

    Ricatto a luci rosse nel Comasco. Il bilancio finale è di un arrestato per estorsione eseguito dai carabinieri nei confronti di un 32enne. I contorni che rendono la storia ancora più inconsueta sono però la “professione” e l’età della vittima dell’estorsione a luci rosse. Si tratta infatti di un sacerdote di 75 anni che opera nella zona del Canturino. È stato proprio l’anziano ministro di culto a denunciare quello che stava subendo ai carabinieri, facendo scattare l’intervento dei militari dell’Arma di Como.L’arresto è avvenuto questa mattina, in flagranza di reato.I carabinieri sono intervenuti mentre il religioso stava consegnando alla sua vittima 700 euro, ovvero soltanto l’ennesima “rata” pretesa dall’uomo che lo ricattava, minacciandolo di diffondere al pubblico alcuni messaggi. Messaggi che avrebbero provato una presunta relazione tra il prete e la moglie dell’arrestato.Anche la moglie dell’arrestato risulta al momento indagata per concorso in estorsione. Sono ancora in corso gli accertamenti per chiarire esattamente il ruolo della donna in una vicenda con molti lati bui e il suo coinvolgimento nel piano del marito.Il 32enne è stato arrestato e rinchiuso al Bassone. La Procura di Como, con il pubblico ministero Pasquale Addesso ha aperto un fascicolo. Procedono gli accertamenti per fare chiarezza sulla vicenda.L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola sabato 15 giugno

  • Rapina in farmacia con auto ribaltata, arrestato il complice

    Rapina in farmacia con auto ribaltata, arrestato il complice

    I carabinieri della Compagnia di Cantù e della stazione di Cermenate hanno individuato e arrestato il presunto responsabile di una rapina a mano armata messa a segno il 24 gennaio scorso nella farmacia di via per Lazzate a Bregnano. È finito in manette un 23enne di Seregno, che avrebbe agito con l’aiuto di un complice, un 44enne residente nello stesso paese, che era stato arrestato subito dopo il colpo. Nella fuga, i malviventi avevano causato un incidente stradale e si erano poi ribaltati con la loro auto. I militari dell’Arma avevano subito bloccato uno dei due rapinatori, mentre il complice era riuscito a fuggire a piedi.Gli elementi raccolti dai militari dell’Arma sono sfociati in un ordine di custodia cautelare in carcere firmato dal Tribunale di Como ed eseguito l’altro giorno dai carabinieri. Il 23enne si trova in carcere al Bassone, nella foto. Il colpo aveva fruttato circa 300 euro.

    L’articolo completo sul Corriere di Como in edicola sabato 15 giugno

  • Quando la natura torna protagonista

    Quando la natura torna protagonista

    di Giorgio Civati

    Ce n’eravamo dimenticati. In tanti anni di polemiche, progetti bocciati e rivisti, ipotesi impossibili ed errori, ci eravamo dimenticati del principale protagonista. Nella incredibile vicenda delle paratie, infatti, non sono la politica o l’amministrazione, buone o cattive che siano, gli argomenti principali, ma “lui”, il lago. Tanto bello quanto imprevedibile, così presente nelle vite di Como e dei comaschi da finire quasi dimenticato. Uno sguardo distratto passando e via, a discettare, discutere, polemizzare. Anche di paratie, di esondazioni, della diga di Olginate, dei livelli prima pericolosi perché troppo bassi poi, all’improvviso, pericolosi perché troppo alti. E così, il lago ha riconquistato il palcoscenico. Anzi, la piazza, essendo cresciuto così improvvisamente e repentinamente il livello delle acque fino a invadere la strada. Circolazione deviata, caos viabilistico e tutto il corollario di situazioni già viste molte volte, addirittura nei secoli. Tutto nella norma, ma anche – fortunatamente, ci viene da affermare – tutto così straordinario perché, appunto, queste giornate di caos dovrebbero spingerci a riportare l’attenzione sul fatto che le paratie dovevano servire, e a questo punto ancora servono, a contenere il lago nella situazioni in cui cresce, esce, esonda. Ubriacati da anni di nulla, probabilmente abbiamo pensato troppo al contorno. Ma “lui”, il lago, è sempre lì. Facciamocene una ragione: la natura con la sua potenza spesso ingestibile merita attenzione, impegno, addirittura amore. E se anche la si sottovaluta, prima o poi torna prepotentemente protagonista. Come in questo strano giugno, che in due/tre giorni ha visto un fenomeno che molti davano per superato. Qualche metro di strada invaso dall’acqua del lago, il girone viabilistico bloccato in centro città e qualche altro disagio dunque devono essere la spinta per Como a ripartire dall’inizio. Da quell’idea che, dopo l’alluvione in Valtellina, portò a ipotizzare una protezione della città dal lago troppo alto. Giusto o sbagliato che fosse, il progetto delle paratie ha segnato la città per trent’anni. Ma proprio per questo una fine va cercata, con forza, oggi, Proprio oggi che il lago ha invaso la strada in piazza Cavour: non siamo di fronte a un esercizio teorico di architettura cittadina, non stiamo giocando al piccolo o grande idraulico o ingegnere.  Como ha un lago che il mondo ci invidia. Dimostriamo rispetto, interesse, amore e ricordiamolo: nonostante le paratie, “lui”, il lago, se lo merita.