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  • Il Carnevale mortificato e i giorni senza più festa

    Il Carnevale mortificato e i giorni senza più festa

    di Agostino Clerici

    Che cosa è rimasto del Carnevale? Poco o niente. Questa ricorrenza rappresentava la riemersione semel in anno di un fiume carsico, che per il resto del tempo veniva come imbrigliato sotto il suolo. Ora, quel rigoglio ha come trovato una perenne vita di superfice e il fiume è attivo alla luce del sole per tutto l’anno. Sottrarre provvisorietà al Carnevale ha significato mortificarlo sino al punto di annullarne l’energia e la forza catartica. Se Carnevale è tutto l’anno, non ha più senso relegarlo in alcuni giorni del calendario, come valvola di sfogo di una pentola che ha ormai perduto il coperchio.

    Naturalmente ci sono ancora sfilate di Carnevale, feste mascherate nelle scuole o in altri luoghi di ritrovo, tipiche produzioni dolciarie legate alla ricorrenza, ecc. Ma è come se s’intuisse che si sta cercando di tenere in vita artificialmente un moribondo, dentro l’ennesima occasione di divertimento di cui è lastricato ormai l’intero anno.

    Forse gli unici ad aspettare ancora il Carnevale sono i bambini, almeno sino a quando l’età non li fa scivolare dentro il ritmo del tempo scandito dagli orologi dei grandi. Quando sono piccoli, i cuccioli dell’uomo amano all’inverosimile indossare un costume variopinto che li porta nel mondo delle fiabe o nel campo dei desideri: così vestiti, anzi, si pavoneggiano, per nulla preoccupati di quello che possono pensare gli altri. Poi, nell’età della prima adolescenza, cominciano a provare vergogna per quel ridicolo travestimento che può modificare agli occhi degli altri le loro parvenze. Mano a mano che crescono, resta magari una parrucca, una maschera o un mattarello, ma è come se avessero improvvisamente capito che divertirsi è un’altra cosa. È la fine precoce del Carnevale, che giunge forse già a tredici anni, e che immette in una via di progressiva desertificazione della vera gioia.

    E gli adulti? Finché sono coinvolti dai bambini, continuano a compiere l’ufficio di organizzare feste di carnevale, ma è come se vi fossero obbligati per un dovere. Si vede che in certe feste non c’è passione: sono ritrovi in cui si assolda magari un bravo animatore, un professionista del divertimento al posto di colui che dovrebbe esserci in qualità di educatore, e che invece è già annoiato in partenza.

    Poi, quando i figli sono grandi al punto di scegliere in proprio come divertirsi, anche gli adulti si sentono liberi da ogni dipendenza dal ruolo di organizzatori di eventi. E non sanno più fare festa nemmeno loro. Credo proprio che il nostro mondo, per così dire «decarnevalizzato», abbia il problema dello scorrere inesorabile dei giorni, disperatamente uguali, nell’alternanza monotona di tempo lavorativo e tempo libero dal lavoro. La perdita della sacralità di un giorno festivo – giacché la domenica è diventata un contenitore indistinto per tutto – ha contribuito a questa incapacità di vivere la festa secondo un ritmo che vada oltre le esigenze privatistiche dell’individuo e possa avere una dimensione comunitaria.

    Ecco, il Carnevale, quello vero, nato e vissuto fino a qualche anno fa in un contesto religioso, in stretta simbiosi con la Quaresima e la Pasqua, questa dimensione comunitaria della festa ce l’aveva. Ma quel Carnevale non esiste più.

  • I numeri ieri in Prefettura: «Furti in sensibile calo grazie ai controlli straordinari del territorio»

    I numeri ieri in Prefettura: «Furti in sensibile calo grazie ai controlli straordinari del territorio»

    Furti in calo del 26% nel mese di gennaio, un dato che sale al 36% considerando solo i colpi nelle abitazioni. I servizi straordinari di controllo del territorio, avviati nel novembre scorso, hanno portato ad una significativa diminuzione dei reati. «L’attività proseguirà anche a marzo», ha annunciato ieri in Prefettura il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, presente con il prefetto Ignazio Coccia e i vertici di polizia, carabinieri e guardia di finanza. I furti totali in provincia sono passati da 829 a novembre a 562 a gennaio, il 26% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018. Nel capoluogo, nel primo mese dell’anno sono stati denunciati 106 furti rispetto ai 149 del gennaio dello scorso anno. Per i soli furti in abitazione, le denunce sono state 363 a novembre e 229 a gennaio, il 36% in meno rispetto a dodici mesi prima. Il sottosegretario ha annunciato anche un potenziamento dell’organico della Questura di Como (25 agenti in più), ai quali si aggiungeranno 15 operatori per la polizia di frontiera.

  • Hangar di Como chiuso per i danni causati dal vento, bloccata l’attività

    Hangar di Como chiuso per i danni causati dal vento, bloccata l’attività

    Il vento di lunedì scorso ha fatto danni anche all’hangar di Como. La caduta di alcuni detriti dal tetto ha costretto i responsabili dell’Aero Club a chiudere la struttura e a bloccare i voli dell’idroscalo cittadino che – è la speranza dei responsabili – da oggi potrebbero comunque ripartire.Per quanto riguarda la riparazione del danno, con un post sulla sua pagina Facebook, l’Aero Club comunica che ci vorrà una decina di giorni. «La nostra struttura ha subito gravi danni – è scritto nel messaggio – tali da compromettere la sicurezza operativa; al momento abbiamo dovuto sospendere temporaneamente l’attività per permettere il ripristino della stessa. Stiamo lavorando alacremente per poter ristabilire la normale operatività – si legge ancora nel comunicato – che prevediamo di poter riprendere nel giro di una decina di giorni; saremo rapidi nell’informarvi non appena ciò sarà possibile».

  • Guanzate, uomo infastidisce e spaventa le ragazzine

    Guanzate, uomo infastidisce e spaventa le ragazzine

    Polizia locale in allerta a Guanzate per la segnalazione di un uomo che avrebbe infastidito alcune ragazzine, seguendole e spaventandole.Il giovane sarebbe un immigrato che, secondo le prime informazioni, in alcune occasioni si sarebbe anche abbassato i pantaloni.Dalle prime informazioni non risulterebbero denunce, ma gli agenti sono stati allertati e stanno monitorando la situazione. In paese infatti già in passato erano arrivate altre segnalazioni per episodi analoghi.

  • Grave un 16enne precipitato da un tetto a Mariano. Non si esclude che stesse praticando parkour

    Grave un 16enne precipitato da un tetto a Mariano. Non si esclude che stesse praticando parkour

    Un ragazzo di 16 anni è precipitato dal tetto di un capannone a Mariano Comense, in via Sant’Ambrogio. È ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia.La dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento. Non è escluso che l’adolescente, che era in compagnia di uno o due altri ragazzi, fosse salito sul tetto per dedicarsi al parkour, un’attività che prevede salti e acrobazie su edifici e palazzi.L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi. L’allarme alla centrale unica di emergenza del 112 è stato dato poco dopo le 14.Il 16enne, nato a Cantù e residente con la famiglia a Mariano Comense, è salito sul tetto di un capannone di via Sant’Ambrogio, in una zona non molto distante dall’ospedale Felice Villa, nella città brianzola: tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti quella che l’abbia fatto per dedicarsi a salti, arrampicate e altre acrobazie.Non è stato chiarito se proprio durante un salto o un passaggio da un punto all’altro del tetto, il 16enne avrebbe sfondato un lucernario.Il ragazzo è così improvvisamente precipitato nel vuoto da un’altezza di quasi 6 metri. Nell’impatto al suolo ha riportato ferite e traumi gravissimi.Il ferito è stato trasportato con l’elicottero all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Il 16enne è attualmente ricoverato in rianimazione in prognosi riservata per un gravissimo politrauma. Per lui saranno decisive le prossime ore.Proseguono gli accertamenti dei carabinieri per fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente e sull’eventuale coinvolgimento di altri ragazzi. Grande sconcerto e apprensione per i familiari e gli amici del giovane.

  • Grande Guerra   con l’attore Poggioni

    Grande Guerra con l’attore Poggioni

    Domenica 28 aprile dalle 14 in poi passeggiata alla scoperta delle trincee del Parco Spina Verde a Cavallasca, con la guida Andrea Burzi. A seguire il tipico rancio del soldato e poi il recital del poliedrico attore e regista comasco Christian Poggioni dal titolo “La Grande Guerra”, da lui scritto, diretto e interpretato. Pacchetto completo 23 euro. L’iniziativa è dello spazio culturale “Sul confine” di via alla Torre a Cavallasca, informazioni e prenotazioni al numero di telefono 031.21.11.51.

  • Grande festa della poesia con l’attore Ballerini

    Grande festa della poesia con l’attore Ballerini

    Marco Ballerini è un poliedrico attore e docente di recitazione comasco. Di recente al Teatro Sant’Andrea di Brunate ha festeggiato vent’anni di laboratorio teatrale con le classi della primaria portando in scena un capolavoro della letteratura del Novecento per i giovani ossia La storia infinita di Michael Ende, poi diventato anche un film di successo. Da qualche anno tiene un analogo laboratorio a Pellio Intelvi e sempre con la primaria.Le performance dell’attore lariano sono sempre irresistibili e da non perdere. La promessa di Marco Ballerini è sempre di ubriacare letteralmente il pubblico di parole. Spesso il suo recitare è incentrato sul gioco della parola, sia essa colta o popolare-dialettale, poetica o teatrale. Gioca molto sul suono e sul senso della frase.Nello spettacolo rientrano così allo stesso modo la parola giocata di Petrolini e la letteratura raffinata di Manzoni e Leopardi, monologhi tratti dal teatro di Pirandello e le involute trame barocche della poesia cinquecentesca.Stavolta l’attore, che ama profondamente la scrittura in versi, si permette nel titolo del suo nuovo recital di dire “Che palle la poesia” affermando apertamente quello che molti pensano e ribadendo il topos drammaturgico shakespeariano del “fool”, il buffone di corte, l’unico che si permette di dire le cose come stanno ai regnanti.Ballerini rivestirà ancora una volta i panni del mattatore il 21 marzo, giornata mondiale Unesco della poesia, alla biblioteca “Confalonieri” di Costa Magnaga alle 20.45, proponendo un monologo con un collage di brani degli autori che più ama, una lunghissima carrellata dal XIII secolo a oggi, passando per l’amato Petrolini, Ernesto Regazzoni e Stefano Benni.

  • Forza Italia gela Landriscina. E intanto Simona Rossotti ufficializza le dimissioni

    Forza Italia gela Landriscina. E intanto Simona Rossotti ufficializza le dimissioni

    A Como, dopo l’apertura di Mario Landriscina a Forza Italia, il partito berlusconiano gela il sindaco: «No comment». Dopo l’addio dell’assessore a Cultura e Turismo Simona Rossotti, il primo cittadino aveva teso una mano al partito azzurro. Ma da Forza Italia arriva come detto – per ora – solamente un gelido rifiuto a commentare la situazione.Raggiunto telefonicamente, il coordinatore provinciale di Forza Italia Mauro Caprani decide di non commentare, al momento, l’apertura del sindaco.Evidentemente lo strappo di novembre è ancora troppo fresco, e tutt’altro che ricucito. Sul finire dell’anno scorso Forza Italia ha deciso di ritirare gli assessori Amelia Locatelli e Francesco Pettignano. Locatelli ha rassegnato le dimissioni. Pettignano pure, ma è rientrato in giunta poche ore dopo con i colori di Fratelli d’Italia.Un “affronto” che, evidentemente, Forza Italia non ha ancora (o non ha mai) digerito. Al punto che ora viene da interrogarsi non tanto o non solo sulla figura che prenderà il posto di Simona Rossotti, quanto sulla tenuta e sulla durata dell’amministrazione.Questo perché Forza Italia ha quattro consiglieri più il presidente del consiglio comunale. E potrebbe quindi staccare la spina. Avrebbe già potuto farlo in occasione della mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Negretti, e non l’ha fatto. Ma gli animi dei consiglieri forzisti, dalla vicenda Pettignano in poi, sembrano essersi tutt’altro che placati. E l’opposizione coglie l’occasione per attaccare: Federico Broggi, segretario provinciale del Pd, si rivolge nuovamente al sindaco di Como, auspicando che faccia una «sana autocritica»: «Smettiamola con questo teatrino che sta ridicolmente paralizzando la città – ha dichiarato ieri – Prima Forza Italia esce dalla maggioranza e ora vuole rientrarvi, Pettignano in una giornata è uscito e rientrato in Giunta con due casacche diverse, ora esce la Rossotti e i motivi sono ancora oscuri, la Negretti è in bilico, un’attività amministrativa completamente ferma».Simona Rossotti intanto ieri ha confermato le dimissioni.«È una scelta serena – ha detto – e un percorso che stiamo costruendo con il sindaco. Nasce da una ragione molto umana. Un giorno ho capito che stavo perdendo il sorriso ed è giusto che io lo riprenda». Già tre mesi fa si era parlato con insistenza di possibili dimissioni o di una sostituzione. Ora la decisione di abbandonare il Comune di Como è presa ed è irrevocabile, ha fatto sapere ancora l’assessore Rossotti. Incertezza invece sui tempi d’uscita, quando saranno riconsegnate le deleghe nelle mani del primo cittadino: Cultura e Turismo come detto ma anche Marketing territoriale e Relazioni internazionali, settori molto importanti, anzi strategici per un territorio come quello comasco. «Stiamo condividendo un percorso con il sindaco», ha concluso ieri Simona Rossotti.Intanto Mario Landriscina avrebbe chiesto un po’ di tempo a Simona Rossotti, almeno fino a quando non si capirà chi potrà prendere il suo posto.

  • Fermi: “I cittadini di Campione d’Italia non si sentono tutelati dal Governo”

    Fermi: “I cittadini di Campione d’Italia non si sentono tutelati dal Governo”

    “La protesta messa in atto dai cittadini di Campione d’Italia, che hanno platealmente gettato la tessera elettorale, ha un valore emblematico. Rigettare quello che dovrebbe essere lo strumento principale di partecipazione, libertà e democrazia significa che l’intera comunità campionese non si sente né tutelata, né considerata da un Governo che già da tempo avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di intervenire per salvare questa cittadina lombarda dal collasso e offrirle le opportunità e le condizioni necessarie per potersi risollevare”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, a poche ore dalla manifestazione messa in atto dai cittadini dell’enclave che, in segno di protesta, hanno gettato le loro tessere elettorali all’interno di alcuni bidoni posizionati davanti al Municipio. Un chiaro “no” che i residenti hanno espresso per rendere palese il loro rifiuto a presentarsi alle urne in vista della consultazione elettorale di maggio.

  • Fermato autobus senza revisione: «Solo un errore»

    Fermato autobus senza revisione: «Solo un errore»

    Un autobus di linea di Asf è stato fermato dalla polizia locale a Como perché trovato circolante senza revisione. I vigili, che viaggiavano in auto dietro a un mezzo della linea 8 diretto alla stazione di Como San Giovanni, tramite il sistema che consente di controllare in tempo reale i veicoli partendo dalla targa hanno accertato che il bus non era in regola con la revisione. Gli agenti sono dunque intervenuti per gli accertamenti e hanno verificato che, sul libretto di circolazione, c’era l’indicazione dell’avvenuta revisione che era relativa a un autobus diverso. I vigili, oltre alla sanzione prevista, hanno imposto il temporaneo blocco del mezzo. «La situazione è stata subito chiarita – assicurano da Asf Autolinee – Si è trattato solo di un errore di registrazione dei dati del mezzo al momento della revisione, che era stata fatta regolarmente. Abbiamo mostrato i documenti del caso e la situazione è stata subito chiarita, tanto che il bus è già stato rimesso regolarmente in servizio».