Blog

  • Giovane comasca in elicottero con Areu

    Giovane comasca in elicottero con Areu

    C’era anche una ragazzina di Maslianico, Sofia Vicari di 13 anni, nel gruppo di nove bambini che oggi è stato premiato con un volo sull’Elisoccorso di Areu Lombardia dall’ospedale San Carlo di Milano.  Sofia fa parte del gruppo di  piccoli pazienti che hanno partecipato con disegni e lavoretti all’112 Day, la giornata dedicata al numero unico dell’emergenza in Lombardia del 5 febbraio scorso, nata nell’ambito del progetto “I bambini e la sicurezza”.

    Sofia Vicari ha realizzato il suo disegno mentre era ricoverata all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, dove tuttora è seguita.I bambini sono stati accolti dal direttore generale di Areu Alberto Zoli e dai colleghi direttori generali Nunzio Del Sorbo (San Matteo di Pavia) e Marco Salmoiraghi (Asst Santi Paolo e Carlo) oltre che da una delegazione di Babcock International, società elicotteristica che ha messo gratuitamente a disposizione il vettore.I bambini, divisi in gruppi di tre, sono saliti a bordo e hanno potuto sorvolare Milano con il comandante Guido Basso, il copilota Gabriele Alcini e il tecnico di volo Roberto Ferrazzi.

  • “Giornate europee del patrimonio” a Villa Carlotta

    “Giornate europee del patrimonio” a Villa Carlotta

    Domani sabato 22 settembre, nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, Villa Carlotta organizza una visita guidata alla scoperta del fregio di “Alessandro Magno” di Bertel Thorvaldsen.Il Fregio di Alessandro Magno, scolpito dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen tra 1818 e 1828, è uno dei capolavori dell’arte neoclassica. Le sue origini rimandano a Roma e a Napoleone, la sua storia si intreccia con Parigi, la sua fama si lega da due secoli a Villa Carlotta e al lago di Como. La visita guidata, che si terrà alle 10.30 e alle 11.30, accompagnerà i visitatori alla scoperta dell’opera, della sua storia e dei suoi segreti. Ingresso su prenotazione incluso nel ticket di ingresso.

  • Giornata pedonale e sapori a “chilometro zero” il 16 agosto a Barni

    Giornata pedonale e sapori a “chilometro zero” il 16 agosto a Barni

    La ventisettesima edizione dellaGiornata Pedonale – El paes de scuprìdi Barni sarà l’occasione, il giorno dopo Ferragosto, per provare un’esperienza  unica per i numerosi turisti che affollano in questi giorni i caratteristici luoghi del Triangolo Lariano. E anche per chi cercherà una gita fuori porta lontano dalla calura cittadina.Fin dal primo mattino si potrà passeggiare per i vicoli di Barni, curiosando tra corti e le numerose bancarelle di prodotti tipici artigianali e a “chilometro zero”, partecipare alle attività proposte lungo il percorso delle corti e poi fermarsi fino a tarda sera per la tradizionale cena in piazza sotto le stelle e il divertente gran finale della “Cuccagna”.  Grande spazio ai sapori nostrani: vini naturali, salumi, formaggi di vacca e di capra, gelato di capra, conserve, miele, zafferano, erbe officinali, prodotti di latte d’asina, prodotti della terra.Da non perdere gli allestimenti tematici realizzati per l’occasione tra mostre d’arte e fotografia, musica e buon cibo, giochi e laboratori per bambini con la possibilità di acquistare prodotti tipici nel piccolo borgo medioevale di Barni che si pregia di avere un Museo a cielo aperto, il percorso etno fotografico  “Un paese in posa” che mostra gli oggetti ormai dimenticati della tradizione contadina (nella foto, uno scatto sul set). Non mancheranno anche gli artigiani del legno e della pelle, le donne del tombolo e della maglia che mostreranno tradizionali della tradizione locale.

    Tra le novità proposte anche il debutto della nuova cartellonistica tematica turistica di Valle a cura di Un Volo sopra la Vallassina, con la presenza del Professor Massimiliano Maini del Politecnico di Milano. Ma non solo. Barni nella sua giornata più attesa ospiterà l’esposizione delle fotografie della Vallassina del fotografo Nicola Vicini e le Guardie Ecologiche. Sarà anche allestito un Mercatino Vintage lungo le vie del Borgo antico per  raccogliere i fondi per gli imminenti restauri dell’antica chiesa romanica di Barni, San Pietro e Paolo che sarà visitabile durante la giornata pedonale dalle 10-12 e dalle 14-18) e nelle domeniche estive durante il pomeriggio.

  • Giornata nazionale di prevenzione antisismica, l’Ordine degli ingegneri contrario alle verifiche nelle case

    Giornata nazionale di prevenzione antisismica, l’Ordine degli ingegneri contrario alle verifiche nelle case

    La Giornata nazionale di prevenzione sismica, in programma per la prima volta il 30 settembre prossimo, riceve uno scossone dall’Ordine degli ingegneri di Como. I professionisti di via Volta, d’intesa con i colleghi di tutte la Lombardia, bocciano l’iniziativa “Diamoci una scossa!” che prevede, nel mese di novembre, visite informative gratuite nelle abitazioni private, su richiesta di proprietari o inquilini, per valutare il grado di rischio sismico degli edifici.Si tratta di un’iniziativa che rientra nel programma della prima Giornata nazionale per la prevenzione sismica, un evento promosso dal Consiglio nazionale degli Ingegneri, da quello degli Architetti e dalla Fondazione Inarcassa. L’obiettivo, come spiegano gli organizzatori, è «favorire la cultura della prevenzione sismica» puntando a «un concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza del patrimonio immobiliare del nostro Paese».«L’iniziativa è meritevole – premette Mauro Volonté, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Como – Tuttavia sono state rilevate molteplici criticità in merito alle modalità di attuazione delle visite ispettive che hanno portato alla decisione di non aderire a tale programma, ma di attivare, in alternativa e con lo stesso spirito, altre iniziative per diffondere e promuovere la cultura della sicurezza sismica».Un diniego, come detto, condiviso a livello regionale. «Tutti i consigli degli Ordini degli ingegneri lombardi – afferma Volonté – sono fermamente convinti che le previste visite tecniche informative richiedano una professionalità derivante da comprovata esperienza e competenza specifica e che comportino una responsabilità precisa del compilatore. Di conseguenza risulta evidente che gli Ordini degli ingegneri non possono in alcun modo farsi garanti di tali attività, né possono promuovere prestazioni professionali gratuite (salvo il caso di eventi straordinari e in stato di emergenza), peraltro inammissibili dal punto di vista deontologico».Il problema, spiega ancora il numero uno di via Volta, è che «tali visite tecniche, teoricamente solo informative ma in pratica, se coscienziosamente effettuate, consulenze professionali a tutti gli effetti, con una controparte di cittadinanza poco esperta in temi così complessi, potrebbero essere facilmente mal interpretate da un punto di vista tecnico, generando di conseguenza contenziosi inutili e senza fine tra colleghi, committenti ed enti che rilasciano documenti e certificazioni».Ma non solo. A giudizio di Volonté «potrebbero anche essere percepite dalla collettività come un’occasione per promuoversi, in vista di successive attività professionali remunerate. Ciò risulterebbe molto lontano da quella attività di volontariato alla quale gli Ordini e gli ingegneri iscritti contribuiscono generosamente, a sostegno delle popolazioni colpite da eventi eccezionali».L’Ordine chiede pertanto agli ingegneri comaschi di non partecipare alle visite ispettive, nemmeno come «consulenti a supporto di altre figure professionali».In alternativa alle visite tecniche, «si organizzeranno eventi informativi aperti alla cittadinanza sul rischio sismico e sugli interventi di prevenzione».

  • Giornata nazionale del Parkinson, incontro pubblico sabato all’Insubria

    Giornata nazionale del Parkinson, incontro pubblico sabato all’Insubria

    Ricercatori e clinici insieme per il Parkinson si riuniranno a Como sabato 24 novembre, giornata nazionale sulla malattia di Parkinson, per un incontro informativo aperto a tutti gli interessati, organizzato dalla dottoressa Tiziana Alberio e dal professor Mauro Fasano del Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università degli Studi dell’Insubria, nell’Aula Magna della sede di via Valleggio 11, a Como, a partire dalle ore 9,30. Sul tema della ricerca si soffermerà Tiziana Alberio nel suo intervento dal titolo: “Nuove frontiere per la diagnosi e la terapia della malattia di Parkinson”; dell’aspetto clinico parlerà il dottor Marco Arnaboldi (Associazione COMOBRAIN), “Il trattamento della malattia secondo le linee guida attuali”; infine, Tolmino Franzoso racconterà l’esperienza della Sezione di Como dell’Associazione Italiana Parkinson.

  • Giornata della bicicletta, domenica cinque gare giovanili con arrivo al Ghisallo

    Giornata della bicicletta, domenica cinque gare giovanili con arrivo al Ghisallo

    È un weekend intenso quello che viene proposto a fine settembre per agli appassionati delle due ruote, con uno degli eventi più noti per il pedale giovanile.L’appuntamento è per domenica sul Colle del Ghisallo per la Giornata nazionale della bicicletta del Ghisallo, una manifestazione entrata ormai nella storia del ciclismo italiano.Cinque diverse gare, altrettante società organizzatrici, percorsi e un unico traguardo: quello a fianco del Santuario della Madonna del Ghisallo dove a coordinare gli arrivi delle varie competizioni penserà la Unione Ciclistica Comense 1887.Un evento di grande rilievo per gli appassionati e di cui devono tenere conto le persone che per qualunque motivo domenica dovessero trovarsi nelle zone dove transiteranno i ciclisti . Sicuramente nei pressi di Magreglio non sarà semplicissimo circolare.Per le categorie maschili saranno tre le competizioni che caratterizzeranno la giornata.Gli Juniores partiranno da Olgiate Molgora, per l’edizione numero 38 del Trofeo Vismara organizzato dalla Polisportiva Aurora. Percorso altalenante in circuito attraverso la Brianza lecchese , prima di puntare verso Bellagio per iniziare l’ascesa al Colle del Ghisallo per un totale di 107 chilometri. Partenza per le ore 9.45, mentre l’arrivo è previsto per le 12.35.Gli Allievi si muoveranno da Albese con Cassano , dove si gareggerà per il Memorial Frigerio- Brenna-Conti-Vailati su di un percorso in circuito attraverso Albavilla, Erba, Alserio, Anzano del Parco, Orsenigo, Montorfano, Tavernerio prima di iniziare l’ascesa al Ghisallo dal versante di Barni. Saranno 69 i chilometri da percorrere con il via alle ore 9 ed arrivo per le 11.Gli Esordienti inizieranno la loro prova dal comune di Lambrugo, per contendersi la trentanovesima edizione del Trofeo Canali su un tracciato di 40 chilometri . La partenza è alle ore 8,45, la conclusione per le 10.Interessante anche l’appuntamento riservato alle categorie femminili con due competizioni in programma.La prova per le Junior avrà la città di Monza come sede di partenza e si concluderà all’ombra del Santuario dopo 65 chilometri salendo dal versante di Barni. Partenza alle ore 9.30, fine corsa per le 11.30.La gara per Esordienti ed Allieve avrà invece come sede di partenza Cesano Maderno e si concluderà su Colle del Ghisallo dopo quaranta chilometri. Via alle ore 11.40, con traguardo previsto per le 13.40.A chiudere il programma della domenica la kermesse dei giovanissimi, a Bizzarone, dove a partire dalle ore 14.30 si gareggerà per il Memorial Giuseppe Vacca con l’egida organizzativa della locale società ciclistica.

  • Giornata da bollino nero sulla A9: code fino a sei chilometri

    Giornata da bollino nero sulla A9: code fino a sei chilometri

    Ennesima giornata di passione oggi per gli automobilisti intenti a raggiungere le mete dove trascorrere le vacanze. Un fine settimana da bollino nero per l’esodo di Ferragosto, il momento chiave della stagione di ferie.

    Fino a sei i chilometri di coda segnalati questa sull’autostrada A9 dal portale di Autostrade per l’Italia tra Como Centro e Chiasso, per l’attraversamento della dogana svizzera.

    Rallentamenti anche a Monte Olimpino e nei pressi della Galleria Quarcino. Questo fine settimana dovrebbe essere l’ultimo del mese considerato a rischio paralisi per le partenze e gli arrivi dell’estate.

  • Giornalisti per un giorno, il Grest di Garzola in redazione

    Giornalisti per un giorno, il Grest di Garzola in redazione

    Gradita e gioiosa visita ieri mattina nelle sedi del Corriere di Como ed Espansione Tv. I bambini del Centro estivo oratoriale di Garzola (Como), impegnati in questi giorni a scoprire le realtà della città hanno fatto tappa in via Sant’Abbondio.

    I bambini sono stati divisi dalle educatrici in quattro “squadre”, ciascuna con un simbolo di Como, la Funicolare, l’idrovolante, la Lucia e il Baradello.

    Hanno seguito con interesse la spiegazione di come si realizza un telegiornale e un quotidiano, ponendo ai giornalisti alcune domande sulla loro professione.

  • Giorgio Perlasca, la cerimonia di commemorazione nell’anniversario della scomparsa

    Giorgio Perlasca, la cerimonia di commemorazione nell’anniversario della scomparsa

    Le cerimonia ufficiale di ricordo sarà sabato prossimo a Maserà, in provincia di Padova: come ogni anno, alle ore 11.30 al cimitero comunale ci sarà un momento di ricordo nell’anniversario della scomparsa di Giorgio Perlasca (Como, 31 gennaio 1910-Padova,  15 agosto 1992). Sulla tomba di Perlasca verrà deposta una corona di fiori da parte del Comune; presenti le Associazioni dei Carabinieri, Alpini e Combattenti. Perlasca nacque a Como (esattamente in via Ferrari)  e poi si trasferì  con la famiglia nel paese veneto, dove passò la sua giovinezza, prima di spostarsi nella città di Padova dove, nella casa in cui visse, sulla targhetta del campanello c’è ancora il suo nome, che i proprietari non hanno mai tolto.“Stella d’Oro” ungherese, “Giusto delle Nazioni” in Israele, un albero lungo il Viale dei Giusti a Gerusalemme, accanto a quelli di Wallemberg e di Wiesenthal. Sono questi alcuni dei più importanti riconoscimenti che gli sono stati tributati. La sua storia, rimasta nascosta per decenni, è emersa alla fine degli anni ‘80.Durante la Seconda Guerra Mondiale, Perlasca a Budapest (dove si trovava per lavoro) sfruttando le sue conoscenze altolocate e fingendosi diplomatico spagnolo (facendosi chiamare Jorge al posto di Giorgio),  firmò una serie di lettere di garanzia che di fatto salvarono la vita a oltre 5mila ebrei che rischiavano di essere uccisi dai nazisti. Una storia che a lungo è rimasta nascosta e di cui lo stesso Perlasca non ha mai parlato, ma diventata nota quando un gruppo di persone da lui salvate riuscì a rintracciarlo nel 1987 a Padova dopo lunghe ricerche. Un racconto che sorprese le persone a lui vicine, a partire dal figlio Franco, che con un mix di emozione e sgomento ascoltò le persone che a casa sua stavano incontrando il padre e raccontavano quello che era accaduto a Budapest decenni prima, manifestando la loro gratitudine.Ora è proprio il figlio Franco, con la moglie Luciana, a tramandare il ricordo del padre, portando avanti la Fondazione che porta il nome del “Giusto” e partecipando a convegni e serate in cui si parla di quello che Perlasca riuscì a fare tra tante difficoltà a Budapest.Franco e Luciana (che all’inizio di quest’anno sono stati ricevuti a Palazzo Cernezzi dal sindaco Mario Landriscina) concludono ogni incontro ricordando la frase-testamento che Giorgio Perlasca ha lasciato: «Vorrei che i giovani si interessassero a questa mia storia unicamente per pensare, oltre a quello che è successo, a quello che potrebbe succedere e sapere opporsi, eventualmente, a violenze del genere».

    Tra le attività della Fondazione anche la pubblicazione di un opuscolo per le scuole e per i turisti interessati, dedicato ai luoghi di Budapest in cui Perlasca agì. Un’opera nata dopo un reportage del “Corriere di Como” dalla capitale ungherese, in cui sono state utilizzate le immagini pubblicate sul nostro giornale. Foto che sono state oggetto di una mostra allestita anche a Budapest, Padova e Venezia, oltre che in una serie di località lombarde.

    Nello scorso mese di febbraio, tra l’altro, il primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu ha inaugurato al ministero degli Esteri a Gerusalemme un monumento dedicato ai 36 diplomatici che durante la Seconda guerra mondiale salvarono gli ebrei dallo sterminio e che sono stati proclamati da Yad Vashem “Giusti fra le Nazioni”. Compaiono tutti diplomatici di carriera a parte uno, proprio il comasco Giorgio Perlasca, che proclamandosi responsabile dell’ambasciata spagnola portò avanti la sua opera di salvataggio di migliaia di persone.

  • «Giardini a lago, lavori al via entro l’anno». La promessa dell’assessore Marco Galli

    «Giardini a lago, lavori al via entro l’anno». La promessa dell’assessore Marco Galli

    Stringere i tempi per salvare dal degrado i giardini a lago. Sembra essere questa la “missione”, si spera non impossibile, della giunta Landriscina e in prima persona dell’assessore a Parchi e giardini, Marco Galli. Da una parte, come noto, c’è in ballo il progetto di riqualificazione del polmone verde tra il Lario, il centro e la zona monumentale e sportiva di Como e, dall’altra, le sorti di un’area un tempo di pregio che oggi però sembra essere sempre più terra di nessuno.«Il 27 settembre incontreremo i progettisti per avere il piano definitivo delle opere, alla luce delle modifiche richieste che si sono rese necessarie rispetto all’idea iniziale. Subito dopo, se non vi saranno rallentamenti, che punterei ad escludere, si passerà a discutere della fase operativa che porterà al cantiere vero e proprio», spiega Galli.E l’obiettivo è chiaro. «L’intenzione è di far partire gli interventi entro la fine dell’anno», aggiunge l’assessore.Rispetto al progetto iniziale, va ricordato, sarà ridotto il grande percorso d’acqua, con vasche a sfioro, che ripercorreva in superficie il tragitto del Cosia: quattro grandi piscine in sequenza, dai giardini fino al lago. Sparirà anche la grande area playground e sport, identificata all’interno dell’anello dell’ex pista di pattinaggio, dove oggi c’è la locomotiva. I progettisti vi prevedevano campi da beach volley, da basket, da bocce e da calcetto, oltre a giochi per bambini, per una spesa di circa 150mila euro.E proprio la locomotiva sta diventando, giorno dopo giorno, uno dei punti più degradati dell’intera area. Ormai da giorni sono infatti state accatastate, proprio all’interno del locomotore, decine di paia di scarpe. Mentre dagli ingranaggi della locomotiva spuntano capi d’abbigliamento riposti quasi come si trattasse di una sorta di ripostiglio. E, sempre nascosti, da sotto le ruote di ferro sbucano anche zainetti e altri oggetti.Insomma, una situazione più volte denunciata di degrado e insicurezza – l’ultimo episodio risale a una decina di giorni fa quando due turiste tedesche sono state palpeggiate e hanno subito il tentativo di furto degli zainetti – nonostante la presenza pressoche fissa degli agenti di polizia a presidiare viali e giardini.«È vero – conclude Galli – purtroppo con il passare del tempo abbiamo visto lentamente prevalere il degrado. Dobbiamo accelerare l’iter realizzativo anche per stoppare questo decadimento in uno degli angoli più suggestivi della città». Un’area che ogni giorno è meta di turisti giunti da ogni parte del mondo.