Blog

  • Il giardino di Villa Olmo trasformato in un solarium. Ma non mancano gli esempi virtuosi

    Il giardino di Villa Olmo trasformato in un solarium. Ma non mancano gli esempi virtuosi

    Il parterre, o giardino a lago di Villa Olmo, trasformato in un solarium. Accade ormai da giorni, in particolare nel weekend. Il primo proprietario, il marchese Innocenzo Odescalchi, uomo di raffinata cultura, e l’architetto Simone Cantoni, che progettò Villa Olmo nel 1782, non approverebbero.Del resto nei cartelli posizionati da poche ore nella villa viene indicato solo il divieto di “estirpare e calpestare aiuole fiorite”. Sull’erba si può così camminare e, perché no, anche mettere un asciugamano e prendere il sole. Il gioiello della città diventa così un lido. Anche perché il lido di Villa Olmo, quello vero, resta chiuso.Difficile pensare di arrendersi a un possibile declino dell’area, quando non sono ancora stati aperti il parco con l’orto botanico e il collegamento con il chilometro della conoscenza.A Palazzo Cernezzi, consapevoli della questione, si cerca di accelerare i tempi.«Abbiamo ereditato lo scorso anno un cantiere in drammatico ritardo – dice l’assessore all’Urbanistica, Marco Butti – Stiamo correndo. Dobbiamo realizzare un modello di gestione del compendio, che ad oggi è una cosa indispensabile. Al progetto di riqualificazione era allegata solo una tabellina in Excel con i possibili visitatori dell’orto botanico. Siamo ripartiti da capo. Peccato per il ritardo dei lavori».

    Non mancano sul Lario esempi di gestione in modo virtuoso e pure con profitto, di aree del valore di Villa Olmo. Un esempio? Villa Carlotta.«Da comasca ho Villa Olmo nel cuore – spiega la direttrice di Villa Carlotta (museo e giardini), Maria Angela Previtera – A fine anni Novanta mi occupai anche di un progetto di catalogazione di tutti gli arredi della villa. Si potrebbero recuperare. Si tratta di un luogo di cultura in grado di fare numeri molto grandi, ma è vero, prima di tutto serve un modello puntuale per la gestione».La direttrice di Villa Carlotta vede un grandissimo potenziale sia per l’esterno della villa sia per l’edificio Ottocentesco.«Pensate che in Pinacoteca a Como ci sono in deposito 300 opere che potrebbero essere esposte – spiega – Una parte della villa dovrebbe poi mostrare come si viveva all’epoca. Vediamo a Villa Carlotta quanto al visitatore piaccia immedesimarsi in queste esperienze». Poi c’è l’are esterna, naturalmente.«Va pensata in continuità con Villa Gallia e Villa del Grumello. E i visitatori vanno educati. A Villa Carlotta nessuno si sognerebbe di mettersi in costume e prendere il sole. Ogni spazio deve avere una sua prerogativa. Sarà il modello di gestione a stabilire ad esempio se si deve fare pagare un biglietto solo per la visita in villa o anche per il parco, ma servono regole, altrimenti si vanifica ogni sforzo».Ammesso che le regole si possano scrivere in fretta, poi si apre il dibattito dei controlli. La proposta in tal senso arriva dall’ex assessore Nini Binda.«Quando avevo la delega alla polizia locale, avevamo 149 vigili, oggi sono meno della metà – spiega Binda – Ma le soluzioni non mancano. Basta vedere cosa si fa in altre parti d’Italia. A Forte dei Marmi, ad esempio, il sindaco Bruno Murzi ha assunto 20 vigili urbani sponsorizzati dai privati. Le risorse sono arrivate da albergatori, commercianti, ma anche singoli cittadini. Ma senza andare in Toscana, anche a San Fermo si fa qualcosa di simile. Le soluzioni ci sono», conclude Binda.Paolo Annoni

  • Il futuro di Pedemontana, arriva l’interrogazione di Pd e Movimento 5 Stelle

    Il futuro di Pedemontana, arriva l’interrogazione di Pd e Movimento 5 Stelle

    Una tratto della Pedemontana

    Il futuro della Pedemontana è uno dei nodi da sciogliere da parte del nuovo Governo, quando nascerà. Le recenti dichiarazioni dell’onorevole Nicola Molteni (Lega), che ha ribadito la necessità di portarla a compimento e le dichiarazioni volte alla prudenza di Giovanni Currò, deputato del Movimento 5 Stelle, hanno riacceso i riflettori sull’opera.E, nel futuro di questa infrastruttura vitale per il territorio, c’è il completamento della tangenziale di Como, della quale per ora è stato realizzato solamente il primo lotto. Un mix di elementi che hanno spinto i consiglieri regionali Angelo Orsenigo (Pd) e Raffaele Erba (M5s) a preparare un’interrogazione a risposta scritta sulle tangenziali di Como e Varese che verrà illustrata lunedì mattina nella sede del Pirellino. L’intenzione è quella di «chiedere lumi al presidente del Consiglio regionale sulla gestione dell’arteria, sulla sbandierata gratuità, mai raggiunta finora, sul secondo lotto, sulle opere di mitigazione e compensazione ambientale, sul tavolo tecnico-politico», si legge nel documento predisposto.Chi dal 2011 segue le alterne vicende della Pedemontana è il sindaco di Casnate con Bernate Fabio Bulgheroni i cui cittadini hanno convissuto a lungo con i cantieri e i lavori dell’infrastruttura. «L’opera deve essere conclusa. Così è inutile, non ha alcun senso – spiega il sindaco – a prescindere dal pedaggio». E rispunta anche un’idea di vecchia data in materia proprio di pedaggio. «Si poteva anticipare il casello di Grandate e fare un’uscita normale al posto di quella che è oggi la tangenziale. In ogni caso l’infrastruttura va assolutamente terminata perchè è vitale sull’asse est ovest, perennemente intasata. Ovviamente uno dei nodi cruciali è quello economico. E se dei privati eseguono una simile operazione è normale che vogliano rientrare dei costi. Adesso inoltre c’è anche la variante della Tremezzina che farà “concorrenza” al secondo lotto della tangenziale. Bisognerà vedere a livello governativo e regionale a quale delle due opere si vorrà dare priorità visto che i fondi non sono illimitati».

  • Il fischietto internazionale Daniele Orsato ospite degli arbitri di Como

    Il fischietto internazionale Daniele Orsato ospite degli arbitri di Como

    Un allenamento con gli arbitri di Como e una successiva lezione tecnica nella sede cittadina dell’Aia: intensa giornata per il direttore di gara internazionale Daniele Orsato, ospite dell’associazione lariana. Un momento che i tanti giovani che fanno parte del gruppo (erano ben 120 ad ascoltarlo) hanno apprezzato. In particolare nella lezione tecnica sono stati mostrati filmati di episodi. «Ma soprattutto Orsato è stato importante per dare motivazioni ai nostri ragazzi, raccontando le sue esperienze dagli esordi fino al Mondiale» spiega Matteo Garganigo, presidente della sezione comasca dell’Aia, che presto festeggerà i suoi novant’anni di vita.Appuntamento il prossimo 21 novembre a Casiglio con una cena di gala preceduta da un convegno a cui sono attesi il numero uno nazionale Marcello Nicchi e il dirigente internazionale svizzero Massimo Busacca.

  • Il film di Mick Jagger al Liceo Volta. Le foto del leader dei Rolling Stones sul Lago di Como

    Il film di Mick Jagger al Liceo Volta. Le foto del leader dei Rolling Stones sul Lago di Como

    Il leader dei Rolling Stones Mick Jagger è a Como per girare il film Burnt Orange Heresy , un thriller americano tratto da un romanzo di Charle Willeford e ambientato in Italia negli anni Settanta. Il rocker è nei panni di un collezionista d’arte e si è concesso qualche momento di relax sul lago. Oggi la casa di produzione Indiana Production S.p.a. di Roma sta realizzando delle riprese del film internazionale al Liceo Volta di via Cesare Cantù. Per consentire il posizionamento di mezzi tecnici è stata concessa l’occupazione di una porzione di via Carducci e di largo Spallino. Nel frattempo il leader dei Rolling Stones ha salvato alcune foto del suo soggiorno comasco sul popolare social Instagram, con già oltre 100mila “like”.

  • Il film di Boldi e De Sica in città, stabiliti i luoghi delle riprese. Si gira lunedì prossimo

    Il film di Boldi e De Sica in città, stabiliti i luoghi delle riprese. Si gira lunedì prossimo

    Per consentire le riprese di “Amici come prima”, il film di Natale con Massimo Boldi e Christian De Sica – spiega una nota di Palazzo Cernezzi –  lunedì 9 luglio saranno adottati alcuni provvedimenti viabilistici temporanei.

    – Dalle ore 12 alle ore 24 è istituito il divieto di sosta con rimozione forzata per tutte le categorie di veicoli compresi quelli al servizio delle persone diversamente abili lungo le seguenti vie e piazze cittadine:

    *   Area di parcheggio “Giardini A. Maggiolini”;*   Viale Lecco/piazza del Popolo, area normalmente adibita allo stazionamento dei bus di linea A.S.F. S.r.l. (lunghezza pari a 56 mt);*   Via Bellini – tratto tra via Porta e piazza Verdi;*   Via Indipendenza 4 posteggi moto (da cartello segnaletica ZTL a via Bellini);*   Via Bertinelli (primi 6 stalli lungo il perimetro del palazzo comunale da via Indipendenza)

    – Dalle ore 15 alle ore 24 è istituito il divieto di sosta con rimozione forzata per tutte le categorie di veicoli ivi compresi quelli al servizio delle persone diversamente abili lungo le seguenti vie e piazze cittadine:

    *   Largo Borgonovo, area riservata alla sosta degli autobus turistici e posti auto a pagamento lato palazzo “Transatlantico”;*   Via Sinigaglia (ultimi 4 stalli verso Largo Borgonovo);*   Viale Vittorio Veneto (su ambo i lati);*   Viale Puecher/V.Veneto, area compresa tra il “Gate 7” stadio comunale e area dal monumento ai Caduti al tempio Voltiano;

    Per queste ultime vie, limitatamente al periodo delle riprese cinematografiche, è istituito anche il divieto di circolazione per tutti gli utenti della strada (pedoni compresi).

    I bus che normalmente stazionano lungo l’area di sosta di viale Lecco/piazza del Popolo sono autorizzati a sostare in piazza Verdi (fermata bus 1 veicolo) e piazza Cavour (2 veicoli) in modo tale da non arrecare intralcio o pericolo per la circolazione.

    Christian De Sica-Massimo Boldi, quell’hotel è tutto un cinema

  • Il “Divorzio” di Laura Negretti in tournée

    Il “Divorzio” di Laura Negretti in tournée

    Parte la tournée estiva de “Il divorzio”, fortunato omaggio teatrale al cinema italiano e alla commedia tra le commedie: quel “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi grazie al quale l’Italia vinse il Festival di Cannes nel 1962 come miglior commedia e ottenne l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. La pièce va in scena nell’adattamento dell’attrice e regista Laura Negretti e della sua compagnia “Teatro in Mostra”.

    Un ironico e godibilissimo ritratto della mentalità di una certa Sicilia di provincia dell’inizio degli anni ’60 che prende di mira, con ironia e sarcasmo la mancanza di una legge sul divorzio, che arriverà solo nel 1970, e soprattutto l’anacronistico articolo 587 del codice penale che regolava il delitto d’onore. Queste le date: il 22 giugno, alle 21, a Olginate; il 23, alle 21, a Faloppio e, infine, il 30 giugno, sempre alle 21, a Varenna. Info: www.teatroinmostra.it.

  • Il deputato della Lega Eugenio Zoffili in visita a Europol

    «Sulla lotta al terrorismo internazionale l’Europol sta conducendo un lavoro prezioso per la nostra sicurezza. Le singole istituzioni dei Paesi membri, con l’Italia in prima fila, stanno contribuendo a far sì che, almeno su questo fronte, l’Europa parli una lingua sola». Questo il commento del deputato della Lega Eugenio Zoffili, presidente del Comitato parlamentare bicamerale di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol e di controllo sull’immigrazione, al termine della visita a L’Aia nella sede di Europol (che si occupa di contrasto alla criminalità e al terrorismo) e di un incontro con i vertici di Eurojust con l’ambasciatore italiano nei Paesi Bassi Andrea Perugini.

  • Il decalogo dell’Ats Insubria per contrastare il caldo

    Il decalogo dell’Ats Insubria per contrastare il caldo

    Arriva l’estate, sale il termometro e il rischio è quello di colpi di calore.  Le rilevazioni emerse in questi giorni dal bollettino Humidex di Arpa, evidenziano che la percezione del caldo, a prescindere dalle temperature elevate, unite al tasso di umidità, richiede prudenza da parte dei cittadini. Per questo Ats Insubria offre dei consigli per difendersi dalla calura di questi mesi. «Le attuali condizioni climatiche – spiegano – rappresentano un rischio per la salute soprattutto di coloro che hanno una limitata capacità di termoregolazione fisiologica o ridotta possibilità di mettere in atto comportamenti protettivi, in particolare anziani, bambini nel primo anno di vita e donne in gravidanza. È necessario prevenire e prestare attenzione ai primi segni di disagio da calore, fornendo tutti i supporti possibili per il mantenimento della temperatura corporea normale». Da qui dunque la necessità di stilare un decalogo utile per non incappare in spiacevoli sorprese.I consigli, di buon senso, si ripetono ogni anno con l’arrivo delle alte temperature ma è sempre molto utile ricordarli. Innanzitutto si inviata a bere molto, evitando gli alcolici. Consiglio successivo quello di mangiare leggero, preferendo frutta e verdura in quantità.L’Ats Insubria, attraverso una brochure curata in collaborazione da Regione Lombardia e Ats Metropolitana, sottolinea inoltre l’importanza di limitare l’esposizione al sole nelle ore centrali dalle 12 elle 17 e di indossare indumenti chiari, leggeri e prodotti in fibre naturali, riparandosi con occhiali scuri, cappelli e tendine parasole.Nelle ore calde inoltre l’invito è quello di rimanere in casa, favorendo l’areazione dei locali in particolare nelle prime ore del mattino e alla sera. È inoltre fondamentale seguire le indicazioni del medico per eventuali terapie farmacologiche e assunzione di integratori.

  • Il contrasto agli abusivi si sposta in centro. Confcommercio chiede la rigida osservanza delle regole

    Il contrasto agli abusivi si sposta in centro. Confcommercio chiede la rigida osservanza delle regole

    Stop ai venditori di prodotti contraffatti in centro storico.Dopo il duro attacco di lunedì scorso da parte di Confesercenti che ha chiesto al vicesindaco di Como, Alessandra Locatelli di togliere il permesso di soggiorno a chi venisse sorpreso a vendere illegalmente per strada senza licenza, ora ci si sposta dentro le mura dove, a periodi alterni, compaiono venditori di merci, tra cui accessori moda, borse e oggetti vari. «Si tratta di un fenomeno che va a ondate – spiega Marco Cassina, Confcommercio Abbigliamento – Ovviamente per noi è un problema avere fuori dai negozi questi venditori. Sarebbe sufficiente che i vigili facessero rispettare le norme e intervenissero con maggior severità». E il discorso si allarga al settore nel suo complesso. «Da tempo affrontiamo delle difficoltà. Le liberalizzazioni, i saldi che iniziano sempre più spesso e non finiscono mai. Insomma si sta generando una visione del comparto dove regna la più totale e incontrollata libertà. In mezzo a questa confusione dobbiamo ovviamente prestare attenzione anche a questo fenomeno. Necessario un monitoraggio costante e azioni tempestive». L’intervento dei giorni passati di Confesercenti nasceva inoltre anche dall’aver constato come molti degli operatori del mercato coperto non fossero in regola con il pagamento de Cosap (canone occupazione suolo pubblico). «Si tratta di giusti recriminazioni di Confesercenti con le quali non possiamo che essere in accordo», chiude Cassina.Ha fatto discutere infine anche la proposta di Palazzo Cernezzi di valutare la possibilità di vietare gli amplificatori agli artisti di strada. «Sinceramente dobbiamo prestare la massima attenzione a ogni dettaglio – spiega Andrea Camesasca vicepresidente degli albergatori comaschi – In una città che punta sul turismo andrebbe valutato ogni elemento senza puntare subito sui divieti».

  • Il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo in viaggio con i pendolari fra ritardi, treni vecchi e corse cancellate

    Il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo in viaggio con i pendolari fra ritardi, treni vecchi e corse cancellate

    «I treni lombardi non sono efficienti come qualcuno vuole dipingerli». Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, comincia così la sua personale “odissea” sui convogli che da Como viaggiano in direzione Milano. È lui stesso a spiegare il motivo di questo particolare viaggio. «Purtroppo questa mattina era prevista una seduta del consiglio regionale dedicata proprio al tema del trasporto ferroviario in Regione ma alla fine è stato rinviato. Il presidente Fontana ha perso un’occasione». E così il rappresentate del Pd è partito ieri mattina da Como San Giovanni e, microfono in mano, ha voluto capire i problemi più scottanti. Primo passaggio di questo viaggio la consegna ai pendolari in attesa del treno di un volantino nel quale appunto si spiegava come fosse saltata la discussione in consiglio proprio sulla situazione del trasporto su rotaia. E in tanti si sono fermati per condividere le opinioni. «Il ritardo è sicuramente ciò che crea i maggiori disagi. Sempre più spesso arrivare dopo l’orario previsto ci impedisce di prendere le coincidenze – racconta una ragazza alla stazione di Como San Giovanni – I treni magari vecchi che si guastano e portano così alla cancellazione di alcuni convogli sono un altro fatto che si ripropone non di rado». Capitolo a parte lo stato delle carrozze e il fatto che «molto spesso sono poche. Basterebbe aggiungerne una paio per consentire a tutti di viaggiare in maniera civile e comodamente. Spesso infatti ci si trova a dover stare in piedi a lungo», spiega un altro giovane incontrato durante il viaggio. Pendolari delusi e arrabbiati anche alla stazione Albate-Camerlata, seconda tappa di Angelo Orsenigo. «Treni in ritardo, stazioni degradate e difficoltà nel trovare i parcheggi sono i problemi più rilevanti di una realtà che è ben diversa da quella che si vuole spesso dipingere – racconta Orsenigo – I pendolari ogni giorno, pur pagando un servizio e le tasse, iniziano la loro giornata alla ricerca di un posto auto e poi spesso viaggiano male e arrivano in ritardo». Un mix di condizioni insostenibili che ormai da mesi i viaggiatori comaschi denunciano in tutte le sedi opportune. Il comitato pendolari Como, molto attivo su questo fronte, tiene anche un report aggiornato sui ritardi. «È una lotta costante contro il tempo – racconta un viaggiatore sulla banchina mentre attende il convoglio – La qualità inoltre potrebbe e dovrebbe essere decisamente migliore rispetto a ciò che viviamo quotidianamente».