Erano arrivati in ospedale con ferite da arma da taglio. Uno con lesioni gravi (ancora oggi è ricoverato perché colpito più volte alla schiena), l’altro con una prognosi più leggera. Secondo quanto riferito ai carabinieri, la colpa dell’aggressione sarebbe stata da imputare a un cittadino extracomunitario, che li aveva colpiti a scopo di rapina mentre si trovavano a Luisago, in via IV Novembre.Le indagini dei militari della stazione di Fino Mornasco si sono però presto scontrate con una versione che faceva acqua da tutte le parti, compresa quella chiamata in causa di fantomatici stranieri.La visione delle telecamere della zona ha poi permesso di iniziare a dipanare quella matassa che si è poi sbrogliata con l’esecuzione – ieri mattina – di una ordinanza di custodia cautelare in carcere.Nessuno straniero in azione a scopo di rapina. In cella è finito un italianissimo 42enne di Seregno, che deve ora rispondere dell’accusa di tentato omicidio. I feriti, che arrivavano da Savona, avevano raggiunto il loro commercialista per sbrigare delle pratiche e sarebbero poi stati aggrediti dall’uomo – che li aveva visti per strada – che aveva avuto con loro un contenzioso. Sul punto, le indagini sono ancora in corso e la vicenda è tutt’altro che chiara. Pare che il motivo del contendere siano stati alcuni mezzi per l’edilizia venduti e non pagato, o comunque non pagati interamente. Un debito quantificabile in decine di migliaia di euro, che ha acceso la lite.A depistare le indagini dei carabinieri (a quanto pare per paura di ritorsioni) sarebbe stato solo uno dei feriti, quello più lieve, dato che l’altro – ancora grave in ospedale – non sarebbe in condizione di parlare. Un fendente dei due scagliati alla schiena l’avrebbe infatti raggiunto ai polmoni. Il 42enne di Seregno deve rispondere anche dell’accusa di porto di oggetti atti a offendere. Si trova ora nel carcere di Monza in attesa dell’interrogatorio da parte del giudice delle indagini preliminari.Il fatto risale allo scorso 13 giugno a Luisago. I due feriti avevano raggiunto il Sant’Anna da soli e uno dei due aveva appunto riferito dell’aggressione a scopo di rapina da parte di uno straniero. Tutto inventato, come verificato grazie alle telecamere e alle numerose testimonianze raccolte sul posto.M.Pv.
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Aggressione in centro a Como: pugni, schiaffi e sputi. Fermato un nigeriano
Violenta aggressione in centro, a Como: tre ragazze sono state spintonate, picchiate e gettate a terra da uno straniero senza alcun motivo. L’inquietante episodio si è verificato venerdì notte, nella centralissima piazza Vittoria, tra via Milano e porta Torre, a ridosso dalla città murata.Tre ragazze di diciannove anni stavano passeggiando attorno alle 2.30, al termine di una serata trascorsa insieme. Due amiche, alla fine della serata, stavano accompagnano la terza giovane a prendere un taxi. Dall’altro lato della strada si sono accorte della presenza di un uomo di giovane età.Le giovani hanno però tranquillamente proseguito a parlare tra di loro. All’improvviso però lo sconosciuto ha attraversato la strada e si è avventato sulle tre sputando addosso alle ragazze.Una delle giovani ha chiesto conto del gesto sconsiderato allo sconosciuto, il quale per tutta risposta l’ha aggredita a calci e sberle e l’ha mandata al tappeto.Subito è intervenuta la seconda amica, che ha però incassato dall’aggressore un pugno in pieno volto: anche lei è finita a terra.L’aggressore, dopo essersi accorto che la terza ragazza stava chiamando la polizia, ha aggredito anche l’ultima giovane e subito dopo è scappato verso via Milano.Le tre giovani hanno chiamato immediatamente la polizia, che nel giro di pochi istanti è arrivata sul posto con due pattuglie. Una ha provveduto a soccorrere le tre malcapitate, l’altra si è subito messa all’inseguimento dell’aggressore, rintracciato poco distante.Si tratta di un nigeriano 24enne, identificato in via Cadorna, che ha cercato di reagire ai poliziotti brandendo un’asse di legno. Il giovane è stato portato in Questura e sottoposto a controlli di rito: risulta destinatario di un provvedimento di espulsione notificato il 5 agosto 2017. È stato denunciato per violenza a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti ad offendere e gli è stato intimato di allontanarsi dal territorio nazionale entro i termini prescritti. Sarà ora facoltà delle tre ragazze sporgere denuncia, poiché in caso di lesioni non gravi si procede per querela di parte.A. Bam.
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Aggredisce l’autista e un passeggero sul bus, arrestato
Prima ha colpito più volte il vetro dell’autobus, poi ha provato ad aggredire il conducente e infine se l’è presa con un passeggero disabile. Bloccato dallo stesso autista, con l’aiuto di due guardie giurate, un 21enne comasco, è stato arrestato dagli agenti della polizia.È accaduto martedì scorso attorno alle 14.30 nella zona di viale Giulio Cesare, a Como. Il giovane, probabilmente sotto l’effetto dell’alcol, ha iniziato a dare colpi al vetro di un autobus fermo per la salita e discesa dei passeggeri. Poco dopo è salito sul mezzo e ha preso di mira l’autista, inveendo contro di lui e cercando di colpirlo con un pugno. Una violenza folle e immotivata. Mentre l’autista cercava di fermare il giovane, il 21enne ha continuato a muoversi sull’autobus, sul quale era presente una decina di passeggeri. Il balordo ha quindi preso di mira una delle persone a bordo, un disabile che era in fondo al mezzo.Due guardie giurate in servizio nel vicino istituto di credito si sono rese conto di quanto stava accedendo, sono salite sull’autobus e hanno aiutato l’autista a bloccare il 21enne, fermandolo e chiamando al contempo le forze dell’ordine.Gli agenti delle volanti della Questura di Como, arrivati rapidamente in viale Giulio Cesare hanno arrestato il 21enne. Il giovane è stato processato ieri mattina in Tribunale a Como con rito direttissimo. Ha patteggiato un anno ed è stato rimesso in libertà con l’obbligo di firma. Il ragazzo era probabilmente sotto l’effetto dell’alcol quando è salito sull’autobus. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito dal 21enne comasco.
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Aggiornamento meteo: tra domani e lunedì rischio nubifragi nel Nord Lombardia
“L’autunno ora fa sul serio con l’arrivo delle grandi piogge anche al Nord, dopo un periodo decisamente siccitoso”. Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara, che spiega: “Una intensa perturbazione in discesa dal Nord Europa porterà piogge e rovesci anche forti con rischio nubifragi. In particolare, sabato le zone più coinvolte saranno quelle alpine, il Nordovest e l’alta Toscana. Domenica piogge e temporali bagneranno gran parte della Penisola ma in particolare Nord e tirreniche dove sono attesi fenomeni anche intensi e a carattere di nubifragio; neve solo a quote di alta montagna sulle Alpi. Attenzione particolare a Liguria, alto Piemonte, alta Lombardia, Trentino, alto Veneto, Friuli-Venezia Giulia e alta Toscana, dove si potranno accumulare complessivamente anche oltre 200 millimetri di pioggia”.
“Non sarà finita qui, perché una nuova e ancora più intensa perturbazione è attesa lunedì prossimo su gran parte d’Italia – aggiunge Edoardo Ferrara – Piogge ancora una volta localmente forti sono attese su gran parte del Nord e dei versanti tirrenici. Questa sarà la fase più pericolosa, con criticità idrogeologiche. Nei giorni a seguire il tempo si manterrà instabile ma il peggio dovrebbe essere ormai passato”.
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Agenda comasca per il mensile “Gardenia”. Pagine firmate da Silvana Rava
Il mensile di cultura verde, giardini e architettura del paesaggio “Gardenia” edito da Cairo, appena uscito in edicola regala un’agenda per il 2019 tutta comasca, firmata dall’artista lariana Silvana Rava specializzata in pittura botanica, disciplina che la vede impegnata anche sul fronte della didattica.
La pittura botanica è arte soprattutto femminile per le doti di pazienza e precisione che implica, non è una nicchia, un hobby, un esercizio di tecnica o di stile, una mera illustrazione che vuole sostituirsi alla fotografia. Racchiude a ben vedere molteplici significati (tra i più insistiti, la vanità delle cose terrene e la fugacità della vita umana) e ha una origine antichissima, che tra gli altri ha raccontato, sul versante del mito, l’erudito comasco Plinio il Vecchio nella suaNaturalis Historia: vi si narra infatti come il pittore Greco Pausias dipingesse i fiori delle ghirlande che la sua amata Glicera andava intessendo. A questa leggenda si ispirò Jan Bruegel il Vecchio, il grande pittore fiammingo del Seicento specializzato appunto nella pittura floreale.Un percorso che è giunto a maturazione con maestri di assoluta grandezza come Leonardo da Vinci e Albrecht Duerer, grazie ai quali è nato il vero e proprio disegno botanico con una vocazione artistica e scientifica nello stesso tempo, che emerge da un diretto contatto con la natura. La raffigurazione realistica delle essenze vegetali ha ancora oggi legioni di estimatori in ogni parte del mondo, specie in quello anglosassone. Tiene alta la bandiera, sul Lago di Como, proprio Silvana Rava, tra l’altro giustamente premiata a Londra per la passione profusa nel dialogo con piante e fiori e attiva con i suoi corsi anche nella recente edizione diOrticolarioa Villa Erba.
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Affitto breve, è boom anche a Como. Nei portali specializzati sono migliaia le proposte
In ogni casa, palazzo o complesso residenziale che si può trovare in provincia di Como, dalle rive del Lario ai paesi più sperduti della brianza comasca, passando per le location più suggestive ed esclusive, è ormai sempre più facile trovare una casa a disposizione per stipulare un contratto di affitto breve. È infatti incredibile scoprire, usando dei motori di ricerca specializzati, quante siano le strutture che offrono questa possibilità. Un vero boom che sta interessando anche il lario. Solo per citare un caso su Hometogo la disponibilità di soluzioni abitative conta, senza impostare filtri particolari per restringere la ricerca, ben oltre mille opportunità. Occasioni che si adattano alle tasche di chiunque, di chi lo deve fare per un trasferimento temporaneo in una città o di chi invece lo vuole sperimentare come forma alternativa di vacanza. Le offerte rimangono sempre superiori alle centinaia anche quando si impostano diversi criteri di selezione. Ad esempio se si prevede anche la presenza di due bambini ecco che su Homeway compaiono più di 300 offerte così come su AirBnb e Booking, dove ci si assesta sugli stessi parametri. E spulciando tra le proposte si può trovare realmente di tutto in termini di prezzi, dai 40 euro al giorno per una stanza in una casa alle diverse centinaia di euro in un residence affacciato sul lago. L’affitto breve si è sempre più diffuso negli ultimi anni perché permette di alleggerire i costi derivanti dalla proprietà di un immobile e limita le spese. Il contratto di affitto, infatti, non è superiore ai 18 mesi ed è quindi ideale per chi si trasferisce in una città temporaneamente. Esistono due diverse tipologie di contratto di affitto breve: quello turistico – il più utilizzato – quando si rientra nei 30 giorni e quello transitorio, quando si decide di prendere in locazione un appartamento per più di 30 giorni, ma comunque entro i 18 mesi.
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Addio alla pittrice Marialuisa De Romans
Lutto nel mondo della cultura e dell’arte. Si è spenta giovedì nella sua casa di Cadorago all’età di 95 anni la pittrice Marialuisa De Romans, che ebbe tra i suoi estimatori illustri critici come Gillo Dorfles, Luciano Caramel e poeti come Roberto Sanesi e lo statunitense Allen Mandelbaum. L’artista è stata anche amica e collaboratrice del re della Pop Art Andy Warhol, che le dedicò uno dei suoi celebri ritratti policromi. Le esequie si svolgeranno domani alle 15 nella parrocchiale di Cadorago. Dopo la cremazione, l’artista sarà tumulata nella cappella di famiglia a Vittorio Veneto, dove si preparano iniziative per ricordarne l’opera.
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Cronaca
Dopo 66 anni di onorato servizio i pedalò del Taséll, ieri mattina hanno salutato il Lago di Como, per sempre.Ne erano rimasti sei, ormeggiati davanti al molo di Sant’Agostino. Andranno al museo svizzero dei trasporti, a Lucerna. «Il più grande della Confederazione elvetica» dice con un misto di rabbia, tristezze e orgoglio Gianni Grammatica, per tutti semplicemente “Il Taséll”.
La sua famiglia gestisce il servizio di noleggio barche sul Lago di Como dal 1895. «Siamo alla quarta generazione qui in piazza Cavour» dice. Sui suoi motoscafi si spostano migliaia di turisti ogni anno, per il giro delle ville.
(Nel video sotto il momento dell’addio ai pedalò. Nell’audio originale il commento dei titolari della ditta Taséll)
Nel dopoguerra erano arrivati anche i pedalò. Robusti mezzi di metallo dal design inconfondibile, un mix tra una macchinina e un idrovolante. Non hanno mai avuto nulla a che spartire con i mosconi o i pattini della riviera. Questi erano i pedalò del Taséll, a Como. La flotta arrivò a 18 mezzi, più volte rimodernati e dipinti di colori diversi negli anni, fino all’ultimo rosso-giallo, in modo da renderli più visibili dalle altre imbarcazioni.
Ma perché sono andati in pensione i pedalò? Negli ultimi anni la flotta si era già assottigliata.«Quando era stata eliminata la scalinata dal lungolago, per il cantiere delle paratie li abbiamo trasferiti provvisoriamente a Sant’Agostino – spiega Gianni Grammatica – La Csu ci ha scritto che il Comune di Como non aveva previsto servizi di noleggio in quegli attracchi. Ci hanno intimato di liberare gli ormeggi a fine ottobre. Sono riuscito a ottenere altri 15 giorni di proroga, fa un po’ ridere dopo tutti questi anni a pagare l’affitto. L’altro giorno mi hanno chiamato ancora dalla Csu per assicurarsi che me ne sarei andato. Così è stato. Il Comune di Como mi ha fatto anche questo regalo e i pedalò se ne sono andati fuori dalle scatole».
(Nel video sotto il momento dell’addio ai pedalò. Nell’audio originale il commento dei titolari della ditta Taséll)
Oltre ai sei in viaggio per la Svizzera, altri 5 erano stati acquistati da un privato che li ha portati in Croazia, uno lo ha tenuto Grammatica, pensa di donarlo al Museo della Barca Lariana.
«Adesso aspetto che mi mandino via anche da piazza Cavour – dice ancora Grammatica – Se penso a quanti ragazzi sono saliti sui pedalò e a quanti ne ho presi a calci nel sedere per farli scendere, perché facevano il giro della diga e sforavano l’orario, mi viene davvero il magone».
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Addio a Serafino Cavalleri, il “falegname di Kalongo”
Aveva 84 anni, Abbondino d’oro, missionario tra l’Africa e Lourdes
Un grave lutto ha colpito il mondo del volontariato non solo comasco. Si è infatti spento questa mattina, Serafino Cavalleri, per molti era semplicemente “Il Falegname di Kalongo” dal libro scritto dallo stesso Cavalleri per raccontare la sua storia straordinaria, dall’infanzia in oratorio alla sua esperienza come missionario laico.Cavalleri, aveva 84 anni.
È stato colto da un grave malore domenica, ieri mattina si è spento serenamente, dopo una vita spesa per gli altri. Il funerale verrà celebrato sabato alle 10 nella chiesa di Prestino. Nel 1999 era stato insignito dall’allora sindaco, Alberto Botta, dell’Abbondino d’Oro, la Civica benemerenza del Comune di Como.
Serafino Cavalleri faceva il falegname, nella sua bottega di Prestino. Il suo grande cuore lo spinse a sostenere due missioni, quella della fondazione di padre Giuseppe Ambrosoli in Kalongo, quella dell’Unitalsi, accompagnando i malati a Lourdes come barelliere in decine e decine di pellegrinaggi, come ricordano il presidente regionale, Vittore De Carli e il consigliere e grande amico di Cavalleri, Franco Molteni.
La missione di Cavalleri in Kalongo, invece, era iniziata 35 anni fa.Da allora era stato trenta volte nel Continente Nero, aiutando con la sua abilità nel lavorare il legno a realizzare diverse strutture sanitarie tra le quali il Memorial Hospital dedicato proprio a Padre Ambrosoli.
La straordinaria storia di Cavalleri, uomo semplice e discreto, viene raccontata nel libro scritto dallo stesso falegname con Augusta Molteni Lucca. In un’intervista rilasciata al nostro giornale disse, parlando di padre Ambrosoli: «Mai nella vita ho trovato una persona buona e così disponibile nei confronti dell’altro».
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Ad Appiano la “Giornata del Ringraziamento” di Coldiretti
L’annata agraria si conclude domani come da tradizione con una grande festa a cura di Coldiretti e quest’anno l’iniziativa sarà Appiano Gentile, pronta ad accogliere la “Giornata del Ringraziamento”: una giornata di festa e confronto che si propone di riunire gli imprenditori agricoli delle due province lariane di Como (nella foto il mercato di Coldiretti per la fiera patronale di Sant’Abbondio a inizio settembre) e Lecco.La giornatainizierà alle ore 9.45 con il ritrovo dei mezzi agricoli in via C. Ferrario che, alle 10.15, sfileranno lungo le vie di Appiano, fino in piazza della Chiesa. Alle 11.30 la messa celebrata dal parroco don Giuseppe Conti: come da tradizione, l’altare accoglierà l’offertorio dei doni della terra (provenienti da tutti i territori delle due province di Como e Lecco) e, a conclusione, la recita della “Preghiera del Coltivatore”. Seguiranno la benedizione dei mezzi agricoli sul sagrato della chiesa parrocchiale e il pranzo conviviale (ore 13) presso l’agriturismo La Cà Tenaia.
La Giornata del Ringraziamento continua, ancor oggi, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 è celebrata dalla Coldiretti in tutta Italia ed è promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per rendere grazie per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui nuovi lavori.Come rimarca il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi, “la Giornata del Ringraziamento chiude tradizionalmente il bilancio di un anno di lavoro nelle campagne con il 2018 ed è accompagnata dal tradizionale messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace: i vescovi, indicando la necessità di “un’agricoltura contro la diseguaglianza”, denunciano “il modello di industrializzazione imposto dal pensiero neoliberista e mercantilista, evidente nel sistema economico-finanziario globale attuale”. Sotto accusa anche i “processi di omologazione globale dei mercati agroalimentari che hanno mortificato quel contributo delle diversità culturali”.