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  • Incidente in autostrada: perde la vita nell’auto in  fiamme

    Incidente in autostrada: perde la vita nell’auto in fiamme

    Incidente mortale questo pomeriggio sull’autostrada A2 in Canton Ticino. Per cause che l’inchiesta della Polizia cantonale dovrà stabilire, nei pressi della galleria del Monte Ceneri un uomo al volante della sua vettura ha perso il controllo del mezzo finendo contro il guardrail centrale. Poi l’automobile, con targa tedesca, si è capovolta e ha preso fuoco con il conducente ancora al suo interno: immediatamente è scattata la segnalazione, ma i soccorritori non hanno potuto far altro che registrare la morte dell’uomo. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale, i pompieri di Bellinzona, gli addetti dell’Unità territoriale 4 e i soccorritori della Croce Verde di Bellinzona. Autostrada chiusa a lungo per i rilievi e le operazioni di ripristino.

  • In Svizzera stipendi medi di 5.500 euro al mese

    Economia L’Ufficio Federale di Statistica della Confederazione Elvetica ha diffuso ieri i dati sulle retribuzioni del 2016. Mentre sulla Lia arriva anche l’ultimatum del presidente della commissione vigilante

    Quanto guadagna chi lavora in Svizzera? Mediamente lo stipendio è di 6.502 franchi lordi al mese. Che, al cambio attuale, equivalgono a poco meno di 5.500 euro al mese.Lo rivela l’Ufficio Federale di Statistica della Confederazione Elvetica, che ha diffuso i dati relativi agli stipendi del 2016.

    Franchi svizzeri

    Il 10% dei dipendenti meno pagati prende circa 4.300 franchi al mese, il 10% meglio pagato prende oltre 11.400 franchi al mese.Pagano bene assicurazioni, società informatiche, banche e industrie farmaceutiche, mentre gli stipendi sono più moderati – ma comunque più alti rispetto all’Italia – nell’industria tessile nel commercio e nel settore della ristorazione.

    Esiste una marcata differenza di salario tra uomini e donne, che tuttavia si sta assottigliando e si è attestata nel 2016 al 12%.

    Una percentuale che aumenta all’aumentare delle responsabilità: proporzionalmente, una manager donna guadagna molto meno del corrispettivo uomo. Guadagnano infine più gli svizzeri degli stranieri: poco più di 6.800 franchi contro poco meno di 5.900 franchi. Un trend che tuttavia si inverte sulle posizioni lavorative più elevate: un manager svizzero guadagna poco più di 10mila franchi al mese, lo stesso manager straniero 12.247 franchi.ARTIGIANI E LIA

    Detto degli stipendi dei dipendenti, prosegue invece la situazione di fermento, se non di caos, relativamente agli artigiani e alla famigerata Lia (legge sulle imprese artigianali) che disciplina l’attività delle imprese in Canton Ticino.

    Il presidente della commissione di vigilanza della Lia, che da tempo sta lavorando per districare la matassa della legge, ha lanciato ieri un ultimatum. Com’è noto, il Consiglio di Stato ha annunciato, a marzo, la volontà di chiedere al Gran Consiglio l’abrogazione della legge.

    Ora, la Commissione di vigilanza sulla stessa Lia ha scritto al Governo per chiedere in poche parole come comportarsi, minacciando di interrompere le stesse attività dell’organo di controllo.L’ultima parola spetterà al Gran Consiglio, ma incertezza e scontro istituzionale sono in atto. La legge intanto rimane in vigore, ma dal 2018 l’obbligo di iscrizione all’albo degli artigiani è congelato.

  • I Sulutumana alla “Geretta” di Eupilio

    I Sulutumana alla “Geretta” di Eupilio

    In estate, per quattro serate, il palco del live club All’1&35circa di Cantù si trasferisce alla “Geretta” di Eupilio in via Cascina Gera 3. Ad aprire le danze saranno il 23 giugno i Sulutumana. Se nel nutritissimo catalogo discografico della band guidata da Gian Battista Galli mancava solo un live, è chiaro che dopo l’intenso doppio Giù a manetta il tempo è maturo per un nuovo disco di inediti. Le canzoni sono pronte ed è possibile che giù in autunno avremo il successore del bellissimo Dove tutto ricomincerà. Intanto questo nuovo concerto potrebbe essere l’occasione per assaggiare qualche pezzo che andrà a comporre un album molto atteso dopo la breve ma intensa esperienza con Piero Cassano, anima dei mitici Matia Bazar e comasco di adozione.Ingresso:  aperitivo con buffet dalle 19.30 (12 euro), dalle 20.30, 7 euro con consumazione.

  • Guardia di finanza: maxi sequestro di capi d’abbigliamento contraffatti, coinvolte due società comasche

    Guardia di finanza: maxi sequestro di capi d’abbigliamento contraffatti, coinvolte due società comasche

    Alcuni dei capi sequestrati dalla Guardia di finanza

    Un maxi sequestro di vestiti e accessori con marchio contraffatto “Yves Saint Laurent” – oltre 165mila capi per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro – è stato effettuato dalla guardia di finanza di Como. Si tratta di sciarpe, cravatte e pochette provenienti dalla Cina sulle quali era stato applicato il marchio della nota casa di moda e la dicitura “Made in Italy”.

    Le fiamme gialle lariane hanno perquisito due società comasche operanti nel commercio all’ingrosso e al minuto di capi di abbigliamento e hanno scoperto numerosi bancali di merce contraffatta. Insospettiti dall’incongruenza tra la provenienza dei prodotti e l’attestazione di origine italiana, i finanzieri, con l’ausilio di una società delegata da vari brand internazionali ad effettuare perizie sui rispettivi prodotti, hanno accertato che i 55.242 capi e accessori stoccati all’interno delle due società comasche erano falsi e privi della necessaria licenza al commercio rilasciata dalla maison parigina.

    Dall’analisi della documentazione fiscale è stata poi individuata una ditta in provincia di Varese, risultata all’oscuro della contraffazione, dove ai prodotti alterati venivano applicate le false etichette. Nel corso della perquisizione in quest’ultima ditta, sono stati trovati altri 110.543 articoli contraffatti, per un totale di oltre 165mila prodotti falsificati. Le successive indagini hanno permesso alla guardia di finanza di accertare che, tra il 2015 e il 2017, sarebbero stati falsificati 800mila capi d’abbigliamento per un valore che supera i 150 milioni di euro. L’indagine prosegue per ricostruire l’intero giro d’affari ed eventuali altre società coinvolte.

  • Gastel, da sabato la grande mostra

    Una delle foto di Giovanni Gastel in mostra a Como

    Da sabato prossimo (inaugurazione alle 17 alla presenza dell’artista) il fotografo di fama internazionale Giovanni Gastel ritornerà sul Lago di Como con la mostra fotografica “L‘eterno istante. La mostra”, curata da Maria Cristina Brandini e Franco Brenna, organizzata dall’Associazione culturale Caracol e dal Comune di Como, Settore Cultura.  L’esposizione, omaggio al successo, all’eleganza, all’amore per il bello che hanno sempre contraddistinto il lavoro di Gastel, si terrà dal 26 maggio al 17 giugno al Palazzo del Broletto a Como. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.  Sabato con l’artista, e i curatori, ci sarà il sindaco di Como Mario Landriscina, che è anche assessore alla Cultura del capoluogo.

    A oggi, è la prima volta che Gastel, artista-fotografo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, espone le sue opere a Como, luogo al quale è particolarmente affezionato avendo trascorso in gioventù moltissime estati nella storica dimora di Villa Erba, residenza estiva della sua famiglia. In mostra 38 fotografie prestigiose scattate da Giovanni Gastel nel corso dei suoi 40 anni di professione.

    Lunedì 4 giugno alle 18.00 si terrà una chiacchierata sulla fotografia con Giovanni Gastel e due importanti fotografi comaschi, Enzo Pifferi e Antonio Vasconi di Cernobbio, moderati dal cernobbiese Uberto Frigerio, braccio destro di Gastel da oltre 40 anni.  Mercoledì 6 giugno, sempre alle 18, Giovanni Gastel parlerà invece della sua attività di scrittore con la presentazione del libro inedito di poesie “Sono una pianta rampicante” e del romanzo appena uscito “Duetto Profano”. Insieme a Gastel interverranno la scrittrice Barbara Radice, che è stata a lungo compagna del designer Ettore Sottsass ed è figlia del pittore astrattista comasco Mario Radice, e la poetessa Angela De Leo.

  • Frodi al fisco ed evasione: numeri da capogiro. Sono 281 le persone denunciate dalla Finanza

    Frodi al fisco ed evasione: numeri da capogiro. Sono 281 le persone denunciate dalla Finanza

    Sono numeri che destano impressione quelli diffusi annualmente dalla guardia di finanza. E anche quest’anno non ha fatto eccezione: sono 113 gli evasori totali individuati solo nel Comasco, ovvero persone completamente sconosciute al fisco che vivono e guadagnano alle spalle della collettività.Soggetti che da soli hanno evaso oltre 29 milioni di euro di Iva.Poi ci sono i 225 milioni di euro sottratti allo Stato da quelli che vengono chiamati i “grandi evasori” (26 accertati nella nostra provincia) ovvero chi, per sottrarsi ai propri obblighi fiscali, utilizza artifici contabili, fatture false, frodi “carosello” e altro, il tutto spesso avvalendosi di consulenze professionali.Dati che sono stati illustrati oggi nel corso delle celebrazioni per il 244° anniversario di fondazione della Guardia di finanza.Sono state 281 le persone denunciate nell’ambito delle frodi fiscali in un anno e mezzo di attività, dal 1° gennaio 2017 al 31 maggio 2018. Per sedici di queste sono scattate anche le misure cautelari chieste dall’autorità giudiziaria.Notevole anche il volume dei sequestri portati avanti dai finanzieri su beni che erano a disposizione di chi ha frodato il fisco: la cifra ha toccato i 14 milioni di euro, con proposte – in attesa di risposta da parte dell’autorità giudiziaria – per altri 140 milioni di euro.Numeri che fanno capire come tra i problemi dell’Italia non bisognerebbe mai dimenticare anche quello di chi quotidianamente froda il fisco.Titoli e valutaNon cessa poi il movimento di soldi e titoli dall’Italia verso l’estero e viceversa. Sono stati 160 i milioni di euro intercettati dalla guardia di finanza di Como in denaro oppure in titoli. Di questi, 135 milioni di euro sono stati sottoposti a sequestro. L’ultimo in ordine di tempo solo poche settimane fa, quando al valico di Como-Brogeda è stato fermato un 41enne broker di Campobasso che viaggiava senza scomporsi con nascosti nell’auto 253mila euro (il limite è 9.999 euro) con tagli da 500 euro.Contraffazione e drogaImportanti anche i dati sulla contraffazione, attività che la Finanza porta avanti a tutela del “made in Italy”. Sono stati 300mila gli articoli sequestrati in un anno e mezzo, con 25 operazioni e 20 denunciati.Nel campo della lotta al traffico di sostanze stupefacenti, infine, sono state 241 le persone finite con l’essere iscritte sul registro degli indagati della Procura di Como. Sequestrati 431 chili di hashish e marijuana, 8 chili di cocaina, 60 chili di eroina e ben 850 chili di sostanze psicotrope. Da segnalare anche 137 persone indicate al Prefetto in quanto assuntori di sostanze stupefacenti.

  • Forza Italia, si studia il rimpasto. Cresce intanto l’attesa per il coordinatore provinciale

    Forza Italia, si studia il rimpasto. Cresce intanto l’attesa per il coordinatore provinciale

    Una veduta di Palazzo Cernezzi

    Una riunione di passaggio che ha comunque messo sul piatto alcuni temi caldi. Forza Italia, in attesa di conoscere il nome del nuovo coordinatore provinciale e nel tentativo di capire come si tradurrà l’annunciato giro di deleghe che il sindaco ha in mete di realizzare con ogni probabilità dopo l’estate, si è riunita prima in Comune e poi al tavolo di un ristorante cittadino.Il vertice si è tenuto lo scorso giovedì. Presenti i forzisti presenti in Comune, insieme al coordinamento cittadino e, cerimoniere, il neo presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi.  Dopo aver ribadito la necessità di arrivare quanto prima all’individuazione di un coordinatore provinciale, ci si è concentrati su quanto sta accadendo e dovrà accadere in Comune. Sul primo fronte il nodo da sciogliere è a livello regionale dove la coordinatrice lombarda Mariastella Gelmini potrebbe lasciare dopo essere stata eletta capogruppo alla Camera del partito di Berlusconi. Va chiarito quindi se si dovrà trovare un suo sostituto prima di discutere delle singole province come quella comasca. Fondamentale in tal caso un confronto tra Alessandro Fermi e questo nuovo interlocutore prima di arrivare all’indicazione del suo sostituto. Il rebus Gelmini dovrebbe chiarirsi entro metà maggio. Passando alla città sarebbero emersi dei malumori sulla situazione non chiarissima del vicesindaco Alessandra Locatelli (Lega), neo parlamentare e assolutamente intenzionata – come ribadito più volte dalla stessa interessata – a non lasciare il suo posto in giunta per dedicarsi “solo” all’attività parlamentare. Il gruppo avrebbe poi individuato alcuni temi cittadini su cui concentrare al massimo gli sforzi a partire dal regolamento di polizia locale.Intanto Forza Italia ha comunque deciso di riunirsi nuovamente già la prossima settimana per andare avanti con il discorso iniziato lo scorso giovedì e in attesa di risolvere il nodo cruciale del coordinamento provinciale che avrebbe delle ricadute inevitabili anche a livello cittadino

  • Forza Italia candida ufficialmente Alessandro Fermi alla presidenza del consiglio regionale

    Forza Italia candida ufficialmente Alessandro Fermi alla presidenza del consiglio regionale

    Giovedì mattina sarà eletto il nuovo presidente del consiglio regionale della Lombardia

    (da.c.) Il gruppo di Forza Italia in consiglio regionale ha indicato oggi all’unanimità il comascoAlessandro Fermiquale candidato alla presidenza dell’assemblea del Pirellone.

    L’elezione di Fermi è prevista per giovedì mattina, giorno in cui prenderà formalmente il via l’undicesima legislatura lombarda.Si chiude quindi ancora prima di iniziare il “giallo” sul possibile avvicendamento di Fermi con Silvia Sardone, la giovane consigliera eletta a Milano sempre nelle liste di Forza Italia con oltre 11mila preferenze personali.

    Sardone non ha partecipato alla riunione del gruppo forzista, probabilmente in polemica con la decisione di escluderla dalla giunta regionale.

    L’appoggio esplicito del governatore della Liguria, Giovanni Toti, che nei giorni scorsi aveva rilanciato suFacebookl’idea di un possibile “risarcimento” per la Sardone proprio con una candidatura alla presidenza del consiglio regionale, non ha avuto alcun effetto. Il candidato di Forza Italia e di tutto il centrodestra resta Fermi, il quale dovrà comunque superare lo scoglio del voto segreto.

    In soccorso del consigliere comasco potrebbero arrivare alcuni voti dal Pd, che con il capogruppoFabio Pizzulha fatto capire di essere disponibile a indicare Fermi «non per ragioni politiche ma per rafforzare il ruolo di garanzia rivestito dal presidente dell’assemblea».

    Tutto sarà più chiaro giovedì. Nelle prime tre votazioni, il presidente del consiglio regionale deve ottenere la maggioranza dei due terzi, ovvero 54 voti. Dalla quarta votazione è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti (41).

    «Il nostro candidato alla presidenza è sempre stato Alessandro Fermi – dice alCorriere di ComoGianluca Comazzi, neocapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale – Lo abbiamo indicato in modo unanime per la sua esperienza e per il suo riconosciuto equilibrio. Mi sembra davvero la persona adatta a ricoprire un così importante ruolo super partes». Tra gli eletti di Forza Italia, aggiunge Comazzi, «non ci sono state obiezioni».

    E sull’appoggio eventuale del Pd? «Sarebbe positivo se ci fosse, dopotutto si tratta di eleggere il garante di tutti».

  • Evade dai domiciliari: un 66enne di Mariano Comense finisce in cella

    Evade dai domiciliari: un 66enne di Mariano Comense finisce in cella

    Era costantemente controllato dai carabinieri nel corso della sua detenzione ai “domiciliari”, misura cautelare successiva ad una indagine per spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una verifica, tuttavia, i militari non l’hanno provato. Ne è dunque nata una segnalazione che ha portato ad una ordinanza di aggravamento della misura cautelare e all’arresto.

    In cella è finito un 66enne di Mariano Comense, denunciato dai carabinieri della Tenenza del paese per evasione. Il controllo – che ha poi portato alla modifica della misura – risale alla metà di maggio.

  • Eupilio: la “Marcia di Primavera” in ricordo di Cristina Mazzotti

    Eupilio: la “Marcia di Primavera” in ricordo di Cristina Mazzotti

    Una marcia non competitivain ricordo di uno degli episodi più tristi della storia d’Italia e della provincia di Como. La “Marcia della Primavera” di Eupilio, in programma a Pasquetta (lunedì 2 aprile) con due percorsi da 7 e 13 chilometri, sarà inmemoria di Cristina Mazzotti.

    L’iniziativa è del Gruppo Giovani Eupilio che non dimentica – a 43 anni dai tragici fatti – la giovane del paese rapita (per ottenere un riscatto) e poi uccisa nel 1975. Il costo per partecipare alla marcia è di 5 euro. Ritrovo alla Pro Loco di Eupilio alle 8, partenza alle 9.