Parcheggi in viale Varese, il Pd chiede un’assemblea immediata. Di fronte al numero elevato di firme raccolte, prima di tutto dai residenti e poi da alcune associazioni, il capogruppo Stefano Fanetti e la consigliera Patrizia Lissi hanno «invitato la Giunta a convocare al più presto e senza indugio un’assemblea tematica alla presenza di tutti i soggetti interessati, cittadini, associazioni, Cna, Confesercenti, Comune e privato, nella quale sarà resa pubblica la planimetria del parcheggio progettato per rendersi conto dell’effettivo impatto del parcheggio». I consiglieri Pd chiedono cioè che «tutti si possano rendere conto dell’effettivo impatto del parcheggio, degli alberi che verrebbero abbattuti e del verde che sarebbe eliminato, del posizionamento di una sbarra per entrare e uscire, spiegando se questo significa che sarà a pagamento giorno e notte». Secondo il Pd «sarebbe importante rendere noto anche il piano finanziario del progetto per poter valutare costi e benefici per il Comune. Troviamo assurdo che altre città stiano lavorando per allontanare le auto dal centro in un’ottica di miglioramento della vita delle persone e a Como si stia tornando indietro. La città è di tutti e quando si fanno scelte così importanti bisognerebbe sempre ragionare per il bene comune e con uno sguardo al futuro. Ci sono delle zone non a ridosso delle mura che potrebbero essere recuperate per esigenze di sosta in modo più razionale per la città, ad esempio la ex Stecav, di proprietà del Comune».
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Orchestra a plettro al “Carducci”
L’Orchestra Flora di Como
Nuovo concerto dell’Orchestra a plettro Flora 1892 di Como, mercoledì 30 maggio in occasione del 125° anniversario di fondazione del sodalizio. L’evento sarà nel Salone Musa dell’associazione Carducci a Como in viale Cavallotti 7 alle 20.30. Un’istituzione cittadina di primo piano, l’Orchestra a Plettro “Flora” insignita dell’Abbondino d’Oro del Comune di Como nel 2000, raggiunge in piena attività il ragguardevole primato dei 125 anni ed è la seconda in Italia per longevità tra le compagini mandolinistiche, dopo l’Orchestra Mazzuttini di Udine fondata nel lontano 1887. Quasi 120 i musicisti attivi. Ingresso libero.
Difficile individuare un punto d’incontro tra giardinieri e musicisti. Ma, se si considerano l’estro e la creatività, che stanno alla base delle due professioni, il legame appare meno arduo. E la storia lo conferma. Era, infatti, il lontano inverno 1892, quando un gruppo di giardinieri delle ville della sponda occidentale del Lario decise di incontrarsi, dopo il lavoro, per suonare insieme, dando così vita ad un circolo di 26 soci dal nome “Flora”. Da allora, con alterne vicende, il sodalizio proseguirà la sua vita, tuttora attiva.
L’iter dell’Orchestra Flora è stato ripercorso da Giulia Larghi e Paolo Cristina nel volume “Il Flora”. Note di mandolini sulle rive del Lago di Como, pubblicato dall’orchestra stessa con il contributo della amministrazione provinciale. Attraverso un’indagine storica, condotta dalla giovane universitaria, che è anche mandoloncellista del Flora, e le ricostruzioni aneddotiche del cultore di filosofia e teologia medievale, prematuramente scomparso durante la stampa del libro, vengono analizzate le vicende del sodalizio dalle origini, quando altro non era che un semplice circolo ricreativo, ai successi musicali della prima metà del Novecento.
In questo periodo, infatti, i musicisti sono sovente impegnati in concorsi mandolinistici nazionali ed internazionali, dove si distinguono con riconoscimenti e primi premi. A frenare l’attività dell’orchestra a plettro comasca, come quella di molte altre, sono i conflitti mondiali. L’antica vivacità ritornerà nel secondo dopoguerra, ma il processo di decadenza sarà ormai alle porte, in quanto cambiano le possibilità di ascolto della musica. Se alla fine dell’800 erano le orchestre a plettro a trascrivere o a rielaborare le opere liriche e sinfoniche, rendendole accessibili alle classi popolari, ora radio, televisione e dischi, unitamente ad una maggior accessibilità ai teatri anche da parte di un pubblico non d’élite, offrono altre occasioni di contatto con la musica.
Il Flora, comunque, sopravvive e riprende a partecipare con successo a concorsi. Nel frattempo, però, muta la sede, che da quella originaria di via Borgovico, dopo aver conosciuto anche la prestigiosa dimora dell’Istituto Carducci, arriverà all’attuale ubicazione di Sagnino, dove il cerchio sembra richiudersi. Qui, infatti, condivide gli spazi con la Società Ortofloricola Comense, suggellando un ritorno alle origini, quando tutti gli orchestrali erano giardinieri. I suoi meriti artistici e culturali non sono certo passati inosservati ai comaschi se, nel 2000, l’Orchestra a plettro Flora riceverà come detto il prestigioso riconoscimento dell’Abbondino d’Oro, la massima onorificenza attribuita dal Comune. Oltre a queste testimonianze più recenti, il volume è corredato da un’interessante serie di documenti, tratti dall’archivio musicale del sodalizio, composto per il 75% da trascrizioni e da un 15% di brani originali per orchestra a plettro. Le prime sono prevalentemente manoscritte, mentre le seconde sono per lo più a stampa.
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Oral Cancer Day al Sant’Anna con visite gratuite: posti esauriti
Oral Cancer Day all’Ospedale Sant’Anna: i posti disponibili per le visite gratuite previste sono terminati. Come nelle precedenti edizioni, l’iniziativa di prevenzione dei tumori del cavo orale, indetta per sabato 5 maggio da Fondazione Andi onlus (Associazione nazionale dentisti italiani) e proposta nel presidio comasco dall’Unità operativa di Chirurgia Maxillo – facciale diretta da Paolo Ronchi, ha riscontrato il gradimento della cittadinanza, sottolinea una nota dell’ospedale. Un’occasione importante per un controllo specialistico, per avere informazioni dettagliate sulle patologie della bocca, promuovere corretti stili di vita e intervenire precocemente nel caso in cui venissero riscontrate lesioni sospette.
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Olgelasca, investita ragazza canturina di 16 anni. È grave
È in rianimazione all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia la giovane canturina di 16 anni che questa mattina è stata vittima di un grave incidente a Brenna, in frazione Olgelasca. Per cause ancora in corso di accertamento, la sedicenne è stata investita da un’automobile di passaggio. L’impatto è stato molto violento.Le condizioni della giovane sono apparse subito molto gravi. Sul posto, oltre alle ambulanze, è prontamente intervenuto anche l’elisoccorso in arrivo da Milano. La 16enne è stata trasportata in codice rosso, massima urgenza, all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Sul posto, per i rilievi, sono intanto intervenuti i carabinieri di Cantù per cercare di capire cosa possa esser successo in quel tratto di strada dove si è verificato lo scontro. I medici subito intervenuti hanno riscontrato un grave trauma cranico. La giovane è dunque subito stata ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Sant’Anna.
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Nuovo coach di Cantù, spunta il nome di Evgeni Pashutin
“Il nostro prossimo allenatore? Di caratura europea, vincente e disponibile ad abbracciare il nostro progetto. Un tecnico top”. Parole di Irina Gerasimenko, presidente della Pallacanestro Cantù, pochi giorni fa in conferenza stampa. Il numero uno del club ha fatto chiaramente capire che la società brianzola – o più probabilmente il suo patron Dmitry Gerasimenko – sta cercando all’estero il suo coach per la stagione 2018-2019, chiamato a sostituire Marco Sodini, che ha deciso di non accettare le offerte di rinnovo per il prossimo campionato.
Un identikit che calza a pennello per quello che ora potrebbe essere il “papabile” numero uno. Il sito Sportando e la Tass (agenzia di stampa russa) hanno indicato il nome di Evgeni Pashutin, russo, 49 anni, già vincitore di un titolo nel suo Paese nel 2010 con il Cska Mosca e di due Eurocup, nel 2011 con il Kazan e nel 2013 con il Lokomotiv Kuban. Nel 2005 ha guidato la Nazionale russa Under 20 all’oro europeo ed è stato coach di quella maggiore tra 2014 e 2015. Pashutin fino a pochi giorni fa guidava l’Avtodor Saratov, che però ha lasciato dopo l’eliminazione dalla Vtb League. Ora è sul mercato e alla Tass ha confermato di avere una trattativa in corso con la società brianzola, che ha affrontato da avversario in Eurocup nel 2015 quando guidava il Kazan.
Pashutin diventerebbe il quarto tecnico straniero della gestione-Gerasimenko dopo Sergej Bazarevich, Rimas Kurtinaitis e Kiril Bolshakov. Gestioni non indimenticabili le loro. Bazarevich conquistò una risicata salvezza (prima di andare a guidare la Russia), Kurtinaitis fu esonerato, Bolshakov fu sostituito nel 2017 da Carlo Recalcati e all’inizio della stagione 2017-2018 da Marco Sodini.
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#Nonlasciatecisoli: l’Asst lariana chiede più sicurezza per i lavoratori e un tavolo di confronto regionale
Troppe aggressioni durante l’attività in ospedale: con l’hashtag #nonlasciatecisoli, la rappresentanza sindacale unitaria dell’Asst lariana lancia l’allarme e chiede più sicurezza per medici, infermieri e personale sanitario. I sindacati si rivolgono con una lettera al governatore lombardo Attilio Fontana e all’assessore al Welfare Giulio Gallera e annunciano un presidio dei lavoratori venerdì 15 giugno sotto la Prefettura di Como, dalle 9.30 alle 12. Un incontro con il Prefetto Bruno Corda è già stato fissato per le 10.30. «Manifestiamo la nostra preoccupazione per il mancato interesse delle istituzioni – dicono le Rsu – sul posto di lavoro. Minacce, aggressioni fisiche e verbali, danneggiamenti, in particolar modo in Pronto soccorso non sono più eventi straordinari, ma fanno ormai parte della quotidianità». A tal proposito, le Rsu denunciano i continui tagli e le riforme sanitarie regionali a costo zero che hanno impedito un funzionale adeguamento del personale alle nuove esigenze sanitarie. I sindacati chiedono l’attivazione di un tavolo regionale sulla sicurezza.
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Nomine, Fratelli d’Italia chiede la verifica
«Non mettiamo in discussione il rispetto del programma elettorale ma è necessario un confronto. La sorpresa per quanto accaduto è grande e non può scivolare via nell’indifferenza: esigiamo un faccia a faccia già nelle prossime ore perché il mal di pancia nella maggioranza è un fatto concreto». Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Massimo Mascetti, coerente con gli impegni presi a sostegno del sindaco Mario Landriscina, non nasconde però un reale stupore, misto a una buona dose di irritazione, per la nomina di Marco Rezzonico in Acsm-Agam.
Da sinistra, Marco Rezzonico e Mario Landriscina
Il motivo risiede nel fatto che al tavolo del centrodestra, quando si discusse di nomine e di partecipate, l’accordo trovato tra i partiti prevedeva l’indicazione per il cda di Acsm-Agam di un nome ciascuno da parte di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Mentre il commercialista Marco Rezzonico, molto vicino al sindaco, appartiene alla sua lista civica. «Sono amareggiato e decisamente stupito – aggiunge Mascetti – In più di un’occasione il sindaco e l’assessore Caldara (competente per le partecipate) hanno posto sul tavolo anche il tema dell’incompatibilità». Il riferimento è a quanto accaduto pochi mesi fa, quando la candidatura del segretario cittadino di Forza Italia Stefano Vicari nel cda di Spt era stata stoppata per via di una presunta incompatibilità tra ruoli politici e incarichi nelle partecipate. Ma a settembre, il consiglio comunale aveva votato la nuova delibera di indirizzo sulle nomine cancellando (con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari di tutte le opposizioni) dall’articolo 2 proprio il dispositivo sulle incompatibilità. Un ribaltone che di fatto ha generato malumori e scontenti, oltre al fatto che Vicari ha rinunciato a Spt credendo di non potersi candidare e poche ore fa Marco Rezzonico si è seduto su una delle poltrone più importanti tra quelle disponibili.
«Insomma, facendo una battuta, si potrebbe dire che forse Mario Landriscina, da sempre attento nel sottolineare la sua provenienza dal settore privato e la sua estraneità al mondo e alle logiche politiche, si sta invece dimostrando molto più politicamente raffinato di tanti altri colleghi navigati. Anche perché la linea che si era deciso di adottare era ben precisa e non portava a quanto invece accaduto giovedì scorso. Nessuno mette in discussione la competenza di Rezzonico, ma la modalità di nomina, quella invece sì», conclude Massimo Mascetti.
Anche sul fronte forzista il malumore è forte. Nessuna dichiarazione ufficiale, ma sembrerebbe essere marcato il malcontento di Alessandro Fermi (ex coordinatore provinciale di Forza Italia e oggi presidente del consiglio regionale), pronto a un incontro imminente per cercare di capire l’accaduto. Anche a livello della segreteria cittadina si respira un’aria pesante: l’aspetto più critico riguarderebbe la mancata comunicazione e consultazione delle varie forze politiche di maggioranza da parte del sindaco Mario Landriscina.
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Nasce a Como un club dedicato a Quasimodo
A Como, il 12 marzo scorso, è stata costituita la Sezione del “Club Amici di Salvatore Quasimodo di Como”La sede è stata fissata a Como, presso la sede dell’associazione artistica Orizzonti inclinati della regista e drammaturga comasca Miriana Ronchetti. Il club prevede ad oggi oltre alla Sezione di Como , la sede principale in Roccalumera, ed altre sezioni a Modica, Patti e Vienna. Presidente dell’associazione culturale “Club amici di Salvatore Quasimodo” di Como è Miriana Ronchetti. Presidente Onorario del circuito internazionale “Club amici di Salvatore Quasimodo” è Alessandro Quasimodo, attore e regista, figlio del poeta. Ad aderire, quali soci fondatori, anche Vincenzo Guarracino, poeta, saggista, critico letterario e d’arte, traduttore dalle lingue classiche, Gabriele Uboldi studente di filosofia all’University of St Andrews, filosofo, scrittore- teatrante; Lorenzo Maria Bottari, pittore, Ester Piera Zuercher Camponovo pittrice e designer e Catherine Rovelli, scultrice.
Obiettivo principale della sezione di Como del Club, in linea con le altre sezioni nazionali e internazionali, è quello di promuovere l’opera del Premio Nobel per la letteratura Salvatore Quasimodo, in Italia e all’estero, tramite iniziative culturali, eventi d’arte teatrale, musicale e pittorica, progetti poetici legati alla filosofia quasimodiana, concorsi di poesia e narrativa, seminari, laboratori artistici, sulle rive del lago di Como e nella vicina Svizzera (che tanti siciliani hanno scelto nella speranza di trovare lavoro fin dagli anni ‘50) dove verranno diffuse, recitate, lette poesie, racconti legati al poeta, alla sua amata consorte Maria Cumani Quasimodo, al Figlio Alessandro , alla sua isola, creando un “open air letterario” in sintonia con le attività del Parco Salvatore Quasimodo di Roccalumera”.Primo evento in calendario sarà un recital il 14 giugno, dedicato al poeta nel 50° anniversario della morte, parallelamente agli eventi organizzati dal Comitato unico per la celebrazione del 50° anniversario della morte del Premio Nobel per la Letteratura Salvatore Quasimodo (che ricorrerà appunto il 14 giugno 2018).
Il “Club Amici di Salvatore Quasimodo” è stato istituito nel 2003, con sede legale a Roccalumera (Sicilia), con l’obiettivo originario di diffondere l’opera del Poeta Premio Nobel e proseguire la gestione del Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera, che rappresenta il cuore pulsante della promozione dell’opera quasimodiana, con il giardino museo quasimodiano nella stazione ferroviaria, su cinque carri merci adattati a museo e luogo di socializzazione, e grandi spazi aperti in giardino, con caffè d’arte, mediateca e biblioteca, e centro di socializzazione; ed inoltre con l’intento di ospitare il Fondo Quasimodo, acquisito dalla Provincia Regionale di Messina, per assicurarne la fruizione alla comunità internazionale.
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Moschea di Cantù, la parola ora passa al Tar
Il destino del capannone di via Milano, a Cantù, di proprietà dell’Associazione islamica Assalam, è nelle mani del Tar della Lombardia. Ieri si è svolta un’udienza pubblica al Tribunale amministrativo a Milano per decidere sulla contesa che vede da un lato il Comune di Cantù, che vuole vietare l’uso della struttura come luogo di culto, e dall’altro l’associazione culturale proprietaria dell’immobile, utilizzato anche per la preghiera.Il Comune di Cantù ha firmato un’ordinanza che vietava l’utilizzo del capannone di via Milano, di proprietà dell’associazione Assalam, come moschea. Dopo che gli islamici hanno comunque pregato nell’immobile, l’amministrazione della Città del Mobile ha deciso di procedere per vie legali ed è arrivata la decisione di togliere la proprietà del capannone all’associazione per farlo diventare patrimonio del Comune. I vertici dell’associazione Assalam, assistiti dal legale Vincenzo Latorraca, hanno fatto ricorso al Tar contro tale decisione. Ieri l’udienza e nelle prossime settimane è attesa la decisione del Tar, dove sono in discussione anche altre richieste di associazioni islamiche lombarde legate alla possibilità di individuare spazi per la realizzazione di moschee e luoghi per la preghiera.
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Milano-Como-Chiasso, pendolari esasperati dai ritardi: un registro per tutti i disservizi
Un registro dei ritardi per mettere nero su bianco tutti i treni che ogni giorno non rispettano l’orario stabilito. È l’iniziativa annunciata dai pendolari comaschi della linea Milano-Como-Chiasso, esasperati dai continui disservizi. L’intenzione è quella di creare un database dettagliato in cui registrare tutti i convogli che viaggiano in ritardo lungo i binari che connettono Chiasso con Milano, passando per le stazioni di Como San Giovanni e Cantù-Cermenate, per citare le principali nel territorio lariano. Una linea sulla quale viaggiano, secondo l’ultimo rapporto “Pendolaria” redatto a metà gennaio da Legambiente, ben 37mila passeggeri al giorno, tra studenti e persone che si recano al lavoro. I dati sui ritardi verranno poi presentati alle autorità competenti per chiedere soluzioni ai problemi.Il portavoce del Comitato pendolari, Ettore Maroni, ha ricevuto numerose sollecitazioni dai viaggiatori, con l’invito a denunciare i continui disservizi e pesanti ritardi che si verificano sulla linea Milano-Chiasso. «Basta viaggiare per capire che la situazione sta degenerando», dice Maroni, annunciando la compilazione del database dei ritardi.Nella giornata di lunedì, per esempio, i due treni maggiormente utilizzati al mattino dai pendolari in partenza da Como e diretti a Milano hanno accumulato entrambi un ritardo di 29 minuti. Alla sera, nella direzione opposta, i ritardi dei convogli nell’orario di punta sono stati di 34, 31 e 43 minuti. «Ogni giorno ci sono guasti ai treni, agli impianti o manca il personale – segnala Maroni – Comprendiamo le difficoltà ma crediamo che sia necessario uno sforzo straordinario per rendere minimamente accettabile il servizio ferroviario in una regione che è nel centro nevralgico e pulsante dell’Europa. Sono trent’anni che viaggio e in questo periodo siamo ai minimi storici in quanto a puntualità».