Ticino terra di frontalieri. Da una radiografia analitica sugli elementi caratteristici del cantone che tanti posti di lavoro offre ai comaschi e non solo, emerge innanzitutto come la popolazione tocchi quota 351.491 persone (dato riferito al 2019, in crescita rispetto ai 353.343 del 2018) e soprattutto balza agli occhi come il tasso di attività netto – ovvero il numero degli occupati nella fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni – sia del 72,2% nel 2019. Mentre il tasso di disoccupazione nel 2020 (secondo la Seco, la Segreteria di Stato dell’economia) è pari al 3,6%.
Sul fronte del reddito – uno dei richiami più forti per quanti cercano un’occupazione oltre la frontiera – emerge come il prodotto interno lordo per abitante, in base al dato più aggiornato a disposizione (relativo al 2018), sia pari a 87.612 franchi (contro gli 80.532 del 2017), con una variazione in percentuale del Pil cantonale tra il 2017 e il 2018 che fa segnare una crescita del 3,8.
Questi e molti altri dati emergono dalla nuova edizione dell’Annuario statistico della Svizzera, presentato venerdì, che racchiude novità interessanti: nelle circa 700 pagine del tomo sono ad esempio stati integrati dati estratti dai censimenti storici della popolazione, che offrono una visione degli sviluppi demografici a lungo raggio. Inoltre si sofferma più approfonditamente su alcuni temi di attualità, come i gruppi di imprese e l’economia culturale.
Tornando all’analisi dei tratti distintivi del Canton Ticino – nella foto la città di confine di Chiasso – va detto come le aziende operanti siano 38.952 (dato del 2018) così suddivise: settore primario 1.185, settore secondario 5.434 e terziario 32.333, con un numero di addetti che in totale è di 235.703.
Lasciando per un attimo da parte gli aspetti prettamente economici, i dati forniti consentono poi di tracciare anche un quadro dettagliato sulla vita dei ticinesi che, innanzitutto, parlano italiano nell’88,6% dei casi, a seguire il tedesco (10,2%).
Sul fronte della sanità, i letti ogni mille abitanti sono 5,2 e i medici del settore ambulatoriale ammontano a 236 ogni 100mila abitanti (dati riferiti entrambi al 2019).
Spostandosi invece sul terreno della mobilità, nel 2019 erano ben 632 le automobili ogni 1.000 abitanti e il mezzo di trasporto principale dei pendolari occupati era, nel 67,2% dei casi, un mezzo privato mentre solo nel 17,8% dei casi si fa ricorso ai trasporti pubblici.
Per quanto riguarda il mondo del turismo – i numeri inquadrano la realtà del 2019 – gli arrivi negli alberghi e negli stabilimenti di cura sono stati 1.110.128 mentre i pernottamenti sono pari a 2.309.518.
Infine, sul fronte dell’ordine pubblico, nel 40% dei casi i reati commessi in Ticino sono di natura penale, nel 10,3% sono legati alle sostanze stupefacenti e nel 2,4% hanno a che fare con la legge federale sugli stranieri.