Sfida tra ultras del Como e dell’Atalanta | Un’episodio riprovevole di scarso senso sportivo

Rissa ultras Como e Atalanta - Freepik - CorrierediComo.it
Manifestare affetto per la propria squadra è encomiabile, ma essere un ultras agguerrito non è motivo di vanto.
Uno scontro notturno quello tra ultras di Como e Atalanta, che hanno avuto un confronto fisico nei pressi dell’A1 in un autogrill.
Le due tifoserie non si sono risparmiate. Hanno lanciato oggetti vari, bengala e fumogeni tra l’area di servizio Somaglia Est, in provincia di Lodi, e le corsie di marcia in direzione Milano.
Questo incontro-scontro è avvenuto senza preoccuparsi minimamene di chi poteva passare o del suolo pubblico e dei danni eventuali che si potevano cagionare a persone e/o oggetti.
Bisogna cercare di capire come sia possibile arrivare ad un comportamento tanto irresponsabile.
Origine dello scontro
In primis la tifoseria dell’Atalanta non doveva trovarsi in quell’autogrill. I quattro pullman partiti da Parma avrebbero dovuto imboccare l’A21 all’altezza di Piacenza. Ma c’è stato un cambio di programma. Inoltre i bus sono rimasti fermi per circa un’ora. Senza un motivo apparente. A quel punto nel dubbio la Polizia stradale, ha deciso di chiudere l’accesso all’area di servizio per impedire l’ingresso della comitiva azzurra.
Purtroppo il passaggio dei tifosi del Como che stavano tornando da Bologna, ha trasformato l’autogrill in un campo di battaglia. Dato che è iniziato il lancio di oggetti, sassi e bengala e fumogeni verso l’autostrada. I tifosi lariani hanno reagito gli autisti sono stati fatti fermare. A questo punto sono scesi dai mezzi e hanno iniziato a correre verso l’autogrill. Per alcuni minuti si è scatenata una maxi rissa, che è stata successivamente sedata dalla polizia.

I retroscena di questa battaglia
Da quanto si conosce, gli atalantini che hanno materialmente partecipato alla battaglia sono stati meno di 150. Quindi è bene precisare che non tutti i bus trasportavano tifosi bellicosi. Le Questure di Lodi, di Como e di Bergamo stanno ora cercando di detrarre le proprie conclusioni.
Una prima ricostruzione dell’accaduto propende per l’agguato deliberato e studiato a tavolino da parte degli atalantini contro i comaschi. Fin dai minuti immediatamente successivi agli scontri, i poliziotti della Digos di Lodi hanno iniziato ad acquisire le immagini delle telecamere interne dell’area di servizio. Per identificare soprattutto i bergamaschi protagonisti del lancio di oggetti prima e degli scontri poi. Tuttavia si è deciso di chiedere a cittadini che hanno registrato immagini col cellulare di fornire i video privati. Questo permetterebbe di identificare i responsabili e i protagonisti. Le forze dell’ordine sono al lavoro per visionare i filmati per cercare di dare un volto ai responsabili.